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mercoledì 28 maggio 2025

Recensione "Il labirinto dei dieci sospetti" di C.B. Everett

 Buongiorno e ben ritrovati sul blog.

Oggi vi parlo di un libro che mi ha stupito, in positivo, edito da Newton Compton. Si tratta de "Il labirinto dei dieci sospetti" e porta la firma di C.B. Everett .

Buona lettura!



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Pagine 352

Dieci sconosciuti si svegliano prigionieri in una vecchia casa dalla quale è impossibile uscire, senza ricordare come ci siano arrivati. Per scappare, devono far luce sulla scomparsa di una giovane donna. Ma insieme a loro, nei corridoi dell’abitazione si aggira un assassino, e presto il numero dei cadaveri inizia a salire. Chi sono questi sconosciuti? Perché sono stati scelti? Perché qualcuno vorrebbe ucciderli? E chi, o cosa, è in agguato nella cantina? Dimentica quello che pensi di sapere. Perché mentre puoi fidarti di te stesso, puoi davvero fidarti anche degli altri?

"Il labirinto dei dieci sospetti" racchiude in sé diversi generi che si fondono insieme in una storia originale e pazzesca. Dieci personaggi si risvegliano privi di ricordi in una vecchia magione in un luogo imprecisato. Oltre all'assenza di ricordi, la cosa più inquietante è che sono, letteralmente, intrappolati nella casa: finestre sbarrate, porte chiuse a chiave e una moltitudine di stanze e spazi da esplorare per cercare di venire a capo del mistero.

Questa casa contiene dei segreti.

Questa casa è infestata dai fantasmi.

Questa casa pullula di mostri.

Questa casa è la morte.

L'obiettivo è quello di trovare e salvare una ragazza scomparsa così il gruppo male assortito si concentra sul compito nella speranza di porre fine a questa situazione paradossale. Tra i vari punti di vista, quelli che mi sono piaciuti di più sono stati quello de "La bestia in cantina" (sì, avete letto bene e vi assicuro che vi regalerà gioie!), Kyle e il capitano Jimmy Saint (anche lui un super personaggio che avrà una bellissima evoluzione all'interno della storia). 

Non fatevi spaventare dai molteplici personaggi, man mano che si prende confidenza con le loro storie diventa più facile seguire la narrazione che, nonostante il sovraffollamento, risulta insolitamente chiara. Sulla stessa linea anche la scrittura che si adatta perfettamente ai vari personaggi cambiando tono e registro a seconda dei casi.

Devo uscire dalla villa, devo fuggire più lontano che posso. Devo scappare da tutta questa morte. Ecco cos'è questa casa: è la morte.

Durante la lettura della parte centrale ho avuto l'impressione di non capire bene la direzione che stava prendendo la storia perché, pur avendo tutte le caratteristiche di un giallo a camera chiusa con annessi omicidi, la sensazione è stata comunque quella di avere davanti una storia assurda con un fine misterioso.

Il tutto ha acquistato un senso con un finale shockante che non avevo minimamente intuito ma che è stato un vero e proprio colpo da maestro di C.B. Everett. Assolutamente consigliato!



venerdì 21 marzo 2025

Recensione "Mezzanotte è l'ora più buia" di Ashley Winstead

 Buongiorno lettori e ben ritrovati sul blog.

Voglio raccontarvi di un libro che ho letto in anteprima e che esce oggi per Newton Compton. Si tratta de "Mezzanotte è l'ora più buia", di Ashley Winstead. Un libro che volevo recuperare da tantissimo perché lo vedevo spesso tra le blogger americane.

Buona lettura!



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Pagine 352

Ruth Collier si è sempre sentita un'estranea nella cittadina della Louisiana dov'è nata e cresciuta, anche quando suo padre fa piovere sermoni infuocati dal pulpito della chiesa. A Bottom Springs, la sua parola vale quanto la legge. Ma ci sono cose che gli abitanti del paese temono più di Dio, come Low Man, una figura vampirica che si narra uccida i peccatori nei loro letti nelle notti senza luna. Quando un teschio viene trovato nelle profondità della palude, inizia la caccia a Low Man. I sospetti cadono su Everett, un vecchio amico di Ruth con un passato oscuro. Mentre Ruth ed Everett si avvicinano sempre di più, la ragazza inizia a capire che il vero male non va cercato negli orrori che si dice abitino nella palude, ma cammina tra loro. E mentre il confine tra ciò che è giusto e ciò che è sbagliato si fa sempre più sottile, quanto lontano si spingerà Ruth per salvare la persona che ama di più?

"Mezzanotte è l'ora più buia" catapulta il lettore direttamente nella parte più conservatrice e retrograda dell'America, la Louisiana. Siamo a Bottom Springs, una piccola cittadina in cui la fede è l'elemento più importante per la popolazione e il tratto che la caratterizza maggiormente. Qui i segni e le antiche credenze influenzano, e non poco, i comportamenti delle persone e le loro ambizioni. Chiunque si discosta dalle aspettative viene, nella migliore delle ipotesi, isolato e trattato da reietto.

In questo clima per nulla inquietante e teso, Ruth e Everett vivono un'amicizia molto particolare che ha avuto un ruolo deleterio e salvifico per entrambi, allo stesso tempo. Nel loro passato c'è stato un evento che li ha uniti e cambiati per sempre e quando, nel presente, vengono messi di fronte alle loro responsabilità il sottile equilibrio nel quale hanno vissuto finisce bruscamente.

Ashley Winstead descrive molto bene l'ambiente chiuso e chiaramente di stampo settario della cittadina. Inserisce anche degli argomenti delicati come la violenza su minori, l'aborto e la violenza domestica. Sembra quasi di trovarsi in un'altra epoca, soprattutto quando l'isteria di massa per alcuni omicidi tira in ballo una figura leggendaria, Low Man, che nell'immaginario comune viene per punire chi compie azioni malvagie. 

I due protagonisti subiscono una lenta evoluzione ma, soprattutto Ruth, rimane una personalità imperscrutabile fino all'epilogo che, lo ammetto, mi ha un po' commosso. Dopo lunghe e penose peripezie mi sarei aspettata un finale diverso o più giusto, ma forse è un concetto relativo. Nel complesso è una storia che mi ha appassionata e che ho letto con piacere ma non è un libro per tutti.

Data la particolarità della trama e la moltitudine di tematiche inserite, vi consiglio di approcciarvi al libro solo se apprezzate le storie che raccontano la vita segreta di piccole comunità a sfondo religioso.

⭐⭐⭐,5

venerdì 31 gennaio 2025

Recensione "La casa delle streghe" di Evangeline Walton

 Buongiorno e ben ritrovati sul blog.

Oggi parliamo di un romanzo gotico portato in Italia da Newton Compton a ottant'anni dalla sua prima edizione. Si tratta de "La casa delle streghe", di Evangeline Walton, in uscita oggi. Ho avuto la possibilità di leggerlo in anteprima e non vedo l'ora di raccontarvelo!

Buona lettura! 💓



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Pagine 352

Traduzione Marialuisa Amodio

Il neurologo e occultista newyorkese Gaylord Carew viene chiamato nel New England per curare Betty-Ann, una bambina di nove anni afflitta da strane visioni. Betty-Ann e sua madre Elizabeth Quincy si sono trasferite nella tenuta di famiglia dopo la morte della dispotica Sarai Quincy. L'anziana ha lasciato Witch House, situata su un'isola arida al largo della costa del Massachusetts settentrionale, ai suoi tre giovani eredi, i fratelli Joseph e Lee e la loro cugina Elizabeth, a patto che vivano tutti insieme sotto lo stesso tetto per dieci anni consecutivi. Ben presto, però, Betty-Ann inizia ad avere episodi di isteria e allucinazioni: afferma di aver visto ripetutamente una gigantesca lepre nera alla sua finestra, così come gli occhi di zia Sarai che la seguivano da un dipinto appeso alla parete. Quando si imbarca per raggiungere Witch House, Gaylord Carew crede di poter aiutare la bambina, ma la casa non è d'accordo e farà di tutto per impedirlo.

