martedì 28 giugno 2022

Review Party "Il castello dei falchi neri" di Marcello Simoni

 Buongiorno lettori,

Oggi ho il piacere di ospitare il review party dedicato al  nuovo thriller storico firmato da Marcello Simoni.

Buona lettura!


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Marcello Simoni è un autore che non ha bisogno di presentazioni, una garanzia quando parliamo del genere thriller storico e possiamo essere orgogliosi del fatto di averlo nella nostra narrativa italiana. 

Ho sempre ritenuto che un autore di thriller debba avere molte qualità come la genialità, la capacità di elaborare trame complesse e un cura maniacale per i dettagli, se a questo aggiungiamo l'ambientazione storica il lavoro divent ancora più difficoltoso ma allo stesso tempo avvincente. 

Simoni ha dato vita ad una storia coinvolgente ambientata in quel di Napoli ai tempi del dominio di Federico II. La casata dei Grifoni, abili addestratori di falchi, non sta attraversando il suo momento migliore, affogata dai debiti e circondata da nemici alla ricerca di misterioso tesoro che sarebbe custodito nelle terre sconfinate della famiglia. Il ritorno del legittimo erede, dato per morto durante una crociata, dona speranza alla casata ma, allo stesso tempo, crea scompiglio nella città. 

Odorico Grifoni, dovrà muoversi come un autentico detective per scoprire cosa si nasconde dietro i segreti di famiglia e quali sono i piani dei loro nemici.  A rendere l'impresa ancor più complessa, c'è un misteriosa e famelica creatura alata (una sorta di Falco gigante finora conosciuto solo nelle leggende popolari) che uccide senza pietà.

Ho letto con piacere questo thriller storico e ne ho apprezzato l'originalità e la scorrevolezza, unita ad una prosa davvero elegante e piacevole da leggere. Se dovessi fare un appunto, lo farei solo sulla lunghezza: mi sarebbe piaciuto avere qualche pagina di chiarimenti e dettagli in più. Per il resto, sono certa che il libro potrà essere un'ottima lettura estiva per tutti gli amanti del genere. 


venerdì 17 giugno 2022

Recensione "La seconda moglie" di Liz Lawler

 Buongiorno, lettori.

Dopo molti mesi torno a farvi compagnia con le mie chiacchiere letterarie, spero di esservi mancata! Il libro di cui vi parlo oggi è l'ultimo thriller di Liz Lawler, "La seconda moglie", uscito da pochi giorni per Newton Compton Editori.

Buona lettura!



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Sei sicura di conoscere l’uomo che hai sposato?
Per Tess, Daniel è l’uomo dei sogni: è attraente, simpatico e, oltretutto, un chirurgo affermato.

Fin dal loro primo incontro, sono stati travolti da una passione inarrestabile che, in capo a pochi mesi, li ha condotti all’altare. Adesso hanno appena lasciato Londra per trasferirsi nella placida Bath. La vita che Tess ha sempre desiderato sembra finalmente a portata di mano.
Eppure, subito dopo il matrimonio alcune piccole crepe appaiono in questa facciata apparentemente perfetta. Prima, un’anziana vicina mette in guardia Tess dal marito, suggerendole di chiedergli che fine abbia fatto la sua prima moglie. Poi, Daniel comincia ad avere atteggiamenti sempre più oppressivi: le sequestra il telefono e la carta di credito. Pretende di decidere chi deve incontrare e perfino come deve vestirsi. Quando Daniel commette un terribile errore e lascia che la colpa ricada sulla moglie, Tess si rende conto di essere intrappolata in un incubo perverso e letale. Sposare quell’uomo potrebbe essere stato il più grande errore della sua vita.


 Ho un rapporto complicato con Liz Lawler, nel senso che l'ho apprezzata davvero solo con il primo libro, "Non svegliarti", per poi rimanere poco convinta con "La paziente sbagliata" e, infine, anche con quest'ultimo libro. Per dovere di cronaca, vi dico che l'ho divorato perché ha una trama molto interessante e che si sviluppa bene fino all'epilogo, solo che ho indovinato i vari ruoli e moventi già a metà libro e questo ha pregiudicato senza dubbio l'esperienza di lettura.

Ma cosa credeva?
Era davvero convinta che l'avrebbe lasciata andare così come se niente fosse, libera di vivere una vita senza di lui? Che non ci sarebbero state conseguenze? Nessun prezzo da pagare per aver distrutto la sua vita?
Presto si sarebbe resa conto che sbagliava, senza potersi più illudere di restare al sicuro, lontano dai problemi.
Nessun nascondiglio, nessuna via di fuga.

"La seconda moglie" è una storia che si ripete, una storia di colpe che ricadono sempre su gli stessi 'attori' anche se in epoche diverse. Daniel è l'uomo perfetto, dio solo sa quale passato oscuro cela dentro di sè, Tess è una donna che crede di aver trovato il suo posto nel mondo ma, lasciatemelo dire, non ha fatto le giuste valutazioni quando ha scelto, abbagliata dalle apparenze e lontanissima dalla verità.

Un matrimonio lampo che rivela ben presto questi errori di valutazione da parte di entrambi, un clima claustrofobico che va in crescendo fino a risultare opprimente anche per chi legge. Quasi insopportabile l'abnegazione di Tess che resta impantanata nel suo ruolo dall'inizio alla fine, priva del benché minimo istinto di sopravvivenza. Il personaggio che ho davvero apprezzato, è quello di Martha, spettatrice silenziosa ma cruciale dell'intera vicenda.

Per me, che sono una super appassionata del genere, non è stata una storia brillante ma piuttosto prevedibile. Per i non addetti ai lavori potrebbe rivelarsi una lettura interessante e con svariati colpi di scena perciò lascio a voi il giudizio.