giovedì 5 luglio 2018

Recensione "La famiglia Aubrey" di Rebecca West

Buongiorno cuori librosi,
da oggi, in libreria e negli store online, è disponibile il primo romanzo di una trilogia dedicata a "La famiglia Aubrey". La serie è firmata da Rebecca West e sarà pubblicata da Fazi Editore. Si tratta di una saga familiare che tutti gli amanti dei Cazalet ameranno sicuramente.
Il libro mi è piaciuto molto, esclusi alcuni piccoli particolari...
Buona lettura!


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Gli Aubrey sono una famiglia fuori dal comune: una famiglia di artisti. Poveri ma molto uniti, fanno fronte alle difficoltà quotidiane con grande spirito. Si spostano in continuazione a seconda dell'impiego del padre, Piers: giornalista e scrittore molto stimato, vive in un mondo tutto suo, ha un problema con la gestione del denaro e un debole per il gioco d'azzardo. È la madre Clare a tenere le fila: pianista dotatissima, ha rinunciato alla carriera per i figli; logorata ma mai abbattuta, ha trasmesso la sua passione per la musica anche a loro. Le due gemelle Mary e Rose sono due talenti precoci, votate al pianoforte, sveglie e disincantate. Il fratellino minore, Richard, è adorato e coccolato da tutti; e infine c'è Cordelia, la figlia maggiore: molto bella e naturalmente non priva di velleità artistiche, non è dotata come le sorelle ma è troppo ottusa per accorgersene. In questo primo romanzo, che copre un arco di dieci anni a cavallo tra Ottocento e Novecento, fra vicende più o meno importanti i figli cominciano a prendere ognuno la propria strada e così anche i genitori.

La cosa che mi ha colpito di più, a primo impatto, è stata la bellissima cover che racchiude e riassume perfettamente il contenuto del romanzo. Al pari della copertina, infatti, la vicenda che ci racconta Rebecca West è essenziale, elegante e placida nel suo fiume di parole e di avvenimenti. La lettura del libro ha avuto, su di me, un effetto calmante che mi ha permesso di goderne a pieno.
Come vi accennavo, si tratta del primo libro di una trilogia, per questo più di tanto non me la sono presa per l'apertissimo epilogo che comunque, a mio avviso, penalizza un po' il romanzo. Dopo aver letto circa cinquecento pagine, uno  se lo aspetta un bel finale. Ma tralasciando la scelta strategica dell'autrice, ora non vedo l'ora di leggere il prossimo capitolo, posso dirvi che ho apprezzato moltissimo il libro.
Amo le saghe familiari e la famiglia Aubrey è molto particolare e tutta da scoprire. Si tratta di una famiglia di artisti che, proprio grazie all'arte, supera il fatto di vivere in condizioni poco abbienti ma, allo stesso tempo, di vivere un'esistenza sempre stimolante. Clare è forse il personaggio che ho apprezzato di più: è lei il vero fulcro della famiglia. L'amore per la musica è un tema fondamentale nel libro, la stessa Clare è un vero talento del pianoforte e ha trasmesso questo dono, in maniera più o meno accentuata, anche alla prole. L'altra protagonista che conosciamo meglio è Rose, la nostra voce narrante, che ci riporta negli anni a cavallo tra '800 e'900 in un lungo viaggio di ricordi.

Devi sempre essere convinta che la vita sia straordinaria esattamente come ti viene detto dalla musica.

L'autrice, in questo primo capitolo della serie, si sofferma moltissimo sui suoi personaggi e non si risparmia nelle descrizioni: a fine lettura sembra quasi di conoscerli da sempre e non ho fatto alcuna fatica a ricrearli nella mia mente. Lo stile dell'autrice è un elemento che ho apprezzato a metà: da un lato, ho odiato alcuni dialoghi troppo prolissi e insulsi, fanno perdere l'attenzione e il filo del discorso; dall'altra ho apprezzato moltissimo la prosa, quasi poetica, dell'autrice. Quella della West è, senza dubbio, una scrittura ricercata e molto raffinata, ogni frase è curata nel dettaglio e nulla è lasciato al caso. Trattandosi di un'epoca storica ben precisa, è stato impossibile non notare il magnifico lavoro di ricostruzione per quanto riguarda le tradizioni e i costumi del tempo: a partire dall'abbigliamento per finire alle dinamiche sociali e familiari, tutto viene raccontato in maniera concreta e veritiera. Facendo un bilancio complessivo, non posso non promuovere il libro.
Lo consiglio a tutti gli appassionati del genere, sono certa che questa saga letteraria ci regalerà ancora tante emozioni!




2 commenti:

  1. Ciao, Marta! Mi ispira tanto anche a me, e spero di poterti dare presto la mia opinione :)

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  2. ma la howard e la west si conoscevano? la famiglia aubrey é stata scritta prima della saga dei cazalet, quindi la howard conosceva l'opera della west? e ad essa si é ispirata?

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