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giovedì 3 ottobre 2024

Recensione "Quattro delitti prima di mezzanotte" di Alexandra Benedict

 



Buongiorno e ben ritrovati sul blog,

come ogni anno ad ottobre esce un nuovo libro di Alexandra Benedict e io non posso fare a meno di leggerlo e raccontarvelo.

Vi lascio di seguito i link per recuperare le recensioni dei libri precedenti:

- A cena con l'assassino ---> Recensione

- In treno con l'assassino ---> Recensione



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Traduzione Beatrice Messineo - Stefania Cherchi

Editore Newton Compton

Pagine 288

Il 19 dicembre, la rinomata risolutrice di giochi enigmistici Edie O’Sullivan, solitaria e refrattaria al Natale, trova un regalo sulla soglia di casa. Scartandolo, scopre una scatola al cui interno ci sono sei tessere di un puzzle. Unendoli, i pezzi mostrano una parte di una scena del crimine: piastrelle bianche e nere macchiate di sangue e parte di una sagoma delineata con il gesso. Nel pacco è incluso un messaggio: «Quattro persone, forse più, saranno morte entro mezzanotte della Vigilia di Natale, a meno che tu riesca a mettere insieme tutti i pezzi e fermarmi». Edie contatta suo nipote, l’ispettore Sean Brand-O’Sullivan, e insieme lavorano per interpretare gli indizi. Ma quando viene rinvenuto un uomo in fin di vita con un tassello del puzzle in mano, Sean teme che Edie possa essere in pericolo e la esclude dall’indagine. Tuttavia, man mano che il numero di vittime aumenta, Edie capisce di essere l’unica ad avere le competenze per completare e risolvere il puzzle omicida. Solo assemblando tutti i pezzi Edie potrà fermare l’assassino e finalmente lasciarsi il passato alle spalle.


Alexandra Benedict, un nome e una garanzia quando si cerca un libro natalizio e stimolante. Pare infatti che le tematiche preferite dell'autrice siano proprio il Natale e gli enigmi.

Come abbiamo visto in "A cena con l'assassino" e poi con "In treno con l'assassino", anche stavolta l'autrice ci delizia con un caso interessante che tingerà di rosso sangue il Natale di Edie O' Sullivan, una famosa creatrice e risolutrice di giochi enigmistici.

Un misterioso assassino vuole sfidarla a suon di puzzle ma la donna ha poco tempo perché ogni giorno che passa senza venire a capo del mistero comporta un nuovo omicidio sulla coscienza. 

A differenza dei libri precedenti, stavolta la Benedict esce dal meccanismo del delitto a camera chiusa, scegliendo più location in cui far svolgere l'azione e lasciando i personaggi liberi di muoversi sulla scena: ciò rende l'intera vicenda molto dinamica e anche un filino adrenalinica.

Anche il genere scelto non è un giallo al 100% ma si mescola molto con il cozy crime ponendo il ruolo di investigatore nelle mani di Edie.

Come in ogni suo libro sono presenti degli elementi interattivi, in particolare anagrammi e una misteriosa canzone da decifrare grazie alle lettere che si trovano in cima ad ogni capitolo.

Con "Quattro delitti prima di mezzanotte", la Benedict torna quasi ai livelli altissimi che aveva toccato con il suo primo libro.

E' facile perdersi tra le pagine del libro ma si fa più fatica ad affezionarsi ai personaggi, in particolare alla protagonista.

Nel complesso, il romanzo è perfetto da inserire nelle vostre wishlist natalizie e per i lettori meno amanti di questa festività niente paura, il Natale è solo una tematica di sottofondo che non disturberà minimamente il vostro animo da Grinch!

⭐️⭐️⭐️,5 

lunedì 25 luglio 2022

Review Party "Il delitto della vedova Ruzzolo" di Alessandra Carnevali

 Buongiorno lettori!

Oggi ho il piacere di ospitare il review party dedicato al nuovo libro di Alessandra Carnevali, "Il delitto della vedova Ruzzolo", settima indagine del commissario di Rivorosso Umbro, Adalgisa Calligaris.

Buona lettura!



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A Rivorosso Umbro sembra non esserci mai pace. Il commissario Adalgisa Calligaris e i suoi fidati collaboratori, infatti, devono fare i conti con un nuovo omicidio. Nella frazione di Ponterullo, è stata uccisa Ercolina Ruzzolo, un'anziana vedova che viveva da sola. Al centro della scena del crimine, il suo corpo giace accanto a un rosario. Dai primi rilievi tutto induce a sospettare che la donna conoscesse il suo assassino. E che gli abbia aperto volontariamente la porta. Ma le indagini rischiano di rivelarsi molto più complicate del previsto, perché un'altra donna viene uccisa, e anche questa volta accanto al cadavere è stato lasciato un rosario. Se vuole risolvere il caso, il commissario Calligaris dovrà mettere in discussione tutte le proprie certezze. Perché persino il suo formidabile intuito stavolta potrebbe non bastare…


La nostra Agatha Christie italiana è tornata e, con lei, il mitico commissario Adalgisa Calligaris dotata di un intuito formidabile e una passione smodata per il banco degli abiti usati del mercato di Rivorosso Umbro. Questa volta, il commissario, è alle prese con un caso insolito in quanto, le vittime, sono tutte anziane vedove, che vivono nei dintorni, ritrovate assassinate nelle loro case con un rosario vicino.

Tre omicidi,
tre donne anziane, sole e
tutte e tre in possesso di un rosario identico.

Le indagini si rivelano, da subito, ingarbugliate e confuse, i primi sospettati sono i figli delle vittime, nonché eredi delle stesse, ma si tratta di un'ipotesi fin troppo scontata che non convince fino in fondo Adalgisa che, seguendo l'istinto, fa luce su un segreto più complesso e pericoloso che coinvolge dei personaggi insospettabili. Tra un caffè e l'altro al bar del mitico Celestino, il commissario e la sua squadra iniziano a sistemare i vari tasselli al loro posto arrivando, ancora una volta, al colpevole dei misfatti.

Il finale mi ha lasciata un po' triste per un motivo che non posso svelare ma sono fiduciosa e impaziente di leggere la prossima avventura del commissario e di trovare risposte ad alcuni interrogativi lasciati un po' sospesi nel corso della narrazione. Non ne ho mai abbastanza della penna e dello stile di Alessandra Carnevali, i gialli del commissario Adalgisa Calligaris sono perfetti per le vostre vacanze quindi, se ancora non la conoscete, correte a recuperarli! Potete leggerli tranquillamente anche in ordine sparso anche se, il mio consiglio, è quello di partire dall'inizio per godervi al meglio l'esperienza di lettura.




martedì 28 giugno 2022

Review Party "Il castello dei falchi neri" di Marcello Simoni

 Buongiorno lettori,

Oggi ho il piacere di ospitare il review party dedicato al  nuovo thriller storico firmato da Marcello Simoni.

