venerdì 26 ottobre 2018

Recensione "L'ordine imperfetto" di Maria Letizia Grossi

Buongiorno, lettori.
Oggi voglio parlarvi di un giallo tutto italiano ambientato nella bellissima Firenze.
Si tratta de "L'ordine imperfetto", di Maria Letizia Grossi, edito da Giunti.
Buona lettura!


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Firenze, viale dei Colli. Il ricco e potente imprenditore Alfonso Nassi è stato ucciso per un trauma da corpo contundente. Sulla scena del crimine tutto è in perfetto ordine, non ci sono segni di effrazione né di colluttazione: solo il cadavere, rannicchiato in una posa contorta, sembra in contrasto con l’impeccabile arredamento. A indagare sull’omicidio viene chiamata Valeria Bardi, meglio nota come la “commissaria”. La dedizione totale al lavoro e il suo grande fiuto le hanno valso la fama di profiler e l’hanno portata, unica donna in Italia, a capo della Squadra Mobile di Firenze. Questo comunque non le ha evitato un divorzio, un difficile rapporto con la figlia e una serie infinita di grane burocratiche. Tra cui le pressioni del Questore per risolvere al più presto il caso Nassi. 
I sospetti cadono dapprima sulla cerchia familiare: la moglie Tea, da cui la vittima si era appena separata, e i suoi amici Stefano e Giorgio – alquanto intimi – fin dai tempi dell’università; e successivamente sull’ambito lavorativo, le speculazioni edilizie e le attività più o meno legali della Edil Nassi. 
Tra interrogatori e alibi da confermare, un inaspettato ritrovamento: il romanzo sentimentale di Stefano, da sempre innamorato di Tea, fonte preziosa di gossip sulle ambigue relazioni tra i sospettati. Ma servirà molto di più alla tenace commissaria per rimettere ordine in questo angolo di mondo sporcato da delitti e vizi inconfessabili.

Sono rimasta subito affascinata dalla copertina e dalla trama di questo giallo tutto italiano. Ci troviamo nella bellissima Firenze, tra colline bucoliche e stradine storiche. La 'commissaria' Valeria Bardi è un personaggio che mi ha conquistata sin dall'inizio: è una professionista molto capace, dotata di un intuito fuori dal comune. Quando si trova sulla scena di un crimine, i suoi sensi si risvegliano e si amplificano, entrando in modalità profiler. Ogni dettaglio, seppur insignificante, può essere vitale ai fini dell'indagine. Interessante anche il triangolo amoroso tra i vari sospettati: Tea, Stefano e Giorgio sono amici da sempre ma ciò che li lega va oltre questo. Entrambi gli uomini sono evidentemente innamorati di Tea e, sembrano, disposti a tutto pur di aiutarla.

Tra tutti, la protagonista che ho fatto fatica a capire è proprio Tea. Il suo animo è torbido e poco chiaro, è difficile capire cosa pensa veramente e quanto ciò che mostra sia reale e non una maschera. Per la commissaria è difficile introdursi in questo strano rapporto e ciò rende difficoltosa la ricerca della verità. Altri misteri si aggiungono al quadro mentre si passa al setaccio la vita della vittima che appare losca, sul lavoro, e crudele nella vita privata. Le indagini vengono descritte nel dettaglio, da questo punto di vista, il libro è un poliziesco perfetto in cui nulla è come sembra e tutto è possibile.

L'autrice riesce a mantenere sempre viva l'attenzione del lettore attraverso uno stile molto schietto e accurato. Come accennavo sopra, il vero fulcro della storia sono i rapporti interpersonali dei tre amici e sarà molto difficile, per noi lettori e per Valeria, arrivare fino in fondo. Una nota che non ho apprezzato particolarmente, riguarda proprio il personaggio principale a cui non viene dedicata la stessa cura e la stessa attenzione degli altri personaggi. Insomma, la commissaria non è per nulla in grado di dominare la scena e la sua figura appare vaga e fumosa, spero che sia un effetto voluto e che la sua persona sarà più definita in eventuali capitoli futuri.
Nel complesso, non mi è dispiaciuto ma c'è un notevole margine di miglioramento.



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