giovedì 21 giugno 2018

Recensione "Lezioni di disegno" di Roberta Marasco

Buongiorno cuori librosi,
oggi vi parlo del nuovo romanzo di Roberta Marasco, "Lezioni di disegno", uscito la scorsa settimana per Fabbri Editori. Questo romanzo mi ha fatto provare una miriade di emozioni diverse: ancora una volta, la penna delicata di questa autrice ha toccato le corde del mio cuore e non vedo l'ora di parlarvene.
Buona lettura!


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Un amore finito, un impiego insoddisfacente lasciato indietro e una vita che, a 39 anni, non ha ancora messo radici e sta tutta in una valigia. Come quella con cui Julia arriva a Barcellona, nella lussuosa villa di Pedralbes che lei e le sorelle sono costrette a vendere dopo la morte della madre Gloria. Fra i ricordi di un padre autoritario e severo, complice della dittatura franchista, e i segreti di famiglia occultati fra le pareti delle stanze deserte, Julia ritrova anche una fotografia della madre da giovane, abbracciata a un bellissimo sconosciuto. Alle prese con la sfrenata nipote, figlia della ribelle Olga, Julia si trova a fare i conti con un passato pieno di rivelazioni. Dalla Barcellona in fermento degli anni Settanta, quella delle prime manifestazioni e delle assemblee femministe, dell'amore libero, della musica e della controcultura, emerge il volto segreto di Gloria, una donna che la figlia conosceva solo a metà, capace di vivere una passione clandestina e travolgente che molto ha da insegnare, sull'amore e sulla vita. E sulle ribellioni silenziose che ci conducono verso i nostri sogni.

Sono tanti gli elementi che possono rendere una lettura soddisfacente. Nel nuovo romanzo della Marasco, ci sono quasi tutti quelli che prediligo. Ci sono dei personaggi ben studiati e che hanno molto da dare; c'è un'ambientazione che, pur non essendo a me familiare, si è delineata in maniera chiara e limpida grazie alle dettagliate ed accurate descrizioni; c'è la forza incontrastabile e travolgente dei sentimenti che, nelle loro infinite sfumature, vuoi o non vuoi ti fa battere il cuore; c'è uno stile ricco, ricercato e inconfondibile che è una coccola per gli occhi e per la mente. Insomma, ci sono parecchi motivi per leggere questo romanzo!

La narrazione si divide su due piani temporali e ha per protagoniste una madre e una figlia. Capitolo dopo capitolo, acquisiamo qualche informazione in più sulle due donne e sulla loro vita. Da una parte abbiamo Gloria, la sua personalità indecifrabile, la madre che sacrifica il suo benessere per il bene delle figlie; dall'altra abbiamo Julia che, alla soglia degli -anta, ancora non ha trovato il suo posto nel mondo. Il punto d'incontro, sarà una fotografia ritrovata e il mistero celato dietro ad essa. Julia e le sue sorelle, anime diversissime tra loro, iniziano un viaggio più o meno consapevole alla ricerca di una verità sconvolgente che getta una luce nuova su ciò che è stato e, soprattutto, sulla figura enigmatica di Gloria.

Il vero amore è come una sorgente sotterranea, possiamo provare a nasconderlo, ma troverà sempre il modo di arrivare in superficie. E più lo soffochiamo, più sarà violento quando proromperà.

Vi chiederete il perché di un titolo così visto che, né io né la trama abbiamo accennato nulla in merito all'argomento. Non voglio svelare troppo sugli sviluppi della storia ma sappiate che un disegno, inteso come simbolo, come sfogo o come libertà di espressione, a volte può costituire un legame più forte di mille parole. Un legame che supera il tempo e le barriere fisiche e mentali, non vi dico altro.

L'autrice ci porta in una delle città più belle della Spagna, una città con una storia importante e un presente che tutt'ora fa discutere. Mi è capitato di visitare questo paese, ma non Barcellona. Eppure, ora mi sento un pizzico più vicina a questa realtà. E' innegabile e lampante il legame affettivo, sincero ma critico al punto giusto, che l'autrice nutre per la città. Credo sia stato il palcoscenico perfetto per la storia e le vite dei personaggi che la popolano. 

Nulla da dire sulla prosa dell'autrice, amo il suo stile e amo le storie che scaturiscono dalla sua penna. Ancora una volta è riuscita a creare, partendo da una vicenda familiare fondamentalmente semplice e (magari) già vista, un romanzo che coinvolge e appassiona il lettore che si approccia alla lettura del libro. Nulla è lasciato al caso, si vanno a toccare anche temi importanti, o che hanno avuto una forte valenza sociale in un determinato periodo storico, e lo si fa con cognizione di causa. Perfetto anche l'aspetto emozionale della vicenda, vi assicuro che i personaggi coinvolti hanno alle spalle delle storie particolari, e anche pesanti, e non era per niente facile coniugare e dosare i sentimenti, sia positivi che negativi, ma l'autrice ci è riuscita senza problemi.
L'unico appunto, se così posso definirlo, e la poca dinamicità iniziale: ci ho messo un po' a carburare e a lasciarmi coinvolgere completamente dalla storia ma, dopo i primi capitoli, tutto è andato per il verso giusto.
Credo, e spero, di non aver dimenticato nulla. Se siete alla ricerca di una storia diversa, lasciatevi trasportare dalle parole, e dall'arte, di Roberta Marasco.



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