giovedì 30 novembre 2017

Recensione "Era il mio migliore amico" di Gilly MacMillan

Buongiorno lettori,
dopo qualche tempo torno a parlarvi di thriller con l'ultimo lavoro di Gilly MacMillan, "Era il mio miglior amico", edito da Newton Compton.
Buona lettura!


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Noah Sadler e Abdi Mahad sono due amici inseparabili. Per questo motivo, quando il corpo di Noah viene trovato in un canale di Bristol, il silenzio di Abdi è inspiegabile. Perché non parla? Il detective Jim Clemo è appena tornato dopo un congedo forzato che l'ha allontanato dal suo ultimo caso e la morte di Noah sembra l'incidente perfetto con cui tenerlo occupato. Ma ben presto quello che sembrava un gioco tra ragazzi finito molto male si trasforma in un caso che accende il dibattito pubblico: Noah è inglese, Abdi un rifugiato somalo. La tensione sociale, la paura e la rabbia cieca degenerano velocemente a Bristol, mentre le due famiglie combattono per ottenere le risposte che cercano. Non sanno quanto sarà lunga la strada per capire che cosa è successo davvero, né sono preparate all'orrore che dovranno affrontare. Perché la verità spesso può fare molto male.

Dopo una partenza un po' in sordina, il thriller della MacMillan acquista un ritmo incalzante e un livello di suspense che non permette al lettore di staccare gli occhi dalle pagine. 
I protagonisti sono due adolescenti all'apparenza perfetti, tranquilli, bravi a scuola e figli modello. A dividerli, due tradizioni e provenienze opposte: uno bianco e di buona famiglia, l'altro nero e figlio di profughi somali. Sono due personalità molto interessanti che non mostrano subito i loro lati nascosti. 
Noah, ad esempio, si presenta come l'amico migliore che possa esistere salvo poi mostrare atteggiamenti soffocanti nei confronti di Abdi. La loro amicizia, presentata come idilliaca e indissolubile, viene sviscerata e analizzata sotto ogni punto di vista fino a far dubitare di uno e dell'altro. Il finale, infatti, giunge quanto mai inaspettato e shockante. Da una parte avevo previsto una scelta del genere, ma ne sono rimasta comunque sorpresa. Abdi nasconde un vero e proprio micromondo in sé: gli strascichi e i racconti terribili della sua famiglia, non lo hanno lasciato indifferente e, per quanto voglia integrarsi al cento per cento, vuole anche chiudere definitivamente il conto con quella parte della sua storia. 
Interessanti sono anche i personaggi secondari, in particolare le due famiglie dei ragazzi che si trovano a fare i conti con molti pregiudizi e una forte pressione mediatica. Avrei voluto saperne di più sull'ispettore Clemo, ma spero di ritrovarlo in un, eventuale, prossimo libro.
La trama è un mix perfetto di elementi crime/polizieschi ed elementi sociali. I problemi di integrazione affrontano in modo realistico e attuale una condizione sociale che, sempre più spesso, porta ad episodi di intolleranza e violenza gratuita, mi è piaciuto il fatto di utilizzare una storia per lanciare anche un messaggio importante su queste tematiche.
La prosa dell'autrice è molto scorrevole, rispetto al più famoso "9 Giorni", mi ha appassionato di più.
Pur essendo classificato come thriller, penso sia più giusto collocarlo nel genere crime ed è la lettura perfetta per chi vuole avvicinarsi a questo genere. Nel complesso è stata una buona lettura, magnetica come la copertina scarlatta.
La consiglio!






mercoledì 29 novembre 2017

Recensione "L'amore non è mai come sembra" di Francesca Redolfi

Buon pomeriggio lettori,
vi parlo dell'ultimo romanzo che avevo selezionato per voi. Si tratta di un romance e porta la firma di Francesca Redolfi. Il libro è disponibile esclusivamente in formato ebook ed è stato pubblicato da Libromania.
Buona lettura!


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Gaia ha 24 anni e sogna di diventare una giornalista professionista. La gavetta nella redazione di un grande quotidiano milanese non la spaventa, finché a metterle i bastoni tra le ruote non arriva Diego, un nuovo e brillante cronista: maledettamente bravo… e bello! Da un giorno all’altro tutti i pezzi migliori vengono affidati a lui e la competizione tra loro si fa subito accesa. Quando in redazione si verificano fughe di notizie verso la testata concorrente, dove lavora Vittorio, fidanzato di Gaia, il direttore inizia a sospettare di lei e la situazione si fa sempre più difficile e precaria. E se fosse invece Diego la gola profonda e il mandante dei sospetti nei confronti della ragazza? Gli atteggiamenti elusivi e i misteri sulla vita privata del bel collega nutrono i sospetti di Gaia, che si tuffa a capofitto in un’inchiesta per smascherare Diego e scopre invece che la verità non è quasi mai come sembra e ...

Non dovrebbe funzionare così.
Io dovrei essere contenta del suo successo. Invece non lo sono.
Non lo sono per niente.
Forse sono solo un'irriducibile egoista.

Gaia è una giornalista nella redazione de "La voce di Milano", un quotidiano abbastanza importante e rinomato della città, la sua è una personalità poliedrica che cambia stato d'animo di continuo: è innamorata, curiosa, gentile, invidiosa, desiderosa di emergere, insicura e coraggiosa. Un bel mix di elementi e un caratterino niente male che, però, non mi ha convinta al cento per cento. Vittorio, il suo ragazzo, è invece odioso sotto ogni punto di vista. L'autrice è riuscita a metterlo in cattiva luce in ogni situazione possibile e immaginabile. In contrapposizione, abbiamo Diego un nuovo giornalista della redazione molto misterioso che intriga da subito Gaia. Il suo personaggio mi ha affascinata, è quello che ho preferito tra tutti.

Abbiamo mai parlato veramente delle nostre aspettative reciproche?
Lui sapeva cosa volessi io da una relazione?
Io sapevo cosa si aspettasse lui?
Forse no. E forse, in conclusione, su una cosa ha ragione lui:
è colpa mia.
Mi nascondevo.

