martedì 24 settembre 2019

Recensione "Sei di corvi" di Leigh Bardugo

Buongiorno,  lettoŕi.
Esce oggi, in Italia, "Sei di corvi", primo libro di una serie Young adult che promette faville. L'ho letto in anteprima, per voi, e non vedo l'ora di raccontarvelo.
Buona lettura!


A Ketterdam, vivace centro di scambi commerciali internazionali, non c’è niente che non possa essere comprato e nessuno lo sa meglio di Kaz Brekker, cresciuto nei vicoli bui e dannati del Barile, la zona più malfamata della città, un ricettacolo di sporcizia, vizi e violenza. Kaz, detto anche Manisporche, è un ladro spietato, bugiardo e senza un grammo di coscienza che si muove con disinvoltura tra bische clandestine, traffici illeciti e bordelli, con indosso gli immancabili guanti di pelle nera e un bastone decorato con una testa di corvo. Uno che, nonostante la giovane età, tutti hanno imparato a temere e rispettare.
Un giorno Brekker viene avvicinato da uno dei più ricchi e potenti mercanti della città e gli viene offerta una ricompensa esorbitante a patto che riesca a liberare lo scienziato Bo Yul-Bayur dalla leggendaria Corte di Ghiaccio, una fortezza considerata da tutti inespugnabile. Una missione impossibile che Kaz non è in grado di affrontare da solo. Assoldati i cinque compagni di avventura – un detenuto con sete di vendetta, un tiratore scelto col vizio del gioco, uno scappato di casa con un passato da privilegiato, una spia che tutti chiamano lo “Spettro”, una ragazza dotata di poteri magici -, ladri e delinquenti con capacità fuori dal comune e così disperati da non tirarsi indietro nemmeno davanti alla possibilità concreta di non fare più ritorno a casa, Kaz è pronto a tentare l’ambizioso quanto azzardato colpo. Per riuscirci, però, lui e i suoi compagni dovranno imparare a lavorare in squadra e a fidarsi l’uno dell’altro, perché il loro potenziale può sì condurli a compiere grandi cose, ma anche provocare grossi danni…

Cosa faccio quando un libro mi ispira ma appartiene ad un genere che, di solito, non apprezzo? Ci provo lo stesso!
Quando ho saputo che "Sei di corvi" sarebbe uscito in Italia, la mia curiosità è salita alle stelle e sono stata stra-felice della possibilità di leggerlo in anteprima. I primi capitoli sono stati alquanto difficoltosi: nella narrazione, infatti, si alternano ben cinque punti di vista con altrettanti protagonisti e la cosa mi ha destabilizzato per la prima metà del libro finché ho iniziato a prendere confidenza con ognuno di loro e la lettura è diventata più scorrevole.

Tutti i personaggi sono legati da rapporti di amore e amicizia molto forti, la componente emozionale è molto presente nel romanzo ma non predominante. L'autrice ha dedicato la stessa attenzione ad ognuno di loro, li ha pensati e costruiti in maniera impeccabile rendendoli molto reali e umani. Nel corso della storia ci si affeziona a loro e si impara a riconoscerli alla prima battuta.

La trama è interessante e avvincente,  sebbene il ritmo narrativo non sia incalzante e dinamico come ci si aspetterebbe da un libro del genere. I colpi di scena si susseguono e la storyline principale si arricchisce di tante sottotrame che rendono la storia molto ricca di fatti ed eventi cruciali.

Nonostante sia classificato come young adult, ci sono scene e temi poco adatti ad un pubblico di giovanissimi. L'autrice ha affrontato nel modo migliore argomentazioni come prostituzione, razzismo e tortura ma lo ha fatto in maniera fin troppo esplicita. Credo che andrebbe inserito in un'altra categoria perché l'unica cosa "young" del libro è l'età dei protagonisti.

