mercoledì 28 febbraio 2018

Recensione "Il matrimonio è una fiaba a lieto inizio" di Fulvio Fiori

Buongiorno lettori,
oggi vi parlo di un romanzo molto intenso, ironico ma serio e ricco di spunti di riflessione.
Si tratta del nuovo libro di Fulvio Fiori, "Il matrimonio è una fiaba a lieto inizio".
Buona lettura!


Acquistalo, QUI

Questo romanzo racconta la storia di Angelo, un uomo come tanti che la vita ha messo a dura prova e che i suoi amici, un'amica sciamana in particolare, e la scrittura hanno aiutato a tirarsi fuori dall'abisso di dolore in cui era precipitato.
In un bel giorno di settembre, sotto lo sguardo vigile delle sue amate montagne, Angelo si ritrova marito di Alice, innamorato e pieno di progetti. Il matrimonio è proprio una fiaba a lieto inizio, e la famiglia che in breve tempo prende corpo – Angelo, Alice, Alessandro, Pietro e Andrea – va a vivere in una splendida villa in collina. Poi, in un quadro che sembra perfetto, si aprono le prime, inspiegabili crepe. Quasi senza accorgersene, e senza colpe, Angelo comincia a perdere i pezzi della propria vita: il lavoro, la passione, la fiducia, fino al colpo più duro, che lo allontana dalla famiglia e lo trasforma da marito e padre felice in un estraneo, un uomo solo seduto in un aeroporto in attesa di un volo e di un futuro…
Ma Angelo non è solo: la risalita sarà dura, piena di ostacoli, incomprensioni e passi falsi, ma ci sarà qualcuno che non lo abbandonerà e che lo aiuterà a capire che quando un uomo perde tutto, forse può finalmente trovare se stesso.

La definizione di questo libro è 'romanzo terapeutico' e penso che non ci sia una sintesi più precisa.
L'autore ci regala, infatti, una storia molto particolare e importante. Uno spaccato di vita quotidiana che ha per protagonista Angelo, un uomo come tanti, un uomo che conduceva un'esistenza pressoché perfetta e che, nel giro di un battito di ciglia, si è ritrovato senza nulla. La delusione cocente, nei confronti della vita e dei sentimenti, lo spinge ad abbandonare la sicurezza dei luoghi in cui è nato e vissuto per intraprendere un viaggio alla ricerca di sé stesso in completa solitudine.
Per quanto i temi affrontati siano tutt'altro che leggeri  e divertenti, l'autore è riuscito a strapparmi più di qualche sorriso grazie ad una prosa sarcastica e molto autoironica. Angelo si interroga e si mette in discussione, si chiede dove e come ha sbagliato e perché ha perso la gioia di vivere. 

Non devo sentirmi a casa, non voglio sentirmi a casa.
Perché a casa c'è una situazione che mi fa male. 

Sono entrata molto in sintonia con il protagonista, nonostante abbia un'età e una storia molto lontana dalla mia. In qualche modo, l'autore riesce a coinvolgere il lettore nella vita di un uomo non più giovanissimo e sfiduciato. Sinceramente ho fatto il tifo per lui e sperato che tutto si risolvesse nel migliore dei modi. E' impossibile non affezionarsi a lui.
Non avendo mai letto nulla dell'autore, non sapevo cosa aspettarmi dal suo stile e dalla sua scelta narrativa ma è stata una lettura godibile e molto scorrevole. Ho divorato l'esiguo numero di pagine nel giro di un paio d'ore, il viaggio attraverso i vari paesi (Austria, Germania) è una piacevole distrazione dalla tematica principale del libro. Seppur in maniera molto veloce, l'autore ci concede anche brevi e dettagliate descrizioni di paesaggi, personaggi incontrati strada facendo e sentimenti.
Una lettura perfetta per un lettore maturo che non ricerca la favola ad ogni costo.
La realtà di Fulvio Fiori vi conquisterà.
Lo promuovo e lo consiglio.



Nessun commento:

Posta un commento