mercoledì 28 febbraio 2018

Recensione "Il matrimonio è una fiaba a lieto inizio" di Fulvio Fiori

Buongiorno lettori,
oggi vi parlo di un romanzo molto intenso, ironico ma serio e ricco di spunti di riflessione.
Si tratta del nuovo libro di Fulvio Fiori, "Il matrimonio è una fiaba a lieto inizio".
Buona lettura!


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Questo romanzo racconta la storia di Angelo, un uomo come tanti che la vita ha messo a dura prova e che i suoi amici, un'amica sciamana in particolare, e la scrittura hanno aiutato a tirarsi fuori dall'abisso di dolore in cui era precipitato.
In un bel giorno di settembre, sotto lo sguardo vigile delle sue amate montagne, Angelo si ritrova marito di Alice, innamorato e pieno di progetti. Il matrimonio è proprio una fiaba a lieto inizio, e la famiglia che in breve tempo prende corpo – Angelo, Alice, Alessandro, Pietro e Andrea – va a vivere in una splendida villa in collina. Poi, in un quadro che sembra perfetto, si aprono le prime, inspiegabili crepe. Quasi senza accorgersene, e senza colpe, Angelo comincia a perdere i pezzi della propria vita: il lavoro, la passione, la fiducia, fino al colpo più duro, che lo allontana dalla famiglia e lo trasforma da marito e padre felice in un estraneo, un uomo solo seduto in un aeroporto in attesa di un volo e di un futuro…
Ma Angelo non è solo: la risalita sarà dura, piena di ostacoli, incomprensioni e passi falsi, ma ci sarà qualcuno che non lo abbandonerà e che lo aiuterà a capire che quando un uomo perde tutto, forse può finalmente trovare se stesso.

La definizione di questo libro è 'romanzo terapeutico' e penso che non ci sia una sintesi più precisa.
L'autore ci regala, infatti, una storia molto particolare e importante. Uno spaccato di vita quotidiana che ha per protagonista Angelo, un uomo come tanti, un uomo che conduceva un'esistenza pressoché perfetta e che, nel giro di un battito di ciglia, si è ritrovato senza nulla. La delusione cocente, nei confronti della vita e dei sentimenti, lo spinge ad abbandonare la sicurezza dei luoghi in cui è nato e vissuto per intraprendere un viaggio alla ricerca di sé stesso in completa solitudine.
Per quanto i temi affrontati siano tutt'altro che leggeri  e divertenti, l'autore è riuscito a strapparmi più di qualche sorriso grazie ad una prosa sarcastica e molto autoironica. Angelo si interroga e si mette in discussione, si chiede dove e come ha sbagliato e perché ha perso la gioia di vivere. 

Non devo sentirmi a casa, non voglio sentirmi a casa.
Perché a casa c'è una situazione che mi fa male. 

Sono entrata molto in sintonia con il protagonista, nonostante abbia un'età e una storia molto lontana dalla mia. In qualche modo, l'autore riesce a coinvolgere il lettore nella vita di un uomo non più giovanissimo e sfiduciato. Sinceramente ho fatto il tifo per lui e sperato che tutto si risolvesse nel migliore dei modi. E' impossibile non affezionarsi a lui.
Non avendo mai letto nulla dell'autore, non sapevo cosa aspettarmi dal suo stile e dalla sua scelta narrativa ma è stata una lettura godibile e molto scorrevole. Ho divorato l'esiguo numero di pagine nel giro di un paio d'ore, il viaggio attraverso i vari paesi (Austria, Germania) è una piacevole distrazione dalla tematica principale del libro. Seppur in maniera molto veloce, l'autore ci concede anche brevi e dettagliate descrizioni di paesaggi, personaggi incontrati strada facendo e sentimenti.
Una lettura perfetta per un lettore maturo che non ricerca la favola ad ogni costo.
La realtà di Fulvio Fiori vi conquisterà.
Lo promuovo e lo consiglio.



martedì 27 febbraio 2018

Segnalazione "Gelsomino indiano" di Linda Kent

Buon pomeriggio lettori,
nel secondo post di oggi vi parlo di una delle mie prossime letture.
Si tratta di "Gelsomino indiano", edito da Mondadori, un nuovo e imperdibile romanzo di Linda Kent. Buona lettura!


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Data di uscita: 3 Marzo

Dopo dieci anni di servizio presso la Compagnia delle Indie, per Rupert Selby è giunto il momento di tornare a Londra. Rupert è nobile, ricco, affascinante e il ton sarebbe disposto a perdonargli un passato scandaloso, se non fosse per la figlioletta di sangue misto che ha portato con sé. Ma lui la adora e decide di assumere un'istitutrice che la trasformi in una piccola lady. È così che Jasmine Hartwell entra nella sua vita, travolgendo ogni sua certezza e ribaltando i suoi piani con teorie schiette e sorprendenti. Jasmine è però in fuga da un passato pericoloso e sa di dover rifiutare l'amore di Rupert, anche se il sangue caldo e sensuale che le scorre nelle vene…

Cosa ne dite? Vi piace questo genere letterario?
Ve ne parlerò prossimamente sul blog!

Review Party "Il posto delle lucciole" di Vera Demes


Buongiorno lettori,
oggi è il mio turno di parlarvi de "Il posto delle lucciole", un romanzo di Vera Demes. Si tratta di una storia tutta al femminile, fatta di sentimenti contrastanti e pagine che riservano emozioni inaspettate.
Buona lettura! 


Ally, Elettra e Maia Corvini sono sorelle.
Portano il nome di tre stelle e sono legate da un affetto istintivo, possessivo e profondo. Nulla sembra poter alterare la loro quotidianità, ma la morte del loro padre Orione, improvvisa e lacerante, modifica tutto.
Specie dopo l'arrivo di Theo, affascinante ricercatore, al quale la facoltà di Orione Corvini ha deciso di affidare un compito molto importante.
In una spasmodica e struggente ricerca della felicità, le tre ragazze intraprendono un percorso in cui rischieranno di perdersi e confondersi. Ally, idealizzando l'amore; Maia, ostinandosi a mentire a se stessa; Elettra, convincendosi di non poter amare.
In un susseguirsi di eventi accidentato e difficile, in cui anche l'affetto e la lealtà fraterne saranno messe in gioco e ogni certezza sembrerà sgretolarsi, un segreto custodito per anni verrà finalmente alla luce.
E, allora, sarà tutto chiaro. Perché la felicità risiede nelle piccole cose e nell'essenza lieve delle emozioni che appaiono scontate. Una lezione di vita che le cambierà per sempre.


