ho il piacere di parlarvi di un thriller di prossima uscita che ho già letto e amato.
Si tratta de "Schegge di verità", scritto da Monica Lombardi e pubblicato da Amazon Publishing.
A seguito della presentazione, troverete una breve chiacchierata con l'autrice.
Buona lettura!
LA COPERTINA:
LA TRAMA:
Qualsiasi cosa per riaverla. Qualsiasi cosa per riaverle entrambe.
Due donne, due amiche, Giulia e Livia, rapite una sera di novembre mentre tornano dal cinema. Una delle due riesce a fuggire, ma non ricorda nulla, né del rapimento né del suo passato. Il suo aiuto potrebbe essere determinante per la polizia, se solo riuscisse a mettere insieme le schegge di verità che come lampi le attraversano la mente. Il volto che però vede nello specchio continua a esserle del tutto estraneo.
Le indagini possono dunque partire solo dal bosco, teatro della fuga, e dalla spessa nebbia che blocca la sua memoria. A guidarle è il commissario Emilio Arco, con l’aiuto di Ilaria Benni, una sensitiva in grado di percepire la paura delle persone, e di uno psichiatra, coinvolto per motivi che oltrepassano la sfera professionale.
Monica Lombardi tesse con maestria una tela investigativa ricca di colpi di scena, in un giallo psicologico che scava negli abissi della mente umana.
Data di uscita: 28 Giugno
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L'INTERVISTA:
1.
C’è molta attesa per l’uscita di “Schegge di
verità”. Cosa devono aspettarsi i tuoi
lettori?
L’inaspettato? LOL Ricordi che avevo usato questa tagline
per la novella “Miriam”? “Aspettatevi l’inaspettato”. Un po’ è quello che
caratterizza tutte le mie storie perché mi piace sorprendere il lettore, o
almeno ci provo. Okay, qualche coordinata però posso darla. “Schegge di verità”
è forse più vicino alla serie di Mike Summers che non al GD Team, non siamo in
un mondo spy e quasi fanta-politico come quello del Team ma ci caliamo in
un’indagine di polizia più realistica, per risolvere un crimine fin troppo
reale. Per certi versi, credo che si possa definire un thriller psicologico.
2. Scrivere un thriller non deve essere proprio una
passeggiata. Raccontaci come è nata l’idea di base e come l’hai sviluppata.
Sono partita da un bosco, un bosco dove sono davvero stata,
e dall’idea di una donna in fuga, con il cuore in gola, talmente terrorizzata
che finisce per vedere solo il pericolo alle sue spalle e la salvezza davanti a
sé, tutto il resto sfuma in una nebbia di contorno. Ricordi come finisce il
Prologo?
"Dietro, morte. Davanti, vita.
E lei voleva vivere."
A partire da quel momento, da quella situazione ho
introdotto i personaggi che la donna incontra una volta raggiunta la salvezza
e… la storia l’hanno costruita loro.
3.
Ho avuto l’onore di leggere il libro in
anteprima e l’ho trovato veramente perfetto. La trama è davvero molto molto
intricata. L’hai modificata nel tempo o hai sempre avuto chiaro il percorso che
avresti seguito?
Un po’ entrambe le cose. Una strada era tracciata, altri
elementi si sono aggiunti strada facendo – accade sempre così, con le mie
trame. Immaginati un albero: parto dalle radici e seguo con gli occhi, spesso
con i primi appunti, il tronco. Poi riparto dall’inizio e aggiungo corteccia,
rami e foglie. Questa storia, poi, ha avuto un percorso particolare. La prima
versione era finita prima che io iniziassi a scrivere il GD Team ma, quando Amazon Publishing ha deciso di pubblicarlo, d’accordo con Alessandra Tavella
l’ho ripreso in mano per aggiungere un paio di scene e alla fine l’ho
rivisitato tutto, forte di due anni di esperienza con il Team. La storia è
rimasta la stessa ma è cambiata la posizione di alcune scene, sono cambiati tanti
dettagli e il finale si è trasformato. Ora questa storia mi piace ancora di
più. È segno che, come autori, cresciamo e possiamo fare sempre meglio.
4.
Avendo letto più o meno tutti i tuoi libri, ho
riconosciuto subito alcuni tratti caratteristici, anche se si tratta di un
genere lontanissimo rispetto al romantic suspense. Quali sono, secondo te, i
punti che accomunano “Schegge di verità” con i tuoi precedenti lavori?
Non è poi così lontano dal romantic suspense, se ci pensi, o
almeno da quel particolare tipo di romantic suspense che in Italia, ma solo in
Italia, chiamano rosa crime. È un giallo, un poliziesco ma c’è una storia
d’amore. In quasi tutti i miei romanzi ci sono entrambe le componenti – mystery
e romance. Quello che cambia forse è la proporzione. Quando indaghi su un
omicidio, come Mike Summers, o su un rapimento, come fanno i protagonisti di Schegge, c’è meno spazio per il romance.
Meno pagine, dunque, ma mi auguro ugualmente intense. Come ho detto durante la
presentazione al Salone del Libro di Torino, l’amore non è incompatibile con il
giallo: se ami qualcuno, lo ami ancora di più quando è in pericolo.
5.
Un’altra novità del romanzo, è che sarà
pubblicato da un importante editore come “Amazon Publishing”, sia in formato
elettronico che cartaceo. Sei emozionata?
Molto! Amazon Publishing ha iniziato a pubblicare in Italia
lo scorso novembre. Poter essere tra i primi autori italiani scelti da loro è un
onore e un’emozione fortissima. L’ho scritto nei ringraziamenti: per Schegge non avrei potuto desiderare una
casa migliore. Ero felice quando ho saputo che erano interessati al romanzo,
sono ancora più felice ora che ho toccato con mano come lavorano. Sono di una
professionalità che fa paura. Mi ritengo un’autrice molto fortunata: prima un
editore lungimirante e aperto alle novità come Emma Books, ora una presenza
nuova ma già di primo piano sul mercato come Amazon Publishing. Oltre tutto,
questo significa poter lavorare con due donne smart, capaci ma allo stesso
tempo deliziose come Alessandra Tavella e Maria Paola Romeo. Sono semplicemente
favolose.
6.
Ultimissima domanda, avremo modo di vederti
ancora alle prese con il thriller o si tratta solo di una parentesi?
No, non è una parentesi, perché fa parte di me come il
romantic suspense più “spettacolare”, chiamiamolo così, che è il Team. Spero
che in futuro potrete ritrovare proprio questi personaggi, perché incontrerete
tre donne molto forti, in questo romanzo. Una sarà più sotto i riflettori, le
altre per il momento rimangono in secondo piano, ma vorrei raccontare anche la
loro storia. Perché è una bella storia.
Grazie Marta! È stato un piacere rispondere alle tue domande :)
RispondiEliminaA presto!