Buona lettura!


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Marcello Simoni è un autore che non ha bisogno di presentazioni, una garanzia quando parliamo del genere thriller storico e possiamo essere orgogliosi del fatto di averlo nella nostra narrativa italiana. 

Ho sempre ritenuto che un autore di thriller debba avere molte qualità come la genialità, la capacità di elaborare trame complesse e un cura maniacale per i dettagli, se a questo aggiungiamo l'ambientazione storica il lavoro divent ancora più difficoltoso ma allo stesso tempo avvincente. 

Simoni ha dato vita ad una storia coinvolgente ambientata in quel di Napoli ai tempi del dominio di Federico II. La casata dei Grifoni, abili addestratori di falchi, non sta attraversando il suo momento migliore, affogata dai debiti e circondata da nemici alla ricerca di misterioso tesoro che sarebbe custodito nelle terre sconfinate della famiglia. Il ritorno del legittimo erede, dato per morto durante una crociata, dona speranza alla casata ma, allo stesso tempo, crea scompiglio nella città. 

Odorico Grifoni, dovrà muoversi come un autentico detective per scoprire cosa si nasconde dietro i segreti di famiglia e quali sono i piani dei loro nemici.  A rendere l'impresa ancor più complessa, c'è un misteriosa e famelica creatura alata (una sorta di Falco gigante finora conosciuto solo nelle leggende popolari) che uccide senza pietà.

Ho letto con piacere questo thriller storico e ne ho apprezzato l'originalità e la scorrevolezza, unita ad una prosa davvero elegante e piacevole da leggere. Se dovessi fare un appunto, lo farei solo sulla lunghezza: mi sarebbe piaciuto avere qualche pagina di chiarimenti e dettagli in più. Per il resto, sono certa che il libro potrà essere un'ottima lettura estiva per tutti gli amanti del genere. 


giovedì 26 marzo 2020

[Review Party] "Al di là della nebbia" di Francesco Cheynet e Lucio Schina

Buongiorno, lettori.
Torno a tenervi compagnia con la recensione di un giallo particolare che si svolge nella nebbia di atmosfere gotiche e fantasy. Si tratta di "Al di là della nebbia", di Francesco Cheynet e Lucio Schina, edito da Segreti in Giallo Edizioni.
Buona lettura!


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La terrificante esperienza del giovane avvocato Edward Jenkins ha inizio in una fredda e nebbiosa sera di novembre del 1885, sulla banchina della stazione ferroviaria di Skegness. Nella tasca interna del cappotto conserva una misteriosa lettera ricevuta qualche giorno prima, in cui gli viene prospettata la possibilità di chiudere il più importante affare della sua vita. Sono troppi però gli interrogativi ai quali l’avvocato deve dare una risposta: perché l’autore non ha firmato la lettera? Dove si trova Fault City, la sconosciuta cittadina nella quale viene invitato a trascorrere il fine settimana? E chi sono gli unici altri due passeggeri che incontrerà sul treno? Nella cupa atmosfera autunnale dell’Inghilterra Vittoriana, un treno notturno sarà teatro di una serie di eventi apparentemente inspiegabili, dove lo stesso filo sottile che divide il razionale dal fantastico unirà il destino di tre individui, accomunati dal desiderio di ricchezza e da un terribile segreto nascosto nei meandri delle loro coscienze.

Il romanzo, scritto a quattro mani da Francesco Cheynet e Lucio Schina, mi ha ricordato molto le atmosfere gialle dell'immensa Agatha Christie. Anche il senso della storia mi ha riportato alla mente quel senso tipico di giustizia che si chiude come un cerchio tanto caro alla regina del genere. La nostra storia si svolge in un tempo ben definito ma in un luogo che appare fumoso e irreale, quasi onirico. Lo svolgimento della trama viene portato avanti a bordo di un treno 'speciale', diretto in una località che nessuno dei tre protagonisti sembra conoscere.

Prima di incontrarsi sulla banchina della stazione ferroviaria di Skegness Edward Jenkins, Angus Cullen e Victor Cooper ignoravano l'esistenza dei loro compagni di viaggio. La cosa che li accomuna è che sono stati convocati da un misterioso datore di lavoro disposto a pagare parecchio pur di averli in squadra. In un primo momento, sembrano molto uniti e sicuri nel voler scoprire chi si cela dietro le lettere che hanno ricevuto ma il panico si fa strada via via che le tessere del puzzle iniziano ad andare al proprio posto. C'è qualcosa, nel passato dei tre, che li ha portati fino a questo punto. Qualcosa con cui, ormai, dovranno fare i conti una volta per tutte.

Come vi accennavo, questo breve romanzo ricorda molto le tematiche e la struttura del giallo ma, in questo caso, gli autori hanno ampliato la trama inserendo elementi fantasy e horror. Personalmente ho apprezzato molto la storia, il significato, la prosa accurata e i dettagli grafici del libro che lo rendono davvero un piccolo gioiellino. Se amate il genere, non potete farvelo scappare!



sabato 29 febbraio 2020

[Review Party] "Il mistero di Ash" di Victoria M. Shyller

Buongiorno, lettori.
Oggi ho il piacere di ospitare il review party della prima uscita di "Segreti in giallo edizioni", una nuova realtà editoriale che si occupa dei generi che più preferisco: giallo, thriller e mistery.
Buona lettura!


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Tredici bambine uccise. E Ash, piccolo villaggio sperduto nella regione del Kenter, si trasforma nel più maledetto dei gironi infernali.

Una realtà, oscura e terribile, attende Fedor Chestel e Delvin Fraser. I due investigatori vengono risucchiati nell'orrore di un folle gioco mortale. Sette giorni per scoprire la verità. Mentre il Male avanza. E non ha mai un unico volto.

Questo racconto di Victoria M. Shyller, ci trasporta in un mondo fatto di mistero e segreti. Quando il duo di investigatori arriva ad Ash, rimangono subito colpiti dall'omertà cittadina, la crudeltà degli omicidi e il paesaggio da brividi in cui tutto si svolge. L'autrice gioca benissimo con questi tre elementi dando vita ad una vicenda in cui tutto viene lasciato in sospeso, finale compreso.
La tela è stata ottimamente costruita ma non vi nascondo che l'epilogo mi ha lasciato un po' sconvolta perché non fornisce alcuna spiegazione alle mille teorie che mi ero fatta leggendo il racconto. In un certo senso, si tratta di un prequel molto ben dettagliato e interessante di quello che sarà.

