venerdì 31 gennaio 2025

Recensione "La casa delle streghe" di Evangeline Walton

 Buongiorno e ben ritrovati sul blog.

Oggi parliamo di un romanzo gotico portato in Italia da Newton Compton a ottant'anni dalla sua prima edizione. Si tratta de "La casa delle streghe", di Evangeline Walton, in uscita oggi. Ho avuto la possibilità di leggerlo in anteprima e non vedo l'ora di raccontarvelo!

Buona lettura! 💓



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Pagine 352

Traduzione Marialuisa Amodio

Il neurologo e occultista newyorkese Gaylord Carew viene chiamato nel New England per curare Betty-Ann, una bambina di nove anni afflitta da strane visioni. Betty-Ann e sua madre Elizabeth Quincy si sono trasferite nella tenuta di famiglia dopo la morte della dispotica Sarai Quincy. L'anziana ha lasciato Witch House, situata su un'isola arida al largo della costa del Massachusetts settentrionale, ai suoi tre giovani eredi, i fratelli Joseph e Lee e la loro cugina Elizabeth, a patto che vivano tutti insieme sotto lo stesso tetto per dieci anni consecutivi. Ben presto, però, Betty-Ann inizia ad avere episodi di isteria e allucinazioni: afferma di aver visto ripetutamente una gigantesca lepre nera alla sua finestra, così come gli occhi di zia Sarai che la seguivano da un dipinto appeso alla parete. Quando si imbarca per raggiungere Witch House, Gaylord Carew crede di poter aiutare la bambina, ma la casa non è d'accordo e farà di tutto per impedirlo.

La storia che ci racconta Evangeline Walton è una vicenda senza tempo che si estende oltre i confini della normale linea spazio-temporale. Protagonista assoluta è Witch House, La casa delle streghe, una magione arroccata su un'isola remota costruita dalla famiglia Quincy. L'ultima erede della dimora, ha lasciato delle disposizioni testamentarie particolari: i due fratelli Joseph e Lee, insieme alla cugina Elizabeth, potranno ereditare la casa solo dopo averci abitato per dieci anni.

Quello che rende subito difficile la convivenza, è l'influenza che la casa sembra avere su Betty-Ann, la figlia di Elizabeth, perseguitata da visioni ed incubi. E' qui che entra in scena la figura di Gaylord Carew, un neurologo specializzato in occulto, che avrà il delicato compito di salvare la bambina dalle forze oscure che permeano ogni centimetro di Witch House.

A mio avviso, la parte migliore della storia di Evangeline Walton è tutta la prima parte in cui si narrano le origini di un male così radicato e profondo che ha segnato irrimediabilmente le sorti della famiglia, decimandola anno dopo anno. Le vibes sono, quindi, quelle tipiche del genere gotico e che strizzano l'occhio ai racconti di Poe e i romanzi di Shirley Jackson. 

Il messaggio è chiaro: le ingiustizie e i soprusi possono portare a conseguenze irreversibili che ricadono non solo sui diretti interessati ma anche sulle generazioni future. La scrittura di Evangeline Walton è scorrevole ed evocativa ma, in alcuni passaggi, risulta poco coinvolgente. Nella parte centrale, inoltre, si perde un po' il buon ritmo iniziale: il momento delle 'indagini' del dottor Carew mi è parso fin troppo piatto e senza scossoni. 

L'epilogo è abbastanza soddisfacente ma risulta affrettato e poco approfondito rispetto al resto. Nel complesso, è la storia perfetta per tutti gli amanti delle case infestate perché nonostante i difetti della trama, la casa è una perfetta protagonista che incute timore e che provoca quel brivido tanto caro a tutti gli amanti di questa tematica.





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