martedì 30 aprile 2019

Recensione "Il romanzo di Sant Jordi" di Marius Serra

Buongioro, lettori.
Oggi torno a parlarvi di gialli con un titolo che ha tutte le caratteristiche per sbancare ma che, purtroppo, non mi ha convinta al cento per cento. Si tratta del libro di Marius Serra, "Il romanzo di Sant Jordi", edito da Marcos y Marcos.
Buona lettura!



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È il 23 di aprile, giornata mondiale del libro, celebrata gloriosamente a Barcellona. Dalle 5:55 alle 23:59, il tempo scorre in fretta, scandito da capitoli brevi e fulminanti. In un'atmosfera frenetica e festosa, tra banchetti di libri e di rose, maratone di lettura, dirette radiofoniche, feste alternative e feste ufficiali, seguiamo le mosse dell'assassino, di una giovanissima interprete spaesata, di un editore disincantato, di un appassionato di giochi che segue alla lettera gli insegnamenti dell'Uomo dei dadi di Luke Rhinehart, di uno scrittore che vede la trama del suo romanzo realizzarsi pericolosamente nella realtà. Si ride e si sorride parecchio, ma attenzione a non farci distrarre: come diceva Edgar Allan Poe, il posto migliore per nascondere qualcosa è in piena vista, e la soluzione del mistero potrebbe essere sotto il nostro naso... teniamo gli occhi aperti!

Per chi ama i libri, la lettura ed è appassionato di gialli, questo romanzo rappresenta la perfezione, almeno sulla carta. Lo scrittore Marius Serra, ci regala una storia ambientata nel giorno più bello dell'anno per noi lettori: Sant Jordi, giorno in cui si festeggiano i libri con iniziative dedicate e uniche nella bella Barcellona. La particolarità che rende unico il romanzo, è il fatto che si tratti di una storia nella storia ma, soprattutto, che gli eventi siano reali in un certo senso. Marius Serra, e il suo libro, sono infatti protagonisti della vicenda così come moltissimi volti noti menzionati nella storia (tra l'altro, volevo dire all'autore che Zafon non si tocca nemmeno per scherzo!!!). 

Questa curiosa trama che mescola, quindi, realtà e finzione, è la stessa del libro di cui parla la storia (sì, lo so è intricata e illogica come cosa), perciò abbiamo tre storyline identiche che si sviluppano nel giro di quattrocento pagine e con un giallo ancora più misterioso da risolvere. Per quanto mi riguarda, è stata messa troppa carne al fuoco, troppissima!!!! Ho fatto una fatica pazzesca a seguire la narrazione, i capitoli sono brevi e cambiano continuamente POV, il ritmo è velocissimo ed è difficile metabolizzare il tutto. Tanti nomi da ricordare, tanti dettagli e un gioco complicatissimo che è la chiave per risolvere il caso.

Di base, l'idea è interessante e l'ambientazione mi è piaciuta tantissimo ed è ben descritta ma per il resto non ci siamo e la storia si riprende solo verso l'epilogo che, tra l'altro, ci regala un finale apertissimo che mi ha lasciato una curiosità pazzesca, della serie 'ma finisce proprio ora che iniziavo a capirci qualcosa?!'. Cosa dire, quindi, ci sono elementi positivi e negativi, come in tutte le cose, ma dato che quasi sicuramente ci sarà un seguito, lo promuovo con riserva in attesa di avere un quadro completo sulla storia!


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