sabato 6 maggio 2017

Recensione "La ragazza nel giardino del tè" di Janet MacLeod Trotter

Buongiorno cuori librosi,
oggi parliamo di un romanzo storico che mi ha affascinato ad ogni pagina, portandomi in terre lontane. Si tratta di "La ragazza nel giardino del tè", edito da Newton Compton.
Buona lettura!


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LA RECENSIONE:

"Una parte di me vuole solo rimanere qui per sempre con papà e mamma, andare a cavallo tutti i giorni e non doversi mai preoccupare delle cose dei grandi. Ma un'altra parte non vede l'ora di essere adulta e andare per il mondo in cerca di avventure. Più di ogni altra cosa vorrei diventare un'attrice."

Adela è figlia di un britannico coltivatore di tè, vive in India ma sogna di girare il mondo grazie al suo talento artistico come cantante e attrice. I tempi non sono ancora maturi per l'emancipazione femminile ma, per sua fortuna, la sua famiglia ha una mentalità molto aperta e le permette di frequentare una scuola d'arte. Il rapporto con le coetanee, però, non è dei migliori in quanto è figlia di un matrimonio misto e questa verità è la sua condanna agli occhi della società. Il piccolo villaggio di Belgoree è troppo piccolo per lei, si sente come un uccellino in gabbia: pronta a spiccare il volo, ma timorosa di volare con le sue ali immature.

"Sam. Pensare a lui le causò una fitta al costato. Probabilmente non l'avrebbe più rivisto. Non riusciva a spiegarsi perché la cosa la intristisse tanto. Non aveva senso. Si erano incontrati solo poche volte, eppure lui aveva avuto un profondo effetto sul suo giovane cuore."

Dopo un terribile incidente che ha causato la morte del padre e un intrigo amoroso pericoloso quanto doloroso, Adela decide di salpare alla volta della lontana Inghilterra. Il suo cuore, rotto in mille pezzi, ha bisogno di tempo per guarire e tornare a battere forte come prima. L'Inghilterra offre floride prospettive per la sua carriera di attrice, dopo anni, Adela torna sul palcoscenico ottenendo il posto in un'ottima compagnia teatrale. Quando le cose non potrebbero andare meglio, il passato bussa di nuovo alla sua porta ponendole davanti una scelta difficile e sofferta. Sono gli anni '40 e lo spettro della guerra diventa, ben presto, una terribile realtà.

"Sei un brav'uomo, Sam."

"No, non lo sono. Ho fatto diverse cose stupide, nella mia vita.
La peggiore delle quali è stata permetterti di lasciare Simla pensando che non mi importasse niente di te. So di aver ferito i tuoi sentimenti."

In un clima di paura e terrore, Adela e la sua compagnia, regalano sorrisi e spettacoli spensierati. 
Dietro l'aspetto radioso, la ragazza non si è mai ripresa del tutto da tutti i dispiaceri che la vita le ha riservato. L'incontro con il suo primo amore, inaspettato quanto sorprendente, le dona speranza per il futuro. Ma gli anni, e gli eventi trascorsi, hanno trasformato radicalmente entrambi: sapranno amarsi ancora e cambiare finalmente il proprio destino?

Amo i romanzi storici perché, se scritti bene come in questo caso, riescono a farmi evadere dalla monotonia e dalla quotidianità. La Trotter racconta, ancora una volta, della lontana India e delle tantissime famiglie che, per anni, hanno portato avanti l'economia della nazione coltivando il tè. Contrariamente a quanto ci aspetterebbe dal titolo, si parla pochissimo di quest'ultimo e molto di sentimenti e sogni. Adela è una protagonista raccontata a trecentosessanta gradi: l'autrice non tralascia nessun aspetto di lei e del suo indomabile carattere. La testardaggine, l'inesperienza e un animo sognatore, le causano più di una volta dei guai seri. Non so dove abbia trovato la forza per affrontare tutti i dispiaceri di cui, suo malgrado, è vittima. E' sempre interessante capire le tradizioni e i costumi del passato e, anche in questo, l'autrice dimostra una profonda conoscenza dell'argomento descrivendo, in maniera molto particolareggiata, la società del tempo e il suo codice di comportamento. La lettura è molto scorrevole e interessante grazie ad una prosa elegante e curata nel dettaglio. E' impossibile non appassionarsi alla storia e sono certa che, come me, farete tutti il tifo per Adela. Epilogo dolcissimo, il finale perfetto per una storia che non regala solo gioia e sorrisi, ma anche lacrime e sofferenza. Se amate il genere, è una lettura da non perdere.



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