Lo stile dell'autrice mi è piaciuto molto: amo le storie ricche di dettagli e amo l'originalità di una storia, elemento sempre più difficile da trovare. La Bardugo è riuscita a regalarmi entrambe le cose con un volume curatissimo, anche a livello grafico. C'è molto potenziale e spero di poter leggere presto il seguito e la serie precedente, in modo da comprendere al meglio il mondo di Grishaverse.


lunedì 23 settembre 2019

Recensione "La casa degli specchi" di Cristina Caboni

Buongiorno e buon inizio settimana.
Oggi voglio parlarvi del nuovo romanzo di Cristina Caboni,  "La casa degli specchi", edito da Garzanti.
Buona lettura!


La grande villa di Positano è l’unico posto che Milena riesca a chiamare casa. È cresciuta lì, insieme al nonno Michele, e ne conosce ogni angolo, a partire dal maestoso ingresso rivestito da dodici specchi con cornici d’argento intarsiate.Specchi che sembrano capaci di mettere a nudo la sua anima. Milena li ha sfiorati mille volte alla ricerca di risposte, ma un giorno trova qualcosa di inaspettato: un gancio che apre il passaggio a una stanza segreta. All’interno le pareti sono tappezzate di locandine di vecchi film. Quando Milena legge il nome di una delle interpreti non riesce a crederci. È un nome proibito in quella casa. È il nome di sua nonna che, tanti anni prima, è fuggita in America senza lasciare traccia. Frugando tra le sue carte, Milena scopre cose che non avrebbe mai immaginato. Che era un’attrice nella Roma della dolce vita. Che ha lottato per farsi strada in un mondo affascinante, ma dominato dagli uomini.Che i loro sogni sono molto simili. Anche lei vuole calcare le scene, ma ha paura di mettersi in gioco. Fino a quando non si imbatte in alcuni indizi che suggeriscono qualcosa di misterioso e non può fare a meno di chiedersi perché nessuno le abbia mai parlato di sua nonna. C’è solo una persona che può darle spiegazioni, ma Michele è restio ad affrontare l’argomento. Milena è convinta che gli specchi luccicanti che decorano l’atrio della villa abbiano assistito a eventi terribili, che nella storia della sua famiglia ci sia un segreto che nessuno vuole riportare a galla, mentre per lei è vitale far emergere la verità per capire a fondo il presente. Anche se a volte è meglio che ciò che è stato sepolto dal passare degli anni resti tale.


Ci sono libri che ti prendono al primo sguardo e autrici capaci di conquistare il cuore con ogni singola storia. Mi sono innamorata subito de "La casa degli specchi", un romanzo ambientato nella bella Positano in una villa particolare a picco sul mare. Avendo trascorso parecchie vacanze estive in costiera, non ho fatto fatica ad immaginare i vicoli, le scale, i colori sgargianti, il mare e il cielo di un blu unico al mondo e i profumi di agrumi e mare che si mescolano insieme. L'autrice,  poi, ha una notevole capacità descrittiva che vi permetterà di immedesimarvi al cento per cento nella storia.

I personaggi sono un altro punto forte del libro: il cuore pulsante della storia. Mi sono affezionata moltissimo a nonno Michele, un uomo saggio con un cuore grande. Ho provato molta empatia per Milena che si trova ad un punto morto della vita, una vita segnata dalla sofferenza e dalla mancanza di figure fondamentali nella vita di una persona. Il triangolo amoroso con un poliziotto e un avvocato che stenta a decollare in entrambi i casi perché se non stai bene con te stessa non puoi trovare la pace altrove.

I segreti della casa degli specchi costituiscono una bella distrazione dai drammi e i traumi dei personaggi. È una storia in cui nulla è come sembra e in cui i cattivi, a volte, non sono propriamente tali.
L'autrice affronta un tema davvero interessante e particolare che non conoscevo, mi è piaciuto imparare un pezzo di storia di cui non ero ancora informata e questo ha conferito un valore aggiunto al romanzo.