La storia che ci racconta Evangeline Walton è una vicenda senza tempo che si estende oltre i confini della normale linea spazio-temporale. Protagonista assoluta è Witch House, La casa delle streghe, una magione arroccata su un'isola remota costruita dalla famiglia Quincy. L'ultima erede della dimora, ha lasciato delle disposizioni testamentarie particolari: i due fratelli Joseph e Lee, insieme alla cugina Elizabeth, potranno ereditare la casa solo dopo averci abitato per dieci anni.

Quello che rende subito difficile la convivenza, è l'influenza che la casa sembra avere su Betty-Ann, la figlia di Elizabeth, perseguitata da visioni ed incubi. E' qui che entra in scena la figura di Gaylord Carew, un neurologo specializzato in occulto, che avrà il delicato compito di salvare la bambina dalle forze oscure che permeano ogni centimetro di Witch House.

A mio avviso, la parte migliore della storia di Evangeline Walton è tutta la prima parte in cui si narrano le origini di un male così radicato e profondo che ha segnato irrimediabilmente le sorti della famiglia, decimandola anno dopo anno. Le vibes sono, quindi, quelle tipiche del genere gotico e che strizzano l'occhio ai racconti di Poe e i romanzi di Shirley Jackson. 

Il messaggio è chiaro: le ingiustizie e i soprusi possono portare a conseguenze irreversibili che ricadono non solo sui diretti interessati ma anche sulle generazioni future. La scrittura di Evangeline Walton è scorrevole ed evocativa ma, in alcuni passaggi, risulta poco coinvolgente. Nella parte centrale, inoltre, si perde un po' il buon ritmo iniziale: il momento delle 'indagini' del dottor Carew mi è parso fin troppo piatto e senza scossoni. 

L'epilogo è abbastanza soddisfacente ma risulta affrettato e poco approfondito rispetto al resto. Nel complesso, è la storia perfetta per tutti gli amanti delle case infestate perché nonostante i difetti della trama, la casa è una perfetta protagonista che incute timore e che provoca quel brivido tanto caro a tutti gli amanti di questa tematica.





mercoledì 1 gennaio 2025

Cosa c'è nella mia wishlist del 2025?

 Buongiorno, primo post del nostro undicesimo anno insieme.

Spero che abbiate passato bene le feste, io ho ricevuto- e mi sono regalata- diversi libri ma ho già stilato una nuova lista dei desideri con libri in uscita nei primissimi mesi di questo 2025.

Fatemi sapere cosa ne pensate e se ce n'è qualcuno che vi ispira particolarmente. 😍





> Disponibile dal 2 Gennaio

- Le bugie sepolte nel mio giardino     


Tralasciando la copertina favolosa, anche la trama di questo thriller koreano non è niente male. Ve la riporto qui di seguito 🔎

A Seoul, dove vivi fa la differenza.
Ju-ran è una donna bellissima e ha una famiglia "perfetta": è sposata con un medico rinomato, ha un figlio sano e intelligente e finalmente una nuova casa con un enorme prato a Pangyo, un quartiere di lusso a soli 20 minuti dalla capitale. L'unica cosa che le dà sui nervi è la puzza che proviene dal giardino. Jae-ho, il marito, insiste che si tratti solo del concime per i fiori e che l'odore scomparirà presto, ma come una macchia d'olio su un bell'acquerello Ju-ran non riesce a cancellarlo dalla sua mente. E le azioni insignificanti di quello che ha sempre considerato il compagno ideale cominciano ad apparirle improvvisamente sospette. Specialmente dopo che una giovane donna lo accusa dell'omicidio di suo marito. E se Jae-ho fosse un assassino?

> Disponibili dal 10 Gennaio



Thriller nordico a tema psichiatrico, l'autrice è una mia omonima. 
Non penso di dover aggiungere altro 😝

Ira ha un destino scritto nel nome. È nel fiore dei vent'anni, è brillante, ma le ossessioni la divorano, la consumano, mettono in pericolo lei e gli altri. Clarissa è una psicologa affermata, famosa in tutta la Finlandia, una star dei talk show dove compare in tailleur griffato e tacco dodici perché vuole rispondere a un cliché. È a lei che Ira si rivolge per chiedere aiuto. Anche se certo non l'aiuto che Clarissa immagina. Ira infatti ha soprattutto bisogno di un alibi. Perché è un'assassina seriale, una spietata killer di uomini. D'altra parte nemmeno Ira immagina cosa si nasconde dietro l'aspetto impeccabile di Clarissa, quali rischi stanno correndo la sua brillante carriera e la sua vita. Chi dunque deve decifrare l'altra? La folle serial killer che si dipinge come una farfalla o la professionista che sorride sulle copertine dei magazine? Le parole occultano, manipolano, ingannano o guariscono? Come in una vertiginosa psicoterapia a cui il lettore ha il privilegio di assistere, Ira e Clarissa prendono a turno la parola per spiegare il proprio punto di vista, crearsi la propria via d'uscita. Alla fine non ci sarà più nessuno a cui credere, e al tempo stesso tutto sembrerà terribilmente chiaro.




I thriller domestici targati Newton di solito si rivelano delle perle interessanti quindi lui è finito direttamente in lista e, grazie alla casa editrice che me lo ha inviato in anteprima, riuscirò a parlarvene proprio il giorno dell'uscita. 😍

Lei è come me… E questo è molto pericoloso

La sua morte viene riportata al telegiornale del mattino. L’uomo con cui mia figlia usciva. Morto. Apparentemente un suicidio... Sbatto le palpebre lentamente una, due, tre volte. Mi si rizzano i capelli sulla nuca mentre stringo con maggior forza la tazza del caffè. Il mio respiro si mozza a più riprese. Non avevo idea della sua esistenza fino a poco tempo fa. Leah non mi dice più niente. Ma ho trovato le lettere che nascondeva. So che si è innamorata perdutamente di lui. Che le ha spezzato il cuore. E che adesso è morto. Vorrei più di ogni altra cosa che la notizia fosse scioccante solo perché si tratta di lui e per ciò che gli è accaduto. Ma conosco mia figlia troppo bene: so che c’entra qualcosa e che la dovrò difendere a tutti i costi...

> Disponibile dal 15 Gennaio



Qui niente di nuovo sul fronte occidentale, copertina ipnotica e titolo interessante. 
Genere mistery YA in cui si prevede del trash che non posso proprio perdermi!

Amanda Pruitt deve redimersi. D'altra parte, è stata lei a coinvolgere la sorella in un caso di omicidio come prima sospettata. Ma Cora era innocente e Amanda è diventata agli occhi di tutti la cattiva. 
Così, quando la mamma del suo amico d'infanzia è stata arrestata per l'omicidio di un eccentrico miliardario rifiutandosi di rilasciare dichiarazioni, Amanda decide di indagare. 
Il piano? Passare l'estate con sua zia, che lavora nell'hotel di montagna che - guarda caso - è anche il luogo del delitto, indagare sull'omicidio del miliardario e riconquistare la fiducia del suo amico Vince. 
Non era, invece, nei suoi piani incontrare un fantasma, innamorarsi di Vince, e, soprattutto, svenire e svegliarsi di fianco a un cadavere diventando la principale sospettata di un omicidio che non è sicura di non aver commesso…

> Disponbile da 11 Febbraio



Ho letto tutti i libri che sono stati pubblicati in Italia della Trope e in linea di massima mi piacciono molto. Anche in questo caso ho ricevuto il libro in anteprima- grazie Bookouture 💓- perciò ve ne parlerò il giorno dell'uscita.

