venerdì 9 dicembre 2016

Recensione "La strada di casa" di Sejal Badani

Buongiorno cuori librosi,
in questa ultima recensione della settimana, parliamo di un romanzo diverso e, oggettivamente, molto intenso ed emozionante.
Si tratta de "La strada di casa", edito da Baldini&Castoldi.


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LA RECENSIONE:

"E' stato un errore tornare. Non c'è posto per me qui. Speravo che le cose fossero cambiate. Che con lui in coma, potessi finalmente trovare casa. Ma non c'è nessuna casa per me. Solo i ricordi di una ferita che non potrà mai guarire."

Tre sorelle e tre caratteri profondamente diversi.
Un'infanzia dolorosa e violenta ha segnato per sempre le loro vite, condizionando scelte e modi di pensare.
Non è facile essere una donna, in India, e queste tre sorelle, ne sono l'esempio lampante.

"In India per una donna il matrimonio significa trasferirsi dalla casa di un uomo a quella di un altro. Entrambi gli uomini sono stati scelti per lei, uno dal volere divino, l'altro dal volere paterno. Il padre e il marito, secondo la credenza indiana, sono due lati della stessa medaglia. Entrambi ti possiedono e possono fare di te ciò che vogliono. Ma cosa succede quando la donna desidera la propria libertà?"

Quando il padre finisce in ospedale, le strade, ormai divise e separate, delle sorelle si incrociano di nuovo.
Ora sono adulte e capaci di affrontare con coscienza le questioni irrisolte sotto l'occhio attento della madre che avrebbe tanto voluto proteggerle da un destino infelice e un ruolo ai margini della società.
In India, infatti, non c'è posto per un donna, se non quello che gli uomini decidono di assegnarle.

"Ho voglia di trovare me stessa, di scoprire chi sono veramente, non più la figlia di cui mio padre aveva bisogno, né la moglie che mi ero convinta di dover essere. Perchè, per quanto lungo sarà il cammino, camminerò da sola, senza paura, e scoprirò la donna che posso finalmente essere."

Questa è una storia profonda e intensa, soprattutto a livello sentimentale.
Tante emozioni diverse e contrastanti, si affollano in queste pagine ricche di una cultura completamente diversa dalla nostra . Marin, Trisha e Sonya sono tre donne incredibili che, a mio avviso, rappresentano un po' i diversi destini a cui può andare incontro una ragazza indiana.

Ci sono state parti emozionanti e altre in cui ho faticato a proseguire la lettura. Senza dubbio, non ci troviamo davanti ad un libro leggero e frivolo.
Lo stile dell'autrice è molto curato ma, a tratti, l'ho trovato poco scorrevole e inutilmente prolisso.
E' una storia diversa, che apre gli occhi su tematiche di cui si parla ancora troppo poco.
Da donna, è una lettura che mi sento di consigliare e diffondere.
Spero sempre che, un giorno, leggeremo di queste storie solo sui libri.







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