giovedì 31 ottobre 2019

Recensione "Cospirazione Medici" di Barbara Frale

Buongiorno, lettori.
Esce oggi, per Newton Compton, il nuovo romanzo di Barbara Frale, "Cospirazione Medici".
Ho avuto l'opportunità di leggerlo in anteprima e non vedo l'ora di raccontarvelo.
Buona lettura!


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Firenze, domenica 26 aprile 1478. Durante una messa solenne celebrata dal cardinal Riario, i congiurati hanno levato il pugnale scagliandosi su Giuliano de’ Medici, riducendolo in fin di vita. Per vendicarsi, Lorenzo spargerà molto altro sangue: la città, culla del Rinascimento, per lunghe settimane vedrà le sue strade orridamente tinte di rosso. Sfiancato dal dolore e dal rimorso, il Magnifico non potrà fare a meno di interrogarsi sullo sfacelo che ha devastato la sua vita, invidiata da tutti fino a poco prima. Perché Giuliano è morto? Quali colpe poteva aver commesso? In fondo l’egocentrismo di Lorenzo lo aveva condannato a rimanere sempre in secondo piano. Mentre si accusa per quella sciagura, Lorenzo rivede i volti di coloro che hanno voluto colpire i Medici: Francesco Salviati, roso dall’invidia; Jacopo de’ Pazzi, assetato di vendetta; Antonio Maffei da Volterra, mosso da un odio viscerale contro Lorenzo. In penombra altre misteriose e potentissime figure, che hanno brigato e pianificato la distruzione dei Medici. Ma se ci fosse altro dietro la morte del fratello? Se fosse una passione amorosa ad aver deciso la sua tragica sorte?

Dopo il bellissimo romanzo "In nome dei Medici", Barbara Frale torna a parlarci di questa celebre famiglia fiorentina che cambiò la storia d'Italia. Protagonista degli eventi, stavolta, non sarà però Lorenzo, bensì suo fratello Giuliano, personaggio forse meno noto della famiglia.
L'autrice punta l'attenzione sulla diversità di quest'uomo e sul suo vivere sempre all'ombra del Magnifico e dello stesso padre Cosimo, tra le righe si legge una certa frustrazione dell'essere solo una pedina dell'immenso impero della famiglia Medici.
Questo personaggio viene sviscerato e analizzato in maniera molto dettagliata, soprattutto a livello umano: dopo aver perso l'amore della sua vita, si invaghisce di un'altra parente della donna che le assomiglia in un modo incredibile ed è disposto a tutto pur di averla.

Il cognome che porta è, spesso, più un peso che un vanto. Non può decidere autonomamente della propria vita senza incorrere nel rischio di far fallire i piani e le alleanze sapientemente studiati da Lorenzo. L'insoddisfazione del personaggio cresce ad ogni pagina, il ruolo che ricopre nella signoria gli calza troppo stretto e mette a repentaglio l'unica cosa a cui anela: l'amore di Semiramide.
Lo scontro tra i due fratelli diviene, quindi, inevitabile e questa distrazione costerà molto cara alla famiglia: nell'ombra, infatti, ci sono dei nemici molto più pericolosi che tramano contro di loro.

Ho apprezzato molto la lettura del libro perché fa luce su una parte di storia ancora avvolta nel mistero. Di fatto, la congiura contro i Medici che portò alla prematura morte di Giuliano, resta un cold case ancora irrisolto. Barbara Frale prova a dare una sua chiave di lettura, peraltro molto plausibile, raccontando nel dettaglio gli eventi che portarono al sanguinoso scontro. Apprezzo sempre molto lo stile di quest'autrice e il suo modo di raccontare la storia: mai pesante, mai scontato e sempre accuratissimo. E' la storia perfetta per gli amanti dei romanzi storici e per gli appassionati della famiglia dei Medici.


Altri libri dell'autrice:




mercoledì 30 ottobre 2019

[Review party] "Un tè alla ciliegia" di Jane Rose Caruso

Buongiorno, lettori.
Oggi ho il piacere di parlarvi dell'ultima avventura di Miss Garnette Catherine Book, il personaggio nato dalla penna di Jane Rose Caruso.
Buona lettura!


