mercoledì 8 marzo 2017

Recensione "Ho sempre voluto te" di Marta Savarino

Buon pomeriggio cuori librosi,
oggi vi parlo di un romanzo che mi è piaciuto moltissimo.
Una storia di quelle dolcissime, piena di segreti, ostacoli e romanticismo.
Si tratta dell'ultimo libro di Marta Savarino, "Ho sempre voluto te", edito da Amazon Publishing.
Buona lettura!


Acquistalo, QUI


LA RECENSIONE:

"Subito dopo, però, la portata della rivelazione del ragazzo che amo mi investe con violenza.
Non mi amerà mai.
Non avremo mai un futuro insieme.
Non avremo mai la casa, i figli, la station wagon e il cane che fino a dieci minuti fa sognavo di avere con lui.
Non avremo mai niente.
Non lo avrò mai.
Ma io ho sempre voluto lui..."

Anna fa la giornalista. E' una donna piuttosto avvenente che cerca di ricostruirsi una vita dopo un lunghissimo matrimonio finito non proprio alla grande. Tutte le insicurezze che l'hanno sempre accompagnata, fin dall'adolescenza, ritornano prepotentemente in scena, rischiando di schiacciare per sempre quel poco di autostima che si è duramente conquistata. In fatto di uomini, non ha mai fatto delle scelte 'azzeccate', anzi. Prima del suo ex marito, è stata per anni innamorata del suo migliore amico che, alla fine della fiera, l'ha abbandonata senza troppi ripensamenti. Alla soglia dei trent'anni, Anna è stra-convinta di non voler avere più nulla a che fare con l'universo maschile.

"Di 'indelebile' del nostro rapporto non è rimasto proprio un bel niente, se non quello stupido lucchetto con i nostri nomi.
Gli uomini fanno schifo.
L'amore non è altro che una fregatura."

Forte della decisione presa, e di una nuova amicizia con una collega, Anna cerca di barcamenarsi tra i momenti di malinconia e sconforto, e quelli più spensierati come le uscite con Cinzia.
L'arrivo del nuovo caporedattore al giornale, però, pone fine a tutta la messa in scena. Aksel, il suo migliore amico, il primo ad averle rubato il cuore, a quanto pare è tornato in città ed è il suo nuovo capo. Tutte le domande che per anni non hanno ricevuto risposta, ora affollano la sua mente. Perché è sparito così? Cosa ne è stato della sua vita?
Ma, in fondo, le importa davvero saperlo? Alla fine è stato un comportamento meschino e lasciar perdere sarebbe la scelta migliore.

"Non avrei dovuto guardarlo e ricambiare i suoi sorrisi.
Non ci saremmo mai dovuti incontrare ancora.
Dovrei detestarlo.
Io voglio detestarlo.
Io devo farlo."

Le confessioni di Aksel non fanno che peggiorare la situazione. Sarebbe stato meglio continuare a non sapere niente di lui. Continuare a ricordarlo con affetto e malinconia nei ricordi del passato. Anna non era pronta per la verità e non è pronta per i sentimenti che, contro ogni logica, la spingono ancora verso un uomo che non ha avuto alcun riguardo per lei.
Il divorzio, il ritorno di Aksel e le sue mille insicurezze.. tutti eventi che rischiano di travolgerla e distruggerla. Fuggire da tutto sarebbe la scelta ottimale, ma si può davvero fuggire dai desideri del cuore?

Avevo già letto un romanzo di questa autrice, ma "Ho sempre voluto te" mi ha conquistata oltre ogni aspettativa. La storia è dolcissima, ma non per questo priva di screzi, rancori e dolore. Anna, benché sia descritta come una persona incredibilmente fragile e insicura, dimostra una forza d'animo fuori dal comune. In fondo, ci crede ancora nell'amore, nonostante le sue esperienze siano state sempre negative in questo campo. Aksel l'ho rivalutato in corso d'opera perché, inizialmente, l'ho trovato davvero odioso, superficiale e meschino. Fortuna che con lo scorrere delle pagine, si fa perdonare quasi completamente. Mi è piaciuta moltissimo l'ambientazione a Torino, città bellissima in cui ho vissuto per due anni. E' stato bello ritrovare posti a me noti, mi sono immedesimata al cento per cento nella storia. Ma non è l'unico luogo magico che visiterete: durante la narrazione, infatti, visiterete anche la bellissima Danimarca, terra natia del nostro caro Aksel. 
Elisabetta, Victoria e Cinzia (rispettivamente nonna, nipote e collega), saranno un trio vincente, soprattutto per la buona riuscita dell'happy ending.
La prosa dell'autrice è molto curata e dettagliata, la narrazione si sviluppa su diversi piani temporali ma, grazie alle indicazioni puntuali e precise dell'autrice, è facilissimo seguirla senza perdersi. La trama è sviluppata bene e il felice epilogo, scontato o meno che possa essere, è il finale migliore per un romanzo così. Lo consiglio!!



3 commenti:

  1. Ho adorato questo romanzo di Marta, non posso che essere d'accordo con ogni tua parola! Aksel? L'avrei sposato strozzandolo XD

    RispondiElimina
  2. Aspettavo questa recensione ♡
    Decisamente una bella lettura da non lasciarsi sfuggire!

    RispondiElimina
  3. L ho letto anch'io e vi consiglio di leggerlo :-)

    RispondiElimina