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sabato 2 novembre 2019

Recensione "Liquirizia" di Claudio Loreto

Buongiorno, lettori.
Oggi voglio parlarvi di un romanzo che mi è piaciuto tantissimo firmato da Claudio Loreto, "Liquirizia".
Buona lettura!


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Una ferita da baionetta catapulta Giuliano (giovane sottotenente della 8ª Armata Italiana in Russia) tra le rovine di Stalingrado, dove tra tedeschi e sovietici si combatte una delle più grandi battaglie della storia umana. Uno sparo impreciso incrocia le vite dell'ufficiale e di una tiratrice scelta russa, Tanja: l'irreale incontro di un momento li segnerà per sempre, portando alla luce un'altra incredibile vicenda. Attori di questo intreccio sono la coccarda di un generale dell'Armata Rossa e "Liquirizia", l'orsacchiotto di stoffa che fin da bambina aiuta la soldatessa a vincere di notte la paura del buio. La storia di un amore che si oppone ai duri precetti della guerra e all'odio tra i popoli.

Una cosa che amo, nei romanzi storici, è trovare l'elemento romantico che alleggerisca il tema, quasi sempre sanguinoso, sul quale si basa il libro.
Nel romanzo di Claudio Loreto compiamo un viaggio fino alla fredda Russia e assistiamo, impotenti, agli scontri tra le truppe fasciste e quelle russe. L'autore descrive molto bene i paesaggi, il clima politico, lo stato d'animo dei soldati che, ormai, sono condannati a veder sfumare sogni e speranze per il volere di un uomo ormai allo sbaraglio. 

Il giovane Giuliano, un sottotenente dell'Armata Italiana, è un uomo dall'animo buono che non si rispecchia negli ideali di questa guerra e che si limita, suo malgrado, ad eseguire gli ordini nella speranza che tutto finisca presto. A scaldare il suo cuore, congelato dalle rigide temperature russe, ci pensa Tanja. La donna è, in realtà, il nemico ma per una serie di sfortunati eventi, si ritroverà a stretto contatto con Giuliano. L'amore tra i due sboccia inaspettato e forte, ma entrambi sanno che si tratta di una storia impossibile. 

Proprio sul più bello, la guerra interrompe l'idillio e ci riporta bruscamente alla realtà: un realtà fatta di morte, sangue e prigionia. Quell'incontro, per quanto fugace e breve, li ha cambiati per sempre e la speranza di ritrovarsi, un giorno, tiene con il fiato sospeso sia i personaggi che il lettore.
Mi sono innamorata perdutamente di Giuliano e Tanja e della loro storia, ho apprezzato i risvolti della trama e i colpi di scena, il concetto del bene che genera bene e i sacrifici che molti hanno compiuto per riportare la pace.

La penna di Claudio Loreto è attenta e accurata, la ricostruzione storica è coerente e poco romanzata. La narrazione è coinvolgente e, in attimo, mi sono ritrovata alla fine di una storia emozionante e commovente, in grado di stupire dall'inizio alla fine. Se apprezzate la storia e gli amori impossibili, ne resterete conquistati!


giovedì 31 ottobre 2019

Recensione "Cospirazione Medici" di Barbara Frale

Buongiorno, lettori.
Esce oggi, per Newton Compton, il nuovo romanzo di Barbara Frale, "Cospirazione Medici".
Ho avuto l'opportunità di leggerlo in anteprima e non vedo l'ora di raccontarvelo.
Buona lettura!


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Firenze, domenica 26 aprile 1478. Durante una messa solenne celebrata dal cardinal Riario, i congiurati hanno levato il pugnale scagliandosi su Giuliano de’ Medici, riducendolo in fin di vita. Per vendicarsi, Lorenzo spargerà molto altro sangue: la città, culla del Rinascimento, per lunghe settimane vedrà le sue strade orridamente tinte di rosso. Sfiancato dal dolore e dal rimorso, il Magnifico non potrà fare a meno di interrogarsi sullo sfacelo che ha devastato la sua vita, invidiata da tutti fino a poco prima. Perché Giuliano è morto? Quali colpe poteva aver commesso? In fondo l’egocentrismo di Lorenzo lo aveva condannato a rimanere sempre in secondo piano. Mentre si accusa per quella sciagura, Lorenzo rivede i volti di coloro che hanno voluto colpire i Medici: Francesco Salviati, roso dall’invidia; Jacopo de’ Pazzi, assetato di vendetta; Antonio Maffei da Volterra, mosso da un odio viscerale contro Lorenzo. In penombra altre misteriose e potentissime figure, che hanno brigato e pianificato la distruzione dei Medici. Ma se ci fosse altro dietro la morte del fratello? Se fosse una passione amorosa ad aver deciso la sua tragica sorte?

Dopo il bellissimo romanzo "In nome dei Medici", Barbara Frale torna a parlarci di questa celebre famiglia fiorentina che cambiò la storia d'Italia. Protagonista degli eventi, stavolta, non sarà però Lorenzo, bensì suo fratello Giuliano, personaggio forse meno noto della famiglia.
L'autrice punta l'attenzione sulla diversità di quest'uomo e sul suo vivere sempre all'ombra del Magnifico e dello stesso padre Cosimo, tra le righe si legge una certa frustrazione dell'essere solo una pedina dell'immenso impero della famiglia Medici.
Questo personaggio viene sviscerato e analizzato in maniera molto dettagliata, soprattutto a livello umano: dopo aver perso l'amore della sua vita, si invaghisce di un'altra parente della donna che le assomiglia in un modo incredibile ed è disposto a tutto pur di averla.

Il cognome che porta è, spesso, più un peso che un vanto. Non può decidere autonomamente della propria vita senza incorrere nel rischio di far fallire i piani e le alleanze sapientemente studiati da Lorenzo. L'insoddisfazione del personaggio cresce ad ogni pagina, il ruolo che ricopre nella signoria gli calza troppo stretto e mette a repentaglio l'unica cosa a cui anela: l'amore di Semiramide.
Lo scontro tra i due fratelli diviene, quindi, inevitabile e questa distrazione costerà molto cara alla famiglia: nell'ombra, infatti, ci sono dei nemici molto più pericolosi che tramano contro di loro.

Ho apprezzato molto la lettura del libro perché fa luce su una parte di storia ancora avvolta nel mistero. Di fatto, la congiura contro i Medici che portò alla prematura morte di Giuliano, resta un cold case ancora irrisolto. Barbara Frale prova a dare una sua chiave di lettura, peraltro molto plausibile, raccontando nel dettaglio gli eventi che portarono al sanguinoso scontro. Apprezzo sempre molto lo stile di quest'autrice e il suo modo di raccontare la storia: mai pesante, mai scontato e sempre accuratissimo. E' la storia perfetta per gli amanti dei romanzi storici e per gli appassionati della famiglia dei Medici.


Altri libri dell'autrice:




martedì 28 maggio 2019

Recensione "L'ombra di Caterina" di Marina Marazza

Buongiorno, lettori.
Oggi ho il piacere di parlarvi di un bellissimo romanzo storico che mi ha tenuta incollata alle pagine per ben tre giorni. Si tratta de "L'ombra di Caterina", di Marina Marazza, edito da Solferino.
Buona lettura!