Il libro non spicca per originalità e non mi ha lasciato nulla di troppo significativo. 
Devo riconoscere l'inserimento di elementi interessanti e una prosa scorrevole e linguisticamente corretta ed elaborata. E' sempre positivo trovare dei romanzi ben scritti.
In alcuni punti, ho riscontrato delle parti troppo prolisse che non hanno aggiunto nulla allo sviluppo dalla vicenda anzi, hanno contribuito a far calare l'attenzione.
Nel complesso, trovo che sia un romanzo piacevole e non eccessivamente romantico. 
Raggiunge la piena sufficienza.



Recensione "Un posto accanto a te" di Brittainy C. Cherry

Buongiorno lettori,
oggi vi parlo di un romanzo che ho divorato nel giro di una serata, innamorandomene perdutamente.
Si tratta di "Un posto accanto a te", di Brittainy C. Cherry, edito da Newton Compton.
Buona lettura!


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Momenti. Le nostre vite sono un insieme di momenti. Alcuni terribilmente dolorosi e pieni di rimpianto. Alcuni splendidi e carichi di promesse per il futuro. Ho vissuto molti momenti nel corso della mia vita: momenti che mi hanno cambiata, momenti che mi hanno messa alla prova. Momenti che mi hanno spaventata e momenti che mi hanno trascinata giù verso il fondo. Comunque, tutti i momenti più importanti – quelli che mi hanno spezzato il cuore o fatto trattenere il respiro – includono tutti lui. Avevo dieci anni quando ho perso la voce. Un pezzo di me mi è stato portato via, e l’unica persona al mondo in grado di “sentire” il mio silenzio era Brooks Griffin. Lui è stato la luce durante i miei giorni più oscuri, la promessa di un domani, fino a che non ha avuto luogo la sua tragedia personale. Una tragedia che l’ha trascinato in un abisso. Questa è la storia di un ragazzo e una ragazza che si sono amati a vicenda senza amare sé stessi. Una storia di vita e di morte. Di amore e di promesse infrante. Di momenti.

Amavo Brooks Tyler.
Vorrei che ci fosse una parola più forte per descrivere i sentimenti che provavo
per quel ragazzino stupendo e scortese che ultimamente mi baciava,
ma amore era l'unica che a quanto pare mi venisse in mente
quando mi stava accanto.

Penso di poter dividere questo romanzo in due parti differenti: il prima e il dopo.
Nel 'prima', conosciamo due ragazzini che si punzecchiano di continuo, una Maggie innamorata pazza di Brooks che progetta un matrimonio in riva al lago, totalmente incurante dell'avversione che il futuro sposo nutre per lei. Ho adorato questa parte, la piccola Maggie è un amore di bambina. Anche Brooks mi è piaciuto in questa prima fase perché, nonostante gli sforzi, è palese il suo interesse per la dolce Maggie May. 
Poi, arriva il 'dopo'.. un momento tragico, un trauma profondo che spezza l'animo di Maggie spazzando via ogni promessa e ogni speranza.

Odiavo Maggie May.
Vorrei che ci fosse una parola più forte per descrivere i miei sentimenti
per quella ragazzina fastidiosa e sguaiata che mi girava intorno ultimamente,
ma odio era l'unica che a quanto pare mi venisse in mente quando mi stava accanto.
Non avrei mai dovuto portarle quella lampada da notte tanti anni fa.
Avrei dovuto far finta che non esistesse.

Ho amato l'evoluzione di Brooks, ho amato la pazienza e l'impegno nell'assistere Maggie. Non so quanti ragazzi sarebbero stati in grado di fare una cosa del genere. I ruoli si ribaltano, o meglio, anche Brooks si rende conto di provare qualcosa di più per la ragazza e odia il fatto di non poter fare di più per aiutarla. L'autrice dimostra una bravura fuori dal comune scegliendo di togliere, almeno letteralmente parlando, la parola alla sua protagonista. La vita di tutti i personaggi viene sconvolta dal mutismo di Maggie, a nulla valgono gli anni di terapia, l'amore e l'affetto di chi la circonda. E' bloccata in un incubo e, dopo tutti questi anni, le speranze che riesca ad uscirne sono pressoché nulle.

Il vero amore è quando puoi ridere degli errori.
Il vero amore è quando ti sussurri dei segreti.
Il vero amore è quando non balli mai da sola.

'Un posto accanto a te' è una storia che conquista il cuore, è impossibile smettere di leggere.
E' impossibile non amare Maggie e Brooks, è impossibile non fare il tifo per lei e sperare nella giustizia, divina e terrena. Ho amato ogni dettaglio del libro, l'autrice ha una prosa meravigliosa, chiara e piacevole da leggere. E' uno dei libri più belli che ho letto quest'anno e, se ancora non lo avete fatto, vi consiglio di leggerlo al più presto!
Promosso a pieni voti!



martedì 28 novembre 2017

Recensione "Il mercante di seta" di Liz Trenow

Buon pomeriggio lettori,
nel secondo articolo di oggi vi parlo di un romanzo storico firmato da Liz Trenow, "Il mercante di seta".
Buona lettura!


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Londra, 1760. La vita di Anna Butterfield sta per cambiare per sempre. Rimasta orfana di madre è costretta ad allontanarsi dalla sua casa natale per essere introdotta nella società londinese. Abituata alla pace del verde Suffolk, la metropoli è fin troppo grande e caotica per lei. In più gli zii sono rigidi e le impongono abitudini consone al loro status sociale. Un giorno Anna, guidata dalla sua passione per la pittura e dopo essere uscita di nascosto da casa, si ferma davanti a un banco di fiori al mercato e si mette a ritrarre ciò che vede. Quel disegno finisce tra le mani di Henri, un tessitore di seta di origini francesi, giunto nella capitale in cerca di fortuna. È l’inizio di un idillio artistico: Henri, colpito dalla bellezza dell’opera di Anna, decide di utilizzarla per le sue nuove creazioni. Eppure il destino di Anna è un altro, lontano dal tormentato mondo dell’arte. Lo zio, infatti, vuole sistemarla facendole sposare un giovane e ricco avvocato. Anna ed Henri dovranno lottare per difendere il loro amore clandestino e le loro aspirazioni. 

