Blog tour "Gala Cox- il mistero dei viaggi nel tempo" > Intervista all'autrice

Buongiorno lettori,
sono felice di ospitare l'autrice del romanzo "Gala Cox- il mistero dei viaggi nel tempo" per una intervista alla scoperta del libro.
Buona lettura!

1- I viaggi nel tempo vengono spesso trattati nella letteratura fantasy, ti sei ispirata ad un particolare autore per la stesura del tuo romanzo?

A nessun autore fantasy in particolare.

I viaggi  nel tempo che mi hanno affascinato sono opera di autori di narrativa, Daphne du Maurier, per esempio, che ho letto da ragazzina nel suo La casa sull’estuario, lì l’autrice utilizza un farmaco per far viaggiare il protagonista. 

Oppure Guillame Musso che gioca spesso con la linea del tempo o con altre dimensioni, tipo in Sera-tu là? o in La fille de papier, i miei preferiti.

2- Il finale del libro è tutt'altro che chiuso. Abbiamo speranze di leggere un'altra avventura di Gala in futuro?

Mentirei se dicessi che non penso a un Gala 2: alcuni fili lasciati pendenti in Gala Cox e il mistero dei viaggi nel tempo farebbero supporre un seguito, benché il romanzo sia assolutamente autoconclusivo. Ma per ora non c’è nulla all’orizzonte, devo capire se e quanto piace “il mondo di Gala” prima di tutto.

3- Hai avuto difficoltà nell'intraprendere la tua carriera di autrice?

Ommamma…“carriera” è una parola grossa. Diciamo che scrivo e mi hanno pubblicato, il resto si vedrà. Allora, ho cominciato a scrivere mettendo su un volumetto di ricette e di ricordi d’infanzia, dal titolo “Pan e Pumata”, cioè “pane e pomodoro” in dialetto ligure.

Questo libro è arrivato alla terza edizione, e proprio ieri l’ho presentato ai Martedì Letterari del Casinò di Sanremo.

Dopo questa esperienza mi è venuta voglia di scrivere altro, ho avuto la fortuna di entrare a far parte degli autori dell’agenzia TZLA di Massimiliano Zantedeschi  e Rossano Trentin.

Gala Cox è nata in quel contesto e ne sono molto contenta.

4- In "Gala Cox- Il mistero dei viaggi nel tempo", sono presenti moltissimi personaggi. Tra essi, ce n'è uno che ti rappresenta?

Certo che sì: Nadia/Edvige sono io. (Cioè una matta, so che stai pensando questo cara Marta.)

Ebbene sì, mi butto nelle imprese senza paracadute, parlo senza pensare, sono allergica alla falsa cortesia, e sul serio io prenderei a pugni Mr Roberts! Per mia grande fortuna ho attorno delle persone sagge, stile Gala, che ogni tanto mi danno uno stop.

5- Qual è il tuo libro preferito e perchè.

Uno dei miei preferiti è Il giardino dei Finzi-Contini di Giorgio Bassani.

Adoro il ritmo in cui è stato scritto, i personaggi (soprattutto Micol), la tenuta (wow!) e i riti della famiglia Finzi-Contini. È uno spaccato di un momento storico preciso, di vite sospese di una famiglia fuori dal comune che finirà tragicamente che però mantiene la sua dignità fino in fondo. Fantastico!

Ma visto che sono qui come autrice di Gala Cox, romanzo per ragazzi e non solo, ti dirò quali sono i miei libri preferiti che vedono i ragazzi come protagonisti.

Il primo è I ragazzi della via Pàl di Ferenc Molnàr che trovo assolutamente poetico in tutto, per non parlare della morte di Nemecsek che mi fa piangere ogni volta.

Il secondo è Il buio oltre la siepe di Harper Lee, il mondo complesso dell’America del Sud e delle lotte razziali attraverso gli occhi ingenui della tenera Scout.

6- Puoi dirci qualcosa sui tuoi progetti futuri?

Come sai sono la mamma del foodblog Tre Civette sul Comò, e in questo momento sto lavorando ad un progetto che coinvolge proprio le Civette, ma è presto per parlarne…

7- Perchè i lettori dovrebbero leggere il tuo romanzo?

Non so dirti il perché, ma di certo so il quando: in un pomeriggio di pioggia stesi sul divano, in una giornata al mare sotto l’ombrellone, in una sera di tranquillità dopo il lavoro.

Insomma Gala Cox è un libro per rilassarsi, passare ore piacevoli, farsi trasportare da Gala nel suo mondo.  

8- Un libro che avresti voluto scrivere?

Che bella domanda!

Non ho dubbi: è A ciascuno il suo di Leonardo Sciascia. È un libro dal meccanismo perfetto, che non ha sbavature né  una riga in più del dovuto. Tutto funziona, la storia scorre fluida e ti pare di sentire il sole di Sicilia sulla pelle, l’indolenza della piazza, la bellezza prepotente della vedova Roscio, la fastidiosa imbranataggine del professor Laurana…

Tutto è tratteggiato alla perfezione dalla prima pagina, quando giunge la famosa lettera anonima al farmacista, alle descrizioni dei personaggi del paese. Persino la muta di cani del defunto farmacista Manno ha un suo ruolo.

Per me quel testo è assolutamente unico, l’ho letto molte volte e ho pure l’audiolibro con la voce di Omero Antoniutti…insomma cosa volere di più!

Posso aggiungere una cosa? Ti ringrazio per l’intervista Marta, ho stravolto alcune domande ma tu, che sei molto gentile e per fortuna non assomigli a  quella matta di Nadia/Edvige non me ne farai una colpa.

Ciao!!! 

Grazie Raffaella per essere stata con me, 

E' stato un piacere =)