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martedì 27 maggio 2025

Recensione "La tata" di Helena Echlin

 Buongiorno e ben ritrovati sul blog,

oggi vi parlo di una delle ultime uscite di Editrice Nord, si tratta di un thriller domestico firmato da Helena Echlin e che si intitola "La tata".

Buona lettura!



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Pagine 420

Charlotte è consapevole che Stella non è come le altre bambine di nove anni, ma per lei è perfetta così: irrequieta, iperattiva, spesso intrattabile, eppure brillante, con un’intelligenza vivace, a volte anche geniale. È sua figlia, e questo le basta per amarla con tutto il cuore. E poi c’è la loro giovane tata armena ad aiutarla. Fin dal primo giorno, Blanka ha instaurato un ottimo rapporto con Stella, e con il suo atteggiamento tranquillo e rassicurante è l’unica che riesce a gestirla senza problemi. Tuttavia, proprio adesso che Charlotte sta affrontando una seconda gravidanza difficile e stressante, Blanka si licenzia senza preavviso e, qualche tempo dopo, viene trovata morta affogata in una piscina. Un tragico incidente o un gesto volontario? Charlotte quasi non ha tempo per elaborare il lutto. Con il marito spesso fuori casa per lavoro, tutto il peso della famiglia ora ricade su di lei. Fortunatamente, ogni giorno che passa Stella sembra più pacata del solito. All’inizio Charlotte non può che esserne felice, ma ben presto ai suoi occhi il cambiamento della figlia appare sempre più strano. Stella comincia a replicare i gesti che erano tipici di Blanka, la sera prima di addormentarsi sussurra frasi in una lingua incomprensibile, spesso chiede di mangiare piatti dai nomi mai sentiti prima. E poi Charlotte fa la scoperta più inquietante: ogni notte, nel suo diario segreto, Stella scrive intere pagine in armeno… È lei che sta perdendo il contatto con la realtà o è la realtà che si è trasformata in un incubo? Mentre suo marito continua a ripeterle che si sta inventando tutto, Charlotte invece è convinta che Stella sia in pericolo e che solo lei possa salvarla…

"La tata" è il titolo perfetto se state cercando un thriller domestico con un tocco originale. La storia di Charlotte è permeata da un senso di inquietudine e paranoia: è convinta che sua figlia Stella sia diversa e i comportamenti esuberanti e particolari della bambina sembrano confermare questa teoria. 

Al centro di tutta la prima parte del libro c'è, quindi, il rapporto simbiotico tra madre e figlia. Un legame esclusivo che subisce un primo scossone con la morte della tata, Blanka. Dopo l'evento traumatico cambiano tutti gli assetti e l'equilibrio familiare. Stella è diversa e pian piano inizia ad omologarsi alla massa causando la felicità del padre e l'inquietudine di Charlotte che sente di aver perso le attenzioni esclusive della figlia.

"Charlotte, non ho scelta. Mi si spezza il cuore."

Ma non aveva l'aria di uno con il cuore infranto. 

No, sembrava freddo e calcolatore.

La sensazione che qualcosa non vada si fa via via più evidente anche agli occhi del lettore che si domanda se Charlotte sia troppo apprensiva o se effettivamente il cambiamento della bambina sia dovuto a un qualcosa di anormale. 

La componente paranormale/psicologica è stata gestita perfettamente da Helena Echlin. Non è facile capire qual è la verità perché si hanno percezioni diverse a seconda dei momenti. 

La scrittura è coinvolgente e scorrevole, non si risente minimamente della mole di pagine. L'epilogo è un altro elemento che ho apprezzato moltissimo perché fa riflettere e dà tutta un'altra visione di quello che abbiamo letto fino a quel momento. 

"La tata" è un thriller domestico che supera le aspettative e che si differenzia dagli altri del suo genere per i temi trattati e un finale sconvolgente. 

Consigliato!



venerdì 9 maggio 2025

Recensione "La paziente senza passato" di Leslie Wolfe

 Buon pomeriggio e ben ritrovati sul blog.

Anche oggi parliamo di una novità uscita da poco per Newton Compton. Si tratta del nuovo libro di Leslie Wolfe, vi ho già parlato di lei e del suo libro precedente QUI, e non vedo l'ora di raccontarvi come è andata con "La paziente senza passato".

Buona lettura!