Quando ho iniziato a leggere "Il posto delle lucciole", non sapevo bene cosa aspettarmi. Le tre sorelle protagoniste del romanzo hanno delle personalità forti e molto differenti, tra loro. Elettra è stata quella con la quale sono entrata più in sintonia; quella che ,forse, ha avuto la vita più difficile di tutte e che deve sempre rimboccarsi le maniche per tenere unità la famiglia nel momento più tragico in cui si ritrovano completamente sole al mondo. Maia è la protagonista che ho apprezzato meno, mentre con Ally è scattata una buona sintonia. L'autrice non si risparmia e tratteggia in maniera molto definita e specifica le personalità di queste tre giovani donne alle prese con domande e problematiche molto più grandi di loro. A fargli da spalla, tre giovani co-protagonisti che rendono la situazione meno grave e, a tratti, anche un pizzico sensuale e romantica. Dopo la morte del padre, le ragazze vengono a conoscenza di segreti inaspettati che le sconvolgono. Devo dire che la trama del romanzo è più intricata di quanto non ci si aspetti. La narrazione corale è molto coinvolgente e ci permette di comprendere, al meglio, le decisioni e i comportamenti dei personaggi.

Non dev'essere stata un'impresa semplice, per l'autrice,  coniugare così tante personalità e condurle verso un'unica direzione. Ho apprezzato molto il dolce epilogo che rappresenta una sorta di promessa per il futuro: la promessa che, nonostante la tempesta,  tutto andrà per il meglio.
Avevo bisogno di un finale così:  non scontato ma, senza dubbio, meritatissimo da Elettra, Ally e Maia.

Ho apprezzato molto la prosa dell'autrice: scorrevole, delicata, elegante e molto dettagliata. L'amore per la natura, eredità paterna per le tre sorelle, si evince nelle numerose descrizioni e tra le mura della bellissima tenuta Corvini: un paradiso di ricordi, amore e paesaggi idilliaci. 
Ho trascorso dei momenti molto piacevoli in compagnia di questo romanzo, è stata una lettura profonda e che mi ha portata a riflettere su tanti temi e, soprattutto,  sul valore più importante: la famiglia. È chiarissimo il messaggio che l'autrice vuole lanciare e sono tante le emozioni che mi hanno travolta strada facendo. Sono quasi sicura che sentiremo ancora parlare di questa autrice perché parlare di sentimenti è una cosa molto gettonata, di questi tempi, ma farlo in maniera non banale e così profonda è una rarità. 
Ne consiglio la lettura!

lunedì 26 febbraio 2018

Recensione "I guerrieri di Wyld" di Nicholas Eames

Buongiorno lettori,
iniziamo la settimana alla grande con la recensione di un bellissimo fantasy edito da Nord.
Si tratta de "I guerrieri di Wyld", di Nicholas Eames.
Buona lettura!


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I giorni di gloria sono ormai finiti. Ma c'è un'ultima battaglia da combattere... Ogni sera, Clay Cooper entra nella solita locanda. Ogni sera, qualcuno ricorda le imprese dei Saga, la leggendaria banda di mercenari che ha segnato un'epoca. Ogni sera, Clay ascolta i giovani parlare del coraggio di quei guerrieri, ignari del fatto che uno dei Saga è seduto proprio lì, accanto a loro. Ma a Clay non importa. Quei tempi sono finiti, ed è come se il suo passato non gli appartenesse più. Ma poi, una notte, alla sua porta bussa Gabe, il vecchio comandante della banda. Gabe è l'ombra del condottiero che fu, eppure nei suoi occhi arde ancora la fiamma della guerra. Ed è determinato a ritrovare la figlia, scappata di casa per andare a difendere la repubblica di Castia dall'invasione di una devastante orda di orchi e mostri. All'inizio, Clay non vuole essere coinvolto: ha la sua famiglia cui pensare. Tuttavia non può ignorare che quella minaccia incombe anche su di loro. Senza rinforzi, Castia è condannata e l'orda continuerà la sua marcia di morte. Ma i rinforzi non arriveranno, perché il solo modo per raggiungere Castia è superare il Wyld, un luogo infestato da pericoli e orrori inimmaginabili. Un luogo da cui nessuno è mai uscito vivo. Tranne i Saga. Loro sono gli unici ad averlo attraversato ed essere sopravvissuti per raccontarlo. Ha ragione Gabe, devono rimettere insieme la banda. Insieme, potrebbero essere l'ultima speranza dell'intera stirpe degli uomini...

L'Orda è un esercito impareggiabile, e io le ho promesso Castia. Se fossero soltanto uomini, allora forse potrei arrestarli. Ma non sono uomini. Sono esseri selvaggi, creature arcane. Sono tutto ciò che temete e molto altro che avreste paura di conoscere, e non si lasceranno rimandare indietro. Nemmeno da me.

Una parola per definire 'I Saga'? Epici.
Sul serio e da ogni punto di vista. Questa banda di guerrieri è la protagonista assoluta di questo straordinario libro fantasy. La narrazione non annoia mai: sia per lo stile scorrevole, minuzioso e meravigliosamente descrittivo dell'autore, sia per i numerosi personaggi e creature che popolano questo fantastico e sanguinario mondo. Ho apprezzato molto il fatto che i protagonisti siano degli eroi d'altri tempi. I Saga, infatti, hanno smesso da tempo di compiere imprese eroiche ed epiche battaglie; quasi tutti hanno trovato una propria dimensione e una tranquillità familiare. Sono, ormai, adulti maturi e responsabili. Ma il legame tra loro non è mai svanito e la cosa è palpabile tra le righe.
Tutti i compagni di Gabe, per quanto titubanti, non possono fare a meno di rispondere al grido di aiuto dell'amico riunendo, per un'ultima volta, il gruppo per una battaglia destinata a passare alla storia, un'impresa disperata che diverrà leggenda.

Questo è il giorno, questo è il momento in cui vi libererete dell'ombra del passato. Oggi vi farete un nome. Oggi nasce la vostra leggenda. Domani, ogni storia che i bardi racconteranno parlerà di voi, perché oggi salveremo il mondo.

