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giovedì 17 luglio 2025

Recensione "Il tradimento di Thomas True" di A.J. West

 Buongiorno e ben ritrovati sul blog.

Oggi vi parlo di un libro con cui ho avuto una storia complessa ma che, alla fine, mi ha devastata in un modo che non credevo possibile.

Si tratta del nuovo romanzo di A.J. West, "Il tradimento di Thomas True", edito da Neri Pozza.

Buona lettura!

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Pagine 416

1710: la Londra georgiana sopravvissuta al Grande Incendio è una città in fermento, piena di cantieri che non dormono mai. Lì dove c’era il legno ora si ricostruisce in pietra, ma accanto alla nuova cattedrale di St Paul c’è il lugubre manicomio di Bedlam, accanto al London Bridge con le sue graziose botteghe ci sono ladri, marinai, mendicanti e prostitute. E poi c’è Thomas True, scappato in città dalla campagna e dalla durezza del padre, integerrimo pastore protestante. In alto, sui ponteggi, lavora invece Gabriel Griffin, quando non si occupa di ripescare dal fiume i corpi degli annegati. Entrambi si ritroveranno quella sera da Madre Clap, un locale per soli uomini dove gli avventori perdono la propria identità pubblica per assumerne una femminile: le chiamano molly, non possono dichiarare a nessuno chi sono, cosa provano, chi amano. E Gabriel, lo sa fin dal primo istante in cui lo vede, ama Thomas. Eppure, nonostante vivano esistenze rigorosamente nascoste, le molly non sono al sicuro: c’è una spia fra di loro, che le sta uccidendo una per una. Se Gabriel vuole salvarsi, salvare Thomas, dovrà scoprire chi sta vendendo i loro nomi alla Society for Reformation of Manners. Prima che i giudici Grimp e Myre arrivino in città e ordinino, come da consuetudine, di impiccarle tutte. Gabriel si trova così a vagare per una Londra notturna e insidiosa, costretto a mettere in discussione le vite e i legami della sua piccola comunità. Fra travestimenti, messaggi in codice, gang di orfani, esplosioni, lingue mozzate e testimoni sbranati da leoni, Gabriel scoprirà che il modo migliore per nascondere qualcosa è proprio sotto gli occhi di chi guarda. E che l’altra faccia della verità si chiama tradimento.

Quando ho iniziato la lettura de "Il tradimento di Thomas True" non sapevo bene cosa aspettarmi  trattando argomenti totalmente diversi rispetto a "La meccanica degli spiriti". 

Se nel precedente romanzo, infatti, troviamo richiami chiari al genere gotico vittoriano intriso di occultismo, in questo libro ci troviamo in un periodo storico totalmente diverso. Siamo agli inizi del 1700, l'ambientazione londinese viene sapientemente descritta portando alla luce le atmosfere dell'epoca e un fenomeno probabilmente sconosciuto ai più: il movimento delle 'molly'.

Non sono belle ma non pensare che non abbiano una loro dignità. Ce l'hanno! Anche la più infima delle candele di sego può donare luce alla fiamma morente di un uomo.

Venivano definite 'molly' gli uomini che, di sera, abbandonavano le loro identità per assumerne una femminile. Inutile sottolineare che questo comportamento veniva pubblicamente condannato e che venivano perseguitate attraverso i mezzi più biechi.

In questo scenario facciamo la conoscenza dei nostri due protagonisti: Gabriel, muratore di Londra, e Thomas, sfuggito dalla campagna e da un padre intransigente.

Thomas si fermò, osservando da lontano la porta sormontata da un'insegna: niente nomi, solo il disegno di un pavone con la coda spalancata, al di sopra di una finestrella rosa.

"Madre Clap. Ti ho trovato."

Il locale di Madre Clap, ritrovo famosissimo tra le molly della città, diventa un perno centrale all'interno della narrazione: in primo luogo perché è qui che si incrociano i destini dei due protagonisti; ed è sempre tra le mura di questo club che le vite di tutti i personaggi verranno stravolte. C'è una spia tra loro che lavora per la Society: 'il sorcio' rivela le identità delle molly condannandole a morte certa.