La situazione era palesemente pericolosa. E paradossale.
Ma soprattutto erano soffocati dal profondo disagio unito alla consapevolezza di essere, per la prima volta nella loro esperienza, completamente impotenti.

I protagonisti si trovano di fronte ad un muro di silenzi e tredici piccoli cadaveri orribilmente sfigurati. La loro frustrazione è palpabile perché ogni pista battuta li conduce in un vicolo cieco e, più il tempo scorre, più il pericolo diventa reale e potente. Non vedo l'ora di scoprire quale sia 'il mistero di Ash', perché dopo questa lettura la mia curiosità è a mille!
Mi è piaciuto lo stile dell'autrice, molto dettagliato, e la trama che ha pensato per noi. La scelta narrativa è interessante ma coinvolgente. E' un preludio senza dubbio promettente e spero di scoprire presto cosa ci attende per il futuro. 
Si legge in breve tempo ma, come vi dicevo, il finale lascia completamente in sospeso quindi se non amate questo tipo di costruzioni narrative, vi consiglio di aspettare l'uscita del seguito.



lunedì 24 febbraio 2020

[Review Party] "Molto amore per nulla" di Anna Premoli

Buongiorno, lettori.
Oggi ho il piacere di partecipare al review party, organizzato da Newton Compton, dedicato al nuovo romanzo di Anna Premoli, "Molto amore per nulla".
Buona lettura!


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Viola Brunello ne ha abbastanza degli uomini. Soprattutto di quelli che pensano di poter sfruttare la sua brillante intelligenza per i propri scopi. Avvocato d’affari e con uno studio avviato da poco, Viola non vuole perdere tempo a inseguire sogni romantici che in fondo al cuore ritiene del tutto irrealizzabili. Preferisce concentrarsi sulle sfide lavorative e sulla sua famosa “lista”, quella che ha compilato in una serata dall’elevato tasso alcolico. Sebbene l’idea sia nata per caso, ben presto Viola si lascia entusiasmare dall’idea di eliminare tutti i punti della sua “bucket list”: è così che decide di buttarsi in avventure che non pensava potessero proprio fare per lei… Una cosa è certa: le sfide filerebbero più lisce se Lorenzo Vailati, uno dei partner di una società che le ha da poco affidato un incarico, non avesse scoperto a sua volta il contenuto della lista e non ne fosse rimasto intrigato. Perché Viola ne ha abbastanza degli uomini. Di tutti, ma soprattutto di quelli come Lorenzo.

C'è sempre molta attesa intorno alle nuove uscite di autori/autrici che amo: un po' per curiosità, un po' per paura di restare delusa dalla novità. In questo caso, è andata benissimo e mi sono ritrovata, nel giro di poche ore, a sfogliare l'ultima pagina del romanzo.
In 'Molto amore per nulla', la Premoli ci regala due personaggi molto interessanti e ricchi di caratteristiche particolari. Sul lato femminile, abbiamo l'avvocato Viola che è un'emblema del femminismo moderno: taglio di capelli e completi maschili, indipendenza a livelli massimi, una mente che lavora costantemente e un'avversione profonda verso il genere maschile. Per la controparte, invece, abbiamo Lorenzo: l'uomo che non deve chiedere mai, bellissimo sia esteriormente che (purtroppo per Viola) interiormente. Ho adorato la sua simpatia e la battuta sempre pronta, il suo carattere socievole e sicuro ha contribuito a bilanciare quello insicuro e nervoso di Viola che, a tratti, è stato quasi esasperante.

Quello che mi colpisce sempre, nei romanzi di Anna Premoli, sono proprio i personaggi maschili che non vengono mai esasperati ma che, anzi, restituiscono fiducia nella categoria. La trama segue i dictat del genere rosa e, dopo una serie più o meno verosimile di eventi, ci conduce ad un super rosa, ma non melenso, lieto fine. Mi è piaciuto moltissimo il tema della 'bucket list', ha dato quel tocco di originalità al romanzo e lo ha reso ancora più esilarante. Lo stile frizzante e la prosa scorrevole dell'autrice non sono una novità ma una coccola per gli occhi che ritrovo sempre con piacere. Ho apprezzato moltissimo questa storia e la consiglio a tutti coloro che cercano una storia romantica, divertente e particolare. Sono certa che amerete Viola e Lorenzo.


Altri libri dell'autrice:









giovedì 29 agosto 2019

[Review Party] "Quella mattina prima di morire" di Jo Jakeman

Buongiorno, lettori.
Ho letto e recensito per voi, "Quella mattina prima di morire", un thriller davvero interessante in uscita oggi per Newton Compton.
Buona lettura!


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Un divorzio non è mai una cosa semplice, e quello di Imogen non fa eccezione. Suo marito Phillip è un maniaco del controllo, un violento, ed è determinato a renderle la vita un inferno. Quando Philip piomba in casa senza preavviso, intimandole di andarsene entro un mese, Imogen sente il mondo crollare sotto i piedi. Se non acconsentirà alla richiesta, rimanendo senza un tetto sopra la testa, Phillip farà il possibile per toglierle l'affido di Alistair, il figlio di sei anni. In un momento di follia, Imogen reagisce d'impulso e per la prima volta nella sua vita prende il controllo, compiendo un'azione che cambierà per sempre il suo destino. Quello che non avrebbe mai potuto immaginare, però, è che sia la prima moglie che l'attuale fidanzata di Phillip sarebbero state coinvolte nel suo piano. E tre donne molto diverse si ritroveranno improvvisamente alleate nel tentare di ottenere la loro vendetta nei confronti dell'uomo che le ha fatte soffrire.

'Quella mattina prima di morire' è una delle storie più strane che abbia mai letto. 
In parte, penso sia dovuto alla scelta narrativa dell'autrice: molto confusionaria e che si alterna tra passato e presente. Ma la cosa che più mi ha lasciata interdetta, è la scelta delle protagoniste: ben tre donne tutte diverse tra loro che hanno un uomo in comune. Vi lascio immaginare tutte le vicissitudini che ne conseguono, senza svelarvi troppo di ciò che accade davvero.
Il personaggio di Philip, quindi, unico maschio alpha del club deve far fronte al difficile compito di tenere testa a tutte loro e ci riesce in maniera quasi esemplare. Quello che colpisce il lettore,e probabilmente anche lo stesso povero Philip, è che le donne sono imprevedibili e anche quando le strategie sembrano essere inutili, sanno trovare una scappatoia dall'ovvio cogliendo alla sprovvista chi ha dato tutto per scontato.