Il Wyld è un posto molto oscuro, uno spazio senza confini ben definiti e popolato dalle peggiori creature che una mente umana può concepire. Ho adorato le descrizioni e le connotazioni, fortemente fantasy, di questi luoghi  e dei loro abitanti. Devo ammettere di aver avuto il batticuore quasi tutto il tempo. Le immagini sono molto vivide grazie ad una prosa evocativa e curata fino al più piccolo dettaglio. Ho divorato in pochi giorni le quasi cinquecento pagine di questa storia originale dal ritmo incalzante. Se amate il fantasy, merita assolutamente di far parte delle vostre librerie.
Lo consiglio e lo promuovo!




sabato 24 febbraio 2018

"Princesa" , un progetto di Concita De Gregorio

Buongiorno lettori,
oggi voglio parlarvi e mostrarvi un libro interessante nato da un progetto della giornalista Concita De Gregorio. Attraverso i testi delle canzoni di Fabrizio De André, 20 donne ci raccontano storie interessanti e particolari tutte da scoprire.


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"Continuerai a farti scegliere o finalmente sceglierai?". Le donne incontrate nelle canzoni di Fabrizio De André ci hanno accompagnato nella vita. È bastato incrociare il loro sguardo perché ne diventassero parte: con il loro mistero, il loro coraggio, la dignità. Senza etichette, senza giudizio: esistono, bisogna solo ascoltarle. "Questo libro è nato così" scrive Concita De Gregorio, "dalla meraviglia di trovarsi in tante, insieme, ad ascoltare (...). Queste voci hanno tutte, mi pare, un tratto in comune con Fabrizio De André. La fragilità inossidabile. La pervicacia nel procedere in direzione ostinata e contraria. Una ferita. Una debolezza nascosta dal movimento ed esibita nella solitudine. Un ciuffo di capelli che come una tenda lascia uno spiraglio e intanto ti ripara dal mondo, consentendoti di vederlo più a fuoco. (...) In venti, qui, abbiamo ascoltato la musica, condiviso le parole, curato queste pagine che adesso arrivano a voi nella speranza che sappiano, con voi, fare altrettanto. Che siano le storie a leggervi mentre le leggete". Un libro che è anche un oggetto speciale, un almanacco di ricchezza di talenti. Grazie a venti artiste le canzoni che abbiamo amato si alzano in piedi, Nina, Teresa, Marinella e tutte le altre ci fanno nuove domande, trovano un nuovo cammino e una nuova voce.


Questo libro è una vera e propria chicca per i contenuti e per la grafica eccezionale.
Ogni pagina è una scoperta soprattutto per me, che conoscevo poco e niente di Fabrizio De André.
Mi è piaciuta l'idea di ripercorrere, con i testi originali, il viaggio lunghissimo, e tutto al femminile, nella discografia dell'autore. Le storie raccontate da 20 autrici diverse, sono rivisitazioni in chiave moderna di temi particolari che vogliono omaggiare il significato e il messaggio che De André ci ha lasciato in eredità.
E' un romanzo che scorre via in un lampo ma non che non lascia indifferenti. E' ideale per i fan dell'autore, ma anche per chi vuole saperne di più sulle opere di uno degli artisti più importanti del nostro Paese, un pioniere della musica e un cantante dalle mille sfaccettature.
Mi è piaciuto moltissimo sfogliare le pagine, colorate e curatissime, del libro e immergermi in vicende che non conoscevo. Un viaggio musicale, filosofico e culturale che vi consiglio.




venerdì 23 febbraio 2018

Recensione "Il regno del male" di Sandro Ristori

Buongiorno lettori,
oggi vi parlo di una fantasy, che mi è piaciuto moltissimo, e di un autore che mi ha stupito, in positivo.
Si tratta di Sandro Ristori e del primo libro della sua saga epic fantasy, "Il regno del male", edito da Newton Compton.
Buona lettura!


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Quando il sacerdote avvicina la fiamma al braccio di Kausi e Coral, il segno si accende subito. E la loro vita è condannata: chi porta il Segno non può vivere con gli altri. I due ragazzi devono abbandonare il villaggio, valicare le Grandi Paludi, inoltrarsi in una terra di cui si parla solo nei miti e nelle leggende, e dalla quale nessuno ha mai fatto ritorno. Tutto il Regno è in ginocchio: da ovest una terribile epidemia di peste infuria e decima intere Regioni; il re è troppo debole e pavido per opporsi ai suoi avidi duchi e ai barbari che premono alle frontiere del nord; a sud intere popolazioni sono in marcia per sfuggire alla fame e alla guerra. E quando nella Tredicesima regione l’erede del duca Courtenaray finisce nelle mani di Rakha, ragazza dal fascino misterioso e con una strana luce negli occhi, gli eventi iniziano a vorticare sempre più velocemente, scatenando una tempesta capace di travolgere ogni cosa. Nobili corrotti schiacciano la miseria della plebe, l’ambizione e la sete di potere spingono oscuri personaggi a tramare nell’oscurità. Quale sarà il destino del Regno?

Amo il fantasy, soprattutto le saghe di questo tipo e che richiamano molto le ambientazioni e i toni di serie più famose come 'Il trono di spade'. Non sapevo cosa aspettarmi dal libro di Ristori anche perché si tratta di un romanzo d'esordio, ma sono felice di avergli concesso una occasione.
Vi dico subito che gli interni del libro sono curatissimi: ricchi di dettagli e mappe. La trama non è delle più semplici, anzi. Ci sono tantissimi nomi e personaggi da ricordare ed imparare ad identificare. Ognuno di loro lascia un segno nella storia in quanto ogni capitolo è raccontato da un protagonista diverso. I miei preferiti sono stati, senza dubbio, Kausi e Coral, mi sono appassionata alla loro vicenda e al loro viaggio. L'autore ci rende partecipi al cento per cento dell'intera storia, attraverso la descrizione molto vivida, a tratti brutale, di episodi cruenti. In un certo senso, sembra quasi di guardare un film per quanto è evocativa la scrittura di Ristori.

Non esiste il bene, non esiste il male.
Il bene e il male sono un'unica cosa, e questa cosa è il Flusso.
Il Flusso è l'Energia, l'Energia è la vita.

Non è solo l'impaginazione ad essere curatissima, i personaggi e le ambientazioni vengono descritte nel dettaglio e caratterizzate alla perfezione. La narrazione, esclusa una prima parte in cui lettore deve adattarsi allo stile dell'autore, procede con un ritmo incalzante e con qualche colpo di scena qui e là.
Mi è piaciuta molto l'idea di base: il fantasy, come il romance, è uno stile molto gettonato ed è raro, ormai, trovare un libro avvincente e che non riprenda storie già lette; Ristori è riuscito nell'impresa di creare un mondo che funziona e che appassiona. Sono molto curiosa di leggere il seguito, ma si tratta di una buonissima base con ampio margine di miglioramento. 
Una voce tutta italiana che conquista un posto speciale nel panorama del fantasy e di cui sentiremo ancora parlare, secondo me. Se siete appassionati del genere e amate i romanzi ben scritti e curati in ogni dettaglio, lo adorerete senz'altro!
Promosso!


giovedì 22 febbraio 2018

[Review Party] "Tutto l'infinito del cielo" di Angela Contini

Buongiorno a tutti,
ho il piacere di ospitare il review party dedicato a "Tutto l'infinito del cielo", di Angela Contini.
Ho amato i primi due capitoli della serie ambientata nel Vermont e, quest'ultimo libro, non è stato da meno. Pronti a scoprire la storia di Jordan e Mackenzie?
Buona lettura!