Gabriel è più che mai deciso a individuare la talpa per salvare sé stesso e Thomas, l'uomo che sente di amare fin dal primo momento in cui i loro occhi si incrociano. In un susseguirsi di colpi di scena, tradimenti e momenti in cui tutto sembra perduto, A.J. West ci regala un finale dolorosamente meraviglioso.

Chiunque amiate, chiunque siate, qui non sarete mai sbagliate... Sarete sempre libere e sempre insieme!

Vi dirò la verità, per tutta la prima parte del libro ho faticato ad ingranare. Mi trascinavo per inerzia, l'attenzione che calava costantemente per una narrazione che mi appariva come ripetitiva e ridondante. Non so in quale preciso momento mi sia appassionata alla storia di Gabriel e Thomas, ma posso dirvi che ne sono uscita devastata e in lacrime.

Raramente mi è capitato di cambiare idea e giudizio su un libro in modo così radicale, ma è successo e sono felice di non aver mollato anzi tempo. La storia di A.J. West ci mostra un passato che, in realtà, è più attuale che mai. Una società in cui il giudizio, la paura, la lotta contro ciò che ognuno di noi sente di essere non è finita con la rivolta delle molly. Ancora oggi il movimento LGBTQ+ lotta ogni giorno per diritti che a noi sembrano insindacabili. È assurdo pensare che nonostante sia passato così tanto tempo, la storia di Gabriel e Thomas potrebbe essere ambientata anche ai giorni nostri.. magari senza esecuzioni e impiccagioni se proprio vogliamo trovare un lato positivo.

Una volta girata l'ultima pagina, ho sentito un moto di nostalgia verso tutto il contesto che per giorni mi ha accompagnato, ho continuato a rimuginare sul finale e ho rivalutato l'intera lettura apprezzandone anche sfumature che prima non avevo colto. La prosa elegantissima dell'autore, la purezza dei sentimenti descritti, la denuncia contro le ingiustizie di genere, la volontà di far conoscere questa realtà che pochissimi conoscevano per non dimenticarle... Perché anche se si tratta di un'opera di finzione, è importante ricordare il sacrificio e il coraggio di tutti coloro che hanno lottato per essere come volevano e non come la società voleva che fossero.




lunedì 7 luglio 2025

Recensione "L'incisore" di Luigi Boccia e Nicola Lombardi

 Buongiorno e buon inizio settimana.

Nel post di oggi parliamo di un thriller storico scritto a quattro mani da Luigi Boccia e Nicola Lombardi. Si tratta de "L'incisore", edito da Newton Compton.

Buona lettura!

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Pagine 256

Firenze, anno 1679. Flaviano Altobrandini – rifugiatosi nel capoluogo toscano per paura di ritorsioni da parte delle forze pontificie – viene nottetempo convocato d’urgenza a casa di Paolo de’ Medici. Il nobile affida a Flaviano il compito di indagare su alcuni delitti commessi da un misterioso individuo che la cronaca popolare ha già battezzato l’Incisore, per via delle oscure pratiche chirurgiche a cui sottopone le sue vittime. Esiste un filo rosso che pare collegare le vittime, una pista che conduce a un noto medico e alchimista, Ermete Moraldi, scomparso quindici anni prima in un incendio. Fra le terzine di una copia della Divina Commedia realizzata nel quattordicesimo secolo dal folle alchimista Alberigo Grifi sono celati ermetici indizi e spetterà a Flaviano trovarli per cercare di comprendere il disegno del misterioso Incisore...

"L'incisore" è un thriller storico scritto a quattro mani dagli autori Luigi Boccia e Nicola Lombardi. La storia ci porta nella Firenze di fine '600, la città dei Medici.