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Pagine 320

Quando sbatto le palpebre, le ciglia sfiorano un tessuto ruvido. Le mie dita si contraggono, intorpidite e distanti. In lontananza, si sentono le sirene a ripetizione. Sono in ospedale. Dovrei essere al sicuro qui, ma so che non lo sono. L’ultima cosa che ricordo è che stavo correndo, e poi un braccio alzato per colpire... Perché qualcuno vorrebbe uccidermi? Disperatamente, rimetto insieme i miei ricordi frammentati. Sono in piedi con mio marito sulla sabbia bianca come lo zucchero, i nostri anelli luccicano alla luce del sole. Guarirò e tornerò a casa da lui, e lui mi proteggerà. Ma quando viene a trovarmi, c’è la sua nuova ragazza al suo fianco. Mi racconta che abbiamo divorziato tre anni fa, e il mio mondo crolla. Cos’altro ho dimenticato? L’unico modo in cui posso proteggermi è scoprire le risposte sepolte in profondità nella mia mente. Ma mentre parlo con le persone che vengono a farmi visita e ascolto le parole gentili dei dottori e degli infermieri, grata per le attenzioni di famigliari e amici, inizio a vedere le bugie che contraddicono ciò che ricordo della mia vita. Dicono che è solo la mia memoria spezzata. Ma io so qual è la sconvolgente verità: non posso fidarmi di nessuno...

Ne "La paziente senza passato", Leslie Wolfe torna a muoversi nella sua comfort zone in cui il genere del thriller domestico si mescola con quello medical dando vita ad una storia molto interessante. 

Quando mi sveglio, so tre cose.
Mi chiamo Emma. Qualcuno ha cercato di uccidermi. Non ricordo chi.

Immaginate di svegliarvi e non vedere niente, non ricordare nulla se non un forte colpo ricevuto alla testa. I ricordi sono pochi e confusionari, l'odore del luogo in cui vi trovate non è familiare e un medico vi racconta una storia assurda su quel che è successo. Questa è la situazione di partenza del libro e l'atmosfera si fa subito intrigante in quanto Emma, la protagonista, non riesce a muoversi o a vedere a causa del trauma cranico, ricorda poco e niente della sua vita ed è sola in una stanza di ospedale.

Man mano che la narrazione prosegue, Leslie Wolfe aggiunge tasselli e personaggi dando vita ad un intreccio che incuriosisce moltissimo il lettore che non sa bene chi potrebbe celarsi dietro l'aggressione visto che ogni personaggio ha il suo movente. 

La scrittura è accattivante, così come lo svolgimento della trama, le dinamiche tra i personaggi portano fuori strada più di una volta ma l'epilogo non coglie proprio di sorpresa. Tra gli elementi che non ho apprezzato c'è senza dubbio il fatto di inserire elementi e personaggi inutili ai fini della trama e che non hanno nemmeno un proprio finale. Sembrano essere dimenticati tra le pagine, quasi per una svista.

Come vi accennavo, l'epilogo non è così sconvolgente, soprattutto per un lettore avvezzo al genere thriller ma, pur non avendo l'effetto sorpresa, è stato gestito bene. Alcune dinamiche mi sono sembrate un po' tirate e inverosimili ma nel complesso è un libro che intrattiene abbastanza bene e che ho preferito a "Il chirurgo".

⭐⭐⭐,5 

martedì 8 aprile 2025

Recensione "Ninnananna perfetta" di Nelle Lamarr

 Buongiorno e ben ritrovati sul blog.

Il libro di cui parleremo è in uscita oggi per Newton Compton e si intitola "Ninnananna Perfetta", scritto da Nelle Lamarr. L'ho letto in anteprima per voi e non vedo l'ora di raccontarvelo!

Buona lettura.



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Pagine 320

Da quando è nata mia figlia Isa, ho vissuto dei momenti di difficoltà. Non ricordo nulla e ho la mente annebbiata. Quindi, non appena mio marito Ned mi ha suggerito di assumere una tata, ho colto al volo l’occasione. Quando entra in casa le sorrido, sollevata che sia finalmente arrivata. Poi noto i suoi occhi: il colore dell’ametista. Un ricordo mi attraversa, ma prima che riesca a comprenderlo è già scomparso... Vedo Ned che le parla all’orecchio mentre lei gli tocca il braccio. Un brivido mi percorre la schiena e cerco di scrollarmelo di dosso, certa che la mia mente mi stia giocando brutti scherzi. So che ho disperatamente bisogno dell’aiuto di questa donna. Tutto cambia il giorno in cui trovo la mia bambina rivolta a faccia in giù che fa fatica a respirare. Urlo mentre la abbraccio forte e lei piange, sotto shock. Per un attimo sono inondata dal sollievo: Isa sta bene. L’attimo dopo, però, mi paralizzo: Ned è dietro di me... Lo guardo nei suoi profondi occhi castani e me ne rendo conto subito: pensa che sia stata io. Devo capire cosa sta succedendo per proteggere la mia bambina. È tutto solo nella mia testa o qualcuno sta cercando di distruggermi?


Nelle Lamarr ci regala un thriller che coniuga le tematiche e dinamiche del genere domestico con le paure, le ansie e i cambiamenti della maternità. Le protagoniste sono sostanzialmente due e con delle personalità importanti che si sfidano in un duello incessante che si svolgerà dalla prima all'ultima pagina, in più riprese.