Lo stile dell'autrice si conferma a livelli eccellenti. La prosa elegante,  quasi poetica, è una dolce coccola per gli occhi di chi legge. La Caboni si reinventa ogni volta, affrontando temi originali e contestualizzandoli perfettamente nelle sue storie. A livello emotivo si tratta di una storia impegnativa ma che regala delle belle sensazioni.
È un successo che si aggiunge alla brillante carriera letteraria dell'autrice.


sabato 21 settembre 2019

Recensione "Libreria da Emma" di Serena La Manna

Buongiorno, lettori.
Oggi voglio parlarvi di un romanzo perfetto per gli amanti dei libri (resterete conquistati già dalla romantica copertina). Si tratta di "Libreria da Emma", scritto da Serena La Manna e pubblicato da Bookabook.
Buona lettura!


Un biglietto di sola andata da New York a Milano e una piccola libreria grazie alla quale ripartire da zero. Bianca, giovane newyorkese con una grande passione per la letteratura, fugge a più di seimila chilometri da casa per lasciarsi alle spalle un dolore troppo forte da sopportare. Ad aiutarla in questo processo troverà Leonardo e le sue vecchie lettere, Carlo, un affascinante professore sgangherato, e soprattutto i libri, i suoi fidati compagni di vita che fanno da cornice a una storia d'amore e di rivalsa.


Questo libro è una vera coccola per tutti coloro che amano i libri. All'interno della sua storia, Serena La Manna rappresenta molto bene il potere terapeutico e curativo dei libri. Bianca, la nostra protagonista, fugge in Italia in seguito ad un non meglio identificato trauma. È chiaro che sta scappando da qualcosa, è un personaggio fragile e insicuro che ha come obiettivo primario di ritrovarsi.

La bella Milano fa da cornice a questo percorso di rinascita, una città magica divisa tra passato e presente,  proprio come Bianca. Tra i mille vicoli, la ragazza si innamora di una libreria di nicchia e del suo vecchio proprietario che sembra leggere l'anima delle persone.
Leonardo è una sorta di spirito guida, dolcissimo e saggio, che farà di tutto per aiutare Bianca a superare il dolore che le attanaglia il cuore in una morsa.

Le parole a loro no  servivano perchè entrambi amavano la letteratura, entrambi capivano il potere dei libri, quella sensazione che solo le pagine sanno regalare.

Vorrei menzionare anche Carlo, un professore appassionato di libri che contribuirà,  è non poco, a rendere migliore la vita della protagonista a Milano. Ho amato questo rapporto sempre limpido e pulito, a suon di citazioni letterarie.

L'unico appunto che mi sento di fare, è sulla scelta narrativa: ho trovato i capitoli leggermente confusionari e ho fatto fatica a seguire i salti tra passato e presente, inoltre ho travisato completamente la storia passata della protagonista ritrovandomi all'epilogo un po' sconvolta ma, allo stesso tempo, felice della piega presa dalla storia. Sono entrata perfettamente in sintonia con la prosa delicata dell'autrice e con i suoi personaggi.
Sono stati, a mio avviso, il pezzo forte del libro, insieme alla bellissima Libreria da Emma che mi ha fatta innamorare!


martedì 17 settembre 2019

[Review Tour] "La Corte di Ali e Rovina" di Sarah J. Maas

Buongiorno, lettori.
Oggi vi parlo, con gli occhi a cuoricino, dell'ultimo capitolo della serie fantasy firmata da Sarah J. Maas.
Buona lettura!


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Quando ho stretto tra le mani il tablet con la mia copia in anteprima de "La Corte di ali e rovina", ho provato delle sensazioni contrastanti. Da un lato avevo un bisogno fisiologico di scoprire cosa ne sarebbe stato di Feyre e del suo triangolo amoroso; dall'altro la paura, anch'essa fisiologica, di lasciarli andare e di trovare un finale diverso dall'idea che avevo in mente.
Quello che posso dirvi, senza scendere nei dettagli, è che il romanzo si legge in un soffio, nonostante una mole considerevole di pagine. L'autrice mi ha conquistata, ancora una volta, con uno stile accurato e descrizioni minuziose.

È una storia che non smette di stupire, ricca di colpi di scena e cambi di rotta. È il momento di tirare le fila di una guerra che non è puramente fisica e ideologica ma anche, e soprattutto,  una guerra sentimentale con molti protagonisti. Non sono sempre stata d'accordo con le scelte dell'autrice ma ho apprezzato la coerenza che ha mantenuto nel corso dei tre libri, senza tradire o trasformare l'essenza dei suoi personaggi.