Ava Green ha un lavoro di successo, due splendidi bambini e un marito che fa arrossire le altre donne. Ma ora che sto lavorando nella sua casa impeccabile, so che non tutto è così perfetto…

Sento le discussioni sussurrate a tarda notte. Finn riceve telefonate a orari strani – e quando parlo con i bambini, è chiaro che il loro papà sta mantenendo dei segreti.

Ora che so cosa si nasconde in questa casa, sono solo felice che Ava non abbia controllato troppo accuratamente le mie referenze. Perché Ava pensa di aver scelto me. 
Ma sono stata io a scegliere lei. Anche prima che mi assumesse, mi sono assicurata di conoscere tutti i piccoli segreti di questa famiglia.

E quando capiranno il vero motivo per cui sono qui, 
sarà troppo tardi.

> Disponibile dal 21 Febbraio



Questo thriller tutto al femminile ha delle ottime premesse e non vedo l'ora di leggerlo!

Meghan, Brecia e Skye sono giovani donne di bell’aspetto e piene di potenziale. Hanno sogni e ambizioni differenti e sono cresciute in contesti diversi. Eppure, c’è qualcosa che le accomuna: tutte e tre sono state uccise dallo stesso uomo. James Carson le ha trovate su Internet mascherandosi da scapolo d’oro su un’app di incontri, si è presentato sul loro posto di lavoro con sorrisi a trentadue denti e carisma da vendere, le ha convinte a bere un drink di troppo e a salire sulla sua auto grazie al suo volto da star di Hollywood. Single, attraente e premuroso - troppo bello per essere vero. E infatti ben presto tutte loro hanno scoperto gli impulsi agghiaccianti nascosti dietro alla sua facciata da perfetto gentiluomo. L’ha fatta franca per tre volte. Chi gli impedirà di continuare a fare del male indisturbato? Dopo essersi trovate nel limbo oltre la vita terrena, le ragazze mettono alla prova i propri poteri di fantasma e decidono di unire le forze per consegnare James alla giustizia. Sono determinate e non si arrenderanno finché non troveranno un modo per fermarlo. Che la sfida abbia inizio.


> Disponibile dal 20 Marzo

- Qui per sempre


Adoro Mark Edwards e questo thriller domestico con i suoceri che autoinvitano in casa per poi prendere la residenza mi fa sentire già un fortissimo senso di claustrofobia. Non vedo l'ora di vedere di cosa si tratta 😂

Gemma Robinson entra nella vita di Elliot come un turbine, si sposano e si stabiliscono a casa sua. Quando lei gli chiede se i suoi genitori possano restare per un paio di settimane, lui è entusiasta di accettare. Ma non ha ben chiaro a cosa stia andando incontro.
I Robinson arrivano con la sorella di Gemma, Chloe, una giovane donna misteriosa che si rifiuta di parlare o di lasciare la propria stanza. E poi ci sono quelle cicatrici sul corpo di sua moglie e di cui lei non vuole mai parlare... Elliot inizia a sospettare che i Robinson possano nascondere un oscuro segreto.
Man mano che i suoceri si mettono sempre più a proprio agio nella casa del genero, arrivando ad invadere tutti gli aspetti della sua vita, diventa chiaro come non abbiano la minima intenzione di andarsene. Per proteggere Gemma e il loro matrimonio, Elliot inizierà allora a scavare nel passato dei Robinson ... ma sarà veramente preparato ai segreti che potrebbe riportare a galla?













mercoledì 9 ottobre 2024

Recensione "Dodici indizi per morire" di Andreina Cordani

 Buongiorno lettori e ben ritrovati sul blog. 

Oggi parliamo ancora di gialli a tema natalizio con il libro di Andreina Cordani, "Dodici indizi per morire", uscito proprio ieri per Newton Compton Editori. 

Buona lettura!




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Traduzione Marialuisa Amodio

Editore Newton Compton 

Pagine 320

Negli anni dell'università, otto amici avevano creato un club molto particolare: la Murder Masquerade Society. Insieme risolvevano efferati crimini rigorosamente inventati. Fin quando, all'ultima sfida di Natale, un membro del gruppo era scomparso letteralmente nel nulla. Dodici anni dopo gli ormai ex studenti ricevono un misterioso invito: li aspetta una festa con delitto a tema natalizio in una bellissima e remota casa di campagna in Scozia. Avranno dodici giorni per risolvere il mistero. Poco dopo l'arrivo, il gioco inizia e a tutti sembra di essere tornati ai vecchi tempi: determinazione, complicità, divertimento. Almeno fino al giorno dopo, quando qualcuno viene trovato impiccato a un pero. Stavolta il gioco è fin troppo reale e rischia di portare a galla segreti a lungo nascosti. Per sopravvivere fino al mattino di Natale, gli amici dovranno affrontare la verità su ciò che accadde quella fatidica notte di dodici anni prima.


"Dodici indizi per morire" incarna alla perfezione i principi base che un buon giallo deve avere: un contesto isolato e difficile da raggiungere/abbandonare, un gruppo ben definito di personaggi, uno o più delitti a scuotere gli animi. 

Per completare il quadro, Andreina Cordani inserisce una filastrocca tipica del luogo che anticipa gli eventi che andremo via, via a leggere. 

La narrazione si muove su due piani temporali: il Natale attuale e quello di dodici anni prima,i personaggi sono più o meno gli stessi e insieme formano la Murder Masquerade Society: una sorta di associazione di rampolli benestanti che passa il tempo ad organizzare e risolvere cene con delitto.

Il motivo che li vede di nuovo riuniti è scoprire cosa ne è stato di uno di loro, misteriosamente scomparso da una stanza chiusa a chiave dall'interno durante il loro ultimo raduno, dodici anni prima.

In realtà la storia cela ben altro sotto la superficie, Andreina Cordani si diverte a scoprire le carte poco a poco, mostrando le luci ma soprattutto le ombre dei suoi personaggi. Un quadro complesso e interessante tutto da scoprire.

Il movente principale che sta dietro al domino dei delitti è piuttosto importante ma si perde nei gossip, nei ricatti e nei pettegolezzi più frivoli che ritroviamo praticamente ovunque nel libro.

"Dodici indizi per morire" è, quindi, un libro giallo costruito con ottime basi che si perdono un po' strada facendo; nonostante lo stile fluido e frizzante dell'autrice, i suoi colpi di scena ben orchestrati e un finale rocambolesco ma ben riuscito, il libro non è tra i più originali e non riesce a stuzzicare più di tanto un lettore amante del genere proprio perché simile a molti altri.

Può essere una valida proposta soltanto per chi non è esperto in materia altrimenti rischia di essere catalogato nella categoria "visti e rivisti". Peccato!

⭐️⭐️⭐️

venerdì 4 ottobre 2024

Recensione "L'orfanotrofio sul lago" di Daniel G. Miller

 Buongiorno lettori e ben ritrovati, 

questa settimana è stata ricchissima di uscite e anche oggi sono qui per parlarvi di una delle mie ultime letture, "L'orfanotrofio sul lago", uscito da pochissimo per Newton Compton Editori e firmato dalla penna di Daniel G. Miller. 