Jordan Peterson è un ricco rampollo che gestisce l’azienda di famiglia, cercando di salvarla dal fallimento a seguito della crisi. Tra gli investimenti in cui Jordan si lancia, c’è un beauty center che vorrebbe aprire al posto della pasticceria della bella e ribelle Mackenzie Morgan, chioma rosso fuoco e cuore irlandese. La ragazza non ha alcuna intenzione di perdere il lavoro per un capriccio di Jordan, così si fa incatenare alla porta della pasticceria per impedirne la chiusura. Quando Jordan arriva sul luogo della protesta, litiga subito con Mackenzie. I due, infatti, sembrano proprio non riuscire ad andare d’accordo, ma dovranno mettere da parte la reciproca antipatia per trovare una soluzione. E il modo migliore per affrontare i loro problemi potrebbe essere proprio la dolcezza…


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E' stato bellissimo tornare in Vermont e scoprire la storia straordinaria di Jordan e Mackenzie, una storia dolce (e non per i sentimenti). La nostra Mackenzie vi farà venire l'acquolina in bocca a suon di cioccolatini meravigliosi e fiumi di cioccolata. Le cose tra lei e Jordan non iniziano nel migliore dei modi, anzi, non potrebbero iniziare peggio, ma dietro il continuo battibeccare si nasconde un interesse di ben altra natura. E' vero che sembra il classico romance con i protagonisti che non si sopportano, ma vi assicuro che adorerete questi due. E' inevitabile.

Io. Odio. Quella. Donna.

- Perfetto. E' un'ottima base da cui cominciare.
Ci sono tutti i presupposti per creare una relazione stabile.

L'azienda di Jordan, un tempo florida e prospera, sta attraversando un periodo di crisi. C'è bisogno di una soluzione che risollevi le sorti dell'impresa e, la creatività di Mackenzie sembra fare al caso suo, nonostante sopporti a fatica la presenza della donna.
Costretti a stare insieme per convenienza, scopriranno di poter andar, fin troppo, oltre alla loro antipatia. Entrambi hanno paura della piega che i loro sentimenti stanno prendendo, non c'è un manuale di comportamento da tenere in caso di situazioni del genere?
E' interessante vedere il cambiamento di Jordan che si ritrova, improvvisamente, innamorato di una 'strega' che credeva di odiare.

Sembri tanto un duro, invece sei solo un patetico
riccastro che ha sempre avuto la pappa pronta e che
crede di poter fare il bello e il cattivo tempo nella vita 
di tutti gli altri. Ti do una notizia, belloccio:
io ho l'impermeabile , l'ombrello e il ventaglio a
seconda dell'aria che tira.
Sono corazzata contro quelli come te.

Questo romanzo è un sali scendi di emozioni, risate e battute dall'ironia pungente.
Mackenzie è un vero peperino e Jordan ce la mette proprio tutta per non cedere alle lusinghe del corpo ma, soprattutto, del gusto. Angela Contini ci regala una storia eccezionale, romantica al punto giusto e piacevolissima da leggere. Questi personaggi mi sono piaciuti tantissimo e hanno reso la lettura piacevolissima. Lo stile dell'autrice si conferma sempre molto fresco e scorrevole.
L'ambientazione è magica anche se, in questo libro, viene un po' messa in disparte rispetto ai precedenti. Con "Tutto l'infinito del cielo" si conclude la trilogia del Vermont che vi consiglio assolutamente di leggere. I libri sono autoconclusivi e possono essere letti anche singolarmente perciò non avete scuse!




mercoledì 21 febbraio 2018

Recensione "La prima ora del giorno" di Anna Martellato

Buongiorno lettori,
oggi voglio parlarvi di un romanzo che ho divorato in circa due ore, senza nemmeno accorgermene.
Mi sono ritrovata in un vortice di emozioni inaspettate leggendo questo libro e non vedo l'ora di raccontarvelo.
Buona lettura!


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Ambiziosa e determinata, a ventisette anni Zoe sa esattamente cosa vuole: diventare responsabile degli eventi nell'agenzia in cui lavora, dopo anni di studio e di gavetta. Mancano solo due settimane a una grande inaugurazione che sarà sotto i riflettori dei media: un'occasione unica per dimostrare che è lei la persona giusta per quel posto; e per mettere definitivamente in ombra il suo collega Nicolò, verso cui prova un'aspra rivalità. Per questo, quando una mattina si ritrova fra le mani un test di gravidanza positivo, il mondo le crolla addosso. È incinta. Incinta di un uomo non disponibile. Zoe non ha dubbi: è il momento sbagliato, il bambino sbagliato e, lei, una madre sbagliata. C'è solo una persona a cui può rivelare le sue paure: nonna Anna, da sempre sua confidente. Quella nonna esile come un giunco, ma forte come la terra da cui proviene: l'isola di Rodi, con le sue mura dorate e i fiori di ibisco che si arrampicano su ogni balcone. Ed è qui, fra minareti ottomani e cortili profumati, che la nonna condurrà Zoe sul filo della memoria: perché anche Anna ha un grande segreto da affidarle, un segreto che risale al settembre del '43, quando la guerra travolse l'isola, segnando per sempre il destino della sua famiglia... Dall'incrocio di due mondi distanti, Zoe si troverà a riflettere su molte cose prima di fare la sua scelta: c'è davvero un modo giusto di essere madre?