Devo ammettere che Miss Book crea dipendenza: le sue avventure sono sempre troppo brevi e ogni volta non vedo l'ora di ritrovarla per scoprire in quali casi si imbatterà, ancora.
"Un tè alla ciliegia", è stata un'esperienza di lettura multisensoriale: il libro, infatti, contiene le descrizioni di paesaggi suggestivi, profumi inconfondibili e delle deliziose ricette che, come sempre, stuzzicano l'appetito e la fantasia.

Sono ormai molto affezionata a Miss Book e ai vari abitanti di Beltory, l'autrice aggiunge sempre qualche nuova sfumatura che rende tutti i protagonisti dei vecchi amici che ritroviamo sempre con piacere, storia dopo storia. In questa avventura, la nostra eroina d'altri tempi dovrà sfoggiare ancora il suo intuito e la sua empatia per supportare la dolce Prudence e risolvere dei misteri davvero curiosi che sconvolgono la vita del piccolo paesino.

Come dico sempre, le storie di Jane Rose Caruso sono delle vere coccole,  soprattutto se amate il passato e i valori d'altri tempi. Quando ci si immerge nelle pagine dei suoi libri, tutto si ferma e si viene avvolti dal calore delle minuziose descrizioni e da una prosa dolcissima e delicata. Il percorso di crescita, dell'autrice e del suo magico mondo, continua inarrestabile, regalando emozioni sempre nuove che scaldano il cuore.
Promossa a pieni voti!


venerdì 25 ottobre 2019

Librimbi #1 "La lezione del fenicottero" di Germano Chiaverini

Buongiorno, lettori.
Oggi inauguriamo una nuova rubrica che da tempo volevo realizzare. Si tratta di un appuntamento dedicato ai più piccoli e che vuole suggerire delle letture carine, colorate e interessanti per tutti i piccoli lettori che fanno parte delle nostre vite.
Per questo primo appuntamento vi parlerò de "La lezione del fenicottero", una storia firmata da Germano Chiaverini.
Buona lettura!



Questo coloratissimo romanzo, ricco di illustrazioni,  è adatto ai bimbi dai sette anni in su e racconta la storia di Viola, una bambina deliziosa che sogna di diventare una grande ballerina.
La cosa che mi ha colpito del libro, è che l'autore non racconta una storia tutta rose e fiori, anzi. La piccola Viola si ritrova da subito a fare i conti con i limiti economici della famiglia e l'impossibilità di frequentare la scuola di danza dei suoi sogni.



Nonostante questo, la bimba non perde il sorriso e si "accontenta" di una scuola strampalata e vecchia e di danzare senza scarpette. Questo piccolo personaggio mi ha insegnato molto: non arrendersi mai, non scendere ai livelli di quelli che predicano solo odio e disprezzo ma, soprattutto, non perdere mai il sorriso. L'epilogo dolcissimo, e il lieto fine, è la conclusione più giusta per la protagonista che merita solo il meglio!



Il libro è curatissimo e ricco di illustrazioni bellissime e coloratissime. Sarà sicuramente un'esperienza stimolante per i vostri bimbi, grazie anche alle schede finali che serviranno per riepilogare e consolidare la storia appena letta. Se siete alla ricerca dei primi regalini natalizi per i più piccoli, "La lezione del fenicottero", fa al caso vostro!


lunedì 21 ottobre 2019

Recensione "La città delle ragazze" di Elizabeth Gilbert

Buongiorno, lettori.
Apriamo la settimana con un romanzo allegro, spensierato ma anche ricco di tematiche importanti. Si tratta de "La città delle ragazze", di Elizabeth Gilbert,  edito da Rizzoli.
Buona lettura!




Non avevo mai letto nulla di Elizabeth Gilbert ma ero molto curiosa di leggere qualcosa della famosa autrice di "Mangia, prega, ama" così mi sono fiondata con entusiasmo tra le pagine di "La città delle ragazze".
Il libro si presenta con una bella copertina colorata, allegra, frivola e con una bella mole di pagine al suo interno. Appena iniziata la lettura, mi sono resa conto che il tutto scorreva in maniera abbastanza dinamica e scorrevole.