Non la ringrazierò mai abbastanza per Feyre, una delle protagoniste migliori di sempre: forte, coraggiosa e immensa. Ho apprezzato il suo amore per Tamlin, più semplice e immaturo, e quello per Rhysand.. l'amore epico, quello impossibile da contenere ed arginare. È una storia pazzesca in cui tanti elementi si mescolano insieme per dar vita ad un romanzo che conquista la mente e il cuore.

Posso assicurarvi, con un certo grado di certezza, che questa è la saga fantasy più bella del 2019, almeno per quanto mi riguarda.
La mente e la scrittura della Maas sono di un altro pianeta: è stata in grado di passare da un semplice retelling, ad una storia complessa, originale e intricata al punto giusto. Se ancora non lo avete fatto, vi consiglio di recuperare IMMEDIATAMENTE tutti i libri, mi ringrazierete!

giovedì 12 settembre 2019

[Review Tour] "Nevernight - Alba oscura" di Jay Kristoff

Buongiorno, lettori.
E' finalmente arrivato il momento di concludere l'argomento Jay Kristoff parlando dell'ultimo capitolo della serie 'Nevernight'.
Buona lettura!


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Mia Corvere, gladiatii, schiava fuggiasca e infame assassina, sta scappando. Dopo i grandi giochi di Godsgrave, finiti con il più audace omicidio nella storia della Repubblica itreyana, Mia si ritrova braccata. Potrebbe non uscire viva dalla Città di Ponti e Ossa. Il suo mentore Mercurio è ora nelle mani dei suoi nemici. La sua stessa famiglia la vuole morta. Ma sotto la città, un oscuro segreto è in attesa. La notte sta per scendere sulla Repubblica, forse per l'ultima volta.


Mi sono approcciata al libro con un po' di timore e tanta curiosità. La lettura di questa serie ha diviso molto la mia opinione da lettrice: non sono rimasta conquistata dal primo libro e ho poi apprezzato il secondo. Cosa penso di Alba Oscura? E' la degna conclusione di una serie geniale. Non sono scesa a patti con lo stile molto sanguinoso ed esplicito dell'autore ma non ho potuto fare a meno di amare questo mondo e, soprattutto, Mia Corvere. Credo che in quest'ultimo romanzo abbia dato il meglio di sé stessa sia dal punto di vista fisico che emotivo. E' stato un percorso in crescendo che mi ha appassionata poco alla volta ma in maniera assolutamente letale. Ho divorato le cinquecentodiciotto pagine del libro nel giro di pochi giorni travolta da mille emozioni. Quello che mi ha sconvolta, è stato accorgermi di quanto mi abbia appassionato la serie: non mi ero resa conto di 'esserci così dentro', fino a quando ho voltato l'ultima pagina dopo un epilogo davvero eccezionale... nonostante tutto.


Una ragazza che qualcuno chiamava Figlia Pallida. 
O Incoronatrice. Una Regina dei Furfanti. Una Signora delle Lame.
Tra tutti, io preferisco piccolo Corvo. 
Una ragazza che non si è mai inginocchiata, mai spezzata, che non ha mai e poi mai permesso che la paura fosse il suo destino.
(...) Mai tirarsi indietro.
Mai avere paura.
E mai, mai dimenticare.

E chi riuscirà mai a dimenticare 'Nevernight'? Quasi mi dispiace di aver snobbato un po' il primo romanzo. Ora vedo tutto sotto un'altra luce e 'Alba oscura' è in assoluto il mio capitolo preferito.
Un libro carico di azione, tensione, ricco di personaggi ed immagini impossibili da togliere dalla mente. L'autore è riuscito a far breccia nel mio cuore, regalandomi una conclusione con i fiocchi. Tutti i difetti che avevo riscontrato all'inizio, sono spariti strada facendo. Ho adorato ogni pagina, tutto è curato fin nei minimi particolari e nulla è lasciato al caso. Vorrei raccontarvi di più, vorrei raccontarvi del mio amore per alcuni momenti e la mia rabbia per certe decisioni ma non voglio in alcun modo privarvi della sorpresa e della bellezza della serie. Da non amante del fantasy, non è stato semplice entrare in sintonia con il mondo di Kristoff ma sono felice di non essermi arresa al primo ostacolo. Mi sarei persa una storia straordinaria!
Se amate il genere e cercate una nuova eroina da amare, avete trovato pane per i vostri denti.
Grazie Jay Kistoff e grazie Mia per questi bellissimi momenti insieme, non vi dimenticherò!

