martedì 26 settembre 2017

Recensione "Ci vediamo un giorno di questi" di Federica Bosco

Buongiorno a tutti,
voglio parlarvi dell'ultimo libro di Federica Bosco. Una storia che mi ha emozionata moltissimo come non mi accadeva da tempo.
Buona lettura!


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A volte per far nascere un'amicizia senza fine basta un biscotto condiviso nel cortile della scuola. Così è stato per Ludovica e Caterina, che da quel giorno sono diventate come sorelle. Sorelle che non potrebbero essere più diverse l'una dall'altra. Caterina è un vulcano di energia, non conosce cosa sia la paura. Per Ludovica la paura è una parola tatuata a fuoco nella sua vita e sul suo cuore. Nessuno spazio per il rischio, solo scelte sempre uguali. Anno dopo anno, mentre Caterina trascina Ludovica alle feste, lei cerca di introdurre un po' di responsabilità nei giorni dell'amica dominati dal caos. Un'equazione perfetta. Un'unione senza ombre dall'infanzia alla maturità, attraverso l'adolescenza, fino a giungere a quel punto della vita in cui Ludovica si rende conto che la sua vita è impacchettata e precisa come un trolley della Ryanair, per evitare sorprese al check-in, un muro costruito meticolosamente che la protegge dagli urti della vita: lavoro in banca, fidanzato storico, niente figli, nel tentativo di arginare le onde. Eppure non esiste un muro così alto da proteggerci dalle curve del destino. Dalla vita che a volte fortifica, distrugge, cambia. E, inaspettatamente, travolge. Dopo un'esistenza passata da Ludovica a vivere della luce emanata dalla vitalità di Caterina, ora è quest'ultima che ha bisogno di lei. Ora è Caterina a chiederle il regalo più grande. Quello di slacciare le funi che saldano la barca al porto e lasciarsi andare al mare aperto, dove tutto è pericoloso, inatteso, imprevisto. Ma inevitabilmente sorprendente.

Un proverbio famoso recita così: "Chi trova un amico, trova un tesoro". E Ludovica e Caterina ne sono la prova vivente. Mi ha colpita subito la diversità di queste due protagoniste. Una riflessiva, timorosa e remissiva; l'altra un uragano di idee, allegria e una vita vissuta al mille per mille. Non ho preferito l'una o l'altra, ma ho apprezzato moltissimo i pregi e difetti di entrambe. Sono due donne molto umane e realistiche, non sono per nulla stereotipate e la loro amicizia è vera e sincera, nonostante gli alti e bassi.

Nel mio mondo pieno di spigoli lei era una piacevole imbottitura.
Perché a me la vita metteva sempre un po' in soggezione,
come se fossi sua ospite e non volessi disturbare,
mentre Cate non si faceva nessun problema a camminarle sui tappeti
con le scarpe sporche.

Il rapporto tra le due è il perno centrale del romanzo, è un'amicizia che cresce e affronta gli ostacoli più diversi. Mi è piaciuto vedere il percorso in evoluzione di Ludovica e la sua ri-nascita. Dalla prima alla seconda parte del libro il suo personaggio subisce la trasformazione più evidente ma anche l'esuberante Caterina ci riserverà dei momenti assolutamente emozionanti.
La trama del libro è mix ben riuscito su varie tematiche che coinvolge il lettore al cento per cento.
L'autrice mantiene la capacità di emozionare il lettore ed entrare nel cuore attraverso personaggi unici. Non era facile parlare di malattia senza scadere drammatico, ma la Bosco è riuscita ad affrontare tutto con una delicatezza disarmante.

L'amore, quando si è grandi e si sono fatti un bel po' di errori,
ha un sapore migliore.
Sa di fiducia.

Una storia che va al di là dell'amicizia, al di là del dolore e della speranza.
Una storia che insegna a vivere il presente, a non lasciarsi guidare da un vita gestita dagli altri, dal rancore e dalla rabbia. Un romanzo che serve a far pace con sé stessi. L'ho letto in una giornata triste, tristissima ed è riuscito ad essermi di conforto e di insegnamento.
Non sarà il classico romanzo ironico della Bosco, ma vi assicuro che vi ruberà il cuore.
E' inevitabile.





1 commento:

  1. Ciao! Io sono una grande fan di questa autrice e non vedo l'ora di leggere il romanzo!

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