All'interno del libro ci sono moltissimi personaggi ma, tra tutti, spicca senza dubbio la figura di Flaviano Altobrandini, una sorta di detective al quale viene affidata un'indagine ufficiosa su l'incisore, un killer che sta sterminando figure di spicco della città.

Gli alchimisti sono schiavi della loro simbologia. L'intero universo della "scienza" che hanno abbracciato è pieno di immagini, emblemi, icone, segni di riconoscimento...

Questa figura è assolutamente affascinante e, per la maggior parte del tempo, è molto inquietante vederlo agire nei vicoli bui della città. La motivazione che spinge il killer ad agire si nasconde nell'antica scienza alchemica. 

Proprio un noto alchimista, infatti, sarà il fil rouge del caso e il testimone che Flaviano dovrà seguire per cercare di anticipare e fermare l'incisore.

Ma l'alchimia non è l'unica 'arte' presente, anche la letteratura avrà un ruolo importante nell'indagine rendendo il libro un autentico gioiellino di storia, scienza e arte. 

Ho instillato in ciascuno di loro una scintilla di sapienza, una briciola di conoscenza, ma nessuno di essi sarebbe in grado di riportarla alla luce, senza aiuto. Ho seppellito il tesoro al centro esatto del loro cervello, dove solo il magnetismo della luna e del mercurio possono arrivare.

Quando mi capita tra le mani un libro storico, presto molta attenzione alla coerenza generale tra l'ambientazione scelta, il periodo storico e il lessico utilizzato. Nel caso de "L'incisore", Luigi Boccia e Nicola Lombardi hanno fatto un lavoro eccezionale e il risultato è perfettamente coerente e omogeneo.

Nonostante la mole esigua di pagine, la trama viene completamente sviluppata in ogni sua parte, senza lasciare situazioni aperte. La narrazione è scorrevole, la prosa armoniosa. Non mancano nemmeno i colpi di scena che rendono la storia avvincente.

Se amate i thriller sanguinosi, sono certa che l'incisore e la sua passione per la chirurgia 'artistica' vi darà molte soddisfazioni. "L'incisore" è un thriller storico non banale, e cento per cento italiano, che consiglio ad occhi chiusi!


Qui trovate altre recensioni ai libri di Nicola Lombardi:





giovedì 22 maggio 2025

Recensione "La città delle anime sepolte" di Sara Di Furia

 Buon pomeriggio e ben ritrovati sul blog.

Oggi vi parlo di una delle ultime uscite di Newton Compton, che ringrazio per la copia.

Si tratta de "La città delle anime sepolte", di Sara Di Furia, un thriller che ci porta direttamente indietro nel tempo nella Napoli di metà '700.

Buona lettura!



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Pagine 288

Napoli, inverno 1769. La città viene scossa da un evento senza precedenti a memoria d’uomo: le tombe e le fosse comuni sono vuote, i cadaveri giacciono decomposti all’aperto, ma alcuni sono stati visti camminare per i vicoli. La follia dilaga e sfocia nella paura per l’imminente fine del mondo e il giudizio universale. Ad alimentare il clima di terrore, uno spietato assassino uccide le sue vittime strappando loro il cuore e lasciando al suo posto una pedina della tombola. Qual è il filo conduttore che guida la sua mano? Per porre fine all’incubo, re Ferdinando IV affida il caso al funzionario Guido Tucci, che decide di avvalersi dell’ingegno e dell’amicizia di Bastiano, un frate Bianco della Giustizia affetto da nanismo, e del suo scaltro novizio Michele. Insieme condurranno le indagini che li porteranno ad avventurarsi in un labirinto di superstizione, fede, scienza e miserie umane. La terra ha davvero ridato vita alle ombre? Riuscirà l’improbabile trio a fermare il dilagare del male?

Sara Di Furia ci regala una storia molto particolare che si muove tra diversi generi letterari. Ne "La città delle anime sepolte" siamo a Napoli, è inverno e ci troviamo in un momento storico in cui la religione e le superstizioni hanno un peso importantissimo nella vita di tutti i giorni. 