La serie:


martedì 10 settembre 2019

Recensione "Sulle tracce di un sogno" di Daniele Gouthier

Buongiorno, lettori.
Oggi vi parlo di una storia vera che mi ha permesso di riscoprire una terra che amo molto, l'India.
Grazie alla storia di Daniele Gouthier, ho compiuto un bellissimo viaggio da poltrona e non vedo l'ora di raccontarvelo.
Buona lettura!


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Perdersi. L'India è immensa come la curiosità e il desiderio di avventura di un bambino di otto anni. Così un giorno Naseem sale su uno di quei treni affascinanti e rumorosi e si trova improvvisamente perso e solo nella megalopoli di Delhi. Diciotto milioni di abitanti, un crocevia di culture, parole, strade. Naseem si è perduto. È solo l'inizio di una nuova vita. Adottato a Firenze, conserva gelosamente i ricordi d'infanzia. Quando le nostalgie si fanno troppo forti, decide di affrontare un lungo viaggio: nel tempo, nello spazio, nel profondo del proprio cuore. Ritrovarsi.

I libri che parlano di storie realmente accadute hanno sempre quella marcia in più che crea un'immediata empatia con il lettore. E' stato bellissimo immergermi tra le pagine de 'Sulle tracce di un sogno', alla scoperta della storia travagliata di Naseem.
Tutto comincia in un villaggio rurale dell'India, un terra bellissima ma assolutamente spietata. Agli occhi di un ragazzino, questo stato enorme appare dispersivo e caotico. Dopo essersi perso tra le strade di Delhi, Naseem non ricorda più la strada di casa, non comprende la lingua così diversa da quella del suo villaggio ed è nel panico più totale. Questo è solo il primo di molti momenti emozionanti del libro. Non ho fatto fatica ad immaginare gli occhi impauriti di un bambino solo al mondo e il mio cuore si è stretto quando viene adottato da una coppia italiana e trasferito a Firenze.

Da un lato, questa è una svolta per la vita di Naseem ma dall'altro è stata una vera e propria violenza verso un bambino che voleva solo riuscire a tornare dalla sua famiglia. Dopo aver provato molta tenerezza per il Naseem bambino, ho provato sensazioni contrastanti verso la sua versione adulta totalmente irriconoscente e rabbiosa. Tutto è andato meglio nel terzo blocco del romanzo, il ritorno in India. Ho amato la programmazione del viaggio e i vari step che riportano il ragazzo nella sua terra natia. I paesaggi sono davvero eccezionali e idilliaci, l'autore ci ha regalato il bello di un paese così particolare e unico al mondo. Mi è piaciuto lo stile del libro, quasi fosse un diario di bordo. Ho amato i personaggi secondari, in particolare Manikant (il vero eroe della storia). E' un libro vero e reale, così come la storia che racconta. Se amate i viaggi e le storie autentiche, adorerete 'Sulle tracce di un sogno'.


sabato 7 settembre 2019

[Review Tour] "Nevernight - I grandi giochi" di Jay Kristoff

Buongiorno, lettori.
Oggi continuiamo a parlare della serie 'Nevernight' con il secondo capitolo della saga.
Per fortuna, stavolta, è andata decisamente meglio.
Buona lettura!


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Mia si è conquistata un posto tra gli assassini della Chiesa Rossa, ma sono in moltia ritenere che non ne sia degna. Prima di portare a termine il suo piano di vendetta, sarà costretta a vedersela con nuovi nemici e a fronteggiare pericolose congiure.