Buona lettura!




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Traduzione Mariafelicia Maione

Editore Newton Compton 

Pagine 288

Hazel sente il bisogno di una svolta nella sua esistenza. Ha trent'anni, è single e la sua agenzia investigativa stenta a decollare. La fortuna sembra finalmente girare quando Madeline Hemsley, una donna ricca quanto misteriosa, si presenta a Hazel con un'offerta troppo allettante per poterla rifiutare: una ragazza è scomparsa dall'orfanotrofio in cui viveva e Madeline vuole che lei la trovi. Inizialmente sembra un normale caso di fuga, ma mentre Hazel procede con le indagini, incappa in indizi che fanno sospettare una verità ben più oscura: macchie di sangue inspiegabili, simboli criptici, figure sinistre che cominciano a seguire ogni sua mossa. Più scava, più si rende conto che quell'orfanotrofio cela segreti terrificanti. E anche Madeline sembra nascondere qualcosa... Una ragazza scomparsa, un luogo sospeso nel tempo dove si annidaun inquietante mistero.

Gli elementi che più mi hanno convinta in questo libro sono sostanzialmente due: la protagonista e l'ambientazione. 

Hazel, una ragazza coreana che cerca di sopravvivere a New York, è una investigatrice privata che vanta nella sua clientela personaggi poco raccomandabili e pericolosi, il più delle volte. Ciò che la rende carina come un cupcake alla vaniglia è il fatto di immaginare questa ragazza minuta con gli occhi a mandorla destreggiarsi in indagini, depistaggi e minacce anche abbastanza pesanti dimostrando tutte le sue fragilità. Spesso, infatti, ci si imbatte in protagoniste in stile Rambo mentre lei è proprio quello che ci si aspetta dal tipo di personaggio. 

L'ambientazione in questo orfanotrofio sul lago è molto affascinante così come il mistero che aleggia dietro la sparizione di una ragazza. Come ben presto scopre Hazel, non si tratta di un caso isolato quindi è palese che ci sia in corso qualcosa e che, soprattutto, qualcuno deve essere a conoscenza della situazione. 

Molto bene anche tutta la parte investigativa perché l'autore si mantiene ancora una volta nell'ambito della normalità senza scadere in eventi inverosimili. È incredibile come quasi tutto, in questo libro, sia molto attinente alla realtà e non ci siano troppi elementi di finzione, è una cosa che apprezzo sempre molto in un libro.

È incredibile come l'autore ci faccia dubitare praticamente di tutti i personaggi presenti ma la verità arriva comunque come un fulmine a ciel sereno. Personalmente mi ero soltanto avvicinata al vero colpevole ma i sospettati erano davvero tantissimi. Sono certa che vi divertirete a fare ipotesi e teorie.

La trama non è tra le più brillanti in assoluto, ma bisogna fare un plauso all'autore perché riesce comunque a catturare bene l'attenzione del lettore facendolo interrogare sul mistero di queste continue sparizioni.

Pur non essendo un libro che lascia il segno, sono rimasta davvero colpita e conquistata dalla protagonista e spero proprio di vederla in nuove avventure!

È la storia perfetta per i lettori che amano i misteri e le storie ambientate in collegi e istituti. 

⭐️⭐️⭐️,5 

giovedì 3 ottobre 2024

Recensione "Quattro delitti prima di mezzanotte" di Alexandra Benedict

 



Buongiorno e ben ritrovati sul blog,

come ogni anno ad ottobre esce un nuovo libro di Alexandra Benedict e io non posso fare a meno di leggerlo e raccontarvelo.

Vi lascio di seguito i link per recuperare le recensioni dei libri precedenti:

- A cena con l'assassino ---> Recensione

- In treno con l'assassino ---> Recensione



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Traduzione Beatrice Messineo - Stefania Cherchi

Editore Newton Compton

Pagine 288

Il 19 dicembre, la rinomata risolutrice di giochi enigmistici Edie O’Sullivan, solitaria e refrattaria al Natale, trova un regalo sulla soglia di casa. Scartandolo, scopre una scatola al cui interno ci sono sei tessere di un puzzle. Unendoli, i pezzi mostrano una parte di una scena del crimine: piastrelle bianche e nere macchiate di sangue e parte di una sagoma delineata con il gesso. Nel pacco è incluso un messaggio: «Quattro persone, forse più, saranno morte entro mezzanotte della Vigilia di Natale, a meno che tu riesca a mettere insieme tutti i pezzi e fermarmi». Edie contatta suo nipote, l’ispettore Sean Brand-O’Sullivan, e insieme lavorano per interpretare gli indizi. Ma quando viene rinvenuto un uomo in fin di vita con un tassello del puzzle in mano, Sean teme che Edie possa essere in pericolo e la esclude dall’indagine. Tuttavia, man mano che il numero di vittime aumenta, Edie capisce di essere l’unica ad avere le competenze per completare e risolvere il puzzle omicida. Solo assemblando tutti i pezzi Edie potrà fermare l’assassino e finalmente lasciarsi il passato alle spalle.


Alexandra Benedict, un nome e una garanzia quando si cerca un libro natalizio e stimolante. Pare infatti che le tematiche preferite dell'autrice siano proprio il Natale e gli enigmi.

Come abbiamo visto in "A cena con l'assassino" e poi con "In treno con l'assassino", anche stavolta l'autrice ci delizia con un caso interessante che tingerà di rosso sangue il Natale di Edie O' Sullivan, una famosa creatrice e risolutrice di giochi enigmistici.

Un misterioso assassino vuole sfidarla a suon di puzzle ma la donna ha poco tempo perché ogni giorno che passa senza venire a capo del mistero comporta un nuovo omicidio sulla coscienza. 

A differenza dei libri precedenti, stavolta la Benedict esce dal meccanismo del delitto a camera chiusa, scegliendo più location in cui far svolgere l'azione e lasciando i personaggi liberi di muoversi sulla scena: ciò rende l'intera vicenda molto dinamica e anche un filino adrenalinica.

Anche il genere scelto non è un giallo al 100% ma si mescola molto con il cozy crime ponendo il ruolo di investigatore nelle mani di Edie.

Come in ogni suo libro sono presenti degli elementi interattivi, in particolare anagrammi e una misteriosa canzone da decifrare grazie alle lettere che si trovano in cima ad ogni capitolo.

Con "Quattro delitti prima di mezzanotte", la Benedict torna quasi ai livelli altissimi che aveva toccato con il suo primo libro.

E' facile perdersi tra le pagine del libro ma si fa più fatica ad affezionarsi ai personaggi, in particolare alla protagonista.

Nel complesso, il romanzo è perfetto da inserire nelle vostre wishlist natalizie e per i lettori meno amanti di questa festività niente paura, il Natale è solo una tematica di sottofondo che non disturberà minimamente il vostro animo da Grinch!

⭐️⭐️⭐️,5 

martedì 1 ottobre 2024

Recensione "Lascialo entrare" di William Friend

 Buongiorno e ben ritrovati,

in questo post parliamo di un libro perfetto per il periodo di Halloween in uscita oggi per Newton Compton Editori. Si tratta del thriller psicologico "Lascialo entrare", libro d'esordio di William Friend.

Buona lettura!




