martedì 9 ottobre 2018

"I sentimenti del principe Carlo" di Liv Strömquist

Buongiorno, lettori.
Oggi voglio parlarvi di un fumetto carinissimo che ogni donna dovrebbe leggere.
Si tratta de "I sentimenti del principe Carlo", di Liv Strömquist, un viaggio nella storia, nei sentimenti e nel pensiero degli uomini che, a quanto pare, hanno una concezione molto diversa di amore e rispetto.
Buona lettura!


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Durante una conferenza stampa dopo il suo fidanzamento con Diana, chiesero al principe Carlo se fosse innamorato. Dopo qualche esitazione, rispose: "Sì... qualunque sia il significato della parola amore". "Che cos'è l'amore?" Partendo dal presupposto che i problemi di cuore non sono affatto prerogativa di cantanti, star e teste coronate, Liv Strömquist riflette sui perché e sui come delle relazioni amorose. Carlo e Diana (e un incrocio di filosofi, cantanti, scrittori e i politici che popolano le pagine del fumetto) si sovrappongono a fatti e situazioni reali della nostra vita quotidiana. Liv Strömquist dimostra che, in amore, i ruoli e i comportamenti di ciascuno non dipendono da una qualche natura umana immutabile. Raccontando la storia della nostra società attraverso i rapporti d'amore, l'autrice ci invita a guardare le relazioni in modo più libero e spregiudicato svelando i limiti e le storture di un sistema eteronormativo e sessista. Dopo aver letto "I sentimenti del principe Carlo", non guarderemo più la nostra vita di coppia nello stesso modo. Saggio in forma di fumetto, "I sentimenti del principe Carlo" è innanzitutto un'arringa appassionata per l'autodeterminazione e la liberazione dei corpi e delle coscienze.


Viviamo in un mondo di uomini, fatto per gli uomini. Scommetto che qualsiasi ragazza o donna che si ritroverà a leggere queste mie poche righe sull'argomento, conserva nella propria mente un momento in cui è stata discriminata, giudicata o ferita solo perché di genere femminile. 
Si tratta di due mondi diametralmente opposti: a partire dalla conformazione fisica per finire nella sfera sentimentale, ogni cosa è diversa tra gli uomini e le donne.
Liv Strömquist ci parla di questo divario con un'ironia sottile ma pungente, analizzando con i suoi disegni e i dialoghi scarni, l'intera storia dell'umanità soffermandosi, in particolare, sull'esempio del rapporto molto discusso tra il principe Carlo e la compianta Lady D. 

Perché una donna così bella, tutto sommato di buona famiglia e di buon cuore si è distrutta la vita per un uomo 'piccolo' e per nulla affascinante come Carlo? Per secoli e secoli di tradizioni, modi di pensare (errati) e convinzioni discutibili. Ogni giorno una donna si sveglia e sa che dovrà lottare per affermarsi, per mandare avanti una casa, per crescere dei figli e contemporaneamente continuare ad essere una brava moglie, mantenere un aspetto curato pena, tradimenti di vario genere o la condanna della società per aver fallito nella missione 'Wonder Woman'.

Ho trovato questo fumetto, pur nella sua semplicità, illuminante e completo. Mi ha fornito parecchi spunti di riflessione e mi ha portato a mettermi in discussione dato che spesso, nonostante non sia propriamente l'ideale di angelo del focolare domestico, rimango vittima della 'sindrome dello strofinaccio' correndo tutto il giorno qui e là solo per inseguire l'ideale di moglie perfetta. Grazie alla  Strömquist, ho capito che il valore di una donna non si misura con quello che ha o con quello che fa.
Ho aperto gli occhi su tanti personaggi celebri e le 'magagne' che spesso restano nell'ombra, oscurate dalle luci della ribalta. Sicuramente conserverò con cura il volume e lo consiglierò ad ogni ragazza che incontrerò sul mio cammino da oggi in poi.

Lasciatevi conquistare dai tratti taglienti e simpatici dell'autrice e ritagliatevi un'ora di tempo per voi stesse per un mondo migliore in cui, le donne, non avranno più bisogno del 'principe' perché si salveranno da sole!





2 commenti:

  1. Il libro l'ho letto d'un fiato e subito dopo l'ho dato a mia figlia 17enne, che lo ha divorato con il proprio fidanzato. L'ho trovato anche io geniale, sottile, a tratti buffo a tratti drammatico. Credo che questo libro dovrebbe essere letto, come dici tu, dalle donne ma io penso anche dagli uomini.

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