Come vi annunciavo qualche rigo fa, questo secondo capitolo della serie mi ha colpito e conquistato molto più del primo. La storia è super dinamica e, una volta presa la mano con lo stile dell'autore, fila tutto liscio. Kristoff è riuscito a coinvolgermi, sin dalle primissime pagine a livello emotivo, oltre che mentale. Trovo che questo romanzo sia più maturo e completo rispetto al primo, continuo ad apprezzare moltissimo Mia e a scoprire nuove sfaccettature del suo personaggio. Diciamo che non sono sempre stata d'accordo con le sue decisioni, ma almeno ho compreso le sue motivazioni.

E' un percorso tutto in salita, pensavo di trovarmi di fronte ad una storia statica, ora che l'obiettivo era stato raggiunto, e invece mi sono ritrovata in mezzo ad un campo di battaglia dove i nemici sono davvero ovunque. Sono stata bombardata dalla presenza di nuovi personaggi e ho ritrovato quelli che già conoscevo. Ho scoperto che Jay Kristoff sa essere più crudele e cattivo di quanto pensassi e che probabilmente la sua malvagità non ha limiti!!! 



Mi è piaciuto molto l'individualismo della storia: è come se ogni protagonista fosse un po' l'eroe della sua storyline. Credo che Kristoff, nei panni del narratore, abbia un umorismo macabro e difficile da comprendere. Nonostante tutto, riesce anche a strappare qualche risata e ad emozionare. Il rapporto tra Ash e Mia mi ha LETTERALMENTE tenuta incollata alle pagine per la sua complessità e gli inaspettati sviluppi.. li amo, il caso è chiuso!!

Nell'epilogo viene tutto lasciato molto in sospeso ma ho già parecchie teorie sul capitolo finale che non vedo l'ora di affrontare. In conclusione, posso dirvi di proseguire con la serie, anche se come me non eravate molto convinti dal primo libro. Con 'Nevernight- I grandi giochi', si sale decisamente di livello, si entra nel vivo della storia e ci si innamora perdutamente della serie.

p.s. Jay Kristoff, quando vuoi posso consigliarti qualche specialista per tutte le turbe mentali che riversi nei tuoi libri e automaticamente, sulle menti fragili dei tuoi poveri lettori!!!



giovedì 5 settembre 2019

Recensione "Presenza Oscura" di Wulf Dorn





Buongiorno, lettori.
Finalmente è arrivato il momento di parlarvi di 'Presenza oscura', il nuovo e intrigante romanzo di Wulf Dorn.
Buona lettura!



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Quando Nikka, sedici anni, si risveglia dal coma in ospedale fatica a ricordare cosa sia successo. Era a una festa, questo lo ricorda, insieme alla sua amica Zoe. Ma poi? Poi, improvvisamente un blackout. Nikka ha provato l'esperienza della morte: per ventuno terribili minuti il suo cuore ha cessato di battere, ma il suo cervello ha continuato a funzionare. E Nikka ricorda un tunnel buio in cui si intravedeva una luce e ricorda che anche Zoe era con lei. E quindi rimane scioccata alla notizia che Zoe è scomparsa proprio durante la festa e che da allora manca da casa. Che sia stata uccisa? Nikka è convinta di no e appena riesce incomincia a cercarla... Ma fin dove sarà disposta a spingersi per salvare la sua migliore amica?

Leggere Wulf Dorn è sempre un'esperienza entusiasmante e coinvolgente. E' un autore di rara bravura che sa sempre quali corde toccare per conquistarmi. In questo suo nuovo romanzo, si diverte a giocare con i contrasti: da un lato la scienza e la concretezza, dall'altra elementi più astratti e 'spirituali'. Nikka è arrivata ad un soffio dalla morte ma è stata miracolosamente salvata in extremis. L'evento cambia, letteralmente, la sua vita. Non è più la sedicenne spensierata che era prima di chiudere gli occhi e ad aggravare il tutto ci pensa la scomparsa misteriosa della sua migliore amica.