Il libro vi porterà in un'epoca molto distante dalla nostra, un'epoca di musica,  arte e vestiti scintillanti. Ho adorato ogni singolo personaggio del libro, ognuno di loro ma insegnato qualcosa ma, soprattutto, mi ha fatto capire l'importanza della libertà. Il tema portante del romanzo è proprio questo: la libertà completa di espressione e modi di fare.

L'arco di tempo coperto dalla narrazione di Vivian è lunghissimo e non sempre tutto procede senza intoppi o dolore. Le quattro mura del teatro e le bellissime creazioni di moda non possono proteggerla dal dolore della vita e dalla sofferenza. Nella frivolezza più assoluta, la Gilbert ci insegna a non giudicare mai nessuno per i suoi comportamenti o per le sue scelte, ci insegna che essere sé stessi è sempre una vittoria e non importa se il mondo non è pronto ad accogliere questo senso di libertà assoluta.

Il dualismo della storia è sconvolgente: da un lato tematiche importanti, colpi di scena e periodi storici difficili; dall'altra,  merletti e lustrini, cabaret e serate all'insegna del divertimento più sfrenato. Lo stile dell'autrice non mi è dispiaciuto ma avrei portato avanti la narrazione in altri modi. Nel complesso, non posso dire che sia una storia brutta: credo che sia necessario leggerla tenendo ben presente il messaggio che vuole lanciare l'autrice e "non giudicare" i personaggi e le loro vite, a tratti, eccessivi.


mercoledì 16 ottobre 2019

Recensione "Io sono la bestia" di Andrea Donaera

Buongiorno, lettori.
Oggi vi parlo di un romanzo che ho apprezzato moltissimo come storia e come idea. Si tratta di "Io sono la bestia", di Andrea Donaera, edito da NN Editore.
Buona lettura!



Mi ci sono voluti dei giorni per raccogliere le idee dopo aver terminato la lettura di "Io sono la bestia" ma, finalmente, sono riuscita a fare ordine tra pensieri ed emozioni e sono pronta a metterle nero su bianco.
La storia di Andrea Donaera è tutta italiana e affronta il delicato tema della criminalità organizzata in Puglia. L'autore ha reso benissimo il terrore e l'angoscia che molti concittadini provano al solo sentir nominare la Sacra Corona Unita e la stessa tensione si respira ad ogni pagina.

All'inizio non è stato semplice entrare in sintonia con il ritmo narrativo e i continui intercalari ma, una volta preso il via, si viene completamente coinvolti nella vita dei personaggi, nella tragedia, nel dolore e nella cattiveria senza fine. Non dev'essere stato facile, per l'autore, costruire un personaggio come Mimì ma, in qualche modo, è riuscito a rappresentarlo in tutta la sua malvagità senza renderlo odioso agli occhi del lettore; oserei dire di aver provato una sorta di rispetto e riverenza verso "il capo dei capi" che, nella sua follia, ha una sua scala di valori e un suo concetto di onore.

E che dire di Nicole e Veli? Hanno interpretato in maniera disincantata, a tratti brutale e schietta, una versione moderna della favola de "La bella e la bestia". Sono stati i miei personaggi preferiti in assoluto! La dinamica del loro legame è molto complessa e intensa ma conferisce un pizzico di leggerezza e positività ad una storia oscura e oppressiva.
È una storia unica nel suo genere che mi ha aperto gli occhi su una realtà di cui si parla poco. Non adatto ai romantici e ai lettori deboli di cuore!


giovedì 10 ottobre 2019

Recensione "Questo amore sarà un disastro" di Anna Premoli

Buongiorno, lettori.
È uscito, da pochi giorni, il nuovo romanzo della regina italiana del romance Anna Premoli.
"Questo amore sarà un disastro", edito da Newton  Compton, coniuga in sé tutti gli elementi cardine del genere ma sarà abbastanza?
Buona lettura!



