martedì 28 novembre 2017

Recensione "Crossover" di Kwame Alexander

Buongiorno lettori,
oggi vi parlo di un libro interessante edito da Giunti, particolare nella forma e nel contenuto.
Si tratta di "Crossover" di Kwame Alexander, iniziato e finito in poco più di un'ora.
Buona lettura!


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Josh Bell ha la testa piena di dreadlock e un talento naturale per il basket. Lui e suo fratello gemello Jordan sono i principi del campo. Ma oltre al basketball, nelle vene di Josh scorre anche il beat, con cui racconta - in versi veloci e furiosi - la sua difficoltà ad attenersi alle regole, in campo come nella vita. Ma chi sfida le regole spesso non si rende conto che il prezzo da pagare può essere altissimo, non solo per lui ma anche per chi gli sta accanto.

Il libro di Kwame Alexander è un concentrato di temi e parole che scorrono via veloci ad un ritmo incalzante. La voce narrante è quella di Josh Bell, campione di basket e sempre con la rima pronta. E' un personaggio enigmatico che si diverte a sfidare tutto e tutti ostentando una sicurezza che, forse, nemmeno ha. Suo fratello gemello, Jordan, ha un carattere diverso ma vive in simbiosi con Josh.
Entrambi si avvicinano al basket per soddisfare un desiderio paterno, appassionandosi poi seriamente allo sport.

In questo gioco che è la vita
la tua famiglia è il campo
e la palla il tuo cuore.
Non importa quanto tu sia bravo,
né quanto a volte ti senta giù,
il tuo cuore
lascialo sempre lì,
sopra a quel campo.

Il vero protagonista del libro è il basket inteso come metafora di vita. Josh si apre completamente al lettore raccontando la sua vita, con pregi e difetti. E' una narrazione quasi disperata ma forte e diretta. L'autore non si perde in abbellimenti linguistici, ma ci racconta la vita di un adolescente pieno di sé e pieno di sogni, pieno di rabbia e voglia di ribellarsi, salvo poi rendersi conto che la vita può far male. Non importa che tu sia un campione o un ragazzo qualunque, la vita picchia forte e può portarti via tutto in un secondo. Sono rimasta molto colpita, visivamente parlando, dall'impaginazione del libro, dalle scelte di mettere in risalto alcune parole, o frasi, piuttosto che altre. E' una cosa che ha stimolato molto la mia mente e che mi ha spinto a cercare un filo conduttore di questi beat così brutali e aggressivi. Ho imparato molto sul basket, e non solo. E' un romanzo perfetto per un pubblico adolescenziale o appassionato di questo sport, ma è perfettamente godibile anche per un pubblico più maturo.



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