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«Oggi è festa. Nella chiesetta del borgo battezzano il mio bambino. Io non ci potrò essere, ufficialmente: devo stare nascosta.» Comincia così il racconto di una donna che la Storia ha a lungo dimenticato: Caterina, la madre di Leonardo da Vinci. Giovane popolana, sedotta dal notaio ser Pietro da Vinci, Caterina rimane incinta di un figlio che non potrà allevare: lo allatta, ma le viene tolto dalle braccia per essere cresciuto nella casa paterna. Il suo bellissimo bambino potrà godere di molti più agi, certo, ma rimarrà sempre un bastardo: non erediterà né titoli né proprietà e dovrà vivere solo del suo ingegno. Anche la vita di Caterina non sarà facile: l'accusa di stregoneria, il matrimonio con un ex soldato di ventura, cinque figli da crescere, e sempre il rimpianto per quel primogenito perduto che può vedere solo da lontano. Leonardo si trasferisce a Firenze, entra nella bottega del Verrocchio, manifesta ingegno e talento al di là di ogni previsione, ma si trova macchiato da un'accusa di sodomia. Meglio partire per una città più grande, più libera, piena di opportunità, la Milano degli Sforza. Madre e figlio sono destinati a non rivedersi mai più? O Caterina potrà riunirsi a Leonardo, coronando il sogno di stargli vicino, che ha dato luce e senso alla sua intera vita?

Il romanzo di Marina Marazza è dedicato ad una figura storica poco nota ma che, nella sua umiltà, ha dato i natali alla mente più brillante di tutti i tempi: Leonardo Da Vinci.
L'autrice la rappresenta come una donna bellissima ma estremamente povera e, di conseguenza, senza speranza di poter contrarre un buon matrimonio con i membri delle famiglie più abbienti. La sua storia con Piero Da Vinci, sembra da un lato l'avventura di una giovane e irresponsabile contadina e dall'altra il sogno di una ragazza di fuggire dalla miseria forte del suo amore sincero per un uomo che, invece, l'ha soltanto usata.

Mi rendevo conto desolatamente di non conoscere mio figlio,
di non sapere niente di lui, niente di più di quel che mi veniva raccontato, tutto un sentito dire, filtrato dalla voce della gente e ricamato dal filo delle mie fantasie.

La vita di Caterina è un susseguirsi di lotte, interiori e non, e sofferenze: la sua unica gioia, rappresentata dalla nascita del bellissimo figlio, diventa ben presto anche la sua condanna. Nessuno in paese vorrà sposare una ragazza madre, il signorotto che l'ha sedotta è interessato solo al bambino e ben presto viene allontanata da lui per un tempo che le pare infinito. Sofferenza, rabbia e rancore si mescolano in un tumulto senza fine negli occhi e nella mente di Caterina.

E' impossibile non provare pena per lei, per la sua ingenuità e per il suo cuore spezzato per sempre. E' vissuta in un tempo molto diverso dal nostro, un tempo in cui le regole erano tutto e nessuno si sarebbe mai sognato di infrangerle, un tempo in cui l'amore era un concetto vacuo e fittizio che non poteva certo influenzare il destino di un nobile così importante.

Mi ci erano voluti più di quarant'anni per arrivare a stargli accanto. 
Una vita intera prima di sentire la sua bella voce calda chiamarmi 'madre'.
Ma ne era valsa la pena e avrei rifatto tutto quanto.
Dall'inizio.

"L'ombra di Caterina" è una storia intensa, complessa, ricca di dettagli e verità storica. Il lavoro di ricostruzione è stato imponente e il risultato è un resoconto accurato e preciso di un lato sconosciuto della storia di Leonardo. E' un viaggio affascinante nella vita di una donna che ha dedicato il suo cuore ad un uomo e ad un figlio, pagando un prezzo altissimo e vivendo nella loro ombra. 
Lo stile dell'autrice, delicato ed elegante, ha reso la lettura un'esperienza emozionante e coinvolgente. Se amate il genere, o siete appassionati della storia di Leonardo, vi consiglio di recuperare al più presto la lettura di questo libro.


Altri libri dell'autrice:


martedì 12 marzo 2019

Recensione "Devora" di Franco Buso

Buongiorno, lettori.
Oggi voglio parlarvi di un romanzo storico affascinante, e tutto al femminile, firmato da Franco Buso.
Buona lettura!


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Parigi, 1314. Presso la cattedrale di Notre-Dame è allestita una pira e la folla si accalca, bramosa di assistere allo spettacolo: l’ultimo Maestro dei Cavalieri Templari sta per essere mandato al rogo. L’uomo sale sulla legna accatastata, il boia appicca il fuoco, le fiamme si levano. Ma un istante prima che lo avvolgano, il Maestro lancia una fiera invettiva contro il re Filippo IV il Bello, che ha voluto la sua fine. E una cupa profezia: il destino del sovrano è segnato, così come quello del papa e della stessa Chiesa, che tra settecento anni cesserà di esistere.
La folla è sbigottita. Solo una ragazza dai magnifici occhi color oro sembra credere per prima alle parole del Templare. Quella ragazza, che osserva il rogo silenziosa, ha il dono della chiaroveggenza.
Tutto era iniziato molto prima della sua nascita, quando sua madre, nata in Palestina, era rimasta orfana a seguito dello sterminio della sua famiglia da parte dei Mamelucchi. Ed era stata punta da uno scorpione del deserto, il cui veleno è in grado di compiere miracoli…

Le caratteristiche che rendono godibile ed interessante un romanzo storico sono: una vicenda, reale o romanzata, misteriosa ed enigmatica; dei personaggi complessi e particolari; la capacità di ricostruire un'epoca e i suoi costumi in modo impeccabile. Franco Buso è riuscito ad elaborare, in maniera quasi perfetta, un libro in cui sono presenti tutte le suddette caratteristiche. In questo romanzo, l'autore affronta un periodo storico molto ampio che si estende dal 1200 ai giorni nostri e intreccia la storia dei misteriosi templari alle lotte per il potere che si sono succedute anno dopo anno, guerra dopo guerra.
La vicenda è tutta al femminile e le protagoniste sono una più interessante dell'altra in particolare, Devora. La ragazza ha un dono unico ereditato, in parte, dalla madre e accentuato dal veleno di un pericoloso scorpione. Devora può vedere il futuro e, questo, non sarà un bene per lei a causa di tutte le tragedie che attendono la sua famiglia.