L'intera vicenda si gioca su equilibrio precario tra ciò che è giusto e ciò che è sbagliato. Tutte e tre le protagoniste sono sempre sull'orlo di compiere un passo falso ma proprio sul più bello si tirano indietro. Tutto questo, per chi legge, è un'attesa frustrante: un'attesa della svolta, un'attesa della famosa goccia che fa traboccare il vaso o l'altrettanto famoso punto di non ritorno e, proprio all'improvviso, proprio da chi meno mi sarei aspettata, il colpo di scena arriva e porta la storia all'apice della tensione narrativa.

L'autrice tira molto la corda, proponendo nel libro dei momenti di impasse che rischiano di stancare chi legge, per poi riprendersi nel capitolo seguente. La prosa è abbastanza scorrevole e la stranezza della storia ispira, comunque, una curiosità crescente che è riuscita a condurmi fino all'epilogo.
E' un thriller molto soft e politicamente corretto, adatto anche a chi non ama particolarmente il genere. Quattro stelle meritate, dopotutto, soprattutto per il 'girl's power'!


Segui le altre recensioni!




venerdì 15 marzo 2019

[Review Party] "La ex moglie" di Jess Ryder



Buongiorno, lettori.
Oggi ho il piacere di parlarvi di un thriller pazzesco uscito da poco per Newton Compton Editori.
Buona lettura!


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Natasha è fresca di nozze e la sua vita è praticamente perfetta: ha una casa da sogno, suo marito Nick è molto premuroso e ama alla follia la sua bellissima bimba di nome Emily. C’è solo una cosa che stride nel quadretto armonioso della sua vita: Jen, la ex moglie di suo marito. È una donna invadente e non sembra essersi affatto rassegnata all’idea di essere stata lasciata. Nick con lei è piuttosto accondiscendente, e Natasha finisce sempre per lasciar perdere perché si fida di suo marito e dei suoi sentimenti. Un giorno Natasha torna a casa e scopre che Nick e Emily sono svaniti nel nulla senza lasciare traccia. Persino le loro cose non ci sono più. Perché Nick avrebbe dovuto fare una cosa del genere? Le ore passano e l’angoscia attanaglia la giovane donna che, mettendo da parte tutto l’orgoglio pur di ritrovare la sua bambina, si decide a chiedere aiuto all’ultima persona al mondo da cui vorrebbe un favore: Jen. Nonostante l’abbia sempre considerata invadente e si trovi a disagio a parlare con lei, la disperazione le suggerisce che forse la ex moglie di Nick potrebbe essere l’unica a sapere qualcosa in grado di aiutarla. Ma Natasha può davvero fidarsi delle sue parole?

Il thriller di Jess Ryder è pazzesco, sotto molti punti di vista. L'autrice ci regala una storia unica, complessa e tutta al femminile. Per la maggior parte del tempo, la confusione è stata totale: l'autrice alterna i POV di continuo e anche i piani temporali, mantenendo l'assoluto riserbo su una delle protagoniste in modo da rendere molto difficoltosa la collocazione all'interno del trama che, via via, si snoda sotto gli occhi del lettore. Natasha è la giovane moglie di Nick, un uomo brillante e maledettamente ricco; la loro sembra essere una vita perfetta, escludendo le incursioni pesanti e continue dell'ex moglie di lui, Jen. Le due protagoniste sono diversissime tra loro per età ed estrazione sociale ma, entrambe, sono succubi di un uomo vanesio e narciso disposto a tutto pur di ottenere ciò che vuole. Almeno inizialmente, l'autrice ci presenta due donne avversarie che si contendono lo stesso uomo e, fin qui, nulla di strano ma dalla seconda parte del romanzo in poi, tutto cambia ed assume dei connotati incerti. Il bene e il male si mescolano e si confondono dando vita ad una storia mozzafiato.

Jess Ryder descrive dei personaggi eccezionali con una psicologia intricata e guidati spesso e volentieri da emozioni contrastanti e incontrollabili che garantiscono alla vicenda un ritmo incalzante. La lettura procede velocemente, un colpo di scena dopo l'altro e ogni volta che siamo convinti di avere la soluzione del caso, tutto cambia e si trasforma rimescolando le carte. Nel complesso ho amato tantissimo sia Natasha che Jen, mi è piaciuto il percorso in crescendo che hanno avuto entrambe e il sangue freddo mantenuto nelle situazioni più difficili e stressanti. Lo stile dell'autrice mi è piaciuto moltissimo: molto diretto e schietto ma assolutamente curato. La scrittura della Ryder mi ha catturata e coinvolta dalla prima all'ultima pagina.  Vorrei dirvi di più, ma rischierei di rovinarvi sorprese e colpi di scena.
Se siete alla ricerca di una storia unica ed sconvolgente, 'La ex moglie' fa al caso vostro!



venerdì 30 novembre 2018

[Review Party] "Silence" di Tim Lebbon

Buongiorno, lettori.
Oggi ospito il review party dedicato a romanzo di Tim Lebbon, "Silence", edito da Newton Compton.
Buona lettura!


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Nell'oscurità di una fitta rete di grotte sotterranee, vivono creature cieche, abilissime nella caccia. Grazie al loro udito sono in grado di individuare e catturare qualunque preda. I cunicoli sigillati hanno trattenuto per secoli la loro furia, fino a che una spedizione speleologica in Moldavia, in diretta televisiva, non apre un varco, scoperchiando quell'eco-sistema come un vaso di Pandora. A emergere dalle tenebre è uno sciame di creature feroci, simili a pipistrelli, che in un attimo si avventa sul gruppo di scienziati. Le telecamere continuano a riprendere per ore lo scempio, offrendo uno spettacolo raccapricciante. Due testimoni della carneficina sono Ally e suo padre Huw, incollati davanti allo schermo. Se la minaccia dovesse diffondersi in tutta Europa nessuno sarebbe più al sicuro. Perché gridare, persino sussurrare, può rivelarsi fatale. Ally, affetta da sordità, è abituata a vivere in silenzio. E adesso, la sua abilità è l'unica speranza di salvezza per la sua famiglia: dovrà riuscire a trovare un posto sicuro per aspettare la fine del pericolo. Ma avrà davvero fine? E in quale mondo sarà costretta a vivere?

L'unica cosa che non ho apprezzato, del libro, è la cover: del tutto inadeguata rispetto al contenuto del romanzo che mi ha inaspettatamente stupita e sconvolta con una storia davvero particolare e unica nel suo genere. Leggendo la scritta che campeggia in copertina 'un grande thriller', pensavo di trovarmi di fronte l'ennesimo libro a base di misteriose scomparse ed eventi sanguinosi, invece, l'unica cosa misteriosa è stata la comparsa di arcane e letali creature. Si respira un'aria pesantissima, tra le pagine. La giovane Ally è una bambina sorda che vive relativamente tranquilla con la sua famiglia. Grazie al contributo di un delizioso cagnolino, la sua vita è quasi normale e priva di intoppi: come gran parte degli abitanti del pianeta, sta seguendo in diretta la scoperta di una incredibile grotta, rimasta isolata per millenni, quando tutto cambia in maniera irreversibile.