In campagna una donna sola che aspettava
lungo la strada avrebbe ricevuto numerose offerte d'aiuto in pochi istanti.
Lì, invece, era come se fosse invisibile, o un oggetto inanimato,
come una statua o un'isola che deviava il corso di quel fiume di persone.

Siamo nella Londra di fine '700, il mercato tessile è in fermento e la signorina Anna Butterfield si ritrova improvvisamente in una grande città ospite del facoltoso zio. Anna mi è piaciuta moltissimo, fin dall'inizio, ha un carattere molto riflessivo e introspettivo, è curiosa e desiderosa di inseguire i suoi sogni. Supera i limiti imposti alle donne, dalla società e dal buon costume, attraverso la pittura. Quando dipinge, infatti, è libera di esprimere sé stessa, senza costrizioni.
Henri proviene da un contesto sociale opposto ma quando i suoi occhi incrociano quelli di Anna tutto cambia. Accomunati da una passione e da un progetto ambizioso, sono pronti a lottare contro tutto pur di non essere separati.

Mentre lavorava, Anna era stata una presenza costante nella sua mente.
E adesso era lì, in casa sua, con la sua famiglia, e stringeva tra le mani
la sua seta, quella che avevano creato insieme,
nella quale era racchiuso tutto l'amore che provava per lei.

L'autrice ci coccola con una prosa elegantissima e ricercata. La lettura è stata piacevolissima e scorrevole. La trama è molto coerente e poco romanzata, le parti inventate e quelle storicamente avvenute si amalgamano alla perfezione dando vita ad una storia intensa ed emozionante capace di interessare e coinvolgere il cuore del lettore. Mi è piaciuta la cura per i dettagli di ogni parte del libro, dalla copertina al testo. Ho divorato avidamente la storia, pagina dopo pagina e la consiglio a tutte le lettrici amanti del genere. 
Sono certa che adorerete questo romanzo.



Recensione "Crossover" di Kwame Alexander

Buongiorno lettori,
oggi vi parlo di un libro interessante edito da Giunti, particolare nella forma e nel contenuto.
Si tratta di "Crossover" di Kwame Alexander, iniziato e finito in poco più di un'ora.
Buona lettura!


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Josh Bell ha la testa piena di dreadlock e un talento naturale per il basket. Lui e suo fratello gemello Jordan sono i principi del campo. Ma oltre al basketball, nelle vene di Josh scorre anche il beat, con cui racconta - in versi veloci e furiosi - la sua difficoltà ad attenersi alle regole, in campo come nella vita. Ma chi sfida le regole spesso non si rende conto che il prezzo da pagare può essere altissimo, non solo per lui ma anche per chi gli sta accanto.

Il libro di Kwame Alexander è un concentrato di temi e parole che scorrono via veloci ad un ritmo incalzante. La voce narrante è quella di Josh Bell, campione di basket e sempre con la rima pronta. E' un personaggio enigmatico che si diverte a sfidare tutto e tutti ostentando una sicurezza che, forse, nemmeno ha. Suo fratello gemello, Jordan, ha un carattere diverso ma vive in simbiosi con Josh.
Entrambi si avvicinano al basket per soddisfare un desiderio paterno, appassionandosi poi seriamente allo sport.

In questo gioco che è la vita
la tua famiglia è il campo
e la palla il tuo cuore.
Non importa quanto tu sia bravo,
né quanto a volte ti senta giù,
il tuo cuore
lascialo sempre lì,
sopra a quel campo.

Il vero protagonista del libro è il basket inteso come metafora di vita. Josh si apre completamente al lettore raccontando la sua vita, con pregi e difetti. E' una narrazione quasi disperata ma forte e diretta. L'autore non si perde in abbellimenti linguistici, ma ci racconta la vita di un adolescente pieno di sé e pieno di sogni, pieno di rabbia e voglia di ribellarsi, salvo poi rendersi conto che la vita può far male. Non importa che tu sia un campione o un ragazzo qualunque, la vita picchia forte e può portarti via tutto in un secondo. Sono rimasta molto colpita, visivamente parlando, dall'impaginazione del libro, dalle scelte di mettere in risalto alcune parole, o frasi, piuttosto che altre. E' una cosa che ha stimolato molto la mia mente e che mi ha spinto a cercare un filo conduttore di questi beat così brutali e aggressivi. Ho imparato molto sul basket, e non solo. E' un romanzo perfetto per un pubblico adolescenziale o appassionato di questo sport, ma è perfettamente godibile anche per un pubblico più maturo.



lunedì 27 novembre 2017

[Audible] "Le otto montagne" di Paolo Cognetti

Buongiorno lettori,
oggi vi parlo del primo audiolibro che ho avuto il piacere di ascoltare su Audible.
Si tratta del libro vincitore del Premio Strega, "Le otto montagne", di Paolo Cognetti per Einaudi.


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Pietro è un ragazzino di città, solitario e un po' scontroso. La madre lavora in un consultorio di periferia, e farsi carico degli altri è il suo talento. Il padre è un chimico, un uomo ombroso e affascinante, che torna a casa ogni sera dal lavoro carico di rabbia. I genitori di Pietro sono uniti da una passione comune, fondativa: in montagna si sono conosciuti, innamorati, si sono addirittura sposati ai piedi delle Tre Cime di Lavaredo. La montagna li ha uniti da sempre, anche nella tragedia, e l'orizzonte lineare di Milano li riempie ora di rimpianto e nostalgia. Quando scoprono il paesino di Grana, ai piedi del Monte Rosa, sentono di aver trovato il posto giusto: Pietro trascorrerà tutte le estati in quel luogo "chiuso a monte da creste grigio ferro e a valle da una rupe che ne ostacola l'accesso" ma attraversato da un torrente che lo incanta dal primo momento. E li, ad aspettarlo, c'è Bruno, capelli biondo canapa e collo bruciato dal sole: ha la sua stessa età ma invece di essere in vacanza si occupa del pascolo delle vacche. Iniziano così estati di esplorazioni e scoperte, tra le case abbandonate, il mulino e i sentieri più aspri. Sono anche gli anni in cui Pietro inizia a camminare con suo padre, "la cosa più simile a un'educazione che abbia ricevuto da lui". Perché la montagna è un sapere, un vero e proprio modo di respirare, e sarà il suo lascito più vero: "Eccola li, la mia eredità: una parete di roccia, neve, un mucchio di sassi squadrati, un pino". Un'eredità che dopo tanti anni lo riavvicinerà a Bruno.