Con una vita insolitamente lunga, è il personaggio più sviscerato dall'autore che ci permette di carpire ogni più piccola sfumatura della ragazza regalandoci, anche, una bella dose di colpi di scena. In tutto questo, mi ha affascinato moltissimo la storia dei Templari e la figura del Maestro dell'ordine che avrà un ruolo molto importante, e decisivo, nella vita di Devora. Sul fronte stilistico non ho davvero nulla da criticare: nonostante la mole considerevole di pagine, la prosa dell'autore è molto scorrevole e piacevole da leggere. Buso è bravissimo nelle descrizioni e non è stato per nulla difficile immaginare i paesaggi e gli avvenimenti descritti. Il libro, e l'autore, sono stati una piacevole scoperta.
Se amate il genere, vi consiglio di dargli una occasione.



lunedì 7 gennaio 2019

Recensione "Miss Miles" di Mary Taylor

Ben ritrovati per l'ultima recensione della giornata dedicata ad un romanzo storico edito dalla Darcy Edizioni. Si tratta di 'Miss Miles', un romanzo di Mary Taylor, un'intima amica di Charlotte Bronte.
Buona lettura!


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Yorkshire, 1830. 
Maria, Dora, Sarah e Amelia sono le protagoniste di queste storie intrecciate fra loro che, in qualche modo, riescono ad avere un comune denominatore: la forza delle donne. 
Siamo nell’Ottocento, un periodo in cui la donna deve sottostare alle regole maschili e tacere, come la buona norma impone. Maria, Dora, Sarah e Amelia però, in barba alle regole del tempo e nonostante le avversità che cercano di ostacolarle, si dedicheranno alla ricerca del loro destino. Un destino che non è già scritto, come la società vorrebbe, ma che loro stesse vogliono creare. Chi sono queste donne, caparbie e intelligenti, che sfidano le regole degli uomini? 
Quattro storie che vi faranno ricredere sulla forza di volontà femminile e che racchiudono due semplici ma grandi valori, sempre attuali: l’amore e l’amicizia.

Prima di iniziare la lettura di questo lungo e corposo romanzo ho ricevuto delle indicazioni e delle avvertenze e sono le stesse che faccio a voi. 'Miss Miles', è un'opera gigantesca scritta da Mary Taylor nell'arco di circa quarant'anni. Le numerose pagine, tuttavia, contengono errori e imprecisioni: durante una buona prima parte del libro, la prosa è difficile da seguire soprattutto perché lo stile della Taylor non vuole essere curato, laborioso ed elegante ma più diretto e scarno. Questo romanzo è un bellissimo manifesto della cultura femminista e un invito alla lotta per le pari opportunità. Leggendo una qualsiasi biografia dell'autrice, infatti, l'intera storia acquisterà una luce nuova e decisamente più chiara. Non lasciatevi scoraggiare, quindi, dall'impasse iniziale e lasciatevi trasportare da Maria, Dora, Amelia e Sarah.
Quattro donne, tutte protagoniste, e tutte alle prese con la propria battaglia personale contro il maschilismo che imperversa nell'Inghilterra di inizio '800. 

Le mie preferite sono state Sarah e Maria, hanno portato colore e brio nella storia; ho odiato letteralmente il padre di Dora, quasi al pari della famiglia di Amelia che non ha la benché minima fiducia in lei e nelle sue idee. Quello che davvero ho apprezzato, del libro, è il messaggio che l'autrice ha voluto lasciare ai posteri: una donna, qualsiasi sia la sua condizione ed estrazione sociale, non deve mai accettare con condiscendenza le decisioni prese da un uomo per lei. Maria, Dora, Amelia e Sarah sono delle eroine moderne che lottano per la propria indipendenza e per i loro sogni. Sono un esempio anche per noi che oggi abbiamo molte più libertà ma, alla fine, combattiamo ancora il pregiudizio e un diverso trattamento solo perché siamo donne. Nella sua complessità, incoerenza e prolissità, 'Miss Miles' è un inno al femminismo che non passa mai di moda e che può davvero dare qualcosa a tutte noi. Promosso!



sabato 5 gennaio 2019

Recensione "La bicicletta nera" di Stefania P. Nosnan

Buongiorno, lettori.
Oggi voglio parlarvi di un romanzo bellissimo ed emozionante che mi ha tenuto compagnia durante le vacanze natalizie. Si tratta del libro di Stefania P. Nosnan, "La bicicletta nera", edito da Bertoni Editore.
Buona lettura!


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Milano 1943
Emma Loreti non sa cosa le riserva il futuro. Proviene da un piccolo paese del centro Italia dove la sua amata famiglia è stata trucidata dai tedeschi. Ha ancora presente, davanti ai suoi occhi, l'immagine della sorellina e dei suoi genitori distesi nella polvere. Per dimenticare quel terribile momento e il dolore che le annienta il cuore, sale sul primo treno in partenza verso nord. Viene accolta da una Milano bersagliata e ferita dai bombardamenti alleati. Proprio quando decide di andarsene dalla città conosce Umberto Tomat, capitano del Regio Esercito. Il giovane ufficiale, originario di Udine, è assieme al suo plotone in attesa degli ordini che sembrano non arrivare mai. Tra quella moltitudine di soldati tedeschi e italiani ammassati in stazione, l'incontro tra Emma e Umberto li porterà a vivere intensamente il sentimento appena nato, che cambierà il loro presente e il loro incerto futuro. Il cambio di alleanze dell'8 settembre 1943, deciderà il destino di una Nazione, ma anche dei due giovani. Umberto e i suoi camerati si schiereranno contro i tedeschi dirigendosi verso est, nei territori denominati 'Zona d'operazioni del Litorale Adriatico', combattendo per la loro salvezza e la liberazione della loro terra. Emma partirà per Venezia dove soggiornerà alcuni mesi, abbracciando le idee della Resistenza per sconfiggere l'oppressore. Quando la situazione diventerà insostenibile si sposterà a Udine per ricongiungersi con il suo amato capitano. Il romanzo è tratto da una storia realmente accaduta, fatta di coraggio, lotta e sentimento che, in un momento tragicamente storico, porterà i due giovani a dividersi e amarsi da lontano.

Amo i romanzi storici, soprattutto quelli ambientati nella Seconda Guerra Mondiale, perciò mi sono approcciata con molta curiosità al libro di Stefania P. Nosnan per poi ritrovarmi coinvolta in una storia bellissima e dolorosa. L'autrice ci racconta una vicenda, realmente accaduta, attraverso le voci dei due protagonisti: si tratta di due ragazzi che non hanno avuto una vita facile e che si trovano in una situazione di incertezza più totale a causa della guerra e della lontananza con i propri cari. Umberto ed Emma, in un certo senso, ritrovano sé stessi quando si incontrano e innamorano perdutamente. Il loro è un amore di quelli con la A maiuscola, un amore che salva, dà conforto e speranza anche nelle situazioni peggiori. 

I due hanno dei caratteri molto diversi: Emma è una ragazza ribelle, che lotta per i propri valori e ideali anche quando sarebbe meglio battere in ritirata. Umberto è, ormai, un uomo molto introverso ma pieno di coraggio e di ideali, un uomo che non si tira indietro davanti al dovere, anche quando in gioco c'è la sua vita. Il loro amore, fugace ma profondo, subirà le scelte di personaggi che hanno portato la rovina dell'Italia e, soprattutto, della sua popolazione innocente costretta a subire le angherie dei tedeschi. Entrambi combatteranno, eroicamente, la battaglia contro il nemico guidati solo dalla speranza di ritrovarsi, un giorno.