Quando ho iniziato la lettura del romanzo di Anna Martellato non sapevo cosa aspettarmi.
Mi è piaciuta la copertina, mi ha dato subito un senso di tranquillità. Non ero pronta al tumulto di emozioni che ho provato per la storia di Zoe. E' una vicenda al femminile in cui due figure si confrontano e si supportano. Mi sono piaciute entrambe per aspetti diversi: mi sono rispecchiata molto in Zoe, nei suoi sogni e nei suoi obiettivi; mi ha fatto tanta tenerezza nonna Anna e il modo in cui cerca di proteggere e confortare la nipote. Devo ammettere di essere stata anche un po' invidiosa di questo rapporto profondo che, anche se con semplici parole, sguardi o gesti, si è dimostrato un legame sincero e viscerale. Molto carino l'excursus storico sulla vita di Anna ai tempi della guerra e il ruolo che l'isola di Rodi ha avuto nel conflitto, devo ammettere che non conoscevo tutte queste informazioni sull'argomento. L'autrice è stata molto brava nel bilanciare fatti, notizie e avvenimenti storici con le parti romanzate del libro, la trama non è per nulla appesantita dalla tematica, anzi, semmai ne esce fuori ancora più ricca e coinvolgente.

Era uno di quei sublimi momenti pieni di speranza, in cui era finito qualcosa e qualcos'altro doveva iniziare, come quando scema la notte, ma deve ancora iniziare il giorno, o quando senti nell'aria che non è più inverno eppure non è ancora primavera.

La prosa dell'autrice è elegante ed evocativa, soprattutto quando ci racconta della vita e dei paesaggi di Rodi. Lo stile è elegante ma scorrevole e molto, molto piacevole da leggere.
Come vi dicevo all'inizio, non mi sono nemmeno accorta di essere arrivata alla fine. La trama è ben costruita e ruota intorno a tanti piccoli temi importanti che vengono coniugati insieme e affrontati passo passo insieme alle due protagoniste. Il vero fulcro del romanzo sono i sentimenti che, come un mare in tempesta, ci trascinano pagina dopo pagina fino all'emozionante epilogo.
Se siete alla ricerca di un libro intenso, sui legami familiari e che vi trasporti in posti idilliaci, "La prima ora del giorno" fa al caso vostro!
Consigliato.



martedì 20 febbraio 2018

[Blogtour] "Quando fioriranno le rose" di Giulia Dal Mas



Buongiorno lettori,
oggi ho il piacere di ospitare l'ultima tappa del tour dedicato al romanzo di Giulia Dal Mas, "Quando fioriranno le rose", edito da Amazon Publishing.
Alla fine del post vi aspetta un dolcissimo regalino :) .
Buona lettura!


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Quando Sophie arriva a Perugia nasconde nell’anima un grande dolore. Decide perciò di buttarsi nel lavoro e godere degli incantevoli scorci cittadini e dell’amicizia con Nicola, il maestro cioccolatiere appena conosciuto.
Incaricata dalla casa d’aste francese Saint-Lazare, Sophie ha il compito di stimare l’eredità di Caterina Donati che, morta pochi mesi prima, ha lasciato all’avido erede villa Matilde, magione di famiglia, e la Bottega, la liuteria a cui ha dedicato tutta la sua vita.
Un giorno Sophie troverà il diario della defunta e la sua vita verrà così proiettata nel 1944, in un passato ricco di storie pungenti come rose e intense come le melodie suonate dal violino del capitano Mitchell, il soldato inglese che sconvolse il cuore della giovane Caterina.
Immergendosi in quelle pagine, Sophie scoprirà profonde e dolorose affinità tra la vita di quella ragazza d’altri tempi e la sua realtà di donna moderna.
Un segreto in particolare angoscerà Sophie, spronandola a indagare più a fondo tra le pieghe di quel passato ancora capace di dare speranza al suo presente e, forse, anche al suo cuore ferito...


So che esiste un giovane uomo intelligente e pieno di talento di cui, in un altro posto e in un altro momento, mi potrei innamorare. Ma quella non è la realtà, i sentimenti che mi hai fatto provare, la passione con cui parli della tua musica, sono solo finzione. Qui non c'è posto per queste cose: la guerra non concede sconti, James. A nessuno. E non importa quanto siano alti i tuoi ideali e quanto profonde le tue convinzioni: lei vince sempre.

Adoro i libri in cui si racconta una storia nella storia.
Ho apprezzato moltissimo la parte dedicata a Caterina e al capitano Mitchell, una storia difficile ambientata alla fine della Seconda Guerra Mondiale, un momento critico per tutti coloro che avevano appoggiato la figura del Duce, ormai sconfitto.
Il clima generale non è, però, meno opprimente perché anche i 'liberatori' si dimostrano spietati. Il capitano salva Caterina in tutti i modi possibili, è stato il mio personaggio preferito in assoluto.
Ho apprezzato molto anche Caterina, una ragazza altruista, coraggiosa e con le idee molto chiare.
La sua passione per le erbe officinali è interessante e costituisce una tematica originale per distogliere l'attenzione del lettore dai temi principali. Anche la musica ha la sua importanza: è, infatti, il passatempo e la passione preferita del capitano e, il suo violino, sarà proprio il punto di congiunzione con il presente e la vita di Sophie.

26 Agosto 1944.
Voglio che tu pensi a questa notte, ogni volta che ti sentirai sola, ogni volta che ti sembrerà che il tempo non passi mai. Io lo farò e per questo tornerò.

(...) Quando fioriranno le rose.

La ragazza, impiegata in una casa d'asta, si ritroverà coinvolta inaspettatamente nella storia di Caterina, prendendola a cuore così come il lettore.
Non avevo mai letto nulla dell'autrice ma sono rimasta piacevolmente stupita dalla prosa elegante e ricercata. Ho divorato il libro nel giro di poche ore e non vedo l'ora di scoprire il futuro di una serie che sembra molto promettente.
Se amate i romanzi intrisi di sentimenti, storia e bellissime ambientazioni, il romanzo di Giulia Dal Mas fa al caso vostro.
Lo consiglio!


Recupera le tappe precedenti:



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lunedì 19 febbraio 2018

Recensione in ANTEPRIMA "La quinta Sally" di Daniel Keyes

Buongiorno lettori,
oggi vi parlo di una storia pazzesca che ho avuto il piacere di leggere in anteprima.
Si tratta de "La quinta Sally", di Daniel Keyes, che troverete in libreria a partire dal 22 Febbraio per Casa Editrice Nord.
Buona lettura!


