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giovedì 19 ottobre 2017

[Blogtour] "La rilegatrice di storie perdute" di Cristina Caboni

Buongiorno lettori,
si conclude oggi il tour dedicato all'ultimo romanzo di Cristina Caboni, "La rilegatrice di storie perdute". Siamo partiti alla scoperta delle librerie più belle di Roma su Everpop (QUI), passando poi da Monaco su Regin La Radiosa (QUI) e infine di Vienna su Devilishly Stylish (QUI).
In questa ultima tappa, abbiamo avuto il piacere di fare qualche domanda all'autrice e questo è il risultato, buona lettura!


Domanda. Il peregrinare dei protagonisti è una metafora di un viaggio più significativo e profondo?

Risposta- Sì, perché ogni volta che reagiamo a qualcosa riusciamo a conoscerci un po' più a fondo. Attraverso le nostre azioni riusciamo a capire chi siamo perché ci interfacciamo con cose inaspettate.
Tutto quello che accade ci porta ad un viaggio verso la conoscenza di noi stessi e verso la consapevolezza. Per questo, nei miei romanzi, ci sono sempre degli spostamenti verso un qualcosa di idealizzato, è un viaggio all'interno di noi stessi.

Ti rappresenta più Clarice o Sofia?

Mi sono identificata più con Clarice, me la sentivo proprio sotto la pelle.

Forse perché Clarice è più combattiva di Sofia...

Sì, ma non solo. E' proprio il suo modo di vedere la vita. E' così generosa e capace di trovare il buono ovunque. E' interessata alle cose belle, tanto da volerle a tutti i costi: nonostante il pericolo, si reca dal rilegatore per imparare a fare la rilegatrice perché è il suo sogno.
E' una donna che combatte per le sue idee.

Scrivi romanzi sempre al femminile. C'è un motivo particolare dietro questa scelta?

La psicologia femminile, per me, è più facile da affrontare. Trovo che il mondo delle donne sia molto affascinante. Hanno capacità di adattamento e di rinascita straordinarie. Con questo romanzo, credo di aver reso giustizia anche agli uomini. Tomaso è un personaggio fantastico, è quasi un co-protagonista in questo libro. 

I tuoi libri trattano temi particolari e specifici. Quanto lavoro di ricerca c'è dietro?

Il lavoro di ricerca dura molti mesi ed è fondamentale altrimenti non posso iniziare la storia che ho in testa. A seconda dell'argomento, la storia può andare in un modo o in un altro.
La parte preliminare è la più complessa e la più intensa perché richiede più fatica.

Puoi anticiparci qualcosa sul tuo prossimo progetto?

Sarà un'esperienza al femminile con personaggi molto forti, anche al maschile.
Spero di terminarlo per il prossimo anno!


Spero vi siate divertiti a leggere l'intervista, ora è arrivato il momento di dirmi cosa pensate del romanzo (trovate la mia recensione, QUI) e del blogtour preparato da me e dai miei colleghi.
Se avete perso qualche tappa, vi allego il calendario per recuperarle.



Non perdete la possibilità di vincere una copia del libro.
Per partecipare al giveaway vi basterà:

- Commentare tutte le tappe
- Seguire la pagina Facebook dell'autrice → QUI

Per rendere tutto più pratico, vi basterà compilare il form sottostante ↴


martedì 17 ottobre 2017

Recensione "La rilegatrice di storie perdute" di Cristina Caboni

Buongiorno lettori,
oggi voglio parlarvi dell'ultimo romanzo di un'autrice che adoro.
Si tratta de "La rilegatrice di storie perdute", di Cristina Caboni.
Buona lettura!


Acquistalo, QUI

La copertina finemente lavorata avvolge le pagine ingiallite dal tempo. Con gesti delicati ed esperti Sofia sfiora la pelle e la carta per restaurare il libro e riportarlo al suo antico splendore. La legatoria è la sua passione. Solo così riesce a non pensare alla sua vita che le sta scivolando di mano giorno dopo giorno. Quando arriva il momento di lavorare sulle controguardie, il respiro di Sofia si ferma: al loro interno nascondono una sorpresa. Nascondono una pagina scritta a mano: è la storia di una donna, Clarice, appassionata di arte e di libri. Un'abile rilegatrice vissuta nel primo Ottocento, quando alle donne era proibito esercitare quella professione. Una donna che ha lottato per la sua indipendenza. Alla luce fioca di una candela ha affidato a quel libro un messaggio lanciato nel mare del tempo, e una sfida che può condurre a uno straordinario ritrovamento chi la raccoglierà. Sofia non può credere al tesoro che ha tra le mani. Quella donna sembra parlare al suo cuore, ai suoi desideri traditi. È decisa a scoprire chi sia, e quale sia il suo segreto. Ad aiutarla a far luce su questo mistero sarà Tomaso Leoni, un famoso cacciatore di libri antichi ed esperto di grafologia. Insieme seguono gli indizi che trovano pagina dopo pagina, riga dopo riga, città dopo città. Sono i libri a sceglierci, e quel libro ha scelto Sofia. Dopo più di duecento anni, solo lei può ridare voce a Clarice. E solo la storia di Clarice può ridare a Sofia la speranza che aveva perduto. Perché la strada per la libertà di una donna è piena di ostacoli, ma non bisogna mai smettere di mirare all'orizzonte.


La duplice storia di Clarice e Sofia mi ha colpita e affascinata moltissimo. La Caboni ci abituati a romanzi straordinari e interessanti che hanno sempre un tema originale attorno al quale ruota l'intera vicenda. In questa storia si parla di libri e di un mistero nascosto tra le pagine di una antica collezione letteraria. Ho apprezzato entrambe le protagoniste, per motivi diversi. Sono due modelli femminili di forza e passione che hanno bisogno una dell'altra per completarsi e garantire il finale perfetto.

Guarda Clarice, i libri non sono solo storie.
Tutto in essi è arte. Sai cos'è l'arte, mia piccola principessa?
(...) E' una delle massime espressioni dell'ingegno umano, tesoro.
E' la creatività. Senza, saremmo ben poco.

Nonostante siano separate da secoli di distanza, Clarice e Sofia sono fortemente collegate dalla stessa passione e dalla stessa personalità. Tomaso Leoni, un grafologo dal fascino indiscutibile, si è dimostrato un'ottima spalla per Sofia e un personaggio interessante e completo. Il tema romantico è trattato con delicatezza ma è il vero motore della storia. E' una romanzo appassionante, in ogni sua parte. L'autrice dimostra una profonda conoscenza della materia in questione e ne descrive ogni piccola sfumatura. Sembra quasi di poter sentire sotto le mani la pelle levigata di una copertina e l'odore inconfondibile delle pagine grazie alle vivide e dettagliate caratterizzazioni.

Non c'è nulla che ti possa rendere libera quanto un libro.
Nelle sue pagine troverai sempre uno spazio.
Sarai tu a decidere come utilizzarlo.

Ho letto tutti i libri di questa autrice perciò conosco bene l'elegante e ricercata scrittura che accompagna i suoi romanzi. Quello che non mi aspettavo, era trovare una storia in grado di superare tutte le precedenti e che ho divorato nel giro di qualche ora.
E' stato bellissimo viaggiare per mezza Europa, scoprire misteri e segreti sepolti tra le pagine di libri perduti, è una storia dal ritmo travolgente che promuovo a pieni voti.
Consigliatissima!


Altri romanzi dell'autrice:

- Il sentiero dei profumi → Recensione

- La custode del miele e delle api → Recensione

- Il giardino dei fiori segreti → Recensione




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