Lo stile di Stefania P. Nosnan è scorrevole, curato e, soprattutto, ricco di emozioni. Mi sono persa tra le pagine della storia di Umberto e Emma, sospirando ad ogni rigo e facendo un tifo esagerato per loro. L'epilogo arriva dritto al cuore, così come le scelte compiute dai protagonisti.  C'è molta storia ma l'autrice è stata in grado di inserirla in maniera molto delicata e senza appesantire la trama. Ci sono molti colpi di scena e la tensione, in alcuni momenti, si taglia con il coltello. E' una storia che mi ha colpita e che mi resterà senza dubbio nel cuore. Se amate il genere, è il libro perfetto per voi. Sono certa che riuscirà ad emozionare e coinvolgere anche il cuore più duro. Promosso!



venerdì 16 novembre 2018

Recensione "La misura dell'uomo" di Marco Malvaldi

Buongiorno, lettori.
Oggi vi parlo di un romanzo storico di eccezionale levatura e che attendevo con ansia.
In occasione del quinto centenario della morte di Leonardo Da Vinci, Marco Malvaldi ci regala un'opera straordinaria curata in ogni dettaglio. Si tratta de "La misura dell'uomo", edito da Giunti.
Buona lettura!


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Ottobre 1493. Firenze è ancora in lutto per la morte di Lorenzo il Magnifico. Le caravelle di Colombo hanno dischiuso gli orizzonti del Nuovo Mondo. Il sistema finanziario contemporaneo si sta consolidando grazie alla diffusione delle lettere di credito. E Milano è nel pieno del suo rinascimento sotto la guida di Ludovico il Moro. A chi si avventura nei cortili del Castello o lungo i Navigli capita di incontrare un uomo sulla quarantina, dalle lunghe vesti rosa, l'aria mite di chi è immerso nei propri pensieri. Vive nei locali attigui alla sua bottega con la madre e un giovinetto amatissimo ma dispettoso, non mangia carne, scrive al contrario e fatica a essere pagato da coloro cui offre i suoi servigi. È Leonardo da Vinci: la sua fama già supera le Alpi giungendo fino alla Francia di re Carlo VIII, che ha inviato a Milano due ambasciatori per chiedere aiuto nella guerra contro gli Aragonesi ma affidando loro anche una missione segreta che riguarda proprio lui. Tutti, infatti, sanno che Leonardo ha un taccuino su cui scrive i suoi progetti più arditi - forse addirittura quello di un invincibile automa guerriero - e che conserva sotto la tunica, vicino al cuore. Ma anche il Moro, spazientito per il ritardo con cui procede il grandioso progetto di statua equestre che gli ha commissionato, ha bisogno di Leonardo: un uomo è stato trovato senza vita in una corte del Castello, sul corpo non appaiono segni di violenza, eppure la sua morte desta gravi sospetti... Bisogna allontanare le ombre della peste e della superstizione, in fretta: e Leonardo non è nelle condizioni di negare aiuto al suo Signore. 

L'opera di Marco Malvaldi è una vera meraviglia di forma e contenuti. Parlare di un genio come Leonardo Da Vinci, riportarlo in vita e donargli uno spessore e una personalità, ricalcando solo le testimonianze dell'epoca, non è per nulla semplice. Ho letto 'La misura dell'uomo' con un quadernino degli appunti e una pagina di ricerca davanti, ho appreso informazioni ed elementi storici che mi erano sconosciuti, stimolata da una storia eccezionale dal ritmo incalzante. Quella di Leonardo non è l'unica personalità degna di nota presente nel libro, bisogna tenere presente che ci troviamo in un'epoca pregna di personalità e avvenimenti importanti. 

L'autore ci regala una storia nella storia, intrecciando le vite di tanti personaggi con obiettivi e scopi completamente diversi che gravitano intorno alla figura di Leonardo e alle invenzioni più improbabili partorite dalla sua mente. Grazie alla bravura, e alle sue conoscenze, è un personaggio conteso da molti mecenati che, non sempre, gli commissionano compiti facili o leciti. 
Una delle cose che ho apprezzato di più, del libro, è la prosa dell'autore: diciamo che un romanzo ben scritto è sempre una delizia per ogni occhi di un lettore. Mi sono piaciuti i dialoghi, le dinamiche tra i personaggi e il giusto equilibrio tra verità storica ed elemento romanzato.
Ogni cosa è curata nel dettaglio e il libro è un autentico gioiellino che custodirò gelosamente in libreria. Se siete appassionati di storia, arte e del genio di Leonardo, è una lettura da non perdere.
Promossa a pieni voti!



domenica 11 novembre 2018

Recensione "Inquisizione Michelagelo" di Matteo Strukul

Buon pomeriggio, lettori.
Ho il piacere di parlarvi dell'ultimo romanzo dell'autore di successo, Matteo Strukul, "Inquisizione Michelangelo", edito dalla Newton Compton Editore.
Buona lettura!


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Roma, autunno 1542. All'età di 68 anni, Michelangelo è richiamato ai suoi doveri: deve completare la tomba di Giulio II, opera ambiziosa ma rinviata per quasi quarant'anni. Guidobaldo II, erede dei Della Rovere, non accetterà altre scuse da parte dell'artista. Ma Michelangelo si trova nel mirino dell'Inquisizione: la sua amicizia con la bellissima Vittoria Colonna non è passata inosservata. Anzi, il cardinale Gian Pietro Carafa, a capo del Sant'Uffizio, ha ordinato di far seguire la donna, con lo scopo di individuare il covo degli Spirituali, la setta eretica capeggiata da Reginald Pole, che propugna il ritorno alla purezza evangelica e alla semplicità della vita in una città in cui la vendita delle indulgenze è all'ordine del giorno. Proprio la Roma divorata dal vizio e violata dai Lanzichenecchi sarà il teatro crudele e magnifico in cui si intrecceranno le vite di Malasorte, giovane ladra incaricata di riferire sugli Spirituali, del capitano Corsini, capo dei birri della città, di Vittoria Colonna, marchesa di Pescara, e di Michelangelo Buonarroti, tra i più grandi geni del tempo. Tormentato dai committenti, braccato dagli inquisitori, il più grande artista della cristianità concepirà la versione finale della tomba di Giulio II in un modo che potrebbe addirittura condannarlo al rogo...

Anche se non vi è mai capitato di leggere nulla dell'autore, sono certa che avete sentito parlare di lui e della sua bravura in occasione della sua serie di successo dedicata ai Medici.
Con questa nuova opera, rimaniamo negli anni più belli e intricati della storia italiana: gli anni delle famiglie facoltose, del potere assoluto della Chiesa, dell'arte sempre fiorente e delle grandi personalità che hanno segnato un'epoca.
Ammetto di non essere ferratissima sul personaggio di Michelangelo, ma l'autore è riuscito a tratteggiarlo in maniera eccellente, suscitando interesse e attenzione intorno alla sua figura e alle sue opere. Durante la lettura, infatti, mi è capitato di andare a ricercare e ad approfondire alcuni aspetti della vita di questo immenso protagonista ed è stato possibile solo grazie alla trama così accurata e sapientemente costruita da Strukul. E' una storia che ha ampliato la mia conoscenza, un libro che mi ha coinvolta dalla prima all'ultima pagina.

