oggi ho il piacere di condividere con voi la mia intervista ad Alessia Litta, autrice dell'ebook "Vite Sospese" (Giveaway)
Buona lettura!
1) “Vite Sospese” è la tua prima opera, come hai
avuto l’idea di creare questo mondo fantastico?
Sono un’amante del fantastico, in ogni sua
sfumatura, e ne leggo tantissimo, anche in lingua inglese… fantasy, urban, paranormal,
mitologico, mi sembra di non averne mai abbastanza. È nel sangue ormai! Era
quindi piuttosto scontato che entrasse a far parte di quello che volevo
scrivere. Tuttavia, non ero interessata
a trattare i soliti argomenti, come vampiri, licantropi, angeli & co. Mi
piaceva invece l’idea di creare un mondo tutto mio, e che fosse coerente con
l’ambientazione che volevo per quella storia. Incastrare gli elementi
fantastici, come la Comunità Magica e l’Oracolo, con le atmosfere urbane e i
luoghi storici di Roma era una sfida affascinante. Così, mi sono lanciata!
2) A quale autore fantasy ti sei ispirata per
realizzare il tuo libro?
Mi credi se ti dico tutti e nessuno? Non mi
ispiro a qualcuno in particolare quando cerco uno spunto o lavoro su una storia,
o almeno non lo faccio consapevolmente; però ho molti autori “preferiti”:
Francesco Dimitri, Cecilia Randall e Luca Tarenzi per gli italiani, Jim
Butcher, Patricia Briggs e tanti altri tra gli inglesi. Ma seguo autori anche
per generi diversi dal fantastico, come thriller, mistery, storici, ecc. Sono sicura, quindi, che le letture dei loro
libri (ma di certo anche i film e tutto ciò che vedo e percepisco) abbiano
fatto sentire la loro voce quando ho cominciato a costruire trama e personaggi
di “Vite sospese”. Alla fine credo che sia un processo piuttosto naturale; è
inevitabile che quello che si ama vada a finire nelle storie che si scrivono. L’importante,
poi, è che questo “materiale” venga rimodellato e rinnovato secondo il proprio
io.
3) In futuro pensi di scrivere anche opere di altri
generi?
Certo! Anzi, ci sono già dei progetti in corso.
Sto per terminare una storia ambientata in Bretagna, che, pur avendo in sé
qualche elemento soprannaturale, non rientra assolutamente nel genere urban
fantasy, e nel frattempo sto lavorando a un terzo romanzo: un thriller
paranormal ancora in fase di “gestazione”.
4) E’ stato difficile farti notare dalla tua C.E.
come autrice emergente?
Se devo essere sincera, ancora oggi mi
sorprendo di come siano andate le cose.
Quando ho deciso di spedire “Vite sospese”,
ho seguito l’iter di tutti gli autori esordienti: selezione delle Case Editrici
(rigorosamente NoEAP) che accettavano il genere. Dopo averne individuate una ventina, ho mandato il romanzo. Poi mi
sono rassegnata ad aspettare. Passati appena due mesi e mezzo, Triskell
Edizioni mi ha risposto dichiarandosi interessata alla pubblicazione. Conoscendo
la serietà di questa CE, ho firmato il contratto senza neanche aspettare gli
altri responsi.
A questo proposito, vorrei ringraziare
pubblicamente tutte le ragazze che lavorano per questa piccola ma serissima
Casa Editrice, per aver creduto nella mia storia. Grazie!
Me lo auguro fortemente! Che la gente
preferisca i cartacei è un dato di fatto, ma questo non giustifica in nessun
modo la differenza dell’I.V.A. né che l’ebook debba essere screditato nei
confronti dei libri. Avere una preferenza per un mezzo non significa dover fare
la guerra all’altro (mi chiedo se tutti questi attacchi al digitale non siano
spesso solo dettati dalla paura, assolutamente ingiustificata, di veder sparire
il libro di carta). Io leggo cartacei ed ebook, e trovo piacere in entrambi,
perché ognuno ha i suoi vantaggi e le sue peculiarità. Alla fine quello che
veramente conta è la storia e il modo in cui è raccontata, e su questo non c’è
differenza, le parole sono le stesse.
6) Un libro che avresti voluto scrivere e perché.
Sinceramente non credo di essermi mai
ritrovata a pensare “questo libro avrei voluto scriverlo io”.
Però, di fronte a certi testi (solo per
citarne alcuni, e senza scomodare i grandi classici del passato) di Daniel
Pennac, Terry Pratchett, Philip Pullman, o “Q” di Luther Blissett (un libro che
ho amato alla follia) mi sono più volte chiesta :“Cavoli, riuscirò mai scrivere
così?”
Ringrazio Alessia per disponibilità e vi ricordo che potete provare a vincere una copia del suo ebook partecipando al mio giveaway che trovate QUI .
Avete ancora due giorni per partecipare =)
Nessun commento:
Posta un commento