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martedì 26 giugno 2018

Recensione "Akhenaton l'eretico" di Valery Esperian

Buongiorno lettori e ben trovati.
Oggi vi porto di nuovo in Egitto per parlarvi del secondo romanzo realizzato dal collettivo di scrittori, Valery Esperian, dedicato alla figura di "Akhenaton", un faraone meno noto rispetto alla figura di Cheope (trovate la recensione al libro a lui dedicato, QUI), ma decisamente più complesso da capire.
Buona lettura!


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Nato diverso, nell'aspetto e nelle idee, Akhenaton ha sfidato l'eredità del padre cambiando per sempre il volto dell'Egitto e della storia. Sposando la splendida Nefertiti, "la donna più bella dell'antichità" secondo gli studiosi, ha dato vita a una delle più appassionanti storie d'amore della storia. Ma soprattutto, Akhenaton "l'eretico" ha sconvolto un impero imponendo un unico dio, Aton il sole, e guidando una rivoluzione religiosa costellata di intrighi, passioni, tradimenti e lotte per il potere. Una gloriosa e dorata utopia, in una spirale crescente di colpi di scena. Dopo diciassette anni di regno, morì in circostanze misteriose e subì una damnatio memoriae: i suoi monumenti furono abbattuti, le sue statue distrutte e il suo nome cancellato dalle liste reali.

La figura di Akhenaton, conosciuto anche con il nome di Amenofi IV, è quella di un uomo rivoluzionario che ha lasciato il segno. Nonostante abbia subito una damnatio memoriae, ancora oggi viene ricordato come una delle figure più ribelli della storia dell'Antico Egitto. Era un uomo diverso nell'aspetto e nelle idee, nessuno prima di lui, si dedicò solo ed esclusivamente ad un Dio, improntando sul suo culto la sua intera esistenza. La ricostruzione della sua vita e dei suoi pensieri, è un viaggio affascinante che fornisce molti spunti di riflessione. Nella sua vita ha amato veramente solo due cose e si è dedicato ad esse senza risparmiarsi: dedicò la vita al culto del dio Aton, cambiò nome per lui e fece costruire una città in suo onore. Allo stesso modo e con la stessa intensità, dedicò l'amore terreno verso Nefertiti: la donna più bella dell'epoca.
Il loro amore è una parte fondamentale del libro ed è presente in ogni sua parte. In un certo senso, il matrimonio con Nefertiti rappresenta la parte più umana di Akhenaton.

Il clima politico-religioso non è dei migliori, quando si decide di decide di rivoluzionare secoli di usanze e tradizioni il rischio è quello di essere definito 'eretico' o 'folle'. Tuttavia ho ammirato il carisma e la convinzione di Akhenaton, incurante delle critiche e dei sotterfugi portati avanti dai suoi nemici. Certo, siamo di fronte ad una personalità profondamente insicura che ha passato l'infanzia ad elemosinare l'affetto, le attenzioni e l'appoggio di un padre che preferiva suo fratello, ma è un personaggio che ha saputo guadagnarsi comunque un posto nel mondo e nella storia.

Ancora una volta, sono rimasta letteralmente affascinata dal lavoro di ricostruzione storica, metodico e dettagliato, che c'è stato dietro la stesura del romanzo. Non ci sono elementi, o termini, anacronistici, la trama e i personaggi che la popolano sono perfettamente amalgamati tra loro e danno vita ad una storia coinvolgente ed emozionante. Non conoscevo quasi nulla della storia di Akhenaton ma, grazie a questo libro, ho potuto far luce sul suo ruolo e sul suo operato. Mi è piaciuto tantissimo leggere della bellissima storia d'amore con Nefertiti, è stato un elemento fondamentale per la buona riuscita del libro e un argomento che ha conferito leggerezza e normalità in un romanzo storico molto impegnativo e dai toni solenni.

Questa serie continua a colpirmi sempre di più e la consiglio senza remore a tutti gli appassionati di storia.



lunedì 18 giugno 2018

Recensione "Cheope l'immortale" di Valery Esperian

Buongiorno, lettori. 💓
la settimana, sul blog, comincia con un bellissimo viaggio nell'antico Egitto alla scoperta di un romanzo storico sulla vita di uno dei faraoni più noti e importanti della storia, Cheope.
A lui appartiene una delle piramidi più imponenti e famose arrivate fino a noi e, in questo libro, avrete modo di scoprire come e perché questo faraone si differenziò dagli altri della sua dinastia.
Buona lettura!