Da un lato abbiamo la neomamma, moglie di un ricco produttore e incapace di gestire i cambiamenti improvvisi e la nuova arrivata, dall'altra una tata praticamente perfetta in grado di destreggiarsi in qualsiasi situazione. Una delle due mente e, come una pericolosa tarantola, inizia a tessere la sua tela di bugie per intrappolare la preda e lasciarla senza via di scampo.

Dopo un inizio piuttosto banale e già visto, inizia a farsi predominante anche l'elemento psicologico che cattura l'attenzione sui non detti e, soprattutto, sui segreti che nasconde questa super tata che, ormai, sta prendendo possesso della scena e della vita dei coniugi.

L'infermiera Marley Manners è disponibile. E può cominciare stasera.

Che fortuna incredibile!

Bacio la testolina di Isa, con il cuore traboccante di gioia e amore.

La tata notturna salverà dalla mia famiglia.

Dalla metà in poi il ritmo della storia diventa incalzante, impossibile abbandonare lo scontro tra le due donne che inizia a diventare spietato e senza esclusione di colpi. L'idea iniziale che si tratti di un tentativo di 'furto di identità' da parte della tata è inesatta perché la vicenda rivela in realtà una storia assai più complessa e oscura in cui tutto inizia ad essere collegato in maniera totalmente inaspettata.

Una storia dinamica che non smette di stupire fino all'ultima pagina, probabilmente con una parte iniziale più incisiva e meno scontata sarebbe stato un libro perfetto ma resta comunque un ottimo thriller domestico con sfumature psicologiche interessanti.

⭐⭐⭐,5 

martedì 30 agosto 2022

Recensione "I vicini di casa" di S.E. Lynes

 Buongiorno lettori,

torno con una nuova recensione sul libro di S.E. Lynes, "I vicini di casa", un thriller domestico edito da Newton Compton Editori. 

Buona lettura!


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Ava, Matt e la loro figlioletta Abi vivono in un quartiere tranquillo e sicuro, circondati da vicini amichevoli. Una sera, Ava si allontana per pochi minuti, lasciando la figlia da sola in cucina, ben assicurata al seggiolone. Al suo ritorno, Abi è scomparsa: la porta d'ingresso è aperta e il seggiolone è vuoto. La bambina sembra davvero sparita e di lei non si saprà più nulla. Un anno dopo, Ava vive ancora nella morsa del senso di colpa e dell'angoscia. Per scuoterla, il marito cerca di convincerla a partecipare all'inaugurazione della nuova casa dei Lovegood, i loro vicini. Ava non vorrebbe andare, perché non sopporta l'idea di trascorrere del tempo con persone che non condividono il suo dolore, ma finisce per cedere: Matt è preoccupato per lei e forse una serata fuori le farà bene. Alla festa però, mentre gli amici chiacchierano amabilmente tra un brindisi e l'altro, Ava origlia un commento che non avrebbe dovuto sentire, una frase detta a bassa voce che mette in discussione tutto ciò che sa sulla scomparsa di sua figlia. Pensava di aver ricostruito ogni dettaglio di quel giorno maledetto. Si sbagliava...

La storia di Ava e Matt mi ha colpita particolarmente e non perché sia un thriller così brillante ma perché mi sono ritrovata molto in loro. Avendo anche io un bimbo di due anni, non è stato difficile capire Ava e la sua voglia di tranquillità per due minuti (nel suo caso purtroppo cruciali) e nemmeno le dinamiche complicate del suo matrimonio perché l'arrivo di un figlio mette a durissima prova una coppia.
È stato anche doloroso seguirli durante le indagini sulla scomparsa di Abi, l'angoscia palpabile ad ogni pagina, che solo un genitore può capire. L'autrice è stata bravissima a sviscerare tutte le emozioni dei suoi personaggi e a raccontare le dinamiche piuttosto morbose dell'intero quartiere. 

"Le lacrime sono infinite. Sono una donna con una figlia. Sono una donna che aveva una figlia. Entrambe le affermazioni sono vere. Vivo nel passato; sopravvivo nel presente. Ero lei; sono io. Mia figlia è viva; è morta. Si è solo persa; è sparita per sempre."

Anche ai lettori di thriller meno esperti, appare subito chiaro che uno tra i vicini sia responsabile di questa misteriosa sparizione ma la Lynes gioca su tanti dettagli per confondere le acque e dare un movente un po' a tutti. I lettori più esperti, invece, capiranno subito di chi si tratta ma, anche per loro, ci sarà una sorpresa proprio all'epilogo della storia.
Nel complesso, non posso dire di non averlo apprezzato ma devo essere sincera sul fatto che la cosa dipenda più dall'empatia provata per i protagonisti e la piccola Abi e non dalla trama fine a se stessa.



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