Il personaggio di Nikka è quello che conosciamo meglio: l'autore ne mostra ogni sfumatura, ogni pensiero e ogni paura. Attraverso i suoi occhi scenderemo a patti con inspiegabili eventi e situazioni ai limiti dell'assurdo. La trama si snoda sulle indagini personali della protagonista disposta a tutto pur di ritrovare la sua amica. Wulf Dorn ci regala delle pagine davvero intriganti che, anche quando sembrano sfociare nell'ovvio, nascondono sorprese e colpi di scena.

La penna graffiante, accurata e riconoscibile di Wulf Dorn è una coccola e un ritorno a casa. Mi piace sempre tantissimo vedere la competenza con la quale cura l'aspetto psicologico dei suoi romanzi. 'Presenza oscura' è un libro diverso rispetto a quelli cui siamo abituati, è una storia più moderna e meno opprimente. Parliamo sempre di vicende mentalmente impegnative ma, in questo caso, ci troviamo davanti un romanzo interessante anche da altri punti di vista.

I fan dell'autore possono stare tranquilli, non resterete delusi.
Per quanto riguarda tutti i lettori che non hanno mai letto nulla di Dorn, penso che questo romanzo sia perfetto per iniziare e innamorarvi perdutamente del re tedesco del thriller!


Altri libri dell'autore:


Incubo

martedì 3 settembre 2019

[Review Tour] "Nevernight - Mai dimenticare" di Jay Kristoff

Buongiorno, lettori.
Arriva oggi, in libreria, una delle saghe più attese dell'anno, "Nevernight", e io non vedo l'ora di raccontarvela.
Buona lettura!


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In un mondo illuminato da tre soli che non tramontano mai, la giovane Mia Corvere approda alla Chiesa Rossa, una sorta di "Hogwarts dei sicari". Vuole diventare un'assassina per vendicare la sua famiglia. Riuscirà ad entrare nell'esclusiva accademia?

Il primo libro di una serie deve sempre reggere il peso delle aspettative.
Deve creare una base solida per portare il lettore ad appassionarsi alla saga e proseguire con i libri successivi. 'Nevernight - mai dimenticare', ha avuto l'ingrato compito di scontrarsi con le mie altissime aspettative ed è riuscito a soddisfarle solo in parte.
Ho apprezzato molto l'ambientazione e la trama, così come il personaggio di Mia Corvere. Ho amato il suo coraggio e la sua voglia di vendetta, ho amato lo strano mondo creato da Jay Kristoff.
Qualcuno lo ha paragonato al clima di Hogwarts e potrei anche concordare su questa affermazione, se non fosse per l'irruenza e la sanguinosità di alcuni episodi. Non vi aspettate nemmeno lontanamente la magia della Rowling perché si tratta di due stili completamente differenti. C'è del genio, anche qui, non è facile creare da zero un mondo con creature particolari, storie e leggende ma Kristoff ci è riuscito egregiamente.

Siamo assassini, tu e io.
Assassino uno, assassini tutti.
E ogni morte che causiamo è una preghiera. Un'Offerta alla Nostra Signora dell'omicidio benedetto.
Morte come misericordia.
Morte come avvertimento.
Morte come fine in se stessa.
Tutte queste cose sono la nostra consapevolezza e il nostro dono al mondo. 
Il lupo non commisera l'agnello.
La tempesta non chiede perdono agli affogati.

Questo, e altri epici momenti, vi aspettano in un libro bizzarro in cui si parla di morte, di uccisioni e di violenza senza scadere mai nella sofferenza eccessiva o sfociare nel vittimismo cosmico.
Il mondo di Nevernight è un mondo in cui ognuno svolge un ruolo ben preciso e non c'è tempo per l'autocommiserazione. Ci sono momenti dedicati anche ai sentimenti, ma si tratta di brevi lapsus che permettono al lettore di prendere fiato. Non è semplice mantenere costante l'attenzione di chi legge, sia per la mole di pagine che per la trama che stenta a prendere il via.
Un piccolo appunto voglio farlo anche per note dell'autore a piè di pagina: davvero troppo prolisse e dettagliate, spesso mi hanno fatto perdere il filo del discorso.

