mercoledì 21 febbraio 2018

Recensione "La prima ora del giorno" di Anna Martellato

Buongiorno lettori,
oggi voglio parlarvi di un romanzo che ho divorato in circa due ore, senza nemmeno accorgermene.
Mi sono ritrovata in un vortice di emozioni inaspettate leggendo questo libro e non vedo l'ora di raccontarvelo.
Buona lettura!


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Ambiziosa e determinata, a ventisette anni Zoe sa esattamente cosa vuole: diventare responsabile degli eventi nell'agenzia in cui lavora, dopo anni di studio e di gavetta. Mancano solo due settimane a una grande inaugurazione che sarà sotto i riflettori dei media: un'occasione unica per dimostrare che è lei la persona giusta per quel posto; e per mettere definitivamente in ombra il suo collega Nicolò, verso cui prova un'aspra rivalità. Per questo, quando una mattina si ritrova fra le mani un test di gravidanza positivo, il mondo le crolla addosso. È incinta. Incinta di un uomo non disponibile. Zoe non ha dubbi: è il momento sbagliato, il bambino sbagliato e, lei, una madre sbagliata. C'è solo una persona a cui può rivelare le sue paure: nonna Anna, da sempre sua confidente. Quella nonna esile come un giunco, ma forte come la terra da cui proviene: l'isola di Rodi, con le sue mura dorate e i fiori di ibisco che si arrampicano su ogni balcone. Ed è qui, fra minareti ottomani e cortili profumati, che la nonna condurrà Zoe sul filo della memoria: perché anche Anna ha un grande segreto da affidarle, un segreto che risale al settembre del '43, quando la guerra travolse l'isola, segnando per sempre il destino della sua famiglia... Dall'incrocio di due mondi distanti, Zoe si troverà a riflettere su molte cose prima di fare la sua scelta: c'è davvero un modo giusto di essere madre?

Quando ho iniziato la lettura del romanzo di Anna Martellato non sapevo cosa aspettarmi.
Mi è piaciuta la copertina, mi ha dato subito un senso di tranquillità. Non ero pronta al tumulto di emozioni che ho provato per la storia di Zoe. E' una vicenda al femminile in cui due figure si confrontano e si supportano. Mi sono piaciute entrambe per aspetti diversi: mi sono rispecchiata molto in Zoe, nei suoi sogni e nei suoi obiettivi; mi ha fatto tanta tenerezza nonna Anna e il modo in cui cerca di proteggere e confortare la nipote. Devo ammettere di essere stata anche un po' invidiosa di questo rapporto profondo che, anche se con semplici parole, sguardi o gesti, si è dimostrato un legame sincero e viscerale. Molto carino l'excursus storico sulla vita di Anna ai tempi della guerra e il ruolo che l'isola di Rodi ha avuto nel conflitto, devo ammettere che non conoscevo tutte queste informazioni sull'argomento. L'autrice è stata molto brava nel bilanciare fatti, notizie e avvenimenti storici con le parti romanzate del libro, la trama non è per nulla appesantita dalla tematica, anzi, semmai ne esce fuori ancora più ricca e coinvolgente.

Era uno di quei sublimi momenti pieni di speranza, in cui era finito qualcosa e qualcos'altro doveva iniziare, come quando scema la notte, ma deve ancora iniziare il giorno, o quando senti nell'aria che non è più inverno eppure non è ancora primavera.

La prosa dell'autrice è elegante ed evocativa, soprattutto quando ci racconta della vita e dei paesaggi di Rodi. Lo stile è elegante ma scorrevole e molto, molto piacevole da leggere.
Come vi dicevo all'inizio, non mi sono nemmeno accorta di essere arrivata alla fine. La trama è ben costruita e ruota intorno a tanti piccoli temi importanti che vengono coniugati insieme e affrontati passo passo insieme alle due protagoniste. Il vero fulcro del romanzo sono i sentimenti che, come un mare in tempesta, ci trascinano pagina dopo pagina fino all'emozionante epilogo.
Se siete alla ricerca di un libro intenso, sui legami familiari e che vi trasporti in posti idilliaci, "La prima ora del giorno" fa al caso vostro!
Consigliato.



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