I protagonisti inaspettati della storia, infatti, non sono umani bensì delle strane creature cieche ma letali che cacciano e uccidono in maniera brutale seguendo solo e soltanto il suono. Lo stormo di creature si muove velocemente e, se almeno inizialmente, tutti sembrano sottovalutare il problema, diventa ben presto chiaro che si tratta di una minaccia che può spazzare via l'intera umanità! L'autore ha lavorato molto bene l'aspetto psicologico dei personaggi che si ritrovano improvvisamente intrappolati in una situazione paradossale in cui nulla sembra sicuro e, soprattutto, in un mondo in cui non ci si può più fidare di nessuno dato che l'istinto la fa da padrone in condizioni di emergenza.
Nella seconda parte del libro, la situazione precipita definitivamente portando con sé una serie di eventi catastrofici ( e super tristi!) per poi sgonfiare un po' la tensione accumulata in un epilogo che non mi ha pienamente convinta e soddisfatta. Resta, senza dubbio, una delle storie più strane, incredibili ed apocalittiche che ho letto quest'anno.

Lo stile dell'autore è molto diretto e brutale, in alcune scene, ma non mi è dispiaciuto. E' la lettura perfetta per chi è in cerca di una storia particolare ed è a prova di ansia, vi assicuro che la tensione si taglia con il coltello in questo libro!



giovedì 29 novembre 2018

[Review Party] "Just a crush" di Margherita Fray

Buongiorno, lettori.
Oggi ho il piacere di parlarvi di "Just a Crush", il nuovo romanzo di Margherita Fray edito da Delrai Edizioni.
Buona lettura!


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Michelle ha poche certezze nella vita, una di queste è Dan e il matrimonio con lui, i figli, le responsabilità... argomenti noiosi che non riescono a coinvolgerla come vorrebbe. E poi c'è quel ragazzino tutto arruffato che le ha affibbiato il dottor Howard e che non si sa vestire. Sì, okay, non può non ammettere a se stessa che ha un bel sedere e che potrebbe definirlo quasi attraente, ma questo non lo giustifica affatto dal non provare neanche a pettinarsi in maniera decente. Se Alex è davvero convinto che una donna come lei potrebbe guardarlo, allora è un illuso. È nei discorsi meno innocenti però che lui la sa sfidare, soprattutto nei discorsi meno innocenti. Piuttosto sorprendente e decisamente seccante, trattandosi di un ragazzino. Perché lui è questo, giusto? Solo un ragazzino. Dall'autrice di Teach Me, Margherita Fray, una nuova storia d'amore travolgente, dove il confine tra giusto e sbagliato si assottiglia e la passione domina i pensieri.

Ho già avuto modo di conoscere e confrontarmi con la penna ironica e pungente di Margherita Fray. Ho, infatti, letto e amato Teach Me ed ero curiosissima di scoprire i contenuti  di questa nuova avventura, intrapresa dall'autrice, dato che la protagonista principale è la famosa Michelle, già incontrata nel libro sopracitato. Mi aspettavo qualcosina in più, da lei, pur avendo apprezzato molte sfumature del suo carattere e della sua estrosa personalità. Ho, letteralmente, adorato il protagonista maschile, Alex. L'ho trovato molto maturo, rispetto alla sua età anagrafica, e pienamente padrone di sé stesso.
La storia, tra i due, ricalca più o meno la trama di 'Teach Me' con dinamiche più fluide ma, a tratti, più esasperate. La difficoltà del costruire un rapporto tra una donna adulta e un ragazzo, sta proprio nel creare un'atmosfera intrigante e da film cosa che, alla Fray, è riuscita quasi completamente.
Non è semplice catturare l'attenzione del lettore quando si punta su coppie anomale e lontane da quelle stereotipate che si ritrovano spesso nel romance. In un certo senso, questa è una storia più vera e reale, poco smielata e più orientata ad affrontare problematiche oggettive. L'autrice ci regala una storia che non vive di favole e occhi a cuoricino ed è una caratteristica che apprezzo sempre molto in un romanzo.

«Non posso» confessò. Appoggiò un braccio allo sterzo, voltandosi verso di me. «Ci penserei. Ma se arrivassimo a quel punto, spero che non ti formalizzeresti per tanto poco.»
Dovevo scendere.
«No?» mi chiese incerto.
Lo fissai a occhi sgranati mentre ci pensavo: ma c’era una risposta giusta per quella domanda.
«Sono impegnata.»
E non volevo arrivare a quel punto.
«Lo so.»
«E non vado a letto con i ragazzini.»
Anche se in effetti avevo voglia di morderlo.
«Di questo sono meno sicuro» osservò divertito. 
«Parlavo in generale.»
«Nemmeno questo mi convince molto.»
Trattenni il respiro per dieci secondi fissandolo. «Io vado» dichiarai.
Alex però mi afferrò il braccio. Guardai la sua mano stretta intorno al mio polso, stupita. 
«Ti va di entrare?» domandò precipitoso.


Per quanto mi riguarda, ho preferito questa nuova coppia perché amo le cose che vanno oltre i cliché e i luoghi comuni. Non ho apprezzato alcune situazioni/frasi che si ripetono spesso, tra le pagine: conferiscono alla narrazione una fastidiosa e inutile ridondanza, a discapito della leggerezza generale che si respira nella storia. Per quanto riguarda il lato prettamente stilistico del libro, non ho nessun appunto da fare: la prosa dell'autrice è fresca e briosa, dai toni moderni e colloquiali. Il libro si legge velocemente e con piacere. Promosso e consigliato!


Continua a seguire le recensioni per scoprire altri punti di vista sul romanzo!


sabato 10 novembre 2018

[Review Tour] "Love dribble" di Irene Pistolato

Buongiorno, lettori e buon Sabato!
Oggi vi parlo di uno sport romance carinissimo che mi è piaciuto molto, nonostante non sia un genere che apprezzi particolarmente, il più delle volte.
Si tratta di "Love dribble", di Irene Pistolato, edito dalla Darcy Edizioni.
Buona lettura!


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James è un giocatore professionista dell'NBA, il basket è tutta la sua vita e ha tutte le carte in regola per vincere, finché il suo nome non viene infangato in uno scandalo scommesse. Ferito dal caos mediatico che ne consegue, nonostante la sua innocenza, decide di prendersi una pausa e in gran segreto giunge a Sirmione, in Italia. Qui incontra Tania, commessa in un supermarket che sogna di incontrare presto il vero amore. Tra i due scatta subito la scintilla della passione, ma presto James si troverà a fare la scelta più ardua: il basket nella sua terra natale, Detroit, o l'amore in un piccolo paesino italiano. Possono cuore e mente, per una volta, volere la stessa cosa?