Volevo recuperare da tempo la lettura di questo libro e ho approfittato del magico mondo di 'Audible' per ascoltarlo. Ne sono rimasta piacevolmente sorpresa e stupita. Di solito i romanzi che vincono premi prestigiosi si rivelano storie cariche di significato ma poco emozionanti e poco comprensibili ai più, "Le otto montagne" si è, invece, dimostrato un romanzo straordinario che mi ha insegnato molto e che ricorderò con piacere.
Pietro è il protagonista principale di una storia d'amicizia, con Bruno, e di amore per la montagna e l'alpinismo. Pur essendo a digiuno sul tema, non è stato difficile immergermi nella storia e godermi i panorami idilliaci che Paolo Cognetti ci regala.
La trama è un susseguirsi di digressioni e racconti di momenti di vita quotidiana.
La montagna è il collante che unisce tutti i protagonisti della storia: ha unito i genitori di Pietro così come quelli di Bruno e ha permesso la nascita di un'amicizia storica che costituirà un appiglio importante nei momenti di crisi che attraverseranno le vite di entrambi i ragazzi.
Ed è proprio l'amicizia tra Pietro e Bruno la parte più bella del libro, un rapporto di sguardi e poche parole, un rapporto di gesti e silenzi tesi come una corda di violino. Nonostante il tempo e le distanze, nessuno è riuscito a separare Pietro e Bruno che, tra le pareti rocciose della loro montagna, hanno scoperto il valore della vita e l'importanza di godere di ogni istante condiviso con le persone che amiamo. Ho apprezzato ogni parte del romanzo e sono stata felicissima di avergli concesso un'occasione, si è rivelata una lettura davvero interessante ed emozionante che vi consiglio di recuperare.



sabato 25 novembre 2017

[Self Publishing] "Non dire che mi ami" di Lisa West

Buongiorno lettori,
vi parlo di uno dei romanzi self che ho selezionato per voi questo mese.
Si tratta di un new adult firmato da Lisa West, "Non dire che mi ami".
Buona lettura!


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Elizabeth è cresciuta in una famiglia facoltosa, sta per sposarsi con l'uomo dei sogni, la sua vita sembra perfetta. Ma durante l'addio al nubilato le sue amiche decidono di assoldare uno spogliarellista che si rivela essere una sua conoscenza del liceo.
Una vecchia passione si riaccende e le cose si fanno sempre più complicate. Elizabeth dovrà scegliere tra la solidità di un matrimonio fortemente voluto dalla sua famiglia e l'avventura con un uomo dalla vita tutt'altro che tranquilla.

Sto piangendo.
Non so neppure perché. Forse perché la realtà mi è tornata in faccia
e la mia vita sta per cambiare per sempre e non è più tempo di rincorrere i sogni del passato.
Forse ho solo la sbronza depressa.
O forse non ho più così tanta voglia di sposarmi.

Elizabeth vive una vita perfetta, l'autrice sottolinea più e più volte il suo status sociale e per buona parte del romanzo, non ho provato molta simpatia per il suo personaggio. Si è comporta come una ragazza viziata e, rispetto a Mathias, in maniera terribilmente immatura.
Tra i due ho preferito di gran lunga il protagonista maschile. Mathias si è dimostrato un buon personaggio, sempre coerente con sé stesso e sempre al fianco di Elizabeth, nonostante le sue indecisioni e fughe repentine. 

Non dire che mi ami.
Perché se lo dici adesso, non potrò più tornare indietro.
Non farmi questo.

La vicenda si svolge in maniera velocissima, anche troppo forse. E' un romanzo dal ritmo frenetico e che cambia prospettiva e scenario senza nemmeno lasciare il tempo di capire o comprendere meglio le situazioni. Questa è la pecca più grande di una storia che tutto sommato non è stata poi così male.
Manca lo spessore dei personaggi, mancano le emozioni e la costruzione di una trama più solida.
Il libro è scritto bene e la lettura procede abbastanza fluida, ma il tutto si esaurisce in maniera davvero troppo repentina. Non si riesce a gustare nessun momento perché, quello seguente, è già totalmente diverso.
Ho apprezzato la storia e anche il rapporto tra Elizabeth e Mathias , ma andava sviluppato meglio.



venerdì 24 novembre 2017

Recensione "Il fiore d'inverno" di Corina Bomann

Buongiorno lettori,
oggi vi parlo dell'ultimo romanzo di Corina Bomann, "Il fiore d'inverno", la storia perfetta per affrontare questo periodo pre natalizio.
Buona lettura!


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Nella notte tra il 4 e il 5 dicembre 1902, una violenta tempesta infuria sulle lunghe spiagge sabbiose di Heiligendamm, sul Mar Baltico. Intanto, nell’elegante albergo della famiglia Baabe, fervono i preparativi per un’occasione speciale: il ballo di Natale nel castello del granduca, che inaspettatamente ha inviato loro un invito. Il momento ideale per annunciare in grande stile il fidanzamento della giovane Johanna con uno dei migliori partiti della città. Ma c’è un segreto che la ragazza non ha mai avuto il coraggio di rivelare a nessuno, nemmeno al fratello maggiore Christian, da sempre suo confidente: l’amore per Peter, la cui famiglia è nemica giurata dei Baabe da decenni. E a turbare i grandi progetti dei genitori arriva un altro evento inaspettato: durante una cavalcata sulla spiaggia, Christian trova una ragazza dai lunghi capelli neri riversa sulla battigia, priva di sensi. Fra le dita stringe ancora con forza il rametto di un ciliegio. Chi è questa donna che ha dimenticato perfino il suo nome? E perché l’unico ricordo che conserva è legato alla misteriosa leggenda dei “fiori di santa Barbara”? Davvero un rametto tagliato il 4 dicembre può fiorire a Natale realizzando i desideri più nascosti? 

