martedì 30 ottobre 2018

Recensione "La biblioteca segreta di Leonardo" di Francesco Fioretti

Buongiorno, lettori.
Oggi torno a parlarvi di personaggi storici importanti con il romanzo di Francesco Fioretti, "La biblioteca segreta di Leonardo", edito da Piemme.
Buona lettura!



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Milano, 1496. Leonardo da Vinci ha atteso con ansia quel primo incontro con frate Luca Pacioli, allievo di Piero della Francesca e illustre matematico. Entrato nella cella del frate nel monastero che lo ospita, nell'attesa che questi arrivi, Leonardo si sofferma su un dipinto che ritrae lo studioso. Un insieme di allegorie e di richiami alla geometria euclidea che lo colpisce infinitamente: di certo è stato il frate a scegliere ogni dettaglio. Per Leonardo, da sempre interessato a ogni branca del sapere, la matematica, il cui studio gli era stato precluso, rimane la regina di ogni scienza. Proprio per questo aveva chiesto all'ambasciatore milanese a Venezia di invitare il francescano a Milano. Da lui, potrà finalmente apprendere quel sapere. L'incontro tra i due uomini, però, viene funestato dalla morte del vicino di cella di Pacioli, un sedicente frate, in realtà un ladro, reo di aver trafugato degli antichi testi bizantini giunti in Italia in seguito alla rovinosa crociata in Morea condotta da Sigismondo Pandolfo Malatesta. Quei volumi, scomparsi insieme all'assassino, sono di grandissimo interesse anche per Leonardo e per Pacioli. Insieme, da Milano a Venezia, da Firenze a Urbino, attraversando un'Italia ormai al tramonto della felice epoca pacifica e indipendente di Lorenzo dei Medici, degli Sforza e dei Montefeltro, i due si metteranno sulle tracce dell'assassino e dei testi rubati, e Leonardo scoprirà l'enigma nascosto nel quadro che raffigura Pacioli.

Pur non essendo una grande appassionata di arte, e geometria, ho un'ammirazione incommensurabile per la figura di Leonardo Da Vinci e per tutte le sue opere. In questo romanzo, l'autore riesce a dare spessore e personalità ad un mito, impresa non semplice. Ho apprezzato tantissimo la trama e la prosa dell'autore. Ho divorato il libro nel giro di una mattina, affascinata dal modo di concepire l'arte e dall'immenso intelletto di questo personaggio, capace di vedere oltre le apparenze. Il suo viaggio insieme a frate Pacioli, è emozionante e all'insegna dell'avventura. La ricerca di antichi testi scomparsi e un viaggio su e giù per l'Italia, garantisce un ritmo dinamico alla storia che non annoia mai.

L'autore inserisce, nel suo libro, anche tantissime personalità importanti dell'epoca. Leggendo il romanzo, si è come risucchiati in un altro mondo: l'epoca rinascimentale è un concentrato di idee e innovazioni che il caro Leonardo rappresenta pienamente. Attraverso vari passaggi narrativi, Fioretti ci consente anche di dare uno sguardo a quello che era la società dell'epoca in cui una famiglia importante o un protettore, potevano aprire molte porte e tenerne chiuse altre.
Forse la grandezza di Leonardo, risiede anche nell'essersi 'fatto da solo': le sue umili origini non gli hanno garantito uno status elevato e nemmeno un'istruzione completa ma, nonostante questo, è riuscito ad entrare nella storia grazie alle straordinarie invenzioni e agli studi che ha condotto.

E' evidente il grande lavoro di ricerca operato prima della stesura, l'autore è padrone dell'argomento e bravissimo nel trasmettere al lettore tutte le sue conoscenze. Potete star certi che, dopo aver letto il libro, avrete una maggiore conoscenza di questo immenso personaggio storico e di quella che è stata la sua vita anche al di là delle sue opere più famose. Non avevo mai letto nulla dell'autore, ma devo dire, di essere rimasta piacevolmente stupita dalla bravura e dal suo modo di raccontare. Mi sono appassionata moltissimo alla vicenda e ho avuto il piacere di ammirare i dettagli grafici sul cartaceo che rendono il libro davvero perfetto e curato, in ogni sua parte.
Consigliato a tutti gli appassionati del genere storico e, soprattutto, ai fan di Leonardo!


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