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Sally Porter apre gli occhi in un letto d’ospedale. Non ha nessun ricordo della sera precedente né di come sia finita lì. Di una cosa però è certa: non è possibile che abbia tentato il suicidio, come le hanno riferito i medici, e neppure che abbia quasi ucciso i due uomini che l’hanno salvata per poi cercare di violentarla. Eppure i medici non mentono, ed è così che Sally scopre di soffrire di un grave disturbo dissociativo dell’identità. Infatti era Nola, l’artista che possiede uno studio al Greenwich Village, che voleva morire, ed è stata Jinx, la violenta assassina, a difendersi dagli aggressori. Tuttavia in Sally albergano altre due personalità, che prendono di volta in volta il sopravvento e la spingono a comportarsi in maniera bizzarra: Derry, la cameriera gentile e affabile con tutti, e Bella, la seduttrice. Sconvolta da quella rivelazione, Sally chiede aiuto al dottor Roger Ash, un esperto di personalità multipla. Per il dottor Ash, l’unica soluzione è fondere le diverse personalità per dare vita alla «quinta Sally», una Sally finalmente unita e completa. Si tratta di un procedimento complesso e doloroso, in cui Sally dovrà rivivere i traumi che hanno causato la scissione e accettarli come parte integrante del suo passato. Ma non sarà facile nemmeno per Roger Ash, perché le ombre nascoste nel labirinto della psiche di quella donna così tormentata ed enigmatica lo costringeranno ad affrontare anche i suoi demoni…

Ho detto loro che non le volevo più. 
Ma Derry ha risposto che non era così semplice.
Che, ora che le avevo inventate, non potevano scomparire e basta.

Questa è una storia che mi ha affascinata sin da subito, a partire dal titolo. Il mondo psichiatrico mi appassiona da sempre, tanto da averne fatto oggetto di studio universitario. Detto questo, ho apprezzato moltissimo il lavoro di ricerca e le informazioni tecniche scientifiche che l'autore fornisce nel suo romanzo, dietro il personaggio di Sally c'è un lavoro immane e che mi è piaciuto molto.
Non era facile coniugare quattro identità diverse nello stesso personaggio. Inizialmente, per il lettore, non è semplice seguire il filo narrativo e associare i vari comportamenti alle diverse protagoniste, poi tutto prende forma e la lettura scorre via in un lampo. E' un bellissimo viaggio nella mente di una donna fragile che cerca di sopravvivere ai vuoti di memoria e alle conseguenze dei suoi blackout.

Abbiamo rotto il muro della negazione 
-la sua prima linea di difesa- e,
ora che è stata costretta ad accettare il fatto che ci sono
davvero altre persone dentro di lei, può proseguire verso la
creazione di una coscienza condivisa.
Quando avrete imparato tutte a comunicare l'una con l'altra,
riuscirete a funzionare in relativa sicurezza.
Il fatto che ciascuna sia all'oscuro dell'altra è
sempre stato il pericolo più grande.

Roger è lo psichiatra che deve far fronte a Sally e alle sue diverse personalità. Questo personaggio si è dimostrato molto umano e sinceramente interessato al bene della donna. Il suo approccio, dolce e distaccato allo stesso tempo, lo rende un punto fermo nella confusione generale che alberga nella mente di Sally. Il ritmo incalzante del romanzo ci conduce fino al punto di rottura, quello in cui la protagonista acquista consapevolezza della sua situazione e decide di abbandonarsi totalmente alla terapia di Roger, un metodo rischioso e che non garantisce un risultato certo.
Si tratta di un percorso tutto in salita che regalerà tanti colpi di scena e momenti di una suspense altissima. Ho amato molto la prosa diretta e scorrevole dell'autore. Ho amato le personalità di Sally, in particolare Derry che è stata una sorta di co-protagonista della storia.
E' un libro difficile da catalogare e che, sicuramente, non è adatto a tutti. E' perfetto per i lettori che amano i romanzi psicologici, sono certa che impazzirete per Sally e la sua mente.
Promosso!



giovedì 15 febbraio 2018

[Blog Party] "Stronze si nasce" di Felicia Kingsley

Buongiorno a tutti,
il blog si prende una piccola pausa per un week end lungo, ma non potevo lasciarvi senza avervi parlato del nuovo romanzo di Felicia Kingsley, "Stronze si nasce".
Buona lettura!


Allegra Hill è brillante, onesta e altruista. Ma anche un’eterna seconda. Fin dagli anni della scuola c’è sempre qualcuno che la precede. Sempre. E senza dimenticarsi di umiliarla anche un po’. Chi è costei? Ma la classica stronza! Quella di Allegra si chiama Sparkle Jones. Non solo la vita di Sparkle è perfetta, ma la biondissima e splendente ragazza riesce a ottenere sempre tutto ciò che vuole. Ma il tempo passa e a ventisei anni Allegra ha finalmente una casa tutta per sé e un lavoro nell’agenzia immobiliare più prestigiosa di Londra. Il passato, però, non sembra volerla dimenticare e mette di nuovo Sparkle Jones sulla sua strada. Questa volta le cose sembrano andare diversamente e la nemica di una vita le appare sotto un’altra luce… E tutto questo proprio quando l’incontro con un bellissimo imprevisto dagli occhi verdi come smeraldi sembra in grado di sparigliare le carte. Tra feste, intrighi e cene non proprio a lume di candela, in corsa tra le strade di una Londra magnifica, forse, per Allegra è arrivato il momento di scoprire se davvero quello che vuole è la felicità. Questa volta non può lasciare l’ultima mano alla sua adorabile, odiata stronza numero uno!


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Felicia Kingsley è una garanzia quando si è alla ricerca di una storia dall'ironia pungente e dai dialoghi sagaci. Ho letteralmente divorato questo nuovo romanzo di cui ho adorato ogni personaggio, escluso Tristan. Allegra Hill è una ragazza di buona famiglia e di sani principi, ha un'interessante formazione alle spalle e sogna di scrivere per una prestigiosa rivista di arredamenti e architettura di interni. Tutto nella norma, se non fosse per Sparkle Jones e la sua incredibile capacità di ottenere tutto dalla vita. Le ho amate entrambe, Allegra è una ragazza sprovveduta e buona. Non riesce a vedere malizia nelle cose e nelle situazioni ed è completamente succube di Sparkle che, al contrario, sa sfruttare tutti i punti deboli delle persone che la circondano.
Quando entrambe si fronteggiano sull'ennesimo obiettivo in comune, Allegra è più decisa che mai a renderle pan per focaccia usando le tecniche più meschine e subdole per vincere l'eterna lotta con 'la stronza' per eccellenza, e credetemi quando vi dico che non esiste termine più appropriato per descrivere la cara Sparkle Jones.

Da quando ti comporti così da stronza?

- Forse lo sono sempre stata. Forse ho sempre fatto
la brava bambina per accontentare tutti,
ma mi sono rotta di passare per la babbea di turno.

