martedì 17 febbraio 2015

Recensione libro "Il passato è una bestia feroce" di Massimo Polidoro

Buongiorno lettori,
vi parlo di un thriller molto bello che ho avuto il piacere di leggere in anteprima!
Si tratta del nuovo romanzo della Piemme, intitolato "Il passato è una bestia feroce" scritto da Massimo Polidoro.
Buona lettura!

LA COPERTINA:



LA TRAMA:


Sono passati più di trent'anni da quando Monica Ferreri, una bambina di 12 anni, è scomparsa senza lasciare traccia. Ormai quasi tutti l'hanno dimenticata. È una misteriosa lettera, scritta da Monica la sera prima di sparire e ritrovata solo oggi, a risvegliare l'inquietudine di un mistero mai risolto. A riceverla è Bruno Jordan, cronista della rivista "Krimen", quarantenne in crisi e, tanto tempo prima, amico speciale di Monica. Quella lettera è il pretesto che serve a Jordan per allontanarsi da Milano, da una redazione dove si sente soffocare, dall'ennesima fidanzata che lo ha lasciato e, soprattutto, dalle minacce di alcuni malavitosi che lo hanno preso di mira a causa di una delle sue scomode inchieste. Con l'aiuto di Costanza Piras, giovane ma risoluta donna maresciallo, Jordan ritorna sui luoghi dell'infanzia per indagare. E più va a fondo, più quello che scopre si rivela spaventoso, facendogli capire troppo tardi che il passato è come una bestia feroce, che forse sarebbe meglio non risvegliare.

LA RECENSIONE:

"Poi ecco Monica. In quel disegno a matita, con i suoi tredici anni da poco compiuti e il sorriso radioso, sembrava rimproverarmi per averla dimenticata.
Un nodo di malinconia e rabbia mi risalì in gola"

Bruno è un affermato giornalista, famoso per aver risolto molti casi "scottanti" di cronaca e per questo, non molto simpatico a qualcuno.
In un giorno qualunque riceve una lettera che riporta alla luce un ricordo che credeva perduto.
Il caso della sua migliore amica, Monica, scomparsa trenta anni prima.

"Se non avessi cercato io di capire che cosa era successo a Monica non lo avrebbe mai fatto nessuno. La sua storia sarebbe finita definitivamente sepolta dal tempo e il suo mistero non sarebbe più stato svelato"

La curiosità è la qualità per eccellenza che un giornalista deve avere, Bruno Jordan non fa eccezione. 
Inizia così un viaggio a ritroso che lo riporterà nel suo piccolo paesino nel tentativo di scoprire la verità.
I ricordi riaffiorano via via che la sua indagine prende pieghe inaspettate e che i sospetti si allargano a persone che hanno fatto parte della sua infanzia.
Cosa è successo davvero in quel lontano 1982?

"Ma come può una persona dispensare tanto dolore senza rinsavire mai?"

"Chi può dirlo?"

Con tenacia e coraggio, Bruno riuscirà a scoprire la verità ma pagherà a caro prezzo.
Quel passato fatto di orrori e violenza è stato risvegliato e in un finale piuttosto ambiguo, preannuncia che non è ancora finita.

IL MIO GIUDIZIO:

Il thriller è un genere che apprezzo molto. La suspense e la voglia di scoprire i colpevoli dei misfatti mi trascinano nella lettura. Ho trovato la trama molto originale e ben costruita. Il finale sospeso lascia ben sperare in un proseguo della storia. Buono lo stile, scorrevole e ben curato. I personaggi sono ben caratterizzati.
Consigliato!

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