Corina Bomann torna con un romanzo eccezionale, romantico e natalizio.
Adoro le storie ambientate in altre epoche, anche se in questo caso non siamo poi così lontani dai nostri giorni, e la dimora dei Baabe è lo scenario perfetto per una storia complicata fatta di segreti e antichi rancori. La storia d'amore tra Johanna e Peter ricalca molto quella impossibile di Romeo e Giulietta, osteggiata da entrambe le famiglie per dissapori mai sopiti.
Anche l'erede della famiglia, Christian, non vive momenti sereni ma la situazione migliora con il salvataggio di una misteriosa ragazza. 
I due fratelli hanno un legame speciale e sono accomunati dall'avere un gran cuore capace di amare oltre le convenzioni sociali e gli ostacoli.

Era viva.
Fu in quel momento che si accorse del rametto che teneva in mano,
stretto in una morsa che nemmeno lui riuscì a forzare.
Cosa significava?

Ho provato da subito una gran interesse per il significato celato dietro i 'rametti di Barbara', è sempre bello imparare qualcosa di nuovo con i libri. La vicenda si sviluppa molto velocemente in pieno clima natalizio. L'autrice mostra tutti gli usi e i costumi della società del tempo, incantando il lettore con descrizioni minuziose e accurate dei paesaggi. La prosa della Bomann si conferma magistrale e un vero piacere per gli occhi e per la mente. Ogni cosa, in questo libro, è curata alla perfezione.
I personaggi sono ben costruiti e descritti nell'aspetto fisico e nella personalità, i sentimenti sono il motore dell'intera vicenda e ci fanno sognare ad occhi aperti.
E' stata una lettura perfetta e la consiglio per affrontare il periodo delle feste.
Promosso a pieni voti!



giovedì 23 novembre 2017

Recensione "Solo noi nell'universo" di Elle Eloise

Buon pomeriggio,
oggi concludo la mia esperienza con la serie 'How To Disappear Completely', parlandovi di "Solo noi nell'universo", di Elle Eloise.
Questa serie mi ha davvero toccato il cuore.
Buona lettura!


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Guardare la vita con l’occhio della cinepresa è come trasformare la realtà in una favola. È questa l’intenzione di Samuel quando al corso di Laboratorio di Regia viene assegnato un cortometraggio. Ciò che non si aspetta di trovare è un gruppo affiatato di amici che lo capiscono e condividono con lui la stessa passione per il cinema. Ma è l’amore a sorprenderlo e a trasformarsi in un incredibile imprevisto. Mia è una ragazza timida, chiusa in se stessa, e con una cotta stratosferica per lui. Lei che lo aveva già notato, che vive per il cinema e che soffre di balbuzie. Samuel invece non nota subito la ragazza che gli ha raccolto la penna, ma ne rimane affascinato a poco a poco, perché lei nasconde un universo pieno di stelle tutto da esplorare e riesce a far diventare ogni istante un piccolo momento di perfezione. 

Odio l'amore credo.
Odio le relazioni. Odio soffrire.
Lo odio proprio.
Non voglio più soffrire.

Il cerchio si chiude, in quest'ultima ed emozionante storia, la Eloise ci parla di tutte le cose non dette e risolve le situazioni ancora in sospeso. Temevo la lettura dell'ultimo libro, un po' per paura di restare delusa, un po' per il dispiacere di lasciare per sempre Torino e tutti i personaggi che mi hanno accompagnata in questa settimana. Ho amato follemente Samuel e Mia, sono stati due protagonisti eccezionali e con una personalità complessa e passionale. L'anima di Samuel non è mai guarita del tutto dopo la perdita del fratello, l'odore di rimpianto e rancore e palpabile tra le pagine. Vedere il suo percorso è stato bello e mi ha emozionato moltissimo. 
Ho adorato Mia e la sua forza di volontà, è una ragazza che lotta perennemente, lo ha sempre fatto ma ha un cuore buono e capace di amare sopra ogni cosa.

P-per quanto mi sforzi, non riesco a trovare nessuno c-come me,
p-perché sono troppo strana, troppo b-balbuziente, troppo silenziosa,
troppo stupida.

I limiti sono fatti per essere superati e Mia ne è l'esempio concreto. Penso possa essere presa come modello positivo da tutte noi donne. Anche il suo percorso mi ha colpito molto e mi ha mostrato questo personaggio da tantissime prospettive diverse e le ho apprezzate tutte. 
Il rapporto con Samuel è un sali scendi di emozioni, una storia romantica e dolce che si trova, fin da subito, ad affrontare complicazioni e strascichi del passato di entrambi. Ogni sfida viene però brillantemente superata, regalandoci un epilogo completo e giusto per loro, come coppia, e per la serie.

Il suo nome è come una profezia. La mia profezia.
La voglio, voglio cogliere ogni angolo di luce, ogni zona d'ombra,
ogni sfumatura, ogni parola, ogni silenzio, 
tutto ciò che tiene nascosto agli occhi degli altri
lo voglio per me.
E io voglio provare a fare la stessa cosa,
regalare a lei tutto ciò che ho, compreso il mio cuore,
compresa la mia anima.

'Solo noi nell'universo' racchiude tutto quello che ho amato di questa serie. Le argomentazioni serie, le risate, l'amore, il dolore, l'amicizia, Torino e un gruppo di personaggi che non hanno mai deluso, ma solo ispirato e dato l'esempio. Il tutto raccontato in maniera limpida, elegante ma anche diretta e più colloquiale, quando serviva. Ho divorato quattro libri in quattro giorni e credo che basti questo a far capire quanto io possa aver amato questa serie.
Complimenti all'autrice e all'editore per avermi regalato un serie così unica ed emozionante.

