Buongiorno lettori e ben ritrovati sul blog,
oggi parliamo di un libro diverso dal solito su un 'crimine' interessante. Non vi anticipo altro e vi auguro una buona lettura!
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Pagine 256
Londra, 24 febbraio 1994. Un palazzo antico coperto da un'impalcatura, un allarme che non funziona, una sorveglianza che non c'è: è un colpo facile facile per un ladro esperto, che se ne va con una borsa piena di gioielli e altri preziosi e del tutto ignaro di chi sia quella nobile casa tanto lussuosa... Lui è un italiano, si chiama Renato Rinino e si trova a Londra senza grandi progetti; il nome della sua «vittima» lo scopre qualche giorno dopo, dai quotidiani. Quello che ha svaligiato è St. James's Palace, l'allora residenza londinese del principe del Galles, Carlo d'Inghilterra. È il furto del decennio, è uno scandalo, Scotland Yard va subito in fibrillazione, televisioni e giornali si impadroniscono e amplificano il caso. Rinino stesso, che in un primo momento ha cercato di vendere i gioielli, non sa cosa fare, finché non escogita un piano per tornare in Italia portandosi dietro la refurtiva. La caccia al ladro è cominciata... Basandosi su documenti d'archivio, materiali dell'indagine, cronache giudiziarie, interrogatori, e soprattutto sul memoriale inedito di Rinino, Fabio Pozzo ricostruisce l'incredibile vicenda con precisione da detective e con avvincente piglio narrativo, raccontandoci anche, oltre al leggendario furto, la storia di un personaggio picaresco, sopra le righe e insofferente alle regole che tra luci e ombre insegue la sua piccola gloria.
"Ho rubato al re d'Inghilterra" è un memoriale interessante firmato dal giornalista Fabio Pozzo sulla vita del ladro noto come il Lupin della Riviera, Renato Rinino.
Ebbene sì, il libro racconta la vita e le "gesta" di Renato Rinino che riuscì in un'impresa a dir poco epica: realizzare un colpo nella residenza londinese del Principe Carlo d'Inghilterra e, per giunta, totalmente ignaro di averlo fatto!
Ma andiamo con ordine, grazie ad un incredibile lavoro di ricerca su documenti, ricostruzioni e il memoriale scritto dallo stesso Rinino, abbiamo tra le mani il racconto di una vita iniziata nella povertà e segnata dai sacrifici che porta, quasi inevitabilmente, a cercare una via d'uscita proprio compiendo furti e rapine.
Fabio Pozzo è riuscito a ricostruire molto bene anche la personalità del protagonista che sembra una sorta di ladro gentiluomo che ruba ai ricchi cose di cui probabilmente non sentiranno nemmeno la mancanza. Trasferitosi a Londra, ufficialmente per cercare di dare una svolta legale alla propria vita, la strada di questo ladro genovese incrocia in maniera totalmente inaspettata con quella del futuro re d'Inghilterra.
Il St. James's Palace, per lui, non è altro che l'ennesima bellissima casa in cui sicuramente troverà denaro e preziosi da rubare, soltanto nei giorni successivi quando su tutte le prime pagine viene rivelato che c'è stato un furto ai danni del Principe, Renato si rende conto che gli strani gioielli descritti sono proprio quelli in suo possesso, collegando quindi il suo ultimo colpo alla vicenda che da ordinaria passa direttamente allo status di 'epica'.
Personalmente, non conoscevo nulla di questa storia e devo dire che l'ho trovata 'simpatica' nel suo insieme. Ci sono stati dei momenti esilaranti e rocamboleschi ma in generale ho letto con interesse le imprese compiute da Rinino pur non approvandole, ovviamente.
E' un libro che vuole raccontare una storia di vita reale, per quanto particolare, quindi non aspettatevi suspense o colpi di scena. Gli elementi di finzione sono praticamente inesistenti mentre le ricostruzioni sono accurate e fedeli alla verità 'storica' dell'epoca.
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