Quando ho voglia di un bel romance, Anna Premoli è sempre una buona idea. Almeno finora.
Pur essendo un lavoro ben fatto e una storia abbastanza avvincente e divertente, non ho riscontrato quell'originalità che di solito contraddistingue i libri della Premoli e mi fa appassionare alla vicenda.
I due protagonisti sono opposti che si attraggono: Elena è un personaggio che mette tranquillità e serenità,  anche attraverso le pagine; Edoardo, invece, è l'ansia fatta persona con le sue centinaia di sigarette e le scarse ore di sonno. Mi sono piaciuti entrambi ma la mia solidarietà va ad Elena, santa donna!

Un ottimo lavoro è stato svolto anche con tutti i personaggi secondari: dagli amici dei protagonisti,  alla famiglia stramba di Elena. Tutte queste figure distraggono in maniera sana e interessante dal tema centrale e rendono la lettura ancora più divertente. Ho apprezzato moltissimo l'idea del centro olistico e della sua organizzazione: darei qualsiasi cosa per trascorrere un paio di mesi senza cellulare, a fare yoga e immersa nella natura!

Lo stile della Premoli è sempre molto accurato, scorrevole e divertente. La storia si legge nel giro di poco tempo ma, per quanto mi riguarda, è stata una lettura meno brillante rispetto ai libri precedenti. Non sono riuscita ad emozionarmi e ad appassionarmi come mi accade di solito. È stato tutto fin troppo prevedibile e questo ha reso l'esperienza di lettura "ordinaria", aggettivo che non avevo mai associato ai libri dell'autrice. Quindi, a malincuore, lo promuovo ma senza entusiasmo.


Recensioni precedenti:







lunedì 7 ottobre 2019

Recensione "Il gioco del silenzio" di Rob Keller

Buongiorno,  lettori, e buon inizio settimana.
Oggi vi racconto una storia davvero inquietante firmata da Rob Keller.
Si tratta de "Il gioco del silenzio", un libro edito da Dea Planeta.
Buona lettura!



Cristina era una criminologa, forse la migliore, ma ha lasciato la professione per occuparsi a tempo pieno di suo figlio Leone, che soffre di un disturbo di iperattività. Ma questa è solo la versione ufficiale, che ha creato per ingannare persino se stessa. La verità è che l'ultimo caso della sua carriera l'ha letteralmente distrutta, costringendola a cambiare vita e a rifugiarsi in una routine scandita da rigorose abitudini. Poi, un giorno, il telefono squilla. Uno zio a lei molto caro si è suicidato, nel paese sul lago di Como dove è cresciuta e dal quale è fuggita molti anni prima. Troppi incubi, troppi fantasmi, per Cristina, in quelle acque scure e profonde. Tornare sul lago significa ritrovare suo padre, con il quale ha un rapporto tormentato, e soprattutto rimettere piede nella Villa degli Orologi, la spaventosa tenuta dalla quale i Radlach controllano non solo gli affari di tutta la zona, ma anche le vite di chi vi abita. La donna resiste con ogni forza alla tentazione di indagare sulla morte dello zio, perché intuisce che la verità si annida nel groviglio di segreti che lega la storia della sua famiglia a quella dei Radlach. Ma quando Leone troverà in soffitta un orologio da taschino con una misteriosa dedica, diventerà impossibile non aprire il cassetto doloroso dei ricordi.

Sono sempre stata affascinata dalle storie che parlano di famiglie maledette e case inquietanti perciò, dopo aver letto la trama del libro, la mia curiosità era alle stelle!
Il romanzo di Rob Keller, ambientato sulle rive del lago di Como, racconta la storia dei Radlach, un'antica e potente famiglia avvolta nel mistero che vive in una villa piena di orologi. Cristina, la nostra criminologa protagonista, li conosce molto bene, essendo figlia di due inservienti della casa.
Questo personaggio mi è piaciuto molto, l'autore lo mette alla prova nei modi più impensabili e con delle rivelazioni che lascerebbero di stucco chiunque ma, nonostante questo, lei non si arrende. Mai.

