oggi torno a parlarvi di thriller con il libro di Rena Olsen, "Non dirmi bugie", edito da Newton Compton.
Buona lettura!
Acquistalo, QUI
LA RECENSIONE:
"Non posso dargli ciò che vuole. Perché ciò che vuole è incastrare Glen. Non lo ha detto, ma ho messo insieme i pezzi. Sperano di usarmi per avere sufficienti informazioni così da mandare Glen in prigione. Vogliono incastrarlo per l'aiuto dato alle nostre figlie, per avermi protetta. Non posso lasciare che questo accada. Non posso stare senza di lui. E non accadrà."
Cosa succede quando una vittima non si rende conto di esserlo? Quando tutta la sua vita, il suo quadro psicologico, è stato plasmato dai carnefici? Questa è la storia Clara, rapita quando era solo una bambina e destinata alla tratta di esseri umani. La sua fortuna nella sfortuna? Attirare l'attenzione, malata, di Glen, il figlio dei responsabili di questa losca attività. L'uomo intesse, con pazienza, una ragnatela impossibile da districare. Clara è come creta tra le sue mani. Preferisce finire in prigione, piuttosto che rivelare la verità.
"Mi stringe a sé, baciando la pelle arrossata, sussurrando le sue scuse. Ha le guance umide di rimpianto, e non resisto quando mi tira sotto di sé. Lo assorbo. Noi siamo una cosa sola. Sempre."
Nonostante il rapporto con Glen abbia un equilibrio molto fragile, per Clara non esiste un amore più perfetto. Il fatto di rischiare la vita, stando al suo fianco, viene continuamente minimizzato. Lei ha le sue "figlie", le sue ragazze da accudire, merce da preparare al mercato più spregevole che si possa mettere in atto. Le vittime non sono che bambine, ragazzine spaurite a cui deve fare il lavaggio del cervello. Clara non ha mai avuto dubbi sulla moralità del suo ruolo o sul comportamento di Glen. Per questo, all'arrivo della polizia, si chiude in un silenzio senza fine.
Nessuno capirebbe la situazione.
"Il senso di colpa mi soffoca, adesso. Sono venuta meno a quella fiducia. Ma non dovrà saperlo. Non lo verrà mai a sapere. E da questo momento, mi fiderò di lui incondizionatamente. Fino alla morte."
Giorno dopo giorno, i dubbi instillati dalla polizia, iniziano a fare breccia nell'animo di Clara.
E se fosse stato un errore? E se davvero fosse lei ad essere dalla parte sbagliata?
Chi è Diana? E perché le sembra di conoscerla da sempre?
Questa è una storia che inizia dalla fine. La vittima è già salva, non ci sono corse contro il tempo per trovarla, né indagini per catturare un sospettato. Clara ha il potere di risolvere tutto e consegnare Glen alla giustizia perché faccia il suo corso, ma la sua mente è così plagiata che non riesce nemmeno a parlarne. Il quadro psicologico della ragazza è veramente complesso e articolato. Nella sua follia, è davvero convinta che Glen sia, in qualche modo, una brava persona e che i suoi scatti d'ira e violenza, siano semplicemente dovuti ad un cattivo esempio familiare. La trama assume dei connotati inquietanti e il tema trattato è un argomento davvero delicato. La cosa che stupisce, è vedere la tranquillità di agire e pensare della protagonista che, solo alla fine, si renderà conto del peso delle azioni compiute da tutti loro. Sapere di essere stata un'altra persona, un tempo, la destabilizza e non poco. Glen è un personaggio che conosciamo solo dal punto di vista di Clara, non ci è dato di sapere i suoi pensieri e di accertare le aggravanti. La narrazione si divide su due piani temporali, passato e presente, e ci aiuta a ricostruire passo passo tutta la vicenda. L'autrice ci trascina con una prosa dal ritmo incalzante, il lettore non vede l'ora di sapere cosa succederà ai protagonisti e, soprattutto, alle povere vittime. Il contesto brutale e la finalità dell'addestramento delle ragazze, non viene approfondito non appesantendo troppo la storia. Si tratta, senza dubbio, di un thriller diverso. Più 'soft' oserei dire. Mi è piaciuto!
Sembra avvincente come libro
RispondiEliminaLa sindrome di Stoccolma (si chiama così vero?😂) colpisce ancora!
RispondiEliminaVolevo sapere cosa pensavi di questo libro, son contenta della tua approvazione ;-)