mercoledì 23 gennaio 2019

Recensione "Vedrai, vedrai" di Stefano Amato

Buongiorno, lettori.
Oggi vi parlo del romanzo di Stefano Amato, "Vedrai, vedrai", edito da Giunti.
Buona lettura!


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La storia di un aspirante chef che decide di trovare la propria strada... fra piatti di alta ristorazione e un amore che sboccia inaspettato. Alessio è un timido diciannovenne siciliano. Dopo il diploma, decide di trasferirsi a Milano, abbandonando la propria strampalata famiglia. A Milano la zia Franca gestisce un ristorante di successo, "il Beccafico". Il giovanissimo chef, Roberto Bernini, è la star del locale, e Alessio diventa un factotum alle sue strette dipendenze. Proprio in cucina conosce la coetanea Beatrice, aspirante fotografa veneta che per sbarcare il lunario lavora a sua volta al Beccafico. Per Alessio è un colpo di fulmine...

Il romanzo di Stefano Amato si legge in un soffio grazie ad uno stile fluido e lineare che racconta una storia come tante, dal sapore agrodolce.
Il protagonista è Alessio, un giovane siciliano che al pari di tanti suoi coetanei deve scontrarsi con le difficoltà del mondo in cui viviamo in cui non sembra esserci un posto per tutti, o perlomeno, non nella Sicilia attuale. Quello che mi ha colpito moltissimo del personaggio, è la sua umiltà e timidezza anche di fronte ad episodi irruenti e persone che non hanno, decisamente, un profilo basso. Nemmeno il trasferimento a Milano riesce a far breccia nella sua personalità tranquilla ed educata e nemmeno le delusioni d'amore. Alessio è il ragazzo perfetto, o almeno, lo è per me: ho adorato la sua personalità e il suo carattere sempre pacato che, alla lunga, lo hanno portato lontano. Il contrasto tra lui e Roberto Bernini è forte e lampante ma se dovessi scegliere tra il timido ragazzo di provincia e il super chef milionario e famoso, sceglierei sempre Alessio... tutta la vita!

L'autore descrive molto bene entrambe le realtà, quella milanese e quella siciliana, tratteggiando un quadro complesso e difficile in cui tantissimi lettori potranno ritrovarsi. Nonostante le difficoltà, Stefano Amato regala speranza dimostrando che il bene, il rispetto e l'educazione pagano sempre anche se non nell'immediato. Più complessa è la dinamica emotiva che coinvolge Alessio e Beatrice, un rapporto mai pienamente vissuto e fatto di rimpianti e scelte sbagliate/facili. E' evidente che c'è qualcosa di più della semplice amicizia, tra i due, ma non è abbastanza per fare il passo successivo o, forse, è il coraggio che manca.

Finale, quindi, confuso e complesso. Come il resto del romanzo, l'autore non regala sogni ma solide realtà (come direbbe Roberto Carlino!). Niente 'Happy Ending', ma un finale vero, sofferto e sincero al cento per cento. Questo autore è stato, per me, una bella scoperta e una lettura diversa dal solito, fuori dagli schemi. Mi sono confrontata con una storia che è imprevedibile come la vita reale, non ci sono facili cliché o scelte scontate ma una realtà disarmante e inaspettata che di solito non ritroviamo mai nei libri che tendono ad essere molto più romanzati. Mi è piaciuto lo stile dell'autore, la prosa precisa e senza fronzoli, vera! Promosso e consigliato!



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