La serie:

Apri gli occhi e comincia ad amare → recensione

Tu che colori la mia ombra → recensione

Il tuo sorriso controvento → recensione

[Review Tour] "Love Forever" di Jay Crownover

Buongiorno a tutti,
oggi vi parlo del nuovo libro di Jay Crownover, "Love Forever", dedicato a Titus King, un personaggio tutto da scoprire.
Buona lettura!


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Titus King è un uomo che ha sempre visto il mondo in bianco e nero. Giusto o sbagliato, niente mezze misure. E questo è uno dei motivi per cui, da adolescente, ha lasciato la famiglia per cercare di costruirsi una vita migliore, da solo. Adesso che è diventato un investigatore di polizia in una delle città con il più alto tasso di criminalità del Paese, non può negare che la sua esistenza abbia assunto notevoli sfumature di grigio. In giro c’è un criminale che si è lasciato alle spalle una lunga scia di distruzione e morte, e la differenza tra giusto e sbagliato, quando Titus pensa a lui, si fa sempre più labile. Come se non bastasse, a minare il suo ferreo senso della moralità c’è anche la bellissima e misteriosa Reeve Black, tornata di recente in città. Reeve rappresenta un pericolo ma anche ciò di cui lui ha davvero bisogno: insieme si troveranno nel fuoco incrociato di una guerra sotterranea e letale. La posta in gioco è la redenzione...

La Crownover ha la straordinaria capacità di creare romanzi coinvolgenti e passionali al massimo.
'Love Forever' è il terzo capitolo (autoconclusivo) della "Welcome Series" ambientata a The Point, una cittadina in cui il male e la corruzione permeano ogni angolo e non ci si può fidare di nessuno.
L'autrice caratterizza alla perfezione l'intero scenario con tanti particolari e descrizioni precise, non è difficile immaginare la città e i personaggi che la popolano scegliendo, ogni giorno, da quale parte schierarsi. 

Noi lo chiamavamo semplicemente The Point.
Era il punto di arrivo, il punto di rottura, il punto di non ritorno...
Era il luogo in cui solo i più forti sopravvivevano e tutti gli altri
erano destinati a morire provandoci.

Titus King, un tipino niente male, cerca di fare ordine all'inferno alleandosi con Reeve, una ragazza dai trascorsi terribili e un carattere difficile da gestire. Nutrivo qualche dubbio sulle dinamiche interpersonali tra i due ma, a libro finito, non posso nascondere il fatto che mi siano piaciuti come personaggi e come coppia. Tra i due, ho preferito Titus che mi rapito il cuore, completamente.
E' un uomo virile, schietto e con una personalità tutta da scoprire. Anche la cara Reeve ci riserverà più di una sorpresa e si dimostrerà perfetta per tenere a bada Titus, di certo non è la classica protagonista sprovveduta.

Quegli strani occhi blu scuro 
mi lanciarono una sfida e non riuscii a resistere.
Né alla sfida né alla ragazza.
Non mi piaceva il modo in cui mi entrava sottopelle.

La prosa della Crownover è, come sempre, molto scorrevole e piacevole da leggere. La vicenda si sviluppa velocemente ed è difficile annoiarsi durante la lettura. La scelta di raccontare la storia da entrambi i punti di vista, permette di comprendere al meglio questi due personaggi che sono davvero perfetti l'uno per l'altra. A chiudere il quadro di questo romantic suspense, la giusta dose di passione e sensualità che travolge la coppia e regala momenti decisamente molto sexy.
I libri di questa serie ci hanno abituato a momenti altalenanti e molta dinamicità e 'Love Forever' incarna perfettamente queste caratteristiche.
Mi è piaciuto molto e ne consiglio la lettura.



Seguite il tour e scoprite i pareri delle mie colleghe!




mercoledì 22 novembre 2017

Recensione "Il tuo sorriso controvento" di Elle Eloise

Buon pomeriggio lettori,
torno a parlarvi della serie "How To Disappear Completely" di Elle Eloise per Delrai Edizioni.
Il terzo capitolo si intitola, 'Il tuo sorriso controvento', ed ha per protagonisti Francesco e Olivia.
Buona lettura!


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Francesco Marras è affascinante, irresistibile e arrogante, il tipico ragazzo da cui una come Olivia Rocca dovrebbe stare lontana, ma è impossibile per lei evitare di incontrarlo: è il suo vicino di casa, dirimpettaio fastidioso e ingombrante. Lei non ha mai avuto una relazione, a malapena riesce a sostenere lo sguardo di un uomo perché la mette a disagio, ma gli occhi di Francesco le parlano di malizia e desiderio , la fanno sentire donna quando non ha mai provato sensazioni simili, troppo timida per poter rispondere all’interesse maschile. Il sorriso e la confidenza di Francesco fanno breccia nel cuore di Olivia, già colpito da esperienze difficili, e la convincono a iniziare un viaggio incredibile alla scoperta dell’amore e di legami indelebili che segnano la vita passata e presente. Un On The Road per gli USA che la sconvolgerà e le farà capire che anche un ragazzo perfetto come Francesco può nascondere segreti e bugie. 

Il problema fondamentale è che ho fatto come lei voleva,
mi sono guardato dentro e quel che ho visto non mi è piaciuto affatto,
mi ha fatto solo una gran paura.

In questo terzo libro della serie, conosciamo meglio Francesco, personaggio già accennato nel romanzo precedente e protagonista assoluto di questo nuovo capitolo della storia.
Devo ammettere che ero molto scettica su questa scelta dell'autrice, non mi ispirava un grande interesse e non provavo nemmeno tanta simpatia per lui. Nel corso delle pagine ho dovuto ricredermi perché, come al solito, i personaggi della Eloise nascondono interi universi dietro le maschere che indossano.

So che lui non è davvero mio 
neanche in questo terribile e bellissimo istante,
ma so anche che io sarò sua per sempre.

Olivia, al contrario, mi è piaciuta sin dall'inizio e la mia stima nei confronti del suo personaggio è solo aumentata strada facendo. E' una ragazza fatta di piccoli gesti, di parole che fanno fatica a uscire ma che hanno un significato profondo, una ragazza che non sa cosa sia l'amore ma lo riconosce al primo sguardo. E' una protagonista adorabile, sotto ogni punto di vista.
Mi è piaciuto molto il viaggio negli Usa che, di fatto, ci fa dimenticare Torino per un po' e ci fa sognare più in grande. Oltre al significato letterale del termine, è stato un viaggio alla scoperta dei personaggi e delle loro vere essenze. 