Il clima si fa, da subito, surreale: le tombe dei cimiteri vengono aperte e i cadaveri non sono più al loro interno abbandonati per le strade o, addirittura, di nuovo in grado di muoversi nel mondo dei vivi. L'isteria è quasi immediata perché è difficile spiegare un fenomeno del genere e, soprattutto, fa paura pensare al motivo per il quale stia accadendo questa specie di resurrezione di massa. C'è chi pensa all'Apocalisse e chi, invece, cerca delle possibili spiegazioni nella scienza e nel raziocinio. 

Ho amato moltissimo i personaggi, in particolare il duo composto dai frati Bastiano e Michele. Trattandosi di una categoria particolare, ho apprezzato il modo di condurre le indagini e i dubbi esistenziali davanti ad una situazione davvero particolare. 

La parte centrale del libro è quella che ho apprezzato meno, mi è sembrata molto dispersiva e lenta rispetto ad un inizio esplosivo e un finale con un bel colpo di scena. Molto bene lo stile e la prosa di Sara Di Furia che è perfettamente consono al periodo storico, così come la ricostruzione di usi e costumi dell'epoca. 

Mi è piaciuta molto anche l'ambientazione nella città di Napoli: il luogo perfetto rappresentare il forte contrasto tra la fede e tutte le credenze e superstizioni che da sempre rendono questo luogo molto caratteristico.

"La città delle anime sepolte" si è rivelato un buon thriller storico, soprattutto considerando che si tratta di un libro di esordio. Probabilmente con una gestione migliore del ritmo narrativo il risultato sarebbe stato ancora migliore. 

⭐⭐⭐,5

venerdì 7 marzo 2025

Recensione "Terra bruciata" di Cesar Perez Gellida

 Buongiorno lettori e ben ritrovati!

Oggi vi parlo di un thriller storico che ho *letteralmente* amato! Si tratta di "Terra bruciata", scritto dall'autore spagnolo Cesar Perez Gellida.

Buona lettura!



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Pagine 576

Estremadura, 1917. Un incendio devasta la tenuta Monterroso. La proprietaria, la misteriosa Antonia, nota come la Vedova, è scomparsa. Unico testimone, e unico indiziato, il fattore (e amante) della Vedova. A indagare giunge il tenente della Guardia Civile Martín Gallardo, veterano delle guerre a Cuba e nelle Filippine, da cui è tornato portandosi appresso una certa dose di cinismo e la dipendenza dall'oppio. Scoprirà pian piano che la faccenda è ben più grossa di quel che sembra; molti orrori dovranno riemergere prima che venga a galla qualche frammento di verità. E nemmeno lui uscirà indenne dall'incontro con quella donna. 


"Terra bruciata" è puro fuoco, e non solo in senso figurato. 

Nonostante la mole considerevole di pagine, il libro si divora con interesse e curiosità. Alla base del successo del libro di Cesar Perez Gellida ci sono, senza dubbio, i personaggi che racconta. 

Prima tra tutti, la figura de "la vedova", una protagonista eccezionale. Possiede una personalità che buca le pagine, caratterizzata alla perfezione sia fisicamente che caratterialmente, una donna che non passa di certo inosservata. Tutto ruota intorno alla sua figura e nonostante i co-protagonisti maschili siano superiori come numero, non possiedono nemmeno un decimo della sua verve. Si limitano ad essere marionette nelle sue mani.

"A quest'ora dovresti già averlo capito."

-Che cosa dovrei avere capito?

"Che se si fa terra bruciata poi niente germoglia."

È proprio questa la chiave dell'intera trama: la vedova riesce a manipolare tutti gli uomini che incrociano il suo cammino. Quello che inizia come un caso di scomparsa, si trasforma ben presto in un racconto più oscuro e carico di orrori. 

Il compito di esplorare il torbido che gira intorno alla figura di Antonia Monterroso viene affidato a Martin Gallardo, un tenente della Guardia Civile che resterà coinvolto molto più di quanto si aspetta in questa vicenda.

