venerdì 27 ottobre 2017

Recensione "Alaska" di Brenda Novak

Buongiorno lettori,
in queste settimane sto recuperando qualche arretrato e, tra le mie letture, c'è stato anche il thriller psicologico di Brenda Novak, "Alaska".
Buona lettura!


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Stanno accadendo strane cose nel piccolo villaggio di Hilltop, remota località dell'Alaska dove l'inverno è così gelido da ottenebrare le coscienze. Da quando, tre mesi prima, è stata aperta Hanover House, una clinica psichiatrica di massima sicurezza che ospita con finalità scientifiche i più feroci serial killer d'America, nessuno dorme più sonni tranquilli e a nulla servono le rassicurazioni di Evelyn Talbot, la psichiatra trentenne e determinata che dirige l'istituto insieme al collega Fitzpatrick. Soprattutto quando nella neve avviene un macabro ritrovamento: i resti di una donna, orrendamente martoriata. Per il giovane sergente Amarok è la conferma di ciò che ha sempre temuto: portare un branco di efferati assassini a pochi metri dalle loro case e dalle loro famiglie è stata una decisione estremamente pericolosa. Ma la sua fermezza si scontra con il fascino fragile e misterioso di Evelyn, il cui passato nasconde il più nero e atroce degli incubi. E mentre una violenta tormenta di neve si abbatte sul paese rendendo impossibili i collegamenti e le comunicazioni, la psichiatra ha più di un motivo per pensare che quel primo omicidio sia un messaggio destinato proprio a lei e che l'ombra del passato la stia per raggiungere ancora una volta.

Il libro parte in quarta. Un luogo isolato, una struttura psichiatrica dedicata ai peggiori serial killer d'America e una psichiatra dal passato macabro. Gli elementi per un ottimo thriller ci sono tutti e le mie aspettative sono state quasi del tutto soddisfatte. Evelyn è una donna con una missione e uno scopo ben preciso e non vuole distrazioni. Il suo lavoro è continuamente messo sotto accusa e la situazione precipita quando una serie di omicidi sconvolge la tranquilla cittadina di Hilltop.

Noi serial killer siamo i vostri figli,
siamo i vostri mariti, siamo ovunque.

Chi si nasconde dietro questi efferati omicidi? E perché le scene del crimine, e le modalità con le quali sono stati perpetrati, ricordano così tanto la vicenda in cui era rimasta coinvolta Evelyn?
Questi sono solo alcuni interrogativi che ci ritroviamo davanti man mano che si procede con la lettura. Gli indizi dicono tutto e il contrario di tutto. Fino alla fine non è chiara l'identità del colpevole e, devo ammettere, che sono rimasta sorpresa dalla scelta dell'autrice.
La narrazione ha un ritmo incalzante e la prosa della Novak mantiene livelli di suspense altissimi per quasi tutta la lettura. 

La componente psicologica, in libri come questi, è fondamentale e su questo ho trovate qualche carenza da parte dell'autrice. C'è stato poco lavoro sul lato psichiatrico vero e proprio, sembra più un poliziesco che un thriller psicologico. L'epilogo mi è piaciuto e mi ha lasciata con tanta curiosità.
A questo punto spero di leggere presto il continuo di questa storia.



4 commenti:

  1. Ciao Marta, bella recensione ^^ Non sono nel mood giusto ma terrò presente questo libro per il futuro ^^

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  2. Ho questo libro da mesi ma non mi decido a leggerlo, tu me ne hai fatto venire voglia 💙

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  3. Wow , non sapevo fosse una serie !
    Mmm, peccato per la componente psicologica poco approfondita :/

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  4. Anche a me è molto piaciuto questo libro! Solo ho un po' paura che non verrà pubblicato il seguito...

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