E io non posso fare a meno di odiarlo e di amarlo allo stesso tempo.
Sono arrabbiata con lui ma, se mi baciasse di nuovo
o mi stringesse a sé,
mi lascerei morire tra le sue braccia.

La componente emozionale costituisce sempre un elemento narrativo imprescindibile ma in questo libro, rispetto ai precedenti, ho riscontrato anche una buona dose di sensualità e passione che coinvolge e travolge i due personaggi. Vengono affrontate nuove tematiche importanti in modo molto diretto e schietto, l'autrice lancia messaggi importanti attraverso ogni storia e ogni personaggio.
A differenza degli altri due mi ha coinvolta un pelino meno, però mi ha permesso di conoscere nuovi lati e sfumature dell'autrice.


La serie:

Apri gli occhi e comincia ad amare → Recensione

Tu che colori la mia ombra → Recensione




martedì 21 novembre 2017

Recensione "Tu che colori la mia ombra" di Elle Eloise

Buongiorno a tutti,
qualche giorno fa vi avevo parlato di una serie che mi aveva colpito particolarmente e oggi sono pronta a raccontarvi il mio parere sul secondo libro.
Si tratta di "Tu che colori la mia ombra", di Elle Eloise, edito dalla Delrai Edizioni.
Vi ricordo che tutti i libri della serie 'How To Disappear Completely' sono autoconclusivi.
Buona lettura!


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Quando Paolo torna a casa, in Italia, ad attenderlo c’è la solita vita: appartamento, famiglia, università, amici. Ogni cosa al proprio posto, tranne se stesso. Il momento di andare avanti è arrivato, ma chiudere col passato sembra ancora impossibile. Il vuoto interiore che la mancanza ha creato quasi lo soffoca e i colori sbiadiscono di fronte al ricordo che, sottile, affligge i suoi incubi. L’improvvisa comparsa di Noemi Rizzo lo catapulta indietro nel tempo, a quando una ragazzina dai capelli rossi faceva di tutto per attirare la sua attenzione. Selvaggia e coraggiosa, sempre sorridente, lei si insinua nella sua routine e Paolo ha la sensazione che il sole stia tornando a far capolino tra il velo di grigiore. C’è qualcosa in lei che gli fa credere di poter tornare a guardare se stesso con occhi nuovi, qualcosa che non lo fa cedere, ma che lo sprona a lottare contro tutto ciò che non vorrebbe mai diventare. E d’improvviso l’attrazione esplode

Mi dispiace se la tua vita fa schifo in questo momento,
ma io ho smesso di voler salvare le ragazze a tutti i costi.
Mi dispiace, ma non mi sento ancora pronto
a lasciarla andare.

In questo secondo capitolo della serie, ritroviamo Paolo, personaggio enigmatico e misterioso di "Apri gli occhi e comincia ad amare". C'erano tante, troppe cose poco chiare sul suo carattere e sulla sua storia e sono stata felice di ritrovarlo in questo libro. Si è rivelato un protagonista molto complesso con un mondo splendido che non avevo avuto modo di percepire.
Amo il suo essere duro, fragile e dolce al tempo stesso. Noemi tira fuori il meglio di lui e si dimostra un'ottima spalla. Mi è piaciuta moltissimo anche lei e insieme sono una coppia splendida.

Nulla è semplice con lui,
quando prima mi ha respinta pensavo di averlo perso per sempre:
non sapevo se lo avrei perdonato ancora,
ma non riesco a sopportare l'idea di separarmi da lui.
Ho una paura folle di stare con lui e allo stesso tempo
ho una paura folle di non stare con lui.

La dinamica interpersonale ed emozionale tra i due, non è delle più facili, sopratutto inizialmente.
Entrambi non hanno il cuore e la mente totalmente liberi e hanno una paura folle di soffrire ancora.
Ho apprezzato il fatto che l'autrice non gli abbia reso le cose facili, costringendoli a confrontarsi e scontrarsi più volte e mettendo in mostra i lati peggiori di entrambi i caratteri.
Confermo il parere positivo sullo stile e la prosa di questa autrice, sto divorando avidamente questa serie perché è impossibile smettere di leggerla!

So che anche tu hai avuto paura, 
te lo leggo in faccia.

-Sì, ma non posso permettere alla mia paura si sopraffarmi.
Non gliel'ho mai permesso.

Un'altra cosa che mi sento di sottolineare è l'importanza e la delicatezza con cui l'autrice affronta tematiche molto importanti in ogni suo romanzo. Trovo che sia difficile confrontarsi con determinate situazioni ma, nei suoi libri, anche gli argomenti più insoliti o complicati trovano la giusta collocazione e sono un valore aggiunto alla storia.
Non ho davvero alcun appunto da fare, libro promosso a pieni voti.


La serie:

- Apri gli occhi e comincia ad amare > Recensione



Recensione "Non basta dirmi ti amo" di Daniela Volonté

Buongiorno lettori,
in tantissimi mi avete chiesto un parere sull'ultimo libro di Daniela Volonté e oggi sono felice di accontentarvi raccontandovi "Non basta dirmi ti amo", edito da Newton Compton.
Buona lettura!


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Durante le feste, l’aeroporto JFK di New York è persino più affollato del solito. A causa delle abbondanti nevicate, poi, tutti gli aerei sono in ritardo, compreso quello che dovrebbe riportare Beatrice in Italia. Durante l’interminabile attesa, un passeggero ha un infarto e Beatrice si ritrova a soccorrerlo tempestivamente con l’aiuto di un uomo con una cicatrice sul viso. Si chiama Callan ed è di origine inglese. Seppure per poco, l’intensità di quei momenti li ha avvicinati, ma l’annuncio dei voli richiama entrambi alle proprie vite e Beatrice torna in Italia dal fidanzato, Matthias, che ha in serbo per lei un’inaspettata proposta di matrimonio. I preparativi la inghiottono, insieme ai conflitti con l’ingombrante suocera e con suo fratello, che non vede di buon occhio le nozze. Beatrice ha quasi dimenticato l’episodio all’aeroporto, quando riceve il messaggio di Richard, l’uomo che ha salvato: ha organizzato un weekend in Toscana con le due persone a cui deve la vita. In pochi giorni tutto cambia e Beatrice dovrà prendere decisioni difficili pur di seguire il suo cuore. Sarà pronta a lasciarsi andare? 