La trasformazione di Allegra è a dir poco stupefacente e non priva di momenti esilaranti, è disposta a tutto pur di non perdere l'ennesimo confronto con la sua acerrima rivale, ma non è pronta a fare i conti con le conseguenze. A differenza di Sparkle, lei non riesce a mettere a tacere il suo cuore e le sue emozioni e rischia di farsi più male che bene. 
Sarà interessante vedere fino a che punto riuscirà a spingersi pur di batterla, ve lo assicuro.
La prosa della Kingsley è briosa, fresca e leggera. Per la maggior parte del tempo ho contenuto, a stento, le risate. E' davvero una storia esilarante che si legge in un lampo. Non manca un pizzico di passione e di romanticismo, giusto per rendere la vicenda più piccante a coinvolgente.
E' perfetta per una serata divertente o se cercate una lettura diversa dal solito. 
Ora più che mai sono convinta che questa autrice ci riserverà ancora tante sorprese. 
Vi consiglio di recuperare al più presto questa lettura!




mercoledì 14 febbraio 2018

Recensione "Il tatuatore di Auschwitz" di Heather Morris

Buongiorno lettori,
nel giorno più romantico dell'anno ho deciso di parlarvi di una storia particolare in cui molte forme di amore si intrecciano insieme sfidando la paura, il dolore e la morte stessa.
Si tratta de "Il tatuatore di Auschwitz", di Heather Morris, ed è un libro che mi rimarrà per sempre impresso nel cuore.
Buona lettura!


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Il cielo di un grigio sconosciuto incombe sulla fila di donne. Da quel momento in poi sarà solo una sequenza inanimata di numeri tatuata sul braccio. Ad Auschwitz Lale, ebreo come loro, è l'artefice di quell'orrendo compito. Lavora a testa bassa per non vedere un dolore così simile al suo. Quel giorno però Lale alza lo sguardo un solo istante. Ed è allora che incrocia due occhi che in quel mondo senza colori nascondono un intero arcobaleno. Il suo nome è Gita. Un nome che Lale non può più dimenticare. Perché Gita diventa la sua luce in quel buio infinito. La ragazza racconta poco di sè, come se non essendoci un futuro non avesse senso nemmeno il passato. Eppure sono le emozioni a parlare per loro. Sono i piccoli momenti rubati a quella assurda quotidianità ad avvicinarli. Ma dove sono rinchiusi non c'è posto per l'amore. Dove si combatte per un pezzo di pane e per salvare la propria vita, l'amore è un sogno ormai dimenticato. Non per Lale e Gita che sono pronti a tutto per nascondere e proteggere quello che hanno. E quando il destino vuole separarli nella gola rimangono strozzate quelle parole che hanno solo potuto sussurrare. Parole di un domani insieme che a loro sembra precluso. Dovranno lottare per poterle dire di nuovo. Dovranno crederci davvero per urlarle finalmente in un abbraccio. Senza più morte e dolore intorno. Solo due giovani e la loro voglia di stare insieme. Solo due giovani più forti della malvagità del mondo.

Questo romanzo, tratto da una storia vera, è la dimostrazione che l'amore può compiere miracoli ed è in grado di sbocciare anche nelle situazioni più inconsuete e impensabili.
Lale è un personaggio e un uomo straordinario, la sua forza d'animo non vacilla nemmeno nei momenti più bui della sua permanenza ad Auschwitz. L'autrice ha ricostruito perfettamente le atmosfere cupe e terribili dei campi e lo ha fatto in maniera molto diretta e con pochi filtri.
Gita è l'oggetto dell'amore di Lale: è bastato uno sguardo e un lieve contatto per unirli in una storia d'amore unica, in grado di sfidare la paura e la crudeltà più grande che si possa immaginare.
Se dovessi definire Lale con una parola sarebbe, senza dubbio, EROE.
A suo rischio e pericolo. ha aiutato centinaia di prigionieri rendendo la prigionia ad Auschwitz , meno opprimente.

Non esiste luogo
in cui l'amore non possa vincere.

Mi sono piaciuti anche i vari personaggi secondari che sono stati assolutamente fondamentali per salvaguardare la vita di Lale e la sua missione di salvataggio disperata.
La prosa dell'autrice è molto delicata e accurata, non è facile trattare alcune tematiche in maniera neutra, obiettiva e dando il giusto significato ad una vicenda così seria e importante.
Ho provato una miriade di sensazioni ed emozioni diverse leggendo questo romanzo. Alcune pagine sono state dolorose, altre romantiche, per quanto sia difficile riuscire ad immaginare un qualcosa di dolce e tenero in un ambiente simile.
E' stato bello vedere anche il seguito di una storia che sembrava impossibile, è stato bello leggere la postfazione del figlio di Lale e Gita e le parole, colme d'emozione, dell'autrice.
Ho deciso di proporvi questo romanzo per San Valentino perché penso che ci sia più amore in questa storia che in molti libri rosa in circolazione.
Vi consiglio di regalarvi "Il tatuatore di Auschwitz" che promuovo a pieni voti.





martedì 13 febbraio 2018

Recensione "Davanti agli occhi" di Roberto Emanuelli

Buongiorno cuori librosi,
in questa settimana super romantica non posso non parlarvi di "Davanti agli occhi", il nuovo libro di Roberto Emanuelli, edito da Rizzoli.
Il libro è uscito da pochissimo ma è già ai vertici delle classifiche, personalmente l'ho trovato molto, molto carino e non vedo l'ora di raccontarvelo!


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Succede e basta. Senza sapere perché, senza sapere quando. È una frazione di secondo, come quando inizia a piovere o a nevicare. Le cose belle si presentano così, all'improvviso. Basta un attimo, uno solo, ed ecco che la vita ti travolge, anche se ormai non ci credevi più. Come Luca, che a trent'anni ha già fatto un voltafaccia a se stesso rinunciando al sogno di diventare scrittore per inseguire soldi e successo: ora le giornate gli sembrano tutte uguali, note di una melodia suonata senza passione. Chiuso nel suo ufficio da broker, sente di aver nascosto la parte più importante di sé, quella che non ha paura di ascoltare il cuore. Ma come puoi ascoltare il cuore se non gli permetti di tirar fuori la voce? Come puoi inseguire i sogni, se non sai più riconoscerli? È proprio in questi momenti, quando tutto sembra perduto, che ci capitano le cose migliori. E appena incontra Mary, Luca non ha dubbi: lei è la sua cosa migliore. Bellissima, irraggiungibile, inafferrabile come il colore dei suoi occhi, Mary richiede impegno per essere conquistata, perché è questo che fanno i veri tesori. Adesso, finalmente, Luca sa cosa vuole: vuole mettersi in gioco, vuole sbagliare, lasciare che le emozioni lo investano come un treno in corsa. Vuole innamorarsi. Vuole Mary. Perché rinnegare la propria natura non è mai una buona idea. E non è mai troppo tardi per ballare al ritmo del cuore.