Pagina dopo pagina, Cesar Perez Gellida ci conduce in una storia di vendetta e rivalsa ma anche di passione e inganni senza esclusione di colpi. La penna dell'autore è ricercata e molto descrittiva, in alcuni passaggi forse anche troppo, ma nel complesso molto scorrevole.

Non mancano i colpi di scena e rivelazioni che rendono tutto molto dinamico, impossibile annoiarsi durante la lettura.

La ciliegina sulla torta di una lettura già semi-perfetta, è stata la nota d'autore alla fine del libro che mi ha regalato una rivelazione straordinaria! 

Consigliato ai lettori che amano le storie e i personaggi che lasciano il segno, sono certa che non dimenticherete la "vedova" tanto facilmente! 



martedì 7 gennaio 2025

Recensione "La montagna nel lago" di Jacopo De Michelis

 Buongiorno e ben ritrovati sul blog!

Oggi voglio parlarvi de "La montagna nel lago", un meraviglioso thriller storico firmato dalla penna di Jacopo De Michelis.

Buona lettura!


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Editore Giunti

Pagine 578

La sera del 3 settembre 1992, Pietro Rota torna a Montisola dopo 12 anni di assenza. Ha lasciato l'isola per diventare un grande giornalista a Milano, ma oggi si ritrova a lavorare per una scalcinata rivista scandalistica specializzata in cronaca nera. Il ritorno a casa non è trionfale come lo aveva immaginato: deve rispondere alla richiesta di aiuto del padre. Emilio Ercoli, l’uomo più ricco dell’isola, è stato ucciso brutalmente, e i sospetti cadono su Nevio Rota, il padre di Pietro, con cui Ercoli aveva un pessimo rapporto.

Convinto dell’innocenza del padre, Pietro si unisce al suo vecchio amico Cristian Bonetti, vigile urbano, per indagare. I due amici scoprono presto che Ercoli nascondeva molti segreti dietro la maschera di benefattore e sono convinti che fra questi si trovi la chiave per risolvere il mistero. Il problema è capire quale.

Mentre le maglie della giustizia si stringono inesorabilmente attorno a Nevio, Pietro e Cristian continuano a scavare tra le ombre del passato, fino a scoprire un legame con i torbidi anni della Repubblica di Salò e la figura di Junio Valerio Borghese, il comandante della famigerata Decima Flottiglia Mas, che aveva trasformato Montisola nel suo feudo personale.



Con questo secondo libro, Jacopo De Michelis è riuscito a conquistare il mio cuore. Mentre con "La stazione" ( ve ne ho parlato QUI) avevo avuto qualche difficoltà a seguire la trama iper dettagliata e pregna di eventi, qui le pagine sono volate in un meraviglioso quanto cupo viaggio nella storia e nelle leggende di un'ambientazione unica nel suo genere: Montisola.


credit: Brescia Tourism

In questa cornice evocativa e suggestiva, va in scena un caso interessante che pone le sue radici nel passato e, più precisamente, negli anni della Seconda Guerra Mondiale. Jacopo De Michelis, anche stavolta, mette in mostra la sua grande preparazione sull'argomento riuscendo nell'ambizioso obiettivo di miscelare sapientemente l'elemento di finzione con verità e avvenimenti storici realmente accaduti. 
In particolare, l'autore pone l'attenzione sul battaglione della Decima Mas e la strage del Battello Iseo, gli echi di questi eventi storici ancora aleggiano tra le vie di Montisola e garantiscono uno scenario unico per il caso.

credit: Radio voce camuna

Il nostro protagonista, Pietro, è un aspirante giornalista che lavora per un giornale di cronaca nera ma, in questo caso, è personalmente interessato e coinvolto nel caso in quanto il sospettato per l'omicidio di Emilio Ercoli, l'uomo più potente del paese, è proprio suo padre. Insieme all'amico di sempre, portano avanti un'indagine molto complessa in cui nulla è come sembra.
Ad ogni capitolo Jacopo De Michelis aggiunge tasselli, scopre qualche carta rendendo inutili e vane tutte le varie supposizioni. La verità, e la soluzione del caso, sono impossibili da individuare e prevedere in quanto il presente è strettamente legato al passato.