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Traduzione Fabio Bernabei

Editore Newton Compton

Pagine 288

Nove mesi dopo la morte della madre Pippa – una pittrice affermata – le gemelle Sylvie e Cassia iniziano ad avere quello che Alfie, il padre, liquida subito come un semplice incubo ricorrente: ogni notte lo svegliano sostenendo che c'è qualcuno nella loro camera. Questi brutti sogni di punto in bianco sembrano finire e Alfie, che non li aveva mai considerati importanti, se ne dimentica presto. Fino al giorno in cui le figlie iniziano a parlare del loro nuovo misterioso amico, Black Mamba, un uomo magico capace di trasformarsi in qualsiasi cosa voglia: cominciano ad apparecchiare un posto a tavola per lui, gli sussurrano segreti e sostengono che le porterà via. Preoccupato per la situazione, Alfie chiama in soccorso Julia, sorella di Pippa e psicoterapeuta infantile. Qualunque cosa sia questo “amico”, non vuole andarsene. Mentre le spire di Black Mamba si stringono attorno alle bambine, Alfie e Julia devono confrontarsi con le loro più recondite paure e mettere in dubbio tutte le loro certezze. Cosa è reale e cosa non lo è? Una domanda che nasconde una posta in gioco altissima: la sopravvivenza di tutta la famiglia.

Per essere un romanzo d'esordio, bisogna ammettere che non è niente male. La cover ipnotica e inquietante riflette perfettamente il contenuto del testo.

Il tema del doppio è il perno attorno al quale William Friend costruisce la sua trama: due come le gemelle, due come i genitori, due come passato e presente, due come bene e male.

E' un libro in cui si gioca molto con le percezioni e le paure nascoste in ognuno di noi: è proprio in questa zona grigia che si muove Black Mamba, la presenza oscura che stravolge la vita degli inquilini di Hart House.

Durante la lettura, infatti, non sono solo Alfie e Julia ad interrogarsi sull'effettiva esistenza di questa figura con cui le gemelle parlano e interagiscono costantemente. La presenza sembra reale ma, al tempo stesso, viene anche razionalizzata come un fenomeno psicologico messo in atto dalle bambine visto il periodo che stanno vivendo.

Arrivati all'epilogo, l'autore inserisce l'elemento del fanatismo religioso per agitare ancor più le acque per poi giungere ad un finale di non facile interpretazione. L'elemento più debole del libro è il poco spazio lasciato alle spiegazioni del caso: per tutta la storia ci vengono raccontati fatti, episodi sinistri, morti misteriose e inspiegabili, storie antiche su questa casa vecchissima, ma quando arriva il momento di spiegare/giustificare il tutto la trama inizia a fare acqua.

Mi ha ricordato molto la serie tv "The haunting of Hill House", leggendo sicuramente capirete perché.

Riassumendo, quindi, il libro ha delle vibes horror/gotiche interessanti ed è scritto bene. La narrazione è coinvolgente e l'autore riesce sempre a mantenere alta la soglia dell'attenzione. Avrebbe potuto, e dovuto, gestire meglio il ginepraio da lui creato prendendo una direzione netta sul significato che voleva effettivamente dare alla sua storia.

Carino ma non lascia il segno.



mercoledì 4 ottobre 2023

Recensione "In treno con l'assassino" di Alexandra Benedict

 Buongiorno lettori!!

Questa settimana arrivano sul blog ben due recensioni. Oggi parliamo del nuovo romanzo di Alexandra Benedict, probabilmente vi ricordate di lei che l'anno scorso ci ha regalato uno dei libri più belli dell'anno in ambito thriller, "A cena con l'assassino". In questo nuovo lavoro che si intitola "In treno con l'assassino", fa un tributo non troppo ben riuscito al celebre "Assassinio sull'Orient Express". Scopriamo insieme quali sono i punti critici e quelli di forza del libro.



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È la vigilia di Natale, e un treno diretto da Londra alle Highlands, tra le impervie montagne scozzesi dal paesaggio mozzafiato, deraglia all'improvviso poco dopo Edimburgo, rovinando i piani per le feste delle persone a bordo. Con il convoglio bloccato da una terribile tempesta di neve nel bel mezzo del nulla, un assassino si aggira indisturbato per le carrozze: il mattino seguente uno dei passeggeri viene ritrovato senza vita. A bordo c'è la detective in pensione Roz Parker: è in viaggio per andare a trovare sua figlia che sta per partorire, ma non può resistere alla tentazione di condurre un'ultima indagine. Certo, il caso si presenta decisamente complesso da risolvere, persino per l'investigatore più esperto. Mentre le accuse reciproche iniziano a essere sempre più difficili da gestire, tra i sopravvissuti si formano alleanze inaspettate. Riuscirà Roz a trovare il colpevole prima del prossimo omicidio?

Come vi ho anticipato nell'introduzione, questo libro strizza molto l'occhio al famoso capolavoro di Agatha Christie,  "Assassinio sull'Orient Express" ma senza la stessa magia e senza risvolto geniale della trama. Ritroviamo i giochini, gli anagrammi, un contesto circoscritto come già era accaduto con "A cena con l'assassino" ma stavolta il mistero è facilmente intuibile e l'indagine abbastanza semplice da risolvere.

L'ambientazione sul treno il giorno della vigilia di Natale ha il suo fascino così come alcuni dei vari personaggi che affollano le pagine ma l'insieme non decolla. La protagonista Roz, ex poliziotta, si ritrova ad indagare sul presunto omicidio di una tiktoker di successo che si trova a bordo del treno con il suo compagno. Al momento del deragliamento del treno si fa tutto molto confuso ma un lettore attento ci mette davvero poco a rimettere a posto tutti i tasselli del puzzle.

Pur inserendo strada facendo qualche elemento a mo' di colpo di scena, la sostanza non cambia poi molto e di certo non è la lettura giusta se si è alla ricerca di qualcosa di sconvolgente. 

Probabilmente la parte migliore è quella finale in cui l'autrice inserisce un tema importante che vuole andare un po' a spiegare tutto quello che si è visto e letto fino a quel momento ma, anche qui, avrei giocato meglio questa carta.

La scrittura della Benedict è un punto di forza in quanto è grazie ad essa che in un modo o nell'altro si porta a termine la lettura, non posso negare di essere rimasta coinvolta e poi ancorata alla storia proprio grazie allo stile molto intrigante dell'autrice. Dopo aver amato tantissimo il libro precedente avevo delle aspettative molto alte sul libro che, purtroppo, sono state quasi totalmente disattese.

⭐️⭐️⭐️


martedì 5 settembre 2023

Recensione "Un ospite per la notte" di Heather Gudenkauf

 Buongiorno lettori, inauguriamo un nuovo anno di letture intriganti e tutte da scoprire. Il libro di oggi, "Un ospite per la notte", è in uscita proprio in data odierna per Newton Compton Editori che ringrazio per avermi concesso l'opportunità di leggerlo in anteprima. Vi dico subito che mi è piaciuto molto ma se siete curiosi di conoscere i dettagli non vi resta che proseguire la lettura del post.




Wylie Lark è una scrittrice che ha raggiunto la fama ricostruendo nei suoi romanzi dei casi di cronaca nera irrisolti. Per lavorare al nuovo libro, si trasferisce in una casa di campagna circondata solamente da neve e silenzio. Sarebbe un luogo idilliaco, se decenni prima non fosse stata teatro di un'orribile tragedia: due persone assassinate a sangue freddo e una ragazzina di appena tredici anni scomparsa nel nulla. Con il passare dei giorni e il peggiorare delle condizioni meteo, Wylie si sente sempre più prigioniera della casa e perseguitata dai suoi segreti. Ma è il ritrovamento di un bambino sperduto nella tormenta a sconvolgerla: da dove arriva, e per quanto tempo ha vagato al freddo? Dopo averlo portato al sicuro e aver cercato invano di ottenere risposte, Wylie inizia a sospettare che la minaccia nascosta tra quelle mura non sia sepolta nel passato. E improvvisamente la casa sembra essere tutt'altro che isolata...