E' evidente il lavoro di ricerca e la conoscenza dell'argomento trattato. Non è semplice scrivere un romanzo storico, fornire una personalità, un pensiero e uno spessore ad un personaggio del passato, mantenendo coerenza e verità storica. Il tema trattato, è interessantissimo, e l'autore ha costruito una trama accattivante e molto, molto coinvolgente. 
I personaggi secondari sono altrettanto intriganti e stimolanti, ognuno di loro è fondamentale per la risoluzione della trama. Il genio e la bravura dell'artista sono un nodo centrale della storia: le sue idee, non sempre conformi ai poteri forti, possono garantirgli un biglietto di sola andata per l'inferno. 
La prosa, e la scrittura di Matteo Strukul, è un'autentica poesia di cui non ci si stanca mai. Se amate la storia, i libri sulle importanti personalità o se volete approcciarvi ai testi dell'autore, 'Inquisizione Michelangelo' è il libro giusto!



venerdì 19 ottobre 2018

[Blogtour] "Il simbolo" di Damiano Leone




Buongiorno, lettori.
Oggi ho il piacere di ospitare l'ultima tappa del blogtour dedicato a "Il simbolo", un romanzo di Damiano Leone.
In questo appuntamento, tenterò di stuzzicare la vostra curiosità attraverso un piccolo estratto direttamente dal libro.
Buona lettura!


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Contemporaneo di un uomo passato alla storia con il nome di Gesù di Nazareth, il figlio di una prostituta muove i primi passi nella Palestina dominata dalle legioni di Roma: due vite diverse ma destinate a incrociarsi nei loro giorni più drammatici. Avviato alla prostituzione, il giovane Ben Hamir trova conforto nell'affetto di uno schiavo comprato per fargli da tutore. Costretto a fuggire, dopo un'istruttiva permanenza ad Atene conquista Roma - o meglio i cuori delle romane - divenendo gradito ospite dei più esclusivi palazzi nobiliari. Coinvolto nella politica imperiale fino a divenire intimo di Tiberio, proprio da lui apprenderà quanto beffardo possa mostrarsi il fato. Tornato in Palestina per ordine dell'imperatore, ad attenderlo troverà sia un nuovo che un antico amore: ma anche l'odio feroce di Ponzio Pilato, il suo più mortale nemico. Dopo aver compiuto un gesto in apparenza marginale ma destinato a sconvolgere la storia, abbandonati i lussi e le amanti sceglierà di restare lontano dai clamori del mondo. Ma Roma non si è dimenticata di lui: dovrà accettare lo sgradito incarico di informatore imperiale, assistendo così a eventi che andranno oltre ogni sua immaginazione.



ESTRATTO

Tutti gli uomini si possono classificare in due archetipi principali. Alcuni, guardando vicino, percepiscono la struttura intima delle cose; altri, scrutando lontano, colgono i legami dell'insieme. Capaci d'analisi i primi, di sintesi i secondi.
(...)Tuttavia ne esiste ancora un terzo tipo, anche se talmente raro da essere quasi introvabile. Può perfino succedere che in un'intera vita non l'incontrerai mai. Racchiudendo in sé ambedue le qualità innalzate al massimo grado, queste persone divengono generali inarrivabili come Alessandro il Grande, filosofi come Pitagora o Socrate, architetti che con le loro straordinarie opere hanno sfiorato la magia come Imhotep. (...) Per quanto ti riguarda lo devo proprio ammettere: non so ancora a quale di queste categorie farai parte...o meglio, a volte penso che nessuna ti si addica mentre altre che ti vadano a pennello tutte e tre. Perché, anche così giovane, sei la persona più complicata e mutevole che io abbia finora incontrato.


Se avete perso le tappe precedenti, potete recuperarlo seguendo il calendario che trovate qui sotto.


giovedì 27 settembre 2018

Recensione "In nome dei Medici" di Barbara Frale

Buongiorno, lettori.
Ho avuto il piacere di leggere, in anteprima, il nuovo romanzo di Barbara Frale, "In nome dei Medici". Mi è piaciuto moltissimo e non vedo l'ora di raccontarvelo!


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Arrivato nell’Urbe per risolvere questioni di affari, il giovane Lorenzo de’ Medici si trova subito circondato da insidie senza volto. Qualcuno, infatti, ha infilato sotto la sua sella un antico pugnale dall’elsa d’argento, con uno stemma dal disegno indecifrabile. Intimorito dalla silenziosa minaccia, Lorenzo comincia così una tortuosa indagine in una città piena di segrete ombre, di antiche glorie imperiali e sinistri fantasmi fin troppo ansiosi di risorgere fra i vivi. Chi è che trama alle sue spalle? Gli stessi che ostacolano l’estrazione di allume da parte della sua famiglia sui Monti della Tolfa? Nel tentativo di scoprirlo, il suo destino incrocerà quello di uomini potentissimi, come l’enigmatico cardinale Rodrigo Borgia, e di aristocratici ambiziosi che si muovono nella Curia romana, a caccia di ricchezza e prestigio. Ma l’incontro che cambierà la sua vita sarà quello con Clarice Orsini, aristocratica creatura dalla quale emana un segreto fascino: ne sarà stregato. Preso nelle spire di questo amore, Lorenzo non si accorge che nuovi nemici si stanno per levare contro di lui, alleandosi ai vecchi per un comune intento: l’erede dei Medici deve morire.

Ho conosciuto il mondo letterario di Barbara Frale ad inizio anno con il grande thriller "I sotterranei di Notre Dame". Con questo nuovo romanzo, tuttavia, il livello raggiunto è decisamente superiore.
Ho amato ogni singola pagina del libro: l'ho trovato avvincente, ben costruito, fedele alla realtà storica e coinvolgente al massimo. L'ho divorato nel giro di un pomeriggio e, grazie all'autrice, ho potuto compiere un viaggio straordinario nello spazio e nel tempo.
Siamo nel 1400 in una Italia divisa per le lotte di potere fra famiglie potenti, sovrani stranieri e papato. Tra le varie personalità che si avvicendano, nella storia e nel libro, spicca senza dubbio quella di Lorenzo De Medici, destinato a raggiungere un potere e una fama che gli hanno garantito l'eternità.

Non è facile dare un volto e un carattere ad un personaggio del calibro di Lorenzo "Il Magnifico" ma, la Frale, ci è riuscita perfettamente: è stato impossibile non appassionarsi alla vicenda e non ammirare il carisma del protagonista. L'autrice è riuscita nell'impresa di rendere invitante e coinvolgente un romanzo storico, obiettivo non facile da centrare. La prosa di Barbara Frale è perfettamente consona all'epoca narrata: è una scrittura fluida e ricercata. I dialoghi, seppur ricostruiti, sono coerenti e danno un senso di completezza all'intera vicenda. L'intreccio della trama, basata su episodi realmente accaduti, cattura l'attenzione e fa sognare.