Cosa ci fa un armadio a quattro ante, fatto di muscoli e super pettorali, nella tranquilla cittadina di Sirmione? Me lo sono chiesta anche io, leggendo la trama, salvo poi confermare l'ottima scelta dell'autrice che ci regala una storia davvero particolare e unica nel suo genere. James è un giocatore del campionato NBA, piuttosto famoso e capace, che suo malgrado è rimasto coinvolto in un tritacarne mediatico a cui ha deciso di sottrarsi concedendosi una vacanza lontano da tutto.
Arrivato, per caso, nel delizioso paesino di Sirmione, resta subito affascinato dall'incontro fortuito con Tania che, ovviamente, non ha idea della sua vera identità.

Il soggiorno italiano, grazie alla ragazza, si rivela più piacevole e rilassante del previsto. L'autrice ci regala una coppia anomala e male assortita: Tania è una ragazza normale, minuta e che lavora nel supermercato di un piccolo paesino italiano; James è un ricchissimo campione di basket che vive oltreoceano. A complicare la situazione, è il segreto sulla vera identità di James che rappresenta una vera e propria bomba ad orologeria pronta ad esplodere.
La trama procede in maniera piuttosto lineare regalando momenti romantici e anche piuttosto hot.
E' uno sport romance in tutto e per tutto ma l'elemento sportivo non è eccessivo e non disturba assolutamente la lettura.

Mi è piaciuta la prosa dell'autrice, mi è piaciuta la costruzione dei personaggi e ho adorato la location. Mi è piaciuto l'epilogo e, in generale, è stata una lettura davvero piacevole ed emozionante. E' un libro da leggere con occhi sognanti ma che soddisferà anche le amanti di storie con un pizzico di pepe in più. Vi garantisco che James è gran bel pezzo di man... mmm, volevo dire personaggio! 
Una storia perfetta per tutte le amanti del romance, consigliata!



giovedì 11 ottobre 2018

[Review Party] "Una ragazza cattiva" di Alberto Beruffi

Buongiorno, cuori librosi, e buon giovedì!
Ho il piacere di parlarvi di un thriller pazzesco firmato da Alberto Beruffi, "Una ragazza cattiva", in uscita oggi per Newton Compton.
Buona lettura!


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Un autogrill si trasforma in un'orribile scena del crimine dopo il ritrovamento del cadavere di una delle cameriere. Si tratta di Giulia Scarpanti, a detta di tutti una brava ragazza, figlia minore di un avvocato. È stata strangolata con la corda di una chitarra. Ma non è tutto. Le è stata messa della colla sulla bocca per farla "sorridere", le pareti del locale sono state riempite di poster e accanto al corpo è stato ritrovato un piccolo carillon a forma di juke-box, che diffonde una musica tutt'altro che casuale, apparentemente scelta con agghiacciante lucidità. Qual è il messaggio segreto dietro questa messinscena? I macabri particolari della vicenda ossessionano Mattia Mantovani, un chitarrista dal passato tormentato, al punto da portarlo a collaborare con la squadra investigativa di cui fanno parte Marco Pioggia e Lara Tarantino, da poco trasferitasi in Italia dopo vari anni di collaborazioni in USA con l'FBi. Ma i tre dovranno agire in fretta. Da qualche parte, infatti, l'assassino sta per colpire ancora.



Cercate una storia che vi tolga il sonno? Leggete "Una ragazza cattiva".
Cercate un thriller ricco di suspense, dal ritmo incalzante? Leggete il libro di Alberto Beruffi.
Ho divorato questo volume nel giro di una giornata, intervallando la lettura soltanto con tanti caffè e la pause pasti. Fin dalle prime pagine, ho riscontrato una storia avvincente, scorrevole e molto dinamica. L'azione si svolge nel giro di quattrocento pagine intense raccontate con una narrazione serrata. I personaggi sono le pedine perfette per un misterioso fantasma che agisce libero e incontrastato nonostante gli sforzi della polizia. Marco Pioggia, e la sua partner Lara, brancolano nel buio, vittime di un gioco perverso e di un'escalation di violenza che procede al ritmo di grandi classici della musica italiana degli anni '80. Ebbene sì, avete capito bene: vendetta e musica vanno di pari passo, in questo libro, creando un connubio perfetto e intrigante.
Vogliamo parlare anche dell'ambientazione in un collegio esclusivo amministrato dalla Chiesa? Un elemento che arricchisce di mistero una storia già intricata e imprevedibile.

Non avrebbero capito, non subito, ma poi ci sarebbero arrivati.
Allora avrebbero avuto paura.
E la paura è una morte lenta.

Insieme al povero Marco Pioggia, ho brancolato nel buio e fatto centinaia di congetture che si rivelavano, puntualmente, errate. Sono rimasta sconvolta dall'epilogo e dagli sviluppi inaspettati che hanno dato un senso e un significato più profondo all'intera vicenda. L'autore è riuscito nell'impresa di rendere accattivante ogni dettaglio della sua trama: i luoghi, i personaggi, testi di canzoni celebri che hanno caratterizzato un secolo. Ogni cosa è studiata a puntino e perfettamente contestualizzata, la suspense è una costante, tra le righe, e vi assicuro che una volta iniziato sarà molto, molto difficile metterlo giù. Mi è piaciuta moltissimo anche la scelta narrativa, con la divisione in due tempi, la prosa è curatissima, a tratti aulica e molto ricercata. L'autore ci guida in un passato che si ripercuote nel presente e in un disegno di redenzione in cui non ci saranno né vinti, né vincitori.
E' una storia che si adatta perfettamente al nostro periodo storico, per il tema trattato, e che vuole mostrarci il lato peggiore dell'umanità. Mi è piaciuto moltissimo e lo promuovo a pieni voti.
Una delle storie migliori di quest'anno!


venerdì 5 ottobre 2018

[Review Tour] "Il mio universo sei tu" di K.A. Tucker

Buongiorno, lettori.
Oggi ho il piacere di parlarvi del nuovo romanzo di K.A. Tucker, "Il mio universo sei tu", uscito ieri per Newton Compton. Questa autrice si conferma un'eccellenza del romance e non vedo l'ora di raccontarvi la bellissima storia di Ivy e Sebastian.
Buona lettura!