Heather Gudenkauf ci regala in poco più di trecento pagine un thriller coinvolgente e appassionante. Il personaggio di Wylie, protagonista assoluta della vicenda, mi ha colpita subito ed è stato semplice entrare in sintonia con lei. Nella vita è una scrittrice, ricostruisce casi di cronaca nera ed è un volto noto nel panorama del genere true crime. Per la stesura del suo ultimo lavoro si trasferisce in una sperduta fattoria che, anni prima, è stata teatro di un terribile massacro nel quale due persone hanno perso la vita e una è scomparsa senza più essere ritrovata.

È in arrivo una tormenta, grande cavallo di battaglia quando parliamo di thriller ed elemento molto scenografico in un contesto già inquietante nel quale sussurri e scricchiolii mettono ansia e tengono sempre alta la tensione. Lo stato d'animo di Wylie piomba sempre più nel baratro, ormai la tormenta ha isolato totalmente la sua fattoria e, come se non bastasse, ha trovato un bambino nel bel mezzo del bosco e in apparenza solo. Chi è? Come è arrivato in un posto così isolato? Perché le mura della casa sembrano stringersi come un cappio intorno a lei?

Non posso svelarvi nulla in merito all'ospite di Wylie ma posso rivelarvi un piccolo dettaglio che ha contribuito all'ottima riuscita del libro: il passato non ha ancora chiuso i conti con la fattoria. È come se la terra bramasse ancora sangue, incurante dei nuovi inquilini.

C'è un disegno dietro l'intera storia? Impossibile dirlo con certezza perché questo è il classico caso in cui la verità si scopre soltanto nelle ultime pagine. Ma non temete, probabilmente divorerete le pagine troppo curiosi di scoprire cos'è questa aria di mistero che si respira e cresce riga dopo riga. 

Non conoscevo questa autrice ma ho apprezzato molto la sua penna e il modo in cui ha sviluppato la sua trama partendo da elementi non proprio originali. Ho divorato il libro in pochi giorni e lo consiglio a tutti gli amanti del genere, vi conquisterà con i suoi mille colpi di scena!



venerdì 3 marzo 2023

Recensione "I segreti dell'amante del papa" di Alex Connor

 Buongiorno lettori, 

oggi il menù prevede un bel thriller storico ambientato a Roma. Si tratta de "I segreti dell'amante del papa", firmato da Alex Connor, edito da Newton Compton Editori. 

Il libro è disponibile da oggi in libreria e negli store online.

Buona lettura!




Negli annali che raccontano la storia della Chiesa, il periodo che va dall'inizio alla metà del X secolo è chiamato saeculum obscurum, ovvero l'era oscura. Un periodo in cui il papato, e con esso tutta Roma, è stato in mano alla potente famiglia dei Tuscolani, e in particolare alle donne che ne facevano parte, che ressero il potere con crudele egoismo e sconfinata dissolutezza. Teodora, moglie del senatore di Roma Teofilatto, e sua figlia Marozia, furono in grado di muovere da sole i fili della curia papale, grazie a un sapiente gioco di seduzioni, inganni e congiure. Marozia, in particolare, a soli quindici anni, fu concubina di papa Sergio III, e da lui ebbe un figlio che in futuro sarebbe anch'esso diventato papa. L'incredibile racconto di come una singola famiglia riuscì a insinuarsi nel cuore stesso del potere romano e a trasformare il Laterano in un nido di lussuria e di congiure.

Quando si parla di thriller storici, il nome di Alex Connor si illumina come un'insegna al neon nel buio della notte. I suoi romanzi sono sempre intriganti e coinvolgenti pur trattando tematiche che potrebbero risultare noiose ai più. In questo nuovo libro siamo a Roma, in un momento storico pieno di lotte per il potere e intrighi per ottenere denaro e proprietà. 

I protagonisti sono tutti i membri della famiglia dei Tuscolani e gli elementi che più attraggono l'attenzione sono proprio le donne di famiglia: a partire da Teodora, la classica matrona romana che riesce sapientemente a manovrare il marito; troviamo poi Tullia, la figlia maggiore, che in questo romanzo viene tratteggiata come una figura mite e amorevole ma che, secondo me, ci riserverà delle sorprese in futuro. Per finire con Marozia, protagonista indiscussa del romanzo: nonostante la sua giovanissima età, surclassa di gran lunga la madre in astuzia e diventa la signora di Roma intrecciando una relazione (nemmeno troppo segreta) con il Papa.

A differenza delle donne del libro, schiave comprese,  che hanno quindi una fortissima personalità, agli uomini viene riservato un ruolo marginale e assolutamente sottomesso a quello delle donne anche se gli interessati sembrano non rendersene conto. Solo alcuni dei protagonisti maschili hanno catturato il mio interesse ma, almeno per ora, sono stati solo introdotti nella storia. Spero che in futuro possano mostrare questo potenziale inespresso.

Il romanzo fa parte di una serie e questo non è che un primo capitolo introduttivo. C'è sicuramente tantissimo potenziale e molto margine di crescita e sviluppo per tutti i personaggi.  Alex Connor ha dimostrato, ancora una volta, la sua bravura ricostruendo con meticolosità un mondo lontano, dando vita ad una trama davvero ricca di avvenimenti e colpi di scena. La capacità di alternare momenti crudeli, poi passionali, poi pieni di sentimenti dà vita ad una storia che è davvero adatta a tutti. 

Anche se non è ai livelli di "Caravaggio Enigma", il mio preferito tra quelli che ho letto finora dell'autore, mi ha intrattenuta benissimo e mi ha lasciata piena di curiosità per il seguito!

Se amate I thriller storici, non potete farvelo scappare!




lunedì 31 ottobre 2022

Recensione "A cena con l'assassino" di Alexandra Benedict

 Buongiorno e felice giorno di Halloween. 

Probabilmente vi aspettate la recensione di qualche libro horror o misterioso ma il libro di cui vi parlerò, in uscita oggi per Newton Compton Editori, è in realtà ambientato durante il periodo natalizio anche se di mistero ne troverete moltissimo! 

Buona lettura. 



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Lily Armitage ha deciso che non metterà mai più piede a Endgame House, la grande dimora di famiglia in cui sua madre è morta ventuno anni prima. I suoi propositi, però, vacillano quando riceve una lettera dalla zia, che la invita alla sfida tradizionale che si tiene ogni anno: il Gioco di Natale. In cosa consiste? I partecipanti dovranno trovare dodici chiavi con i dodici indizi a disposizione. Quest'anno c'è un premio speciale: l'atto di proprietà di Endgame House. A Lily non interessa nulla della casa, ma nel biglietto c'è un dettaglio che basta da solo a convincerla: durante i giochi verranno rivelati gli indizi per scoprire finalmente la verità sulla morte di sua madre. Ma è davvero così o si tratta di uno scherzo di pessimo gusto? Per scoprirlo, Lily deve trascorrere dodici giorni nella grande casa insieme ai cugini, risolvendo enigmi e indovinelli per rivelare, uno a uno, i segreti più oscuri della famiglia Armitage. Quando una tempesta di neve isola la casa da ogni contatto con l'esterno, tutto può succedere...

