Buongiorno e ben ritrovati sul blog.

Esce oggi, per Newton Compton, un titolo molto atteso e che sembra avere vibes da spooky season. Vi dico subito, e vi spiegherò perché nella recensione, in realtà di creapy e inquietante c'è ben poco ne "Il bosco non dimentica" che, nonostante tutto, mi è piaciuto molto.

Buona lettura!


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Pagine 288

Ignare della civiltà e messe in guardia dai suoi mali, Wren, diciannovenne, e le sue due sorelle, Sage ed Evie, sono state cresciute in totale isolamento, fuori dal mondo, in una capanna primitiva tra i boschi dello Stato di New York. Quando la più giovane si ammala gravemente, la madre parte con lei in cerca d’aiuto presso un villaggio vicino. Ma non fanno mai ritorno. Col passare dei mesi, la speranza di rivederle si affievolisce. Le provviste scarseggiano. Il bestiame muore. Un inverno crudele incombe. Ed è allora che giunge uno sconosciuto. Sostiene di cercare la loro madre, e afferma che non se ne andrà senza di loro. Per fuggire, Wren e sua sorella dovranno infrangere la regola che ha scandito la loro esistenza: mai uscire dalla foresta. Oltre il groviglio dell’angoscia, scoprono una casa, nascosta al di là dei pini. È lì che Wren e Sage dovranno affrontare qualcosa di più inquietante dell’ignoto. Scopriranno ciò che è stato loro celato, da cosa stanno realmente fuggendo e i segreti che le hanno tenute nell’oscurità per tutta la vita.


"Il bosco non dimentica" , scritto da Minka Kent, è un libro che si divora nel giro di poche ore. Sebbene il titolo e la copertina possano far pensare ad un determinato tipo di storia, quello che vi ritroverete a leggere sarà un racconto ben diverso che rispecchia perfettamente la trama.

Abbiamo una location iniziale molto interessante, nel bosco, in cui due delle protagoniste vivono una vita d'altri tempi senza acqua corrente o elettricità. La loro madre si è allontanata con la sorellina più piccola che era malata e, dopo diversi mesi, non ha ancora fatto ritorno.

Contemporaneamente, non lontano da loro ma in una bellissima villa dotata di tutti i comfort, c'è Nicolette una donna che sta affrontando il periodo più duro della sua vita e del suo matrimonio. 

Sono questi, quindi, i due punti di vista che si alterneranno in questo libro in cui i ruoli femminili sono predominanti e contrapposti rispetto a quelli maschili. Per gran parte della narrazione non è chiaro come e perché il destino di queste tre donne si incrocerà in un susseguirsi di colpi di scena e rivelazioni inaspettate.

Ho amato moltissimo la capacità di Minka Kent nel gestire la trama e le sue "marionette". Come un'abile giostraia, dopo aver catturato l'attenzione dello spettatore, lo conduce dove vuole lei portandolo a conclusioni inesatte che non fanno altro che accrescere la curiosità di scoprire la verità.

Nel complesso è stata una storia ben riuscita, con una parte emotiva importante, anche se probabilmente quello che è mancato di più è proprio il senso di paura e inquietudine promessi sulla copertina. Probabilmente essere una lettrice assidua di thriller non aiuta in questi casi perché le sfumature di suspense vengono percepite pochissimo rispetto ai livelli a cui sono abituata.

Mi preme però dire che ho divorato con interesse "Il bosco non dimentica" e che non posso dire di non averlo apprezzato, l'importante è approcciarsi al libro non come a una storia creepy ma come ad un normalissimo thriller.



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