Nella quarta di copertina de "La montagna nel lago" si legge testualmente "come trovare il colpevole quando nessuno è innocente?", questa frase è emblematica e veritiera in quanto non c'è un personaggio animato da buoni sentimenti in questo libro. Bugie, tradimenti, doppio gioco e cattiveria pura caratterizzano a vari livelli tutti i protagonisti della storia che, pur impersonando tutte caratteristiche da anti-eroi, riescono comunque a far breccia nel cuore di chi legge, probabilmente proprio perché nessuno di loro viene idealizzato.

Ho amato moltissimo la storia di Luce, personaggio chiave e di collegamento tra il passato e il presente, ed è stata una delle parti più emozionanti del libro. La storia di questa bellissima donna, ingiustamente accusata e torturata è un simbolo delle barbarie perpetrate impunemente in quei tempi di guerra in cui tutto sembrava essere concesso.

Un altro elemento che ho amato è stata la prosa straordinaria di Jacopo De Michelis, raramente ormai capita di avere davanti una scrittura così elegante, forbita e raffinata. Un'esperienza di lettura arricchente difficile da dimenticare.

Se siete alla ricerca di una storia degna di nota, la troverete senza dubbio tra le pagine de "La montagna nel lago".










venerdì 3 marzo 2023

Recensione "I segreti dell'amante del papa" di Alex Connor

 Buongiorno lettori, 

oggi il menù prevede un bel thriller storico ambientato a Roma. Si tratta de "I segreti dell'amante del papa", firmato da Alex Connor, edito da Newton Compton Editori. 

Il libro è disponibile da oggi in libreria e negli store online.

Buona lettura!




Negli annali che raccontano la storia della Chiesa, il periodo che va dall'inizio alla metà del X secolo è chiamato saeculum obscurum, ovvero l'era oscura. Un periodo in cui il papato, e con esso tutta Roma, è stato in mano alla potente famiglia dei Tuscolani, e in particolare alle donne che ne facevano parte, che ressero il potere con crudele egoismo e sconfinata dissolutezza. Teodora, moglie del senatore di Roma Teofilatto, e sua figlia Marozia, furono in grado di muovere da sole i fili della curia papale, grazie a un sapiente gioco di seduzioni, inganni e congiure. Marozia, in particolare, a soli quindici anni, fu concubina di papa Sergio III, e da lui ebbe un figlio che in futuro sarebbe anch'esso diventato papa. L'incredibile racconto di come una singola famiglia riuscì a insinuarsi nel cuore stesso del potere romano e a trasformare il Laterano in un nido di lussuria e di congiure.

Quando si parla di thriller storici, il nome di Alex Connor si illumina come un'insegna al neon nel buio della notte. I suoi romanzi sono sempre intriganti e coinvolgenti pur trattando tematiche che potrebbero risultare noiose ai più. In questo nuovo libro siamo a Roma, in un momento storico pieno di lotte per il potere e intrighi per ottenere denaro e proprietà. 

I protagonisti sono tutti i membri della famiglia dei Tuscolani e gli elementi che più attraggono l'attenzione sono proprio le donne di famiglia: a partire da Teodora, la classica matrona romana che riesce sapientemente a manovrare il marito; troviamo poi Tullia, la figlia maggiore, che in questo romanzo viene tratteggiata come una figura mite e amorevole ma che, secondo me, ci riserverà delle sorprese in futuro. Per finire con Marozia, protagonista indiscussa del romanzo: nonostante la sua giovanissima età, surclassa di gran lunga la madre in astuzia e diventa la signora di Roma intrecciando una relazione (nemmeno troppo segreta) con il Papa.