Una parte fondamentale, del libro, è proprio l'importanza di tutta l'intricata e profonda componente emozionale del protagonista: la figura di Lorenzo De Medici è, infatti, un equilibrio perfetto tra la parte stratega e calcolatrice e quella più volubile e carnale. Il mio amore, per questo personaggio, aumenta sempre di più!
Consigliato a tutti gli appassionati di romanzi storici e, in particolare, a quelli che ammirano la storia della famiglia più famosa del '400.
Promosso a pieni voti!



Grazie Newton Compton per la copia.

lunedì 18 giugno 2018

Recensione "Cheope l'immortale" di Valery Esperian

Buongiorno, lettori. 💓
la settimana, sul blog, comincia con un bellissimo viaggio nell'antico Egitto alla scoperta di un romanzo storico sulla vita di uno dei faraoni più noti e importanti della storia, Cheope.
A lui appartiene una delle piramidi più imponenti e famose arrivate fino a noi e, in questo libro, avrete modo di scoprire come e perché questo faraone si differenziò dagli altri della sua dinastia.
Buona lettura!


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Cheope è stato un sovrano determinato, ambizioso, giusto eppure spietato. Figlio di secondo letto, per diventare Faraone ha dovuto dimostrare di possedere il Ka degli eletti. Ha conquistato terre, annientato avversari, schiavizzato popoli. Dopo migliaia di anni, la Grande Piramide di Giza, unica delle sette meraviglie del mondo antico sopravvissuta fino ai giorni nostri, testimonia intatta la sua grandezza. Ma i templi edificati, il porto di Wadi al-Jarf sul Mar Rosso, l'apertura dei commerci al di fuori dell'Egitto non sono stati sufficienti a placare la sua brama di potere. Nella sua vita c'era un tassello mancante: svelare il segreto del Santuario di Thoth. Solo così sarebbe stato consacrato dio tra gli dèi, solo così sarebbe stato davvero immortale...

Quando mi hanno proposto i primi due titoli di questa serie, composta complessivamente da cinque romanzi, dedicata all'antico Egitto non ho potuto fare a meno di accettare ad occhi chiusi. Amo la storia antica e la civiltà egiziana è, obiettivamente, una delle società più all'avanguardia e moderne di sempre. Dobbiamo loro tantissime scoperte e solo un cieco non riconoscerebbe l'immensità della loro arte e della loro cultura. La figura di Cheope, è una delle più note quando parliamo di faraoni. Cheope è stato il re del cambiamento, un re attento e scrupoloso, un re degno del peso della corona che ha indossato, pur avendo lottato moltissimo per averla. Quando si scrive un romanzo storico, la difficoltà maggiore sta nel non tralasciare dettagli importanti e, allo stesso tempo, non appesantire troppo la trama e, di conseguenza, la lettura. Direi che in questo caso gli scrittori sono riusciti a trovare l'equilibrio perfetto perché è una storia che si divora in poco tempo. Ovviamente, il libro non è esente da licenze poetiche e sarebbe assurdo pretendere il contrario dato che nessuno può verificare la veridicità dei numerosi dialoghi del libro, ad esempio. Tuttavia il manoscritto è coerente e sufficientemente completo. La figura di Cheope viene descritta nel dettaglio, sia nella ricostruzione dell'aspetto fisico del faraone sia  per quanto riguarda la parte caratteriale.

Cheope, tu non capirai mai. E' questo il tuo limite, ciò che ti rende inadatto a un simile compito. La legge di Maat impone l'equilibrio e tu sei sempre stato interessato solo al divino, trascurando gli altri compiti che spettano al faraone. E' il popolo, che va governato prima di tutto. Assicurare il benessere, la sicurezza dei sudditi, è importante quanto servire gli dei...

Mi ha colpito moltissimo l'ossessione di quest'uomo per il divino e per dimostrare al mondo di essere il prescelto dagli dei. Cheope fu, di sicuro, un uomo dotato di grande astuzia e intelligenza ma sarebbero valse a poco senza l'appoggio incondizionato e fedele di chi lo circondava, prima fra tutti la madre. Nel romanzo scoprirete tutta una serie di personaggi minori e poco noti che contribuirono a rendere questo faraone uno dei più grandi della storia. Il ruolo delle donne è fondamentale in questa vicenda e tutte le protagoniste rivestono una notevole importanza. Vi stupirà sapere che le lotte per la supremazia nell'harem, tra le varie mogli e concubine dei faraoni, non hanno nulla da invidiare agli intrighi e le congiure per il trono. La prosa è, senza dubbio, accurata e perfetta per il periodo storico. Non fatevi scoraggiare dai numerosi nomi particolari che troverete strada facendo, la bellezza del libro risiede anche in questo. Sarete, letteralmente, catapultati nelle stanze del palazzo reale al cospetto del faraone e dei visir, toccherete quasi con mano le piramidi in costruzione e incontrerete delle personalità affascinanti grazie alla narrazione coinvolgente ed evocativa. Questo libro ha soddisfatto completamente le aspettative e non vedo l'ora di leggere i prossimi capitoli della serie.
Se amate la storia, soprattutto quella dell'antico Egitto, è un libro da non perdere!



giovedì 17 maggio 2018

Recensione "Il principe - il romanzo di Cesare Borgia" di Giulio Leoni

Buongiorno lettori,
oggi voglio parlarvi di un meraviglioso romanzo storico dell'autore Giulio Leoni.
Si tratta de "Il principe - il romanzo di Cesare Borgia", in libreria dal 10 Maggio per la Nord.
Buona lettura!



Imola, dicembre del 1502. Asserragliato in città con le poche truppe ancora fedeli, Cesare Borgia si trova a contemplare il tramonto di quello che è stato il suo grande sogno: dominare l'Italia intera. I capitani di ventura che lo hanno accompagnato fino a adesso lo hanno ormai abbandonato e ora si apprestano a tradirlo. Cesare è in preda alla disperazione, con la mente che vaga tra i fantasmi delle sue passate vittorie. Ma come fosse un segno di benevolenza divina, proprio in quel momento le vedette annunciano il ritorno di Leonardo da Vinci, l'uomo cui il duca Valentino ha affidato il compito di ideare nuove armi e di rafforzare le fortificazioni dei nuovi domini. Un'improvvisa luce di speranza si accende nella cupa fortezza in cui si è rifugiato. E non è solo l'offerta di innovativi e terribili strumenti di distruzione a risollevare l'animo di Cesare. L'arrivo del maestro riaccende anche quella fascinazione reciproca nata nel corso del loro primo incontro a Milano, anni prima. E il dialogo si trasforma in un confronto tra due concezioni del mondo apparentemente agli antipodi, sebbene entrambe soggiogate da un desiderio spasmodico di bellezza: bellezza nell'armonia del corpo e della sua rappresentazione per l'artista, bellezza nella forma di un grande progetto politico per il condottiero. Nella lotta comune contro ogni limite, che è stata la cifra delle rispettive esistenze, Cesare e Leonardo esplorano insieme le loro affinità e differenze. Ed evocando il ricordo delle battaglie passate, insieme con squarci della difficile giovinezza di Cesare e delle sinistre premonizioni della sua fine, prende corpo l'intuizione per superare con un colpo magistrale l'attuale difficoltà: quando Leonardo gli illustra il progetto della sua Battaglia di Anghiari e la grande allegoria della crudeltà umana che ne sarà il cardine, nella mente del Borgia si forma a poco a poco un affresco altrettanto maestoso, quello che sarà il capolavoro politico del suo genio spietato...