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Ivy è una tatuatrice di talento e, dopo anni passati in continuo movimento, forse ha trovato un posto dove fermarsi. Adesso lavora a San Francisco, al Black Rabbit, lo studio di tatuaggi di suo zio Ned: insieme funzionano alla grande e lei finalmente si sente a casa. Tutto cambia però quando Ivy si ritrova a essere testimone di un terribile crimine. È pronta a fare i bagagli di nuovo e sta per partire, ma un incontro casuale con un affascinante sconosciuto la trattiene in città, dandole un motivo per restare. Almeno finché Ivy non scopre che il loro incontro non è stato affatto casuale...

Il fatto che io sia una grandissima fan dell'autrice non ha influenzato il giudizio su questa storia, perché è fantastica già di suo. Quando apprezzo particolarmente un autore, divento iper critica con i suoi romanzi: studio la trama, i personaggi, la prosa in maniera quasi maniacale alla ricerca di errori o elementi già visti, con la paura costante che la magia finisca. Per fortuna, anche questa volta è andata bene: ho amato ogni pagina del libro, avrei voluto che non finisse mai!
Ivy e Sebastian sono stati due protagonisti eccezionali, diversissimi tra loro e sempre in contrasto. Quella che inizia come una missione di lavoro, per Sebastian, si trasforma ben presto in una missione di vita. C'è qualcosa che lo attrae verso di lei, la tensione tra i due è palpabile tra le pagine. 
Di solito ho sempre qualche problema con le protagoniste femminili: le trovo troppo fragili, troppo tenere o troppo aggressive e paranoiche, Ivy non rientra in nessuna di queste categorie: è una raminga, sola al mondo ma pienamente consapevole della realtà che la circonda. Non ha bisogno di nessuno e questa è una delle particolarità che ho amato di più di lei.

Sebastian è bello, bellissimo. Il suo aspetto esteriore rispecchia perfettamente la sua indole e il suo carattere: è un uomo pericoloso, austero e potenzialmente letale e non solo in senso letterale. Dietro la spessa corazza da guerriero, però, ho trovato anche una parte più umana e riflessiva che non si limita ad accettare la realtà così com'è. La spirale sentimentale, tra i due, è lenta ma procede in un crescendo inesorabile. E' impossibile non appassionarsi alla storia e alle emozioni provate e vissute tra i protagonisti. L'autrice è riuscita, con una storyline tutto sommato semplice, a creare una storia meravigliosa, reale, appassionante e intensa. La scrittura della Tucker è attenta, molto descrittiva e mantiene un buon ritmo narrativo.
"Il mio universo sei tu", è un libro completo ed emozionante. L'ho divorato nel giro di un giorno e sono già in astinenza da Sebastian!!
Se amate il romance, non potete farvi sfuggire questa piccola meraviglia di K.A. Tucker!


giovedì 27 settembre 2018

Recensione "In nome dei Medici" di Barbara Frale

Buongiorno, lettori.
Ho avuto il piacere di leggere, in anteprima, il nuovo romanzo di Barbara Frale, "In nome dei Medici". Mi è piaciuto moltissimo e non vedo l'ora di raccontarvelo!


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Arrivato nell’Urbe per risolvere questioni di affari, il giovane Lorenzo de’ Medici si trova subito circondato da insidie senza volto. Qualcuno, infatti, ha infilato sotto la sua sella un antico pugnale dall’elsa d’argento, con uno stemma dal disegno indecifrabile. Intimorito dalla silenziosa minaccia, Lorenzo comincia così una tortuosa indagine in una città piena di segrete ombre, di antiche glorie imperiali e sinistri fantasmi fin troppo ansiosi di risorgere fra i vivi. Chi è che trama alle sue spalle? Gli stessi che ostacolano l’estrazione di allume da parte della sua famiglia sui Monti della Tolfa? Nel tentativo di scoprirlo, il suo destino incrocerà quello di uomini potentissimi, come l’enigmatico cardinale Rodrigo Borgia, e di aristocratici ambiziosi che si muovono nella Curia romana, a caccia di ricchezza e prestigio. Ma l’incontro che cambierà la sua vita sarà quello con Clarice Orsini, aristocratica creatura dalla quale emana un segreto fascino: ne sarà stregato. Preso nelle spire di questo amore, Lorenzo non si accorge che nuovi nemici si stanno per levare contro di lui, alleandosi ai vecchi per un comune intento: l’erede dei Medici deve morire.

Ho conosciuto il mondo letterario di Barbara Frale ad inizio anno con il grande thriller "I sotterranei di Notre Dame". Con questo nuovo romanzo, tuttavia, il livello raggiunto è decisamente superiore.
Ho amato ogni singola pagina del libro: l'ho trovato avvincente, ben costruito, fedele alla realtà storica e coinvolgente al massimo. L'ho divorato nel giro di un pomeriggio e, grazie all'autrice, ho potuto compiere un viaggio straordinario nello spazio e nel tempo.
Siamo nel 1400 in una Italia divisa per le lotte di potere fra famiglie potenti, sovrani stranieri e papato. Tra le varie personalità che si avvicendano, nella storia e nel libro, spicca senza dubbio quella di Lorenzo De Medici, destinato a raggiungere un potere e una fama che gli hanno garantito l'eternità.

Non è facile dare un volto e un carattere ad un personaggio del calibro di Lorenzo "Il Magnifico" ma, la Frale, ci è riuscita perfettamente: è stato impossibile non appassionarsi alla vicenda e non ammirare il carisma del protagonista. L'autrice è riuscita nell'impresa di rendere invitante e coinvolgente un romanzo storico, obiettivo non facile da centrare. La prosa di Barbara Frale è perfettamente consona all'epoca narrata: è una scrittura fluida e ricercata. I dialoghi, seppur ricostruiti, sono coerenti e danno un senso di completezza all'intera vicenda. L'intreccio della trama, basata su episodi realmente accaduti, cattura l'attenzione e fa sognare.

Una parte fondamentale, del libro, è proprio l'importanza di tutta l'intricata e profonda componente emozionale del protagonista: la figura di Lorenzo De Medici è, infatti, un equilibrio perfetto tra la parte stratega e calcolatrice e quella più volubile e carnale. Il mio amore, per questo personaggio, aumenta sempre di più!
Consigliato a tutti gli appassionati di romanzi storici e, in particolare, a quelli che ammirano la storia della famiglia più famosa del '400.
Promosso a pieni voti!



Grazie Newton Compton per la copia.

[Review Party] "L'amore è sempre in ritardo" di Anna Premoli

Buongiorno, lettori.
Oggi ho il piacere di ospitare il review party dedicato al nuovo romanzo di Anna Premoli, "L'amore è sempre in ritardo". Ricordate la storia di Aidan e Laurel in "E' solo una storia d'amore"? Bene, allora ricorderete senz'altro anche l'affascinante agente letterario, Norman, e il suo pessimo gusto per la moda. Finalmente è arrivato il momento di saperne di più, su di lui, e su un altro personaggio mooolto legato alla coppia.
Buona lettura!