Il romanzo di Alexandra Benedict è, senza dubbio, uno dei più interessanti e coinvolgenti che mi è capitato di leggere quest'anno. Si tratta di un'opera breve che presenta tutte le caratteristiche che un buon giallo deve avere: una location isolata e chiusa, molti personaggi e una serie di omicidi da risolvere. Il tutto si svolge ad Endgame House, una villa appartenente alla famiglia Armitage da generazioni, durante le feste natalizie. L'ultima padrona della villa, ha ideato un gioco a base di anagrammi e indovinelli che porterà il fortunato vincitore ad ereditare l'intera proprietà. Inutile dirvi che la schiera di eredi si darà battaglia per riuscire a vincere il gioco.

La situazione si complica quando alcuni dei partecipanti vengono uccisi e i restanti sono completamente isolati dal mondo in quanto, le regole nel testamento specificano bene alcuni cavilli legali da rispettare perché la vincita sia valida. Quindi la situazione è questa: una villa isolata, con tanto di labirinto, corpi delle vittime sparsi qui e là, indizi strani che hanno sempre un doppio significato, i dodici giorni che sembrano infiniti e un premio enorme da portarsi a casa... senza dubbio la ricetta perfetta per appassionare tutti gli amanti del genere.

«Deve stare attenta, di sopra», continua la signora Castle incrociando le braccia. «E anche nel resto della proprietà». 
«Perché?», domanda Lily.
 «Questo posto fa uno strano effetto alle persone». 
«Tipo?» 
«Lo scoprirà», risponde la signora Castle. «Diciamo solo che non ho proprio idea del motivo per cui qualcuno dovrebbe volere questa casa».

Il personaggio con il quale entriamo più in sintonia è quello di Lily, la protagonista dotata di una mente davvero brillante che riesce a decifrare anche l'indizio più complesso.
Per quanto riguarda gli altri, non avrete difficoltà a catalogarli, questa è un po' la pecca del libro..l'elenco dei cattivi è fin troppo semplice da individuare. 

Altra critica che vorrei muovere è un po' l'assurdità della situazione generale: nella nostra epoca, mi viene difficile immaginare un raduno di famiglia in cui tutti rinunciano al telefono e accettano di essere reclusi dodici giorni in una casa che poi verrà ereditata da uno solo di loro. È strano immaginare che se ne restino tutti lì a "giocare" nonostante gli omicidi a cadenza quasi giornaliera..insomma mi è sembrata un po' esagerata come ambientazione, nonostante abbia il suo fascino. 

Un punto super a favore sono i vari giochi, compreso quello finale per il lettore, che rende l'esperienza di lettura stimolante e accattivante. Tutto sommato, ritengo che sia un'ottima lettura se chiudiamo gli occhi davanti a certe forzature!




martedì 18 ottobre 2022

Review Party "Il caso dei tre bambini scomparsi" di Alberto Beruffi

 Buongiorno lettori,

tengo particolarmente alla recensione di oggi perché riguarda l'ultimo libro di Alberto Beruffi, "Il caso dei tre bambini scomparsi", edito da Newton Compton Editori. 

Buona lettura!



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Dopo un periodo di aspettativa per riprendersi dalla morte della figlia, l'ispettore Marco Pioggia rientra in polizia e viene incaricato di indagare sull'omicidio di una ragazza, trovata senza vita nel suo appartamento. Il caso si complica per la presenza di un graffito sulla scena del crimine, e ancora di più quando viene scoperto il cadavere di una seconda ragazza, uccisa con le stesse modalità. Intanto, in una Milano fredda e nevosa che si appresta a festeggiare il Natale, la Polizia deve affrontare il rapimento di tre bambini, sequestrati mentre tornavano a casa da scuola e scomparsi nel nulla. L'ispettore Pioggia si trova coinvolto nelle due indagini, che si intrecciano e si confondono, ma se vorrà salvare i bambini dovrà affrontare gli incubi del passato e provare a vincere la sfida che un avversario spietato gli ha lanciato.

Pur trattandosi del terzo libro dedicato all'ispettore Marco Pioggia, questo è in realtà la genesi di tutto e la risposta a chi, come me, voleva disperatamente saperne di più sul personaggio principale della serie thriller firmata da Alberto Beruffi. 

La trama è, come sempre, brillante ed originale. Ogni volta che si chiude un libro di Beruffi si è sempre più ricchi e consapevoli di un particolare argomento, in questo caso, si tratta di arte e leggende natalizie. Tre bambini scompaiono a Milano, nessuno sa dove siano e ogni pista battuta dagli inquirenti si rivela un vicolo cieco.

Contemporaneamente, Pioggia, è alle prese con i demoni del passato ed è divorato dal rimorso, tornare a lavoro è allo stesso tempo un modo per girare il dito nella piaga e una terapia per reagire ed andare oltre.

«Ci sono tanti poliziotti che possono farlo». 

«Ma non sono come te. Tu sei nato per questo, intuisci quello che a molti sfugge».

Filastrocche inquietanti, enigmi, murales da decifrare, omicidi rituali e un legame sempre più preoccupante con il passato. È chiaro che tutto porta all'ispettore Pioggia e questo tutto riaccende la voglia di rivalsa e di vendetta dell'uomo che, ormai, non ha più nulla da perdere.

Questa volta sarà diverso. Questa volta capirà in tempo il disegno malato che c'è dietro al rapimento dei ragazzi. Deve riuscirci ad ogni costo!

In un crescendo di emozioni contrastanti, con il tempo che scorre inesorabile, Marco e suoi colleghi hanno le ore contate per decifrare i messaggi di Snake Trail e salvare tre poveri innocenti. 

Ancora una volta Alberto Beruffi è stato in grado di stupire e convincere con una storia ben costruita e assolutamente originale. L'epilogo apre la strada al futuro e io non vedo l'ora di sapere cos'altro mi riserverà una delle migliori serie crime italiane!



lunedì 17 ottobre 2022

Recensione "La moglie del lobotomista" di Samantha Green Woodruff

Buongiorno lettori, 

iniziamo la settimana con un romanzo interessante tratto da una storia vera, "La moglie del lobotomista", di Samantha Green Woodruff, edito da Newton Compton Editori. 



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Ruth Emeraldine ha una missione: aiutare coloro che soffrono di disturbi mentali. Da quando suo fratello, reduce della Grande Guerra, si è tolto la vita, non ha mai smesso di domandarsi se, con il giusto aiuto, avrebbe potuto essere salvato. L'incontro con un affascinante medico, il dottor Robert Apter, un giovane e brillante studioso delle tecniche più all'avanguardia nella cura delle malattie mentali, sembra scritto nel destino. Ruth si innamora perdutamente di Robert, e accetta di sposarlo così da affiancarlo e sostenerlo nelle sue sfiancanti sessioni di lavoro, durante le quali sperimenta un trattamento che – entrambi ne sono convinti – rivoluzionerà per sempre la medicina: la lobotomia. Con il passare del tempo, però, l'intervento non sembra portare i risultati sperati, anzi. Molti pazienti perdono la vita, ma Robert sostiene che sia un male necessario per perfezionare la cura. Dopo l'ennesimo fallimento, Ruth comincia a sospettare che il marito non sia motivato dall'interesse per i malati, ma solo da una folle quanto spietata ambizione. E così, quando a una nuova giovane paziente, Margaret, viene prescritta la lobotomia, capisce che è arrivato il momento di opporsi. E quella decisione cambierà il corso della sua e di molte altre vite. Ispirato alla vita del neurologo Walter Jackson Freeman II, il medico statunitense che lobotomizzò migliaia di pazienti.

La vicenda raccontata da Samantha Green Woodruff è ipnotica e intrigante come poche. Il fatto che sia tratta da una storia vera e che si concentri sulla salute mentale negli anni '60, la rende ancora più interessante ed originale. 