A differenza delle donne del libro, schiave comprese,  che hanno quindi una fortissima personalità, agli uomini viene riservato un ruolo marginale e assolutamente sottomesso a quello delle donne anche se gli interessati sembrano non rendersene conto. Solo alcuni dei protagonisti maschili hanno catturato il mio interesse ma, almeno per ora, sono stati solo introdotti nella storia. Spero che in futuro possano mostrare questo potenziale inespresso.

Il romanzo fa parte di una serie e questo non è che un primo capitolo introduttivo. C'è sicuramente tantissimo potenziale e molto margine di crescita e sviluppo per tutti i personaggi.  Alex Connor ha dimostrato, ancora una volta, la sua bravura ricostruendo con meticolosità un mondo lontano, dando vita ad una trama davvero ricca di avvenimenti e colpi di scena. La capacità di alternare momenti crudeli, poi passionali, poi pieni di sentimenti dà vita ad una storia che è davvero adatta a tutti. 

Anche se non è ai livelli di "Caravaggio Enigma", il mio preferito tra quelli che ho letto finora dell'autore, mi ha intrattenuta benissimo e mi ha lasciata piena di curiosità per il seguito!

Se amate I thriller storici, non potete farvelo scappare!




martedì 28 giugno 2022

Review Party "Il castello dei falchi neri" di Marcello Simoni

 Buongiorno lettori,

Oggi ho il piacere di ospitare il review party dedicato al  nuovo thriller storico firmato da Marcello Simoni.

Buona lettura!


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Marcello Simoni è un autore che non ha bisogno di presentazioni, una garanzia quando parliamo del genere thriller storico e possiamo essere orgogliosi del fatto di averlo nella nostra narrativa italiana. 

Ho sempre ritenuto che un autore di thriller debba avere molte qualità come la genialità, la capacità di elaborare trame complesse e un cura maniacale per i dettagli, se a questo aggiungiamo l'ambientazione storica il lavoro divent ancora più difficoltoso ma allo stesso tempo avvincente. 

Simoni ha dato vita ad una storia coinvolgente ambientata in quel di Napoli ai tempi del dominio di Federico II. La casata dei Grifoni, abili addestratori di falchi, non sta attraversando il suo momento migliore, affogata dai debiti e circondata da nemici alla ricerca di misterioso tesoro che sarebbe custodito nelle terre sconfinate della famiglia. Il ritorno del legittimo erede, dato per morto durante una crociata, dona speranza alla casata ma, allo stesso tempo, crea scompiglio nella città. 

Odorico Grifoni, dovrà muoversi come un autentico detective per scoprire cosa si nasconde dietro i segreti di famiglia e quali sono i piani dei loro nemici.  A rendere l'impresa ancor più complessa, c'è un misteriosa e famelica creatura alata (una sorta di Falco gigante finora conosciuto solo nelle leggende popolari) che uccide senza pietà.

Ho letto con piacere questo thriller storico e ne ho apprezzato l'originalità e la scorrevolezza, unita ad una prosa davvero elegante e piacevole da leggere. Se dovessi fare un appunto, lo farei solo sulla lunghezza: mi sarebbe piaciuto avere qualche pagina di chiarimenti e dettagli in più. Per il resto, sono certa che il libro potrà essere un'ottima lettura estiva per tutti gli amanti del genere. 


giovedì 4 gennaio 2018

Recensione "I sotterranei di Notre Dame" di Barbara Frale

Buongiorno lettori,
vi parlo di un meraviglioso thriller storico in uscita oggi per Newton Compton.
Si tratta de "I sotterranei di Notre Dame", di Barbara Frale, che ho avuto l'opportunità di leggere in anteprima e di cui non vedo l'ora di parlarvi.
Buona lettura!