Un aeroporto, un'emergenza e uno scambio di sguardi possono cambiare la vita?
Per Beatrice e Callan, sì e lo dimostrano in un romanzo emozionante e sofferto. Sono due personaggi profondamente diversi e separati da stati interi, eppure sono bastate poche ore per stravolgere completamente il loro destino. Tra i due, ho apprezzato moltissimo Callan, mentre ho trovato Beatrice a tratti un po' troppo infantile e indecisa. Insieme, però, formano un mix eccezionale fatto di punzecchiamenti continui e dialoghi molto diretti e spontanei.
Per tutta la durata del libro, ho provato un desiderio incessante di uccidere Matthias, un uomo pessimo.. sotto ogni aspetto (capirete perché durante la lettura).

Quante possibilità credi che ci siano che una donna si innamori di te?
Certo, qualcuna potrebbe trovarti affascinante ma di restarti accanto non se ne parla.

E' stato bello vedere il cambiamento di Callan: il suo cuore sembrava perduto, circondato da un invalicabile muro di cemento, ma grazie a Beatrice tutto è cambiato. Nella seconda parte del libro, il suo personaggio è completamente rinnovato e questo non sarà un bene, soprattutto per il cuore delle lettrici che non potranno far altro che innamorarsi perdutamente di lui.
Un timido cambiamento l'ho notato anche in Beatrice, una presa di coscienza più che altro.
Non c'è nulla di scontato nella loro storia, ma il tutto è una conseguenza di scelte e decisioni sofferte e azzardate.

La sollevo e con urgenza scivolo in lei.
Ogni volta il cuore accelera e il respiro si ferma.
Ogni volta è un regalo ritrovarmi così unito a questa creatura.

La Volonté ci porta in giro per il mondo: da New York alla campagna Toscana, in una serie di scenari suggestivi che racchiudono perfettamente la storia di Callan e Beatrice.
Amo la prosa dell'autrice, i suoi libri finiscono sempre troppo in fretta e hanno la rara capacità di farmi davvero sognare ad occhi aperti. Una storia perfetta per le amanti del romance di ogni età.
Non posso che promuovere con un bel voto questa magico e romantico libro!



lunedì 20 novembre 2017

Recensione "L'assassino americano" di Vince Flynn

Buon pomeriggio lettori,
oggi vi parlo di un thriller che mi è piaciuto moltissimo e che ho letto tutto d'un fiato.
Si tratta de "L'assassino americano", di Vince Flynn, edito da Timecrime.
Buona lettura!


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Dopo decenni di spietata Guerra fredda, gli Stati Uniti si trovano in una posizione sempre più vulnerabile. Thomas Stansfield, veterano e capo della CIA, sa che l'identità del prossimo nemico è più sfuggente che mai. Per combatterlo con le sue stesse armi chiama la sua protetta, Irene Kennedy, e il suo vecchio collega, Stan Hurley, per formare un nuovo gruppo di agenti sotto copertura. Ma quale uomo è disposto a uccidere per il proprio Paese senza indossare una divisa? Irene lo troverà dopo l'attacco terroristico di Lockerbie. Uno di loro è Mitch Rapp, che ha perso la donna che amava. Ma non cerca conforto. Vuole i colpevoli. Sei mesi di intenso addestramento, e Rapp è pronto: dietro lo sguardo d'acciaio si nasconde un giovane uomo pronto a diventare un assassino americano.

Nonostante il tema molto particolare e una narrazione, a tratti, molto tecnica, non sono riuscita a staccare gli occhi dalle pagine di questo libro. Mi sono piaciuti molto tutti i personaggi, cattivi inclusi, ma la coppia Hurley/Rapp è una vera meraviglia. Con lo scorrere delle pagine, vediamo l'intera evoluzione del rapporto di amore e odio che si conclude con la nascita di una stupenda amicizia.

A Hurley non piaceva per niente prendere contatto con i propri
pensieri o sentimenti, o qualunque cosa fossero.
C'erano solo giusto e sbagliato e in mezzo un abisso pieno di frignoni della società,
gente che aveva ereditato il lusso della salvezza e della libertà,
senza aver mai fatto nulla per meritarsele.

La vicenda è ambientata in un clima ad alta tensione dove tutto è il contrario di tutto e non ci si può fidare di nessuno. L'autore dimostra una conoscenza straordinaria di tutte le tecniche di addestramento militare e dei meccanismi utilizzati dalle varie società di intelligence americane. Nonostante questo, la lettura è molto scorrevole e coinvolgente. Le avventure di Mitch Rapp, e la sua tormentata storia, sono appassionanti al massimo.
Inutile dire che ho fatto il tifo per lui e Stan tutto il tempo! 

L'eroe di una nazione
può essere un terrorista per un'altra.

E' stato facilissimo immaginare scene e situazioni, per questo sono ancor più curiosa di vedere la trasposizione cinematografica del libro. 
E' una storia interessante e scritta benissimo.
Non entro nel merito delle argomentazioni ideologiche e politiche, ma il tutto ha una sua coerenza e un buon livello di obiettività.
Vi consiglio di recuperarlo, soprattutto se amate le storie di azione e spionaggio.


Vieni al cinema con me!
Vivete a Roma? Volete vedere il film 'American Assassin' in anteprima?
Lasciatemi il vostro nominativo e una mail sotto questo post. 
Ho 7 biglietti validi per due persone da assegnare <3

Appuntamento al 
CINEMA 'THE SPACE ROMA' (P.ZZA DELLA REPUBBLICA)
ORE 20.30
21/11/2017