Non conoscevo l'autore ma sono rimasta subito incantata dalla deliziosa copertina e dalla frase 'Siamo solo per pochi'. Luca, il protagonista del romanzo, fa sua questa grande verità e si convince di aver trovato la donna della sua vita quando conosce la sfuggente Mary, una donna misteriosa e inafferrabile. Ho amato tantissimo Luca, un uomo profondo ed emotivo, un uomo che ha perso se stesso per inseguire i sogni di un mondo che lo ha deluso sotto più aspetti, privandolo della cosa migliore di lui, il suo animo sognatore.
Ho adorato ogni singola riga del libro, ogni parola, ogni emozione. 
La missione di Luca, che si lancia anima e corpo alla conquista di Mary, è un viaggio interessante attraverso riflessioni e sentimenti, si tratta di concetti semplici ma profondi. Il diario di una vita scorre davanti ai nostri occhi alternando momenti ironici ad altri più seri. 
L'autore costruisce molto bene i suoi personaggi, caratterizzandoli al meglio soprattutto a livello psicologico. Mi è piaciuta molto anche la breve parentesi epistolare presente all'interno del filone principale della storia, è stato un ottimo diversivo dal monologo di Luca.
La prosa dell'autore è molto semplice, ma regala immagini e parole in cui è facile rispecchiarsi e ritrovarsi. Avrei sottolineato tutto il libro perché molti sono i passaggi importanti, le frasi da leggere e rileggere quando ci si sente giù, quando ci si sente sbagliati, quando sembra che tutto sia contro di noi. Luca ci insegna che non importa quanto i nostri sogni e le nostre convinzioni siano impossibili o difficili da raggiungere, bisogna lottare per raggiungere i nostri obiettivi sempre e comunque.
Mi è piaciuto moltissimo l'epilogo, degna conclusione di questa magnifica storia.
Sono rimasta piacevolmente stupita dall'autore e dal racconto dolce, simpatico e appassionante che mi ha regalato. Ho fatto mio il suo motto e non posso che consigliarvi la lettura di questo libro.
Sono certa che vi conquisterà!



lunedì 12 febbraio 2018

Recensione "La ragazza delle perle" di Lucinda Riley

Buongiorno lettori,
iniziamo la settimana con la recensione de "La ragazza delle perle", il nuovo e bellissimo capitolo della serie de "Le sette sorelle", di Lucinda Riley. Siamo arrivati al quarto capitolo in cui conosciamo meglio CeCe, forse la più anonima tra le sorelle... finora.
Buona lettura!


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Da quando Star ha trovato la sua vera famiglia e un nuovo amore, CeCe si sente sola, vulnerabile e inadeguata. Ha ormai perso tutto: il rapporto speciale che aveva con la sorella, e anche l'ispirazione per i suoi quadri. In fuga da una vita in cui non si riconosce più, si ritrova in volo per l'Australia, sulle tracce che il padre le ha lasciato prima di morire: una foto in bianco e nero e il nome di una donna sconosciuta. Ma quello che doveva essere lo scalo di una notte a Bangkok si trasforma nella prima tappa di un viaggio eccitante e avventuroso. Sulle meravigliose spiagge di Krabi, CeCe incontra Ace, un giovane affascinante, solitario e alquanto misterioso. Tra un bagno nelle acque cristalline e una cena romantica, Ace l'aiuta a scoprire la storia della sua antenata Kitty McBride, donna forte e coraggiosa, emigrata in Australia agli inizi del Novecento: sulla scia fatale di una rarissima perla rosata, Kitty si ritrova divisa tra l'amore di due fratelli rivali, e al centro delle trame di una famiglia che possiede un vero e proprio impero... Quando infine CeCe arriva nel caldo feroce del deserto australiano, la sua creatività si risveglia all'improvviso: forse questo continente immenso e selvaggio è davvero casa.

Sono arrivata al quarto capitolo di una serie geniale ed emozionante. Sinceramente non sapevo cosa aspettarmi dalla storia di CeCe, la sorella che mi incuriosiva meno e che, anzi, ritenevo anche un tantino antipatica. La magia di Lucinda Riley ha fatto effetto anche questa volta perché mi sono perdutamente innamorata dell'Australia e del personaggio di Celaeno. 
CeCe ha una personalità profondamente insicura e particolare, sta cercando il suo posto nel mondo ora che le sue certezze sono miseramente crollate. Il suo viaggio è, forse, quello più avventuroso rispetto ai tre capitoli precedenti. Ho amato profondamente i paesaggi e le meravigliose ambientazioni che ci ha regalato l'autrice, ogni cosa all'interno del libro è curatissima e non lasciata al caso. CeCe e Kitty sono le protagoniste assolute, legate nel tempo e nello spazio da un passato che si riflette in maniera prepotente sul presente della ragazza. 
L'Australia è la terra delle opportunità ma, allo stesso tempo, è una terra inospitale e spietata. CeCe sente un legame fortissimo con questa terra rossa e con il clima torrido, per la prima volta in vita sua sente di appartenere a qualcosa. La storia di Kitty è avvincente e conquista l'attenzione di Celaeno e del lettore, è quasi impossibile staccarsi dalle pagine.
Ho acquisito qualche informazione in più sul mito de "Le sette sorelle" e ne sono sempre più affascinata. La curiosità su Pa' Salt e il suo disegno immenso dietro le sue sei figlie, cresce sempre di più. Già non vedo l'ora di leggere il prossimo libro.
La prosa della Riley si conferma molto elegante, ricercata e scorrevole. La narrazione, divisa in due tempi, rende la lettura accattivante e coinvolgente. E' una storia piena di magia e di scenari eccezionali. Per qualche giorno ho viaggiato con la mente e ho sognato posti da mille e una notte.
Carinissimo e interessante anche il tema delle perle e della loro produzione. Si nota il grande lavoro di ricerca che c'è dietro l'argomento, è stato interessantissimo da leggere.
Lucinda Riley è una delle poche autrici che riesce a catapultarmi, anima e corpo, all'interno delle sue storie. 'La ragazza delle perle' è l'ennesimo successo della sua geniale penna, un altro tassello di una saga appassionante e originale. E' una lettura che consiglio ad occhi chiusi, così come i libri precedenti. Promossa a pieni voti!