Il fascino della storia consiste nel continuo voler insinuare elementi paranormali nella trama che sfociano, poi, in una verità che è molto più umana, reale e brutale di quello che si pensa.
L'autore è molto bravo a tracciare le linee di un disegno che appare confuso e ambiguo fino alla fine, tenendo il lettore incollato alle pagine.
La famiglia Radlach è il fulcro della storia e il cuore pulsante della trama. I componenti della famiglia vivono di segreti e misteri e sono avvolti da un'aurea magnetica che spaventa e intimorisce tutti coloro che li circondano.

Nel complesso, è una storia che ho apprezzato molto e che mi ha regalato svariati momenti al cardiopalma. Lo stile dell'autore è sintetico ma piacevole e scorrevole da seguire, le descrizioni molto accurate mi sono piaciute moltissimo e mi hanno permesso di immaginare perfettamente i luoghi del libro e i protagonisti della storia.
Se amate i romanzi ricchi di suspense, avete trovato pane per i vostri denti.


sabato 5 ottobre 2019

Recensione "L'amore di Greta per i pappagalli" di Denise Ciampi

Buongiorno,  lettori.
Finalmente torno a parlarvi delle mie ultime letture. Tra i romanzi che ho letto a Settembre, "L'amore di Greta per i pappagalli" merita decisamente di essere raccontato.
Buona lettura!



Greta vive nella casa della nonna paterna cui fu affidata dopo la morte dei genitori, entrambi militanti nei movimenti degli anni Settanta, femminismo e lotta armata. Ormai sola, con rare occasioni di contatto con l'esterno, ha come unica compagnia i pappagalli avuti in dono dal padre. Influenzata anche dalle letture fatte, la fantasia di Greta si è nutrita di immagini che hanno generato un mondo chiuso - proprio come la gabbia dei suoi colorati uccelli - e attraversato da allucinazioni, nel quale conduce un'esistenza passiva condizionata da una severa religiosità, eredità della nonna. Poi la svolta, grazie a incontri che si intrecciano con la storia della sua famiglia. Greta potrà così aprirsi a una vita diversa, fatta di relazioni e di riscoperta della propria fisicità e sessualità.

Il libro di Denise Ciampi è una storia molto breve, leggibile anche in poche ore, ma ricca di significato e spunti di riflessione. È la storia di Greta, una bambina ormai cresciuta che non ha mai abbandonato il nido, vivendo nell'alienazione più totale. Rinchiusa in casa, per scelta e per paura del mondo esterno, ha come unici compagni di vita degli allegri e simpatici pappagalli. Il legame con questi animali appare subito molto metaforico: sono tutte creature rinchiuse in gabbia.

L'autrice racconta, in prima persona, le vicissitudini di Greta, il suo passato, il rapporto breve con i genitori e il legame forte con la nonna che, tuttavia, non era una donna di facili smancerie.
La sua vita scorre lenta, placida e rassegnata nella casa di famiglia tra ricordi che fanno male e un futuro che spaventa sempre di più. Ora che è davvero sola al mondo, deve provvedere a sé stessa e trovare il coraggio di affrontare "il fuori".

La vera svolta, nel romanzo e nella vita di Greta, avviene grazie ad un incontro fortuito e inaspettato con un personaggio molto diverso da lei che la aiuterà ad affrontare la paura dell'ignoto e il peso lasciato dai comportamenti dei suoi familiari.

Come vi accennavo,  qualche rigo sopra, si tratta di una storia molto breve e particolare che riesce a far riflettere su molte tematiche, prima fra tutte, la solitudine che avvolge le vite di moltissime persone. Vivere isolati dal mondo, con le proprie convinzioni e le proprie paure, danneggia ogni anno decine di individui, incapaci di chiedere aiuto per uscire dal proprio isolamento.  Denise Ciampi, in maniera delicata, fa luce su queste realtà di abbandono e regala un messaggio di speranza dimostrando l'amore disinteressato e la cura del prossimo senza secondi fini.
È una storia che, nella sua semplicità, mi ha colpita molto.