martedì 19 giugno 2018

Recensione "King" e "Queen" di Meghan March

Buongiorno, lettori. 📚
Oggi vi aspetta una doppia recensione sui primi due capitoli di una trilogia davvero bollente che, nonostante non sia un'appassionata del genere, mi ha colpita.
Si tratta di "King" e "Queen", due romanzi dell'autrice Meghan March arrivati in Italia grazie a Sem Libri.
Buona lettura!

**PUO' CONTENERE SPOILER**


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New Orleans è il mio regno. Nessuno conosce il mio nome, ma in città il mio potere è assoluto. Ciò che voglio lo ottengo sempre. Mi piace che la gente sia in debito con me. E che abbia paura. Soprattutto se si tratta di una bella, giovane vedova alle prese con un business da uomini. Lei non sa che la volevo da molto tempo. D'ora in avanti io sarò il suo padrone. E poi potrei anche tenerla solo per il mio piacere. è il momento di riscuotere il mio debito. Keira Kilgore è proprietà di Lachlan Mount.

Nel primo romanzo della serie, 'King', conosciamo i due protagonisti che ci toglieranno il respiro in più di una occasione. Inizio subito col dirvi che rispecchiano pienamente il cliché del genere: lui, potente e perfido; lei, innocente fino a prova contraria. Devo dire, però, che l'autrice è riuscita a coinvolgermi da subito nella vicenda, nonostante la trama non originalissima. Inaspettatamente mi sono piaciuti entrambi: Lachlan non è tormentato da chissà quali fantasmi del passato, direi che è solo molto concentrato a mantenere il potere sulla città del peccato, New Orleans. Anche Keira non è sprovveduta come sembra, ma pienamente consapevole del gioco perverso in cui la coinvolge Lachlan. 

I nostri occhi si incrociano e io irrigidisco la schiena sollevando il mento con orgoglio, mentre si consuma in silenzio la battaglia delle nostre volontà. Entrambi sappiamo che sarò io a perdere.

Il libro, essendo relativamente breve, si gioca tutto sull'equilibrio precario nel rapporto tra i due. Lui comanda, lei si ribella e così via in una infinita e sfiancante lotta per il potere che, in realtà, non hanno nessuno dei due (anche se sembrano inconsapevoli della cosa). Appare subito chiaro, infatti, che i presupposti con i quali hanno iniziato questo rapporto, non valgono più e che nuovi meccanismi, ingovernabili e non previsti, li legano profondamente e irrimediabilmente. 
Trattandosi di un primo libro di una serie, sono molti gli elementi che restano in sospeso (soprattutto l'epilogo!!!!). Tuttavia l'autrice è riuscita a trasmettermi la voglia, e la curiosità, di andare avanti con la storia per scoprire la vera essenza di questi due personaggi e il futuro del loro rapporto.

Io sono la sua distrazione, il mio corpo è il suo giocattolo. Ho dovuto cedere, non avevo scelta. Lo odio, mi dico, ma ogni volta che entra da quella porta sento un brivido. Come posso desiderarlo e detestarlo allo stesso tempo? Mi sta facendo impazzire. Non dovevo finire in questo gorgo, dovevo immaginare che Lachlan Mount è un maschio senza regole. Ma non ho nessuna intenzione di arrendermi, non voglio che veda le mie debolezze. Pagherò il mio debito e manterrò intatto il mio cuore.

Tutt'altra storia, invece, quando si parla di 'Queen'. Questo secondo romanzo, infatti, mi è piaciuto decisamente più del primo: l'ho trovato più completo, più intenso e meno scontato. Ho scoperto che la luce può penetrare anche nell'animo più buio e che tutte le certezze possono svanire in un attimo quando l'attrazione diventa irrefrenabile e profonda. Nel libro, l'autrice scava ancora più a fondo nei suoi personaggi, facendo luce sul passato di Lachlan e lasciando il lettore a bocca aperta con qualche colpo di scena. Ho apprezzato tantissimo il fatto che, pur mostrando un lato più umano e 'quasi' dolce di Mount, l'autrice non abbia stravolto la sua personalità e la sua attitudine al comando e al controllo. 

Non sono una brava persona. La mia anima è nera. Il mio cuore è di pietra. La mia reputazione non è né un mito né una leggenda, ma una collezione di fatti. Se esistesse una bilancia per misurare la purezza di qualcuno, io farei schiantare uno dei due piatti a terra, con il peso dei miei peccati. E ci riderei su.

Questo secondo libro è decisamente più dinamico ed emozionante, rispetto al primo. E' una storia accattivante, sensuale a livelli altissimi, in alcune pagine, ma allo stesso tempo crudele e violenta. No, Lachlan non è una carnefice (perlomeno non nei confronti di Keira) ma la sua personalità e il suo carisma trasuda in maniera prepotente in entrambi i libri. E' un protagonista che non ammette repliche, un personaggio che si ama o si odia senza zone grigie. L'evoluzione di Keira è più radicale, invece. Grazie a Mount, infatti, acquisisce e risveglia doti che non sapeva nemmeno di avere. Lui a rende viva, intraprendente e spietata ad un livello che non credeva di poter raggiungere. Dopo aver letto entrambi i romanzi, capisco la scelta dei titoli: siamo davvero di fronte al Re e alla Regina di New Orleans e, a questo punto, non vedo l'ora di scoprire cosa combineranno nell'ultimo capitolo della serie!

Come vi accennavo all'inizio, non si tratta di certo di una storia sconvolgente o super originale ma, nell'insieme, mi è piaciuta. La March, e la sua prosa irriverente e senza fronzoli, mi ha regalato parecchie emozioni e momenti bollenti con due libri non brillanti ma intriganti e accattivanti all'ennesima potenza. E' una serie perfetta per tutte le amanti del genere erotico e New Adult.
Nonostante i suoi limiti, sono certa che ne resterete completamente ammaliati e conquistati. 
Aspettando il capitolo finale, lo promuovo (quasi) a pieni voti.



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