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Le prime cotte sono di solito un dolce ricordo, capace di far sorridere. Non per Alexandra Tyler: il suo primo amore è stato Norman Morrison, il migliore amico di suo fratello Aidan, che l'ha rifiutata senza tante cerimonie dopo che lei ha trascorso l'adolescenza a comporre per lui terribili lettere d'amore in rima. Ogni volta che lo vede non riesce a trattenere una smorfia. Eppure, in genere è una donna controllata... Sta finendo il dottorato in Geologia alla Columbia e si dà da fare per cercare l'uomo giusto, dopo Norman. Peccato che i suoi incontri siano uno peggiore dell'altro. Proprio quando ha deciso di prendersi una sacrosanta pausa dal complicato mondo degli appuntamenti, Norman, stufo di pranzi tesi in casa Tyler, le propone di lasciarsi i vecchi battibecchi alle spalle e provare a comportarsi in modo almeno amichevole, dato il loro comune legame con Aidan. Alex accetta: trattarlo in modo cordiale non dovrebbe essere poi così difficile... O almeno, questo è ciò che crede!



In un panorama editoriale ormai saturo di romance, Anna Premoli riesce sempre a confermarsi come regina assoluta del genere regalandoci storie zuccherose e romantiche, al punto giusto, senza sfociare nella banalità e in trame trite e ritrite. 
Inutile dirvi che ho adorato questo romanzo! I due protagonisti sono eccezionali e arrivano dritti al cuore: Alexandra è un'esemplare femminile anomalo ma, al tempo stesso, ha un cuore grandissimo in grado di amare fino all'estremo. Che dire di Norman? E' un personaggio che mi ha fatto ridere, e non poco, con i suoi completi obsoleti e un carattere chiuso, paranoico e scontroso.
Non avrei mai scommesso un euro su questa coppia, ma si sono rivelati eccezionali e perfetti, nonostante due caratteri difficili.

Quello che tu non hai ancora capito delle relazioni è che certi legami sono impossibili da spezzare perché non sappiamo e non vogliamo rinunciare a chi siamo diventati amando una certa persona.

Il titolo, e la copertina, non potrebbero essere più giusti: rappresentano, alla perfezione, la vera essenza della storia. Anche i personaggi secondari sono straordinari e garantiscono un contorno perfetto. Mi è piaciuta moltissimo l'ambientazione: New York, Colorado, Nepal, posti davvero favolosi. La montagna è stata spettatrice silenziosa dell'evoluzione di questa storia, dall'inizio alla fine. Penso sia superfluo, ma doveroso, parlare della eccezionale capacità narrativa dell'autrice. I suoi libri, e questo non fa eccezione, sono scritti divinamente e finiscono sempre troppo in fretta. Per fortuna, ho ancora qualche storia da recuperare perciò avrò modo di ingannare l'attesa  fino al prossimo romanzo.
Vi segnalo anche una possibile buona notizia nei ringraziamenti, un bellissimo spoiler sui progetti futuri dell'autrice.
Promosso a pieni voti e consigliato!!


Ringrazio Newton Compton per la copia del libro.


mercoledì 19 settembre 2018

[Review Party] "La madre perfetta" di Aimee Molloy

Buongiorno lettori,
oggi voglio parlarvi di un thriller di cui vi avevo già accennato, la scorsa settimana, in occasione del blogtour. Si tratta de "La madre perfetta" di Aimee Molloy, edito da Giunti che ringrazio per la copia fornita.
Buona lettura!


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Si chiamano "May Mothers", perché tutte hanno avuto un figlio nel mese di maggio. Ogni settimana si incontrano in un parco a Brooklyn con carrozzine e biberon al seguito, per scambiarsi consigli e confidenze: Francie, ansiosa e zelante; Colette, dalla vita insopportabilmente perfetta; Nell, manager in carriera incline a qualche drink di troppo; e infine Winnie, sensuale e misteriosa, l'unica madre single del gruppo. Nel tentativo di staccare dalla sfiancante routine, Nell convince Winnie ad affidare per una sera il piccolo Midas a una babysitter di fiducia e a raggiungere le amiche in un locale alla moda. È il 4 luglio, fa un caldo infernale, il pub è affollato e scorrono fiumi di alcol. Ma qualcosa va terribilmente storto. Quando la babysitter chiama piangendo, per le giovani madri è l'inizio di un incubo: il bambino di Winnie è scomparso dalla culla, qualcuno si è introdotto in casa e l'ha rapito. E nel frattempo di Winnie si è persa ogni traccia: si è forse allontanata con quel bel ragazzo che le stava offrendo da bere? O c'è dell'altro dietro il suo strano comportamento? Inizia una corsa contro il tempo per ritrovare il piccolo Midas: 13 giorni in cui tutto viene messo in dubbio e nessuno è immune al sospetto. Perché ogni madre ha i suoi segreti. E ogni donna il suo lato oscuro.


Questo nuovo thriller di Giunti incarna perfettamente una delle tematiche più interessanti del genere: quella delle madri colpevoli o presunte tali.
C'è un non so che di affascinante nel meccanismo mentale che si scatena in una donna quando vede suo figlio per la prima volta. Ma cosa succede se qualcosa va storto? 
Aimee Molloy si muove in questa zona grigia e ci mostra i dubbi, le paure e le insicurezze di una madre che, forse, non era ancora pronta ad accogliere con amore ed entusiasmo il nuovo arrivato e un ruolo genitoriale.

E' un libro tutto al femminile e ogni protagonista ha una sua personalità ed una sua storia. Se non fosse stato per il club delle 'May Mothers' non credo che, queste donne, avrebbero mai avuto l'occasione di conoscersi, data la diversità anche di estrazione sociale.
La trama è costruita alla perfezione: l'autrice è riuscita a tenermi incollata alle pagine rivelando dettagli e segreti a poco a poco.
Non è stato semplice tenere il passo con tanti personaggi  e tanti pensieri diversi tra loro ma, a lettura conclusa, il quadro appare perfettamente chiaro ed esaustivo.

La componente psicologica è stata fondamentale per rendere coinvolgente una trama che, in molti punti, è statica. L'attesa di scoprire la verità e il destino del piccolo Midas è resa meno pesante da aneddoti e supposizioni sui vari personaggi. Devo dire che, fra tutte, solo Winnie è riuscita ad affascinarmi e ad incuriosirmi. 
Lo stile dell'autrice è semplice e scorrevole. E' una storia che non annoia e con un epilogo tutto da scoprire. Consigliato!



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