oggi torno a parlarvi di una delle indiscusse regine del thriller, Karin Slaughter, che torna in libreria con "La morte è cieca". Il libro è edito da HarperCollins Italia e ci permetterà di conoscere Sara Linton, pediatra e coroner, nel primo libro dedicato alla cittadina di Grant County.
Buona lettura!
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LA RECENSIONE:
"Devi trovare il colpevole."
"Lo so."
"No, Jeffrey. Dietro quest'aggressione c'è un rituale, non è un omicidio casuale. Guarda il suo corpo, pensa a come è stata lasciata. Chiunque abbia ucciso Sybil Adams ha pianificato tutto con grande meticolosità. Sapeva dove trovarla, l'ha seguita in bagno. Abbiamo a che fare con un omicidio eseguito con metodo da qualcuno che voleva comunicare qualcosa."
Quando Sara Linton, pediatra e coroner di Grant County, ritrova il corpo martoriato di Sybil Adams in un bagno di un ristorante, è subito chiaro che non si tratta di un semplice caso di stupro sfociato in un omicidio. La posizione della vittima, le torture indicibili che le sono state inferte, suggeriscono piuttosto un quadro più complicato e più pericoloso. L'assassino non ha agito d'istinto ma ha scelto con cura la sua vittima e ha fatto in modo di lasciare dei segni inequivocabili per dare un messaggio. Per Sara, non si tratta di un episodio isolato, ma di un killer pronto ad uccidere ancora.
"Per la prima volta in vita sua, era alla totale mercé di un uomo. Sentiva un vuoto che soltanto lui poteva riempire. Avrebbe fatto qualsiasi cosa le avesse chiesto. Avrebbe esaudito ogni suo desiderio."
Sara non è l'unica a voler stanare il colpevole. una delle vittime, infatti, è la sorella di una delle migliori detective della città decisa a fare giustizia e a stanare il killer.
Anche Jeffrey, capo della polizia ed ex marito di Sara, vuole chiudere le indagini al più presto. Per la prima volta, le strade della sua piccola cittadina non sono sicure ed è disposto a tutto pur di non rischiare che l'orrore si ripeta.
"Non voglio perderti, Sara."
"Mi hai già persa."
"No. Non ti ho persa. So che è così, altrimenti adesso non saresti vicino a me. Saresti laggiù, a dirmi di andarmene."
Parallelamente alle indagini, Sara e Jeffrey devono fare i conti anche con gli strascichi lasciati dalla fine del loro matrimonio. Jeffrey non vuole e non può rassegnarsi, Sara ha voglia di guardare oltre ma, allo stesso tempo, non riesce a lasciarlo andare. Il tempo scorre e, quando ad essere rapita sarà una donna a loro molto vicina, i due dovranno spingere al massimo per trovarla in tempo e salvarla.
Ho una vera e propria adorazione per Karin Slaughter, amo il suo modo di scrivere e i suoi libri durano sempre troppo poco. I personaggi di questa nuova storia mi sono piaciuti moltissimo, soprattutto quello di Sara Linton, sono felicissima del fatto che sia solo il primo libro di una serie in cui sarà protagonista, ci sono ancora molti lati del suo carattere che non vedo l'ora di scoprire ed esplorare. Ho apprezzato anche Jeffrey soprattutto per la caparbietà con cui tenta di riconquistare Sara, pur ricevendo solo porte in faccia. Tra loro c'è sicuramente qualcosa ancora in corso, ma il tutto viene appena accennato in modo quasi velato. Il vero fulcro è l'assassino e la modalità con cui sceglie e uccide le vittime, ho amato da matti tutte le parti tecniche/scientifiche in cui l'autrice è riuscita, comunque, ad essere chiara ed esaustiva nelle spiegazioni. E' evidente il lavoro di ricerca e approfondimento che c'è stato dietro. Epilogo ben riuscito, ho capito solo all'ultimo l'identità del colpevole godendomi a pieno ogni passaggio e colpo di scena. Come vi accennavo, lo stile dell'autrice è travolgente e coinvolgente al massimo, ho divorato il libro in un solo giorno, trascinata in un vortice di suspense e mistero. Se amate i thriller, non potete proprio farvi sfuggire questa storia!
💜.💜
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