O Cesare o nessuno, questo ho scritto nella mia impresa.
Questo resterà nella storia, dovesse andare a concludersi dall'altra parte della terra.

Credo che a tutti sia capitato di leggere o studiare il celebre trattato politico, "Il principe", di Niccolò Machiavelli, ispirato proprio alla figura di Cesare Borgia. Con Giulio Leoni entriamo nel mondo di questo enigmatico condottiero attraverso un resoconto accurato delle sue imprese più famose e memorabili.
Amo la storia e i romanzi come questo costituiscono un ottimo modo per approfondire le mie conoscenze su determinati personaggi. Sono rimasta molto affascinata dalla figura del Valentino, dalla sua ambizione sconfinata e dalla sua voglia di cambiare il destino. Ha sempre dovuto lottare per mantenere la propria posizione e questo ha rafforzato la sua personalità e contribuito ha creare una barriera impenetrabile nel suo cuore. Un uomo con un carisma e un'intelligenza fuori dal comune, spietato quando serve e stratega perfetto. Il suo lato sanguinario lo rende reale e umano. L'ambizione è insita nell'uomo e, quella di Cesare Borgia, lo condusse ad un passo dal suo sogno: diventare il re d'Italia. 

Non c'è Dio qui, maestro. Sono io il dio di questi luoghi, finché ne avrò la forza.

Quello di Borgia non è il solo volto noto che incontriamo strada facendo. Tra le pagine fa capolino un'altra personalità interessante e geniale dell'epoca: Leonardo Da Vinci. Il rapporto, tra i due personaggi, è contorto e complesso. Entrambi sono alla ricerca del bello, della perfezione e di cosa si cela, veramente, nell'animo umano. Due personalità importanti che entrano perfettamente in sintonia, regalandoci profonde riflessioni. L'autore non trascura nulla sia a livello storico che narrativo. La prosa è perfettamente consona all'epoca, molto elegante e piacevolissima da leggere. I personaggi e i luoghi, vengono descritti in maniera molto vivida ed evocativa. 
Non è facile parlare di storia senza appesantire la trama e, al tempo stesso, senza tralasciare avvenimenti importanti, l'autore ha fatto un grandissimo lavoro in questo senso.
Giulio Leoni ci regala un racconto splendido, intenso e interessante che si legge con piacere. E' un libro forte che esprime, senza censure, l'ascesa e il declino di un uomo e del sogno di passare alla storia. Se siete appassionati del genere, non potete lasciarvi sfuggire questo romanzo. Mi è piaciuto moltissimo e lo promuovo a pieni voti!


lunedì 16 aprile 2018

Recensione "Georgiana" di Deborah Begali

Buongiorno lettori,
iniziamo la settimana con un bel romanzo storico edito da Leggereditore e firmato da Deborah Begali, "Georgiana". Si tratta di una storia con una protagonista molto particolare che darà del filo da torcere ad un bel gentiluomo inglese.
Buona lettura!


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Inghilterra, 1815. Georgiana Eagle è una donna intelligente e arguta che non ha ancora trovato l'amore della sua vita e che, sotto lo pseudonimo C.C. Eliot, si diletta a scrivere articoli pungenti contro le svenevoli convenzioni della nobiltà per il Wollenbridge Journal. Lucas Benedict è un capitano della marina di Sua maestà, appena rientrato in patria dopo aver combattuto le guerre napoleoniche. Affascinante e sicuro di sé, unico futuro erede del patrimonio della sua facoltosa famiglia, è stato cresciuto da una madre ipocondriaca e dalla dispotica zia Lady Asheby, che vuole a tutti i costi vederlo prendere moglie. Il primo incontro tra i due giovani non sembra far sperare per il meglio: entrambi, troppo orgogliosi, presuntuosi e fuori dagli schemi, amano vivere secondo le proprie regole e negano ogni sentimento. Ben presto, però, un'irrinunciabile proposta di matrimonio e l'avvento della stagione a Londra stravolgeranno le loro esistenze.

La storia di Deborah Begali mi ha intrigata sin dalla copertina e dalla trama. Come sapete, amo molto i romanzi storici, soprattutto quelli evocativi che riportano ad epoche lontane e in momenti del passato in cui i gesti e le parole non avevano lo stesso valore che hanno adesso. Il personaggio di Georgiana Eagle è molto intraprendente e accattivante, la sua condizione di nobile caduta in disgrazia è una situazione davvero critica aggravata dal fatto che non è più giovanissima e che, purtroppo, sembra essere priva di blocchi inibitori, soprattutto quando si tratta di tenere a freno la lingua. Non ho potuto fare a meno di provare una certa ammirazione per lei e il suo carattere ribelle, probabilmente al suo posto mi sarei comportata allo stesso modo. Altrettanto intrigante è il protagonista maschile del libro, il capitano Lucas Benedict. Credo di essermi innamorata di lui nell'istante esatto in cui ho letto, nella stessa frase, le parole capitano- marina di Sua Maestà. A differenza della povera Georgiana, il suo carattere dispotico e altezzoso, può contare su un patrimonio non indifferente che lo rende un partito molto desiderabile. Come nella migliore delle storia, l'amore tra i due non è a prima vista, nemmeno alla seconda. Sinceramente, non nutrivo molte speranze su di loro, visti i caratteri tutt'altro che semplici e amorevoli. Li hanno definiti anti-eroi, in quanto rappresentano nel peggiore dei modi le categorie a cui appartengono, ma io li ho adorati forse proprio per questo. In una società, come quella inglese, in cui tutto è sottoposto a rigidi protocolli ed etichette, i due sono una bella ventata d'aria fresca e ironia. Il periodo storico viene rappresentato magnificamente, l'autrice è rimasta fedele allo stile richiesto dal libro, pur inserendo momenti più allegri e leggeri per i suoi personaggi. Potrebbe sembrare una narrazione fin troppo dettagliata e prolissa ma non mi è dispiaciuta, ho potuto apprezzare a pieno ogni parte del libro ed ogni sfumatura dei personaggi, compresi quelli secondari. La narrazione si è rivelata scorrevole e la prosa molto elegante e ricercata come si confà ad un romanzo storico ambientato alla corte inglese di inizio Ottocento. 
Non sarà la più innovativa delle storie che ho letto, parlando di questo genere, ma è stata una lettura che mi ha soddisfatta. Se amate questo genere di romanzi in cui, per fortuna, l'amore trionfa sempre, vi consiglio di dare una opportunità al romanzo di Deborah Begali, sono quasi certa che amerete questi anticonvenzionalissimi personaggi.



sabato 10 marzo 2018

Recensione "Il segreto di Eva" di Amy Harmon

Buongiorno lettori,
questa settimana ha visto il ritorno in libreria anche di un'altra grandissima autrice Newton, Amy Harmon che, stavolta, si è messa alla prova con un romanzo storico che ho amato dalla prima all'ultima pagina.
Buona lettura!


