sabato 30 giugno 2018

Recensione "L'unico ricordo di Flora Banks" di Emily Barr

Buongiorno cuori librosi,
oggi voglio parlarvi di un romanzo che ho divorato in pochissime ore e dalla trama estremamente particolare. Si tratta del libro di Emily Barr, "L'unico ricordo di Flora Banks", edito da Salani Editore.
Buona lettura!



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Flora Banks, diciassette anni, non ha la memoria a breve termine. I suoi ricordi si sono fermati a quando aveva dieci anni: da allora, dopo che una malattia le ha colpito il cervello, deve continuamente fissare i momenti che vive, scrivendoli su un quaderno, su post-it, oppure direttamente sulle mani e sulle braccia. Quello che sa di sé è che mamma e papà le vogliono bene, così come Jacob, il suo adorato fratello maggiore, e che Paige è la sua migliore amica, quella che si prende cura di lei nel difficile mondo esterno. Ma una sera, durante una festa, Drake, il ragazzo di Paige, la bacia sulla spiaggia e stranamente questo ricordo non svanisce come gli altri. Flora ricorda il bacio, ricorda le parole di Drake, ricorda ogni singolo istante di quell'episodio. Possibile che Drake sia l'artefice del miracolo? Peccato però che il ragazzo sia partito per studiare in Norvegia. Flora non ha dubbi: deve raggiungerlo, solo così potrà capire veramente chi è e cominciare a vivere davvero. Ma come può fidarsi degli altri se non può fidarsi nemmeno di se stessa?

Ogni tanto amo fare delle letture al buio, ovvero senza leggere nemmeno una parola della trama. Vista la copertina e il titolo, non sapevo proprio cosa aspettarmi da questo romanzo ma la lettura è stata un'esperienza incredibile. L'autrice sceglie, come protagonista, un'adolescente complicata e con una vita molto particolare: Flora Banks, infatti, è affetta da amnesia anterograda, una patologia che le permette di ricordare solo episodi del suo passato eliminando, invece, tutti i ricordi più recenti. E' una condizione stranissima e invalidante: per tutto il tempo, Flora va in giro scrivendo frasi e indizi ovunque per poi rileggerli appena le cose diventano di nuovo confuse. La componente psicologica ha un'importanza vitale, nel libro, e l'autrice si dedica moltissimo a questo elemento. Leggendo le avventure della giovane Flora, si ha la frustrante sensazione di dimenticare ogni cosa. Il percorso della ragazza, però, va in crescendo pur essendo disseminato da continui buchi neri e falle di ricordi. E' entusiasmante seguire gli sviluppi della trama che è tutt'altro che scontata. Mi sono affezionata facilmente a Flora e alla sua particolarità, nonostante un limite enorme e i continui vuoti di memoria, riesce a vivere esperienze incredibili che la aiuteranno, un po' alla volta, a guarire. 

Ricordo ogni singola parola che ci siamo detti. Ricordo che ci siamo baciati. Me lo ricordo perfettamente. Tutto il resto svanisce dalla mia mente, ma il bacio è ancora lì.

Può l'amore essere la cura di tutti i mali? E chi può saperlo. Quel che è certo è che l'amore è la spinta principale che fa scattare una molla in Flora facendo sorgere in lei degli interrogativi importanti. Non tutte le persone che la circondano sono sincere approfittandosi, a volte, della sua particolare condizione mentale. A questo punto vi starete chiedendo a quale categoria appartenga questo romanzo e, a dirvi la verità, credo che non sia così semplice da catalogare: a seconda delle parti della storia vi sembrerà di essere in un sick romance o in un mistery romance. Senza dubbio, è una storia molto originale che divorerete in un soffio. Mi è piaciuto molto lo stile dell'autrice anche se, a tratti, il fatto di ripetere in maniera ossessiva sempre le stesse informazioni può risultare pesante, capisco che si tratta di una scelta necessaria per lo sviluppo della storia. Amo i libri particolari e innovativi e, quello di Emily Barr, lo è senza ombra di dubbio. E' perfetto per gli adolescenti, per imparare ad avere sempre fiducia nelle proprie capacità, ma lo consiglio anche ad un pubblico più adulto.


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