lunedì 14 novembre 2022

Recensione "Sleepwalk" di Dan Chaon

 Buongiorno lettori, 

nella recensione di questa settimana vi racconto la mia opinione sul nuovo libro di Dan Chaon, "Sleepwalk", edito da NN Editore. 

Buona lettura!



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Will Bear ha cinquant’anni e non ha mai avuto un vero lavoro, mai pagato le tasse, mai avuto una relazione seria. Si è costruito una vita senza radici né legami, a parte l’amica d’infanzia, Experanza; e a bordo del suo camper, la Stella Polare, attraversa un’America senza più leggi, controllata da droni e milizie private, svolgendo losche commissioni per conto di una fantomatica società di servizi, in compagnia di un vecchio cane da combattimento affetto da stress postraumatico. Un giorno, su uno dei suoi tanti cellulari, riceve la telefonata di una certa Cammie, che gli dice di essere sua figlia e di essere in pericolo. Nonostante i sospetti iniziali, Will si fida di lei. E mentre sente fiorire dentro di sé un autentico affetto paterno, comincia a dubitare di tutto e di tutti, diradando la nebbia che avvolge il suo passato e la sua identità. Dopo La volontà del male e Il riflesso del passato, Dan Chaon torna con un romanzo di frontiera, una fuga rocambolesca e allucinata, una sleepwalk da un mondo dilaniato da controllo sociale, pandemie e cambiamento climatico. E alternando bonaria ironia e malinconica consapevolezza, posa il suo sguardo sull’amore, l’empatia e l’istinto, forze primordiali in grado di regalare sempre un’altra possibilità, anche quando tutto sembra perduto.


La prima cosa che mi ha colpita di questo nuovo romanzo di Dan Chaon, è l'ambientazione molto realistica e, allo stesso tempo, claustrofobica e desolata. I temi trattati, pandemie, cambiamenti climatici e controllo eccessivo di tutta la popolazione, oltre ad essere molto attuali, conferiscono alla storia veridicità e un crudo realismo. Non è difficile immaginare la fuga di Will Bear, la paura di Cammie e questo nemico che sembra essere ovunque ma allo stesso tempo è qualcosa di impalpabile e astratto. 

I due protagonisti, Will e Cammie per l'appunto, sono rispettivamente padre e figlia ma nessuno dei due sapeva dell'esistenza dell'altro fino all'inizio di questa vicenda né c'era mai stato alcun contatto tra loro, tantomeno un incontro. Ho adorato l'iniziale diffidenza di Will, abituato ad essere un solitario con zero vita sociale e un'innata sfiducia nel genere umano, lasciare il posto alla speranza e poi all'affetto che inizia a provare per una perfetta estranea che dice di essere sua figlia. Anche Cammie, dal canto suo, suscita simpatia grazie ad un carattere schietto, senza filtri e alla sua volontà di rischiare il tutto e per tutto pur di trovare suo padre.

"Sono stato pazzo per un po'. Ma poi ne sono uscito. Sono scappato."

Ciò che convince a continuare la lettura, oltre ai motivi sopra elencati, è il mistero del ruolo di Will in questa società misteriosa che si occupa di affari discutibili. Ci si ritrova a dubitare di tutto e tutti mentre il cerchio si stringe intorno ai due protagonisti. Non attirare l'attenzione diventa di primaria importanza ma è un'impresa complicata quando si è costantemente monitorati da droni e satelliti.

La scrittura di Chaon è ipnotica e scorrevole, nonostante la narrazione sia perlopiù molto placida e senza bruschi cambi di rotta, mi sono ritrovata all'epilogo senza nemmeno rendermene conto. Ho amato le atmosfere e i paesaggi, i personaggi e gli spunti di riflessione su ciò che sta accadendo anche nella nostra realtà. Se amate le storie vere e autentiche, questo libro fa di sicuro al caso vostro.





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