sabato 20 gennaio 2018

Recensione in ANTEPRIMA "Finché c'è musica" di Sarah Barukh

Buongiorno lettori,
chiudiamo la settimana con una bella recensione in anteprima per Mondadori.
La storia di Sarah Barukh mi ha coinvolta ed emozionata e non vedo l'ora di parlarvene.
Buona lettura!


Prenotalo, QUI

1946. La guerra è finita da qualche mese quando la piccola Alice incontra per la prima volta sua madre. Ha trascorso otto anni senza sapere chi fossero i suoi veri genitori, vivendo nascosta in una fattoria della campagna francese insieme a Jeanne, la balia incaricata di prendersi cura di lei fino al loro ritorno. Ora deve lasciare un mondo pieno di affetti per seguire una donna di cui non sa niente e che non è forte ed elegante come se l'era immaginata, ma silenziosa, dura, chiusa in se stessa, e con uno strano tatuaggio sul braccio.
Parigi è caotica, rumorosa, Alice si sente subito spaesata. Ma è l'incapacità di rapportarsi con la madre che la fa soffrire di più: è evidente che durante la guerra Diane ha subito dei traumi ("tua madre ha fatto grandi cose" le aveva raccontato un giorno Jeanne) e ora è in preda a continui incubi notturni. Ma proprio quando madre e figlia cominciano a stabilire una connessione, Diane si ammala di tubercolosi e la vita di Alice viene di nuovo stravolta: la madre viene ricoverata e l'assistente sociale le dice di aver rintracciato suo padre…
È l'inizio di un importante viaggio che da Parigi la porterà a New York: grazie all'incontro con lo zio Vadim, cieco e scorbutico, ex reporter di guerra che ha girato l'Europa, Alice scoprirà che il suo passato nasconde un segreto imprevisto e si lascerà per sempre l'infanzia alle spalle.

Nella vita mai niente è tutto bello o tutto brutto. Fatti forza, andrà bene, vedrai.
Ogni anno, in questo periodo, mi piace leggere letture sulla Seconda Guerra Mondiale e scoprire nuove storie, nuovi punti di vista. "Finché c'è musica" è una storia complicata, la guerra è uno spettro che aleggia nella vita della piccola Alice che non la comprende troppo bene. Assistiamo, impotenti, al dolore di una bambina che non riesce a trovare il suo posto nel mondo, non riesce ad aggrapparsi ad una figura sincera e sicura che le doni amore e serenità. Quella 'guerra', di cui ha tanto sentito parlare, le ha portato via ogni cosa. Il personaggio di Alice è di una tenerezza disarmante.
Tu, Alice, tu sei una bambina, e per molte persone basta questo per metterti in un angolo. E' uno svantaggio, soprattutto quando si ha la tua maturità. Di quelli come noi la maggior parte della gente se ne frega. Ma a partire da questo momento siamo in due.
Pur essendo solo una bambina, dimostra una maturità e una intelligenza fuori dal comune. Mi è piaciuta moltissimo così come il personaggio di Jeanne, la balia, e successivamente quello dell'arcigno e scontroso Vadim. Quest'ultimo, a mio avviso, è il personaggio chiave del libro. Rappresenta un po' l'emblema dei sopravvissuti: sono ancora vivi ma, in realtà, hanno perso una parte della propria anima per sempre in quegli anni oscuri. Ma, proprio come il resto del mondo, Vadim si riprende e rinasce una seconda volta anche grazie alla presenza della dolce Alice.
A cavallo tra la Francia e gli Stati Uniti, Sarah Burukh ci regala un romanzo introspettivo e profondo e lo fa attraverso una prosa delicata e una storia che conquista il cuore del lettore fin dalle prime pagine. E' un libro che mi ha emozionato più di una volta e che mi ha regalato una lezione di vita importante: la fiducia nel prossimo, la forza e la speranza di lottare sempre per un futuro migliore. La piccola Alice resterà nel mio cuore per molto, molto tempo.


1 commento:

  1. Anch'io come te Marta, sono molto interessata all'argomento sia in questo periodo che durante tutto l'anno... perché è bene conoscere per non dimenticare mai cosa sia successo, e che ciò non si ripeta mai più.
    Dalle tue parole il personaggio di Alice non conosce la guerra né quello che è successo al di fuori della fattoria dove era nascosta con la balia, quindi mi incuriosisce molto vedere come l'autrice abbia fatto scoprire il tema alla piccola, come veda tutto attraverso i suoi occhi...
    Grazie per questa tua recensione molto interessante. 🙂 📖

    RispondiElimina