Un ottimo lavoro è stato fatto con i personaggi e l'ambientazione: tutto è ben costruito e illustrato, non è difficile immaginare l'atmosfera. Ci sono dei colpi di scena ma nulla che lasci davvero a bocca aperta. Mi è piaciuto lo stile dell'autore e la sua idea e spero vivamente che, nel prossimo libro, abbia avuto l'opportunità di studiarla e svilupparla ancora meglio.
Un buon inizio, anche se in sordina!



Recensione "Il mondo contro" di Jacopo Olivieri

Buongiorno, lettori.
Ad Agosto ho avuto il piacere di leggere, in anteprima, "Il mondo contro", un romanzo di Jacopo Olivieri edito da Mondadori e ne sono rimasta decisamente affascinata, nonostante si rivolga ad un target di lettori di verso da quello a cui appartengo io.
Non vedo l'ora di raccontarvelo perciò non mi resta che augurarvi una buona lettura!



Questo romanzo è nato da Ce l'hai una storia?, un contest per ragazzi e ragazze sotto i 18 anni per selezionare la migliore idea narrativa per un libro. Martina Gerenich, vincitrice della seconda edizione, è stata premiata da una giuria di esperti: «Come nella serie di culto Black Mirror, l'idea di Martina descrive un futuro ispirato al mondo di oggi, che non solo potrebbe diventare realtà, ma forse lo sta già diventando. Unisce poi classici della fantascienza con temi di grande attualità. Spunti che per qualsiasi scrittore o scrittrice costituiscono una grande sfida e che, siamo sicuri, incontreranno il gusto dei giovani lettori che vogliono essere presi sul serio».

L'idea di base del romanzo fa paura perché non si allontana molto dalla realtà che stiamo vivendo e il futuro che, ahimè, stiamo costruendo per le prossime generazioni. Sara, giovane protagonista del libro, rappresenta la coscienza di tutti noi, quella voce che dovrebbe fermarci quando stiamo per commettere un errore gravissimo, come quello di cementificare ettari di terra per l'ennesimo edificio (funzionale o meno che sia). La ragazza decide di tentare il tutto e per tutto per salvare il suo orto ma, ben presto, si accorge di non essere sola in questa battaglia: sebbene tutti, intorno a lei, siano conquistati dalla tecnologia e dall'innovazione, una curiosa associazione sembra voler lottare contro le ingiustizie del mondo con mezzi fuori dal comune e ripagando la società moderna con la stessa moneta e a colpi di click.

Fa paura pensare ad un mondo senza più aree verdi, con robot ad ogni angoli e nei ruoli più svariati. E' spaventoso pensare che in un realtà non troppo lontana tutto sarà affidato all'intelligenza artificiale a discapito dei sentimenti e delle emozioni. Da questo punto di vista, l'autore ci regala tantissimi spunti di riflessione e momenti in cui la voglia di eliminare qualsiasi oggetto, dotato di microchip, sarà davvero difficile da contenere ma, almeno per ora (e per fortuna, aggiungerei) si tratta solo di una storia.

Credo sia nostro dovere fare ammenda sugli errori e la quasi totale mancanza di sensibilità con la quale viviamo. Dovremmo prendere tutti spunto da Sara e dalla sua battaglia per ciò che è giusto, anche se fuori moda e politicamente scorretto. 'Il mondo contro' è un libro che regalerei ad ogni adolescente, perché sarà l'adulto di domani e colui che, molto probabilmente, dovrà rimediare insieme a noi alle conseguenze disastrose del progresso ad ogni costo.
Il romanzo è un quadro perfetto dell'epoca che stiamo vivendo e un grido d'allarme che ci invita a cambiare rotta. 

Ho apprezzato moltissimo la storia e la protagonista, mi è piaciuto molto lo stile dell'autore e anche l'originalissima e attualissima idea di Martina Gerenich. 'Il mondo contro ha tutte le potenzialità per entrare con prepotenza nelle vite di tutti e noi e scuotere, davvero, le nostre coscienze!