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Cheope è stato un sovrano determinato, ambizioso, giusto eppure spietato. Figlio di secondo letto, per diventare Faraone ha dovuto dimostrare di possedere il Ka degli eletti. Ha conquistato terre, annientato avversari, schiavizzato popoli. Dopo migliaia di anni, la Grande Piramide di Giza, unica delle sette meraviglie del mondo antico sopravvissuta fino ai giorni nostri, testimonia intatta la sua grandezza. Ma i templi edificati, il porto di Wadi al-Jarf sul Mar Rosso, l'apertura dei commerci al di fuori dell'Egitto non sono stati sufficienti a placare la sua brama di potere. Nella sua vita c'era un tassello mancante: svelare il segreto del Santuario di Thoth. Solo così sarebbe stato consacrato dio tra gli dèi, solo così sarebbe stato davvero immortale...

Quando mi hanno proposto i primi due titoli di questa serie, composta complessivamente da cinque romanzi, dedicata all'antico Egitto non ho potuto fare a meno di accettare ad occhi chiusi. Amo la storia antica e la civiltà egiziana è, obiettivamente, una delle società più all'avanguardia e moderne di sempre. Dobbiamo loro tantissime scoperte e solo un cieco non riconoscerebbe l'immensità della loro arte e della loro cultura. La figura di Cheope, è una delle più note quando parliamo di faraoni. Cheope è stato il re del cambiamento, un re attento e scrupoloso, un re degno del peso della corona che ha indossato, pur avendo lottato moltissimo per averla. Quando si scrive un romanzo storico, la difficoltà maggiore sta nel non tralasciare dettagli importanti e, allo stesso tempo, non appesantire troppo la trama e, di conseguenza, la lettura. Direi che in questo caso gli scrittori sono riusciti a trovare l'equilibrio perfetto perché è una storia che si divora in poco tempo. Ovviamente, il libro non è esente da licenze poetiche e sarebbe assurdo pretendere il contrario dato che nessuno può verificare la veridicità dei numerosi dialoghi del libro, ad esempio. Tuttavia il manoscritto è coerente e sufficientemente completo. La figura di Cheope viene descritta nel dettaglio, sia nella ricostruzione dell'aspetto fisico del faraone sia  per quanto riguarda la parte caratteriale.

Cheope, tu non capirai mai. E' questo il tuo limite, ciò che ti rende inadatto a un simile compito. La legge di Maat impone l'equilibrio e tu sei sempre stato interessato solo al divino, trascurando gli altri compiti che spettano al faraone. E' il popolo, che va governato prima di tutto. Assicurare il benessere, la sicurezza dei sudditi, è importante quanto servire gli dei...

Mi ha colpito moltissimo l'ossessione di quest'uomo per il divino e per dimostrare al mondo di essere il prescelto dagli dei. Cheope fu, di sicuro, un uomo dotato di grande astuzia e intelligenza ma sarebbero valse a poco senza l'appoggio incondizionato e fedele di chi lo circondava, prima fra tutti la madre. Nel romanzo scoprirete tutta una serie di personaggi minori e poco noti che contribuirono a rendere questo faraone uno dei più grandi della storia. Il ruolo delle donne è fondamentale in questa vicenda e tutte le protagoniste rivestono una notevole importanza. Vi stupirà sapere che le lotte per la supremazia nell'harem, tra le varie mogli e concubine dei faraoni, non hanno nulla da invidiare agli intrighi e le congiure per il trono. La prosa è, senza dubbio, accurata e perfetta per il periodo storico. Non fatevi scoraggiare dai numerosi nomi particolari che troverete strada facendo, la bellezza del libro risiede anche in questo. Sarete, letteralmente, catapultati nelle stanze del palazzo reale al cospetto del faraone e dei visir, toccherete quasi con mano le piramidi in costruzione e incontrerete delle personalità affascinanti grazie alla narrazione coinvolgente ed evocativa. Questo libro ha soddisfatto completamente le aspettative e non vedo l'ora di leggere i prossimi capitoli della serie.
Se amate la storia, soprattutto quella dell'antico Egitto, è un libro da non perdere!



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