mercoledì 18 dicembre 2024

Recensione "La serie di Fossosecco" di Corrado Peli

 Buongiorno e ben trovati sul blog.

Oggi vi parlo di una serie che ho amato tantissimo e che, purtroppo, è passata un po' in sordina.

Si tratta della dilogia firmata dalla penna di Corrado Peli, "La balotta dei tramonti" composta, per l'appunto, da due libri: "La maledizione di Fossosecco" e "Il ponte dell'impiccato". Entrambi sono stati pubblicati da Fanucci.

Buona lettura!



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È una torrida giornata di inizio settembre quando la famiglia Adani si trasferisce da Genova a Fossosecco, piccolo centro sperduto nella Bassa tra Bologna, Ferrara e Ravenna. Giuseppe Adani ha deciso che quel tranquillo paese di pianura è il luogo ideale per Marco, il figlio tredicenne rimasto paralizzato dalla vita in giù dopo un incidente stradale in cui è morta la madre. Il ragazzo si integra fin da subito nella nuova realtà, sfrecciando lungo le strade del paese in sella alla sua Silver Bullet, un triciclo a motore potenziato. E mentre si salda l’amicizia con i coetanei Andrea e Stefano, Marco si rende conto che a Fossosecco accadono cose strane. A turbare le sue notti è la figura di un uomo che compare ogni volta alle undici a poca distanza dal casolare degli Adani, vaga per mezz’ora tra i campi e infine scende in un lago scomparendo sotto la superficie. Ma l’aspetto più inquietante è che soltanto Marco riesce a vederlo. Il nuovo gruppo di amici, al quale si uniscono le coetanee Lucia e Mirella, si troverà così a indagare su una serie di eventi che risalgono a decenni prima, finanche alla Seconda guerra mondiale.

Nel primo capitolo delle serie, Corrado Peli ci conduce in un piccolo paesino nel bolognese. L'ambientazione è uno dei punti forti della serie perché appare, da subito, un posto misterioso e ricco di storia. L'autore descrive nel dettaglio Fossosecco: le vie, i boschi e soprattutto le leggende che aleggiano sulla cittadina e che sono destinate a diventare un argomento di rilievo con l'arrivo di Marco Adani e la sua famiglia.

Credit: mappaspiagge.it


Marco è il protagonista della serie, è rimasto paralizzato a seguito di un incidente e si muove a bordo della  mitica Silver Bullet: un triciclo a motore che gli salverà la vita più volte nel corso della serie. E' un personaggio complesso e pieno di sfumature, un ragazzino costretto a crescere più in fretta dei coetanei e che dovrà confrontarsi con un "dono" più grande di lui. Dopo pochi giorni dal suo arrivo a Fossosecco, infatti, comincia a vedere la figura di un soldato che cammina vicino alla riva del lago per poi scomparire sotto la sua superficie. Come se la cosa non fosse già inquietante di suo, la situazione diventa ancora più misteriosa perché è l'unico a vedere questa scena ogni sera.

Il gruppo di amici che si è creato attorno a Marco, composto da Stefano, Andrea e Lucia, pur credendo all'amico non può essergli di aiuto. Ma grazie alle loro conoscenze sulle leggende del luogo, inizia a farsi strada una teoria sul fenomeno e sul ruolo che riveste Marco nei panni di unico testimone.
Il gruppo di ragazzi si trasforma ben presto in una squadra improvvisata di investigatori che ha come obiettivo quello di far luce su un caso di scomparsa iniziato molti anni prima.

Credit: leggo.it

Ne "La maledizione di Fossosecco", conosciamo nel dettaglio i personaggi e li vediamo evolvere e affrontare situazioni difficili che fanno mettere in dubbio tutto ciò in cui hanno sempre creduto. Come lettrice, sono stata fiera di loro e di come tutti siano riusciti a superare i propri limiti con coraggio e determinazione. Le pagine scorrono via velocemente, complice una scrittura evocativa e molto coinvolgente, tanto che arrivati al finale non si può fare a meno di bramare IMMEDIATAMENTE il secondo libro perché "non può finire così"!


Sono iniziate le vacanze di Natale e nel casolare della famiglia di Marco regna il caos: Anna, sua sorella, continua a frequentare Attila Brusa mentre il padre Giuseppe subisce le insistenze di Luzio Brusa che vuole a tutti i costi i suoi terreni. Dopo qualche esitazione, Marco decide di indagare sulla morte di don Silvio – l’origine di tutta la faccenda – partendo da un crocifisso nero con un Cristo filiforme dagli occhi dipinti di rosso. Raduna così gli amici per far luce sulle vicende che affliggono Fossosecco da decenni, tra cui il suicidio di Pillari. Rosa, la vedova di Giorgio Pillari, rivela che il padre di Luzio Brusa, Oreste, credeva alle visioni del marito e fissò un incontro con lui: pochi giorni dopo Pillari venne trovato impiccato e Oreste fu ricoverato in una clinica privata dove in seguito fu dichiarato morto. Tra un’incursione notturna nel cimitero comunale, un’operazione di spionaggio nei magazzini del mattonificio e incontri sempre più inquietanti con i fantasmi, Marco e tutta la banda dovranno svelare una serie di segreti per risolvere il caso, aiutando così gli spiriti a trovare la pace.

Credit: Allestimenti di Natale

"Il ponte dell'impiccato" inizia, quindi, esattamente dove finisce il primo libro sia a livello temporale che narrativo. Siamo a Natale e la Balotta dei tramonti ha appena compiuto un'impresa storica risolvendo quello che si era rivelato un cold case fatto e finito. Ovviamente, però, il loro compito non è finito qui. Con nuovi personaggi e altrettanti approfondimenti sulle nostre vecchie conoscenze, Corrado Peli ci incanta con un nuovo mistero da risolvere costellato, ancora una volta, di innumerevoli pericoli lungo la strada dato che 'il nemico' è parte integrante di Fossosecco.

Credit: Castagniccia Mari e Monti

Il dono di Marco è un fardello enorme da portare perciò il gruppo cerca un modo per spezzare questa "maledizione" liberando tutti i fantasmi di Fossosecco in maniera definitiva e facendo giustizia a tutti loro. L'azione si concentra sulla famiglia dei Brusa che, alla stregua di un polpo, ha avvolto l'intera città nei suoi tentacoli ed è responsabile di numerose ingiustizie. 

In questo secondo capitolo della serie ci sono tantissimi colpi di scena e si trovano le risposte agli interrogativi iniziati già nel primo libro. Largo spazio viene lasciato anche all'elemento paranormale per la gioia di tutti i lettori che amano queste vibes. 
Corrado Peli è riuscito nell'impresa di farmi appassionare ad una storia adolescenziale, sulla carta, ma piena di emozioni e misteri che mi hanno tenuta incollata alle pagine per giorni.

Non vi nascondo che l'epilogo ha portato con sé tantissima tristezza perché avrei voluto non dover mai abbandonare Fossosecco e Marco che, in particolare, si è conquistato un posto speciale nel mio cuore. Quello che voglio dirvi, quindi, è che non dovete lasciarvi fuorviare dall'apparenza perché si tratta di una serie di tutto rispetto e scritta divinamente.

E' assolutamente necessario leggerli in ordine per avere un senso di completezza ma anche per godervi questo viaggio straordinario. Sono super fiera che questa bellissima serie sia made in Italy ed è entrata a pieno titolo tra le mie preferite!













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