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1943. La Germania occupa gran parte dell’Italia e le deportazioni degli ebrei aumentano di giorno in giorno. Fin da bambini Eva Rosselli e Angelo Bianco sono cresciuti come una famiglia, divisi solo dalla religione. Con il passare degli anni si sono innamorati, ma per Angelo è arrivata la vocazione e, nonostante i suoi profondi sentimenti per Eva, ha preso i voti. Adesso, più di dieci anni dopo, Angelo è un prete cattolico ed Eva è una donna ebrea che rischia la deportazione. Con la minaccia della Gestapo in avvicinamento, Angelo nasconde Eva tra le mura di un convento, dove Eva scopre di essere solo una dei tanti ebrei protetti dalla Chiesa. Ma la ragazza non riesce proprio a stare nascosta, in attesa della liberazione, mentre Angelo rischia la vita per salvarla. Con il mondo in guerra e le persone ridotte allo stremo, Angelo ed Eva affrontano sfida dopo sfida, scelta dopo scelta, fino a che il destino e la fortuna non decideranno di incontrarsi, lasciandoli stremati davanti alla decisione più difficile di tutte.

Possono umiliarci e disumanizzarci. Ma non possono toglierci i nostri pensieri. Non possono toglierci i nostri talenti. Non possono toglierci le nostre conoscenze, i nostri ricordi, le nostre menti. Nella musica, non ci sono confini. La musica è una porta e l'anima fugge attraverso la melodia. Anche se solo per pochi minuti. E chiunque le ascolti, viene liberato. Chiunque la ascolti, si eleva.

Il binomio romanzo storico/Shoah a volte può spaventare un lettore, soprattutto se a scriverlo è una scrittrice di romance e YA. Sono bastate poche righe, però, per rendermi conto di avere tra le mani una storia eccezionale che mi ha emozionata e commossa in più punti. La Harmon ci regala due personaggi eccezionali: da una parte abbiamo Angelo, con la sua fede incrollabile e un cuore immenso; dall'altra Eva, una ragazza con uno straordinario talento musicale e un cuore passionale capace di emozionare anche nei momenti più cupi. Il loro rapporto appare difficile sin dall'inizio e diventa ufficialmente impossibile quando Angelo decide di prendere i voti, spezzando per sempre il cuore di Eva. Con l'avvento della Seconda Guerra Mondiale e delle leggi razziali, la posizione di Eva diventa instabile e pericolosa e Angelo si fa in quattro per cercare di tenerla al sicuro ma non ha fatto i conti con l'animo battagliero della ragazza, incapace di farsi da parte e di farsi sopraffare da un destino avverso che le ha tolto tutto: dalla libertà, all'amore.

L'unica cosa che mi interessa, l'unica cosa al mondo che mi spaventa, è che ti succeda qualcosa.
Lo sai? Penso che potrei affrontare qualsiasi cosa, sopportare tutto, se fossi certo che stai bene e non corri alcun pericolo.

La situazione precipita molto velocemente e il ruolo di Angelo diventa cruciale per la salvezza di migliaia di ebrei. L'autrice ha ricreato il clima di terrore e pericolo della Roma degli anni '40 e ha descritto molto bene il ruolo che la Chiesa giocò per salvare le vite di centinaia di innocenti, una goccia nel mare delle vittime della Shoah, ma pur sempre un successo per una rete clandestina organizzatissima pronta a tutto pur di salvare più persone possibili. Il rapporto tra Angelo ed Eva si fa sempre più complicato, uniti da un destino avverso lottano quotidianamente contro i sentimenti che provano e contro il regime nazifascista. La Harmon ha trattato varie tematiche difficili in questo libro, prima fra tutte la tentazione che Eva rappresenta per Angelo e per la sua vocazione, con estrema delicatezza l'autrice riesce ad emozionare il lettore con una storia straordinaria e molto reale. Gli episodi storici sono stati riportati senza censure o elementi romanzati, rivelando dettagli e particolari che non conoscevo. Si nota il lavoro di ricerca svolto dalla Harmon prima della stesura. Voglio anche rassicurarvi sul fatto che "Il segreto di Eva" è una storia emozionante e scorrevolissima che ho divorato nel giro di qualche ora. E' stato bello vedere un'autrice che amo, confrontarsi con un genere diverso dal solito e realizzare un'opera meravigliosa che mi ha fatto perdere qualche battito del cuore.
E' un libro che merita assolutamente una opportunità e che vi consiglio spassionatamente.



venerdì 27 ottobre 2017

[Segnalazione] "Nobile Guerriero" di Linda Kent

Buon pomeriggio cuori librosi,
voglio parlarvi dell'ultimo romanzo di un'autrice amatissima nel mondo del romance che ha all'attivo moltissime pubblicazioni, soprattutto con la collana de 'I classici' Mondadori.
Il romanzo sarà in offerta a 0,99 euro fino al 29 Ottobre perciò, non lasciatevi sfuggire questa occasione!


Acquistalo, QUI
Titolo: Nobile Guerriero
Autore: Linda Kent
Serie 'Evenshine' #3 (autoconclusivo)
Pagine: 272
Ambientazione: Inghilterra, 1468 - Guerra delle Due Rose

Chi è davvero Christopher? Il Fantasma delle foreste, l'Aggiustatutto o Robin? Da tre anni, Ailith continua a domandarselo. E per quanto l’orgoglio ferito dall'abbandono le ordini di dimenticarlo, il cuore non si arrende. Per questo, quando scopre il grave pericolo che si addensa sulla testa dell'affascinante brigante, decide di metterlo sull'avviso.
Chris, dal canto suo, non ha dubbi di aver agito per il meglio. Intrighi e vendette, il potere del potente Warwick, l'ombra di un tradimento e la minaccia rappresentata dalle bande di Incendiari che devastano l'Inghilterra, mettono a repentaglio non solo la sua vita, ma quella di chi ama. Rinunciare alla fanciulla che gli ha rubato il cuore è la scelta più saggia, l'unica possibile. Chris è determinato a seguirla, ma il destino e il coraggio di una bellissima arciera bionda dagli occhi di ghiaccio hanno già deciso altrimenti...


L'autrice:

Linda Kent è lo pseudonimo che ho scelto in omaggio a mia madre e all’ambientazione anglosassone dei miei romanzi.
Divido la mia vita fra la magica atmosfera di Roma e la campagna toscana, un’oasi di tranquillità nella quale mi rifugio quando la scrittura richiede maggiore concentrazione.
Amo profondamente la letteratura, la poesia e la storia del passato, soprattutto quella del Regno Unito e, non appena mi è possibile, compio lunghi viaggi nei luoghi in cui ambiento i miei romanzi, per poterli descrivere fedelmente ai lettori.
Potete contattarmi sul mio sito:
www.lindakentauthor.com


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