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PARIGI, 1301. Perché il re di Francia e i suoi uomini più fidati si aggirano furtivi nei sotterranei di Notre-Dame? Che cosa stanno disperatamente cercando? Filippo il Bello è disposto a tutto pur di scongiurare un evento fatale per il suo regno e la sua discendenza. Anche a mobilitare i migliori consiglieri perché raggiungano Roma: proprio in Vaticano, sotto la protezione del papa, si nasconde il celebre Arnaldo da Villanova, noto come il Catalano, geniale e discusso medico di Bonifacio VIII, un tempo al servizio di Filippo il Bello, poi accusato di praticare la magia. Ora il re lo rivuole presso di sé. Per quale motivo? Il pontefice nutre dei sospetti su quella richiesta e teme che Filippo il Bello stia orchestrando un complotto contro la Santa Sede. Per questo affida il compito di indagare al nipote, Crescenzio Caetani, giovane studente in Medicina, e a Dante Alighieri, delegato della Repubblica di Firenze. Addentrandosi nei meandri della Biblioteca Apostolica, sfogliando inestimabili trattati medici del mondo antico, i due tenteranno di scoprire cos’è che tormenta il monarca più potente della cristianità. Un segreto che il Catalano, custode della tradizione magica dell’Oriente, pare conoscere, ma che non sembra disposto a rivelare…

Pur non essendo un'appassionata del genere, non ho potuto fare a meno di restare coinvolta nelle oscure e misteriose vicissitudini che coinvolgono il Re di Francia, Filippo IV, e il pontefice Bonifacio VIII. L'erede di Carlomagno è afflitto da terribili pensieri ed è circondato da individui che tramano alle sue spalle per raggiungere il potere assoluto. Di certo, uno scontro con la curia romana porterebbe più disgrazie che vantaggi, per questo la diplomazia è d'obbligo.
Nel romanzo si susseguono numerose figure e personaggi storicamente esistiti, tra i quali anche il sommo Dante Alighieri. L'autrice ha donato un'anima e una personalità ad ognuno di essi basandosi, da una parte, su fonti certe, dall'altra romanzando il giusto le dinamiche i rapporti tra loro.
La Frale ha costruito una trama avvincente, basata su eventi ed episodi realmente accaduti e inserendo nei punti giusti, un pizzico di mistero che rende la lettura scorrevole e curiosa.
Al contrario di quanto suggeriscono il titolo e la copertina, entrambi molto accattivanti e suggestivi, Notre Dame è solo una bella cornice della storia mentre i luoghi veri e propri in cui tutto si svolge sono le belle corti di Francia e lo Stato Pontificio. 

Le colpe dei padri ricadono sui figli.
E adesso la Francia rischia di soffrire in modo atroce per una colpa
di mio padre, se io non riuscirò a cancellarla!

In questo libro è vero tutto e il contrario di tutto, in un primo momento crediamo di avere a che fare con una minaccia che distruggerebbe Parigi salvo poi scoprire che la 'distruzione' temuta è di tutt'altro tipo e porterebbe tutt'altre conseguenze, un colpo di scena che cambia in un lampo l'intera ottica della lettura. Non mi aspettavo la piega presa dal libro, ma l'ho apprezzata. Sulla carta, si tratta di un romanzo al maschile, di giochi di potere e guanti di sfida: in realtà, vi accorgerete che, dietro le quinte, saranno le donne, la loro astuzia e il loro ingegno a dare la vera svolta all'intero dilemma.
Non vi nascondo che sono state proprio loro le mie preferite. Ho letto con un sorriso sincero l'epilogo di una storia che mi è piaciuta molto e che mi ha aperto gli occhi su figure storiche di cui conoscevo poco e niente. La prosa dell'autrice, pur essendo consona nei termini e nella forma allo stile dell'epoca, è scorrevole e di facile comprensione. L'ho letto in maniera molto veloce e con una curiosità morbosa di conoscere e scoprire una verità dai risvolti sconvolgenti.
L'alchimia e la medicina avranno un ruolo fondamentale per dare quel pizzico di magia e mistero in più ad una storia tutta da scoprire.
Lo consiglio!