La protagonista, Ruth Emeraldine, mi è piaciuta moltissimo: una donna carismatica, forte ed indipendente che riesce a fare del suo ospedale un centro all'avanguardia per la salute mentale. Il suo personaggio è davvero di ispirazione e l'unico appunto che le si può fare è di essersi lasciata travolgere troppo dai sentimenti. 

Lui le rivolse un sorriso ancora più grande, poi levò la coppa e la guardò negli occhi. «Ruth Emeraldine, credo questo sia l’inizio di una grande avventura». Già allora, lei gli credeva con tutta sé stessa.

Suo marito Robert, ispirato al famoso neurologo Walter Freeman, è il classico personaggio con l'ego smisurato e la voglia di passare alla storia ad ogni costo. L'autrice analizza molto bene il rapporto tra loro che,  almeno inizialmente, è molto affiatato e alimentato dalla voglia di fare la differenza. Nel corso degli anni, invece, il matrimonio tra i due entra sempre più in crisi in quanto hanno degli obiettivi completamente diversi: mentre per Ruth i pazienti, e il loro benessere, è l'obiettivo da perseguire, per Robert esiste solo la scienza e la voglia di primeggiare ad ogni costo.

In tutto questo, l'autrice spiega molto bene il fenomeno della lobotomia, il suo uso, la sua evoluzione e la definitiva disfatta pochi anni dopo la sua introduzione come terapia per alcune trattamenti psichiatrici.

È un libro che fa riflettere, una storia che non conoscevo e che può regalare sicuramente un'esperienza di lettura interessante.



martedì 2 agosto 2022

Recensione "Una donna di troppo" di Sandie Jones

 Buongiorno lettori,

oggi vi racconto una delle ultime novità firmate Newton Compton Editori, "Una donna di troppo", di Sandie Jones.

Buona lettura!



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Emily è convinta di aver incontrato l'uomo della sua vita. Nonostante a volte sia duro e scontroso, Adam è anche affascinante e divertente, e lei ne è pazzamente innamorata, tanto da decidere di sposarlo. Prima del grande passo, però, Emily insiste per conoscere l'altra donna che occupa un posto importante nella vita del futuro marito: Pammie, sua madre. Presto si rende conto che Adam è attaccato alla madre in modo quasi morboso, ma questo per lei non sarebbe un gran problema, se Pammie non mostrasse fin da subito un odio viscerale nei confronti della futura nuora, e non esitasse a mentire e a complottare per metterla in cattiva luce e allontanarla dal figlio. E, peggio ancora, Adam sembra del tutto cieco di fronte a questi comportamenti e accusa la stessa Emily di incrinare il loro rapporto tenendo a distanza Pammie. La situazione precipita quando Emily scopre che Rebecca, l'ex fidanzata di Adam, è morta in circostanze poco chiare... Possibile che la sua futura suocera sia una donna davvero pericolosa?

Sandie Jones mi ha giocato più di uno scherzo con il suo libro o, forse, sono io che ho fatto troppe e anticipate congetture sulla storia pensando di non restare stupita da nulla e, invece, alla fine una piccola sorpresa c'è stata.
La lettura è un susseguirsi di momenti tragicomici: una suocera che ne inventa di tutti i colori per ostacolare il rapporto tra Adam e Emily. 

La povera nuora, alla fine della fiera, ha davvero i nervi a pezzi perché Pammie è incontenibile e instancabile. Una giocatrice che non risente mai della tensione e che è più che concentrata sul suo obiettivo. La situazione degenera quando Emily scopre gli scheletri nell'armadio della suocera e la situazione passa da "difficile ma gestibile" a "pericolo di morte imminente".

Sposerò tuo figlio. Nonostante tutto quello che tu possa dire o fare, non potrai fermarci. Succederà, che ti piaccia o no. Perciò ti suggerisco di abituarti all’idea». Lei si sporse ancora di più in avanti, fino a quando i nostri nasi quasi si toccarono. 
«Dovrai passare sul mio cadavere», sibilò.

La testardaggine di Emily è davvero eccezionale: qualunque persona sana di mente avrebbe abbandonato la nave mentre lei si ostina imperterrita a difendere con le unghie e con i denti un rapporto malato in cui c'è, come cita il titolo, una donna di troppo. E aggiungerei: un compagno totalmente scialbo e insignificante, un cognato ambiguo e tutta una serie di situazioni al limite del surreale.

Sul finale, troviamo un deciso cambio di rotta - che sospettavo- ma non basta a risollevare del tutto le sorti di una storia che fa fatica a prendere il volo nonostante sia ben scritta. In casi come questi, la lettura può piacere o meno perciò fate un tentativo e poi fatemi sapere! 

lunedì 25 luglio 2022

Review Party "Il delitto della vedova Ruzzolo" di Alessandra Carnevali

 Buongiorno lettori!

Oggi ho il piacere di ospitare il review party dedicato al nuovo libro di Alessandra Carnevali, "Il delitto della vedova Ruzzolo", settima indagine del commissario di Rivorosso Umbro, Adalgisa Calligaris.

Buona lettura!



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A Rivorosso Umbro sembra non esserci mai pace. Il commissario Adalgisa Calligaris e i suoi fidati collaboratori, infatti, devono fare i conti con un nuovo omicidio. Nella frazione di Ponterullo, è stata uccisa Ercolina Ruzzolo, un'anziana vedova che viveva da sola. Al centro della scena del crimine, il suo corpo giace accanto a un rosario. Dai primi rilievi tutto induce a sospettare che la donna conoscesse il suo assassino. E che gli abbia aperto volontariamente la porta. Ma le indagini rischiano di rivelarsi molto più complicate del previsto, perché un'altra donna viene uccisa, e anche questa volta accanto al cadavere è stato lasciato un rosario. Se vuole risolvere il caso, il commissario Calligaris dovrà mettere in discussione tutte le proprie certezze. Perché persino il suo formidabile intuito stavolta potrebbe non bastare…


La nostra Agatha Christie italiana è tornata e, con lei, il mitico commissario Adalgisa Calligaris dotata di un intuito formidabile e una passione smodata per il banco degli abiti usati del mercato di Rivorosso Umbro. Questa volta, il commissario, è alle prese con un caso insolito in quanto, le vittime, sono tutte anziane vedove, che vivono nei dintorni, ritrovate assassinate nelle loro case con un rosario vicino.

Tre omicidi,
tre donne anziane, sole e
tutte e tre in possesso di un rosario identico.

Le indagini si rivelano, da subito, ingarbugliate e confuse, i primi sospettati sono i figli delle vittime, nonché eredi delle stesse, ma si tratta di un'ipotesi fin troppo scontata che non convince fino in fondo Adalgisa che, seguendo l'istinto, fa luce su un segreto più complesso e pericoloso che coinvolge dei personaggi insospettabili. Tra un caffè e l'altro al bar del mitico Celestino, il commissario e la sua squadra iniziano a sistemare i vari tasselli al loro posto arrivando, ancora una volta, al colpevole dei misfatti.

Il finale mi ha lasciata un po' triste per un motivo che non posso svelare ma sono fiduciosa e impaziente di leggere la prossima avventura del commissario e di trovare risposte ad alcuni interrogativi lasciati un po' sospesi nel corso della narrazione. Non ne ho mai abbastanza della penna e dello stile di Alessandra Carnevali, i gialli del commissario Adalgisa Calligaris sono perfetti per le vostre vacanze quindi, se ancora non la conoscete, correte a recuperarli! Potete leggerli tranquillamente anche in ordine sparso anche se, il mio consiglio, è quello di partire dall'inizio per godervi al meglio l'esperienza di lettura.




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