giovedì 16 giugno 2016

[Recensione] "Sarò come mi vuoi" + Intervista all'autrice Greta Simeone

Buonasera cuori librosi,
vi parlo di un libro molto interessante edito da Corbaccio.
Si tratta de "Sarò come mi vuoi" di Greta Simeone, un romanzo ironico e originale che mi ha conquistata.
Al termine della recensione, anche una breve intervista a questa autrice misteriosa che non crede più nell'amore e si nasconde dietro uno pseudonimo.
Buona lettura!


LA COPERTINA:



LA RECENSIONE:

"Vede, meno ci si espone, meno si può essere rifiutati. Soprattutto quando a tradirti per prime sono le persone che hai più vicine, che non pensano alle conseguenze delle loro azioni. 
Sono lezioni che ti si marchiano a fuoco sulla pelle."

Gina è una donna che ha scelto di vivere una vita defilata senza sogni e senza aspettative.
Tra le quattro mura del suo appartamento, affronta tutto per inerzia senza positività o voglia di cambiare. Vedendola dall'esterno si potrebbe descrivere in tre parole: sciatta, noiosa e spenta.
Ora, immaginate la nostra Gina alle prese con i sex toys e avrete un'idea dell'esilarante storia che sta per cominciare.

"La mia amica Patty sostiene che non succeda mai nulla a caso. Che gli incontri sono predestinati e che capitano quando devono capitare. Non le ho mai dato retta, ma questa volta le voglio credere. Ero pronta a una nuova vita, però se tu non mi avessi dato una spinta, forse non avrei trovato il coraggio di buttarmi."

Paolo Carli è tutto l'opposto di Gina. E' un'imprenditore di successo e ha il mondo ai suoi piedi. Quando Gina si presenta al colloquio come venditrice dei sex toys della sua azienda, non sa come trattenersi dal ridere. Quella ragazza è lontanissima dal prototipo che sta cercando, ma, per una scommessa, decide di puntare tutto su di lei. Nel giro di una settimana, da ragazza anonima, Gina si trasforma in una femme fatale dal fascino irresistibile. Persino per Paolo Carli.

"Non che fosse incapace di nutrire sentimenti, ma aveva imparato che l'amore che provi non protegge nessuno, che non serve a tenere vicino a te chi ami, che puoi perdere chiunque, comunque, in qualsiasi momento. Per cui è sempre meglio esercitare un sano distacco."

La nuova Gina conquista il cuore di ghiaccio del Carli e tutto cambia. Nessuno dei due era preparato per un sentimento così profondo e importante. Il fatto di lavorare insieme non aiuta e le complicazioni non tardano ad arrivare. I presupposti non sono dei migliori e entrambi rischiano di uscire distrutti da una storia bella quanto inaspettata. Quando tutte le carte verranno scoperte, avranno il coraggio di volersi ancora?


IL MIO GIUDIZIO:

Non ho davvero nessuna critica per questo romanzo.
Mi piace la copertina, sobria ed elegante, come la protagonista.
Mi piacciono i personaggi, ben caratterizzati e ricchi di sfumature che li rendono amabili agli occhi del lettore. La trama, pur presentando qualche cliché, contiene elementi originali che rendono la lettura scorrevole e interessante. Stile fluido ed elegante, l'autrice ammalia il lettore con dialoghi ironici e brillanti. Non mancano i momenti più profondi e riflessivi che mostrano i personaggi in tutta la loro debolezza e insicurezza. Finale non scontato e molto combattuto.
Promosso a pieni voti!



L'INTERVISTA:

1.       La scelta di scrivere sotto pseudonimo non è insolita per gli autori. Ognuno lo fa per un motivo in particolare. Qual è il tuo?

È stata una decisione presa di concerto con la casa editrice, perché di solito scrivo altro. Questo romanzo è nato come gioco con un uomo per me molto importante: gli mandavo un capitolo alla settimana e lui si divertiva molto a darmi il suo parere. Ha una dimensione più privata. Non volevamo confondere i piani.



2.       Ti definisci una “ex romantica”, la cosa ha avuto qualche influenza nella stesura de “Sarò come mi vuoi”?

Più che altro nella lavorazione successiva. No, quando l’ho scritto andavo in giro coi cuoricini negli occhi. Poi, ho pensato che, se potevo tirare fuori qualcosa di buono da un’esperienza rivelatasi devastante, sarei stata meglio e così l’ho dato in mano ai miei agenti. Ed eccoci qui.



3.       Com’è stata l’esperienza della pubblicazione? Quanto lavoro c’è dietro il libro finito che arriva nelle mani dei lettori?

Non è facile rispondere a questa domanda, perché ogni autore ha i suoi tempi e le sue modalità. È un lavoro, ma, se sei onesto nello scrivere, è anche un’esperienza che ti mette profondamente a nudo. 
Si può quantificare meglio quello che viene dopo: servono mesi per avere una risposta perché i manoscritti che arrivano alle case editrici sono molti, bisogna pensare alla copertina, al materiale promozionale, l’ufficio commerciale deve convincere i librai a prenotare le copie del libro, si passa alla stampa e alla distribuzione. Infine entrano in campo ufficio stampa e marketing per attirare l’attenzione sul tuo libro, che altrimenti andrebbe perso nel marasma delle decine di libri che escono ogni settimana. C’è una macchina enorme che si muove, davvero enorme e complicata.



4.       Un libro che avresti voluto scrivere e perché.

Ci sono moltissimi libri che avrei voluto scrivere, di quelli che torno a consultare o che rappresentano per me un momento di illuminazione personale, ed estremamente diversi fra loro: dalle storie di Sherlock Holmes a “Un uomo” di Oriana Fallaci, letto al liceo, che mi ha fatto immaginare una vita avventurosa, in giro per il mondo, a scrivere di quel che vedevo. A volte, invece, vorrei scrivere un solo best seller, uno qualsiasi, per ritirarmi su un’isoletta greca a guardare il mare (sì, lo so: ho tanto tanto bisogno di una vacanza!)



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