giovedì 22 novembre 2018

[Review Party] "Il segreto della seconda pergamena" di Matteo Di Giulio

Buongiorno, lettori.
Esce oggi, per Newton Compton, un grande thriller storico firmato da Matteo Di Giulio, "Il segreto della seconda pergamena". Si tratta del secondo romanzo dedicato ala personaggio di Martino Durante.
Buona lettura!


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Genova, 1501. Martino Durante è fuggito da Milano con la speranza di imbarcarsi per il Nuovo Mondo. Insieme a lui ci sono il figlio di due anni e suo fratello Niccolò. Mentre si trovano in città, i tre sono attaccati a sorpresa: sulle tracce di Martino c'è un nobile milanese, Goffredo Landriani, che non solo è in cerca di vendetta per quanto accaduto a Milano, ma che vuole mettere le mani su Niccolò, l'unica persona in grado di leggere un manoscritto in codice, fondamentale per i suoi piani di potere. Intanto, a Venezia, un forestiero sbarca nella laguna: si tratta di Sofia, mercenaria al soldo di Landriani, cui è stato assegnato il compito di recuperare un'antica pergamena. La Serenissima però vive nel terrore, perché da tempo si verificano degli inspiegabili incidenti che portano al crollo di numerosi palazzi. Per portare a termine la propria missione, Sofia dovrà scoprire chi si cela dietro a un complotto che sta mettendo in pericolo la sopravvivenza della Repubblica. Il premio che l'aspetta è la testa di Martino Durante, l'uomo che a Milano l'ha sfigurata e le ha rovinato la vita per sempre.

Forse, tra voi, c'è qualche amante del genere che ha già sentito parlare di Matteo Di Giulio, autore del bestseller "La congiura delle tre pergamene", primo capitolo dedicato alla tormentata storia della famiglia Durante. Il nostro giovane Martino, ormai uomo, è sfuggito ai feroci attacchi dei suoi nemici, non senza conseguenze, e si prepara a chiudere definitivamente i conti con l'Italia, nella speranza di un futuro più roseo nel nuovo mondo. Il clima di segreti, congiure e nemici invisibili prosegue anche in questo nuovo libro, sembra non esserci pace per Martino e la sua famiglia. 
La storia si svolge nella città di Genova, agli inizi del '500. L'autore descrive perfettamente l'ambientazione con uno stile evocativo e ricco di dettagli, è riuscito a trasportarmi completamente all'interno dell'azione. Promossa a co-protagonista, Sofia: una donna con un bel caratterino e un grosso conto in sospeso proprio con Martino.. come se non ci fossero già numerosi pretendenti a volere la sua testa.

Come accennavo qualche rigo sopra, si tratta di una storia complessa iniziata già in un libro precedente che vi consiglio di recuperare: per quanto l'autore sia stato bravissimo nel riprendere le fila del discorso, rinfrescando la memoria del lettore, vivrete sicuramente un'esperienza di lettura migliore leggendoli entrambi. Lo stile di Matteo Di Giulio è molto schietto e diretto, senza censure. C'è molta azione e le scene vengono descritte in maniera fin troppo vivida, non adatta a chi è debole di stomaco. Ho apprezzato molto questa qualità: il romanzo è saturo di elementi diversi e dinamismo, un capitolo tira l'altro. Penso sia un giallo storico interessante che si chiude con un epilogo che promette meraviglie per il terzo libro. Promosso!



martedì 20 novembre 2018

[Review Party] "L'emporio dei piccoli miracoli" di Keigo Higashino

Buongiorno, lettori.
Oggi ho il piacere di parlarvi di un romanzo super carino che mi è piaciuto moltissimo!
Ancora una volta, Keigo Higashino dimostra di essere un autore immenso, in grado di spaziare tra generi e storie diverse mantenendo sempre la genialità e una bravura fuori dal comune.
Buona lettura!


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Tre giovani ladri un po' pasticcioni - Shota, Kohei e Atsuya - hanno appena svaligiato una casa in una piccola cittadina di campagna, quando vengono lasciati a piedi dall'auto con cui sarebbero dovuti scappare. Decidono allora di nascondersi in un vecchio negozietto che sembra abbandonato, l'Emporio Namiya. Nel cuore della notte, però, succede qualcosa di strano: una lettera viene infilata sotto la serranda abbassata del negozio. È una richiesta di aiuto, indirizzata all'anziano proprietario dell'Emporio, che anni addietro era diventato celebre perché dispensava massime di saggezza e consigli di vita a chiunque gli chiedesse una mano. I tre, così, decidono di fare le sue veci e depositano una risposta scritta fuori dalla porta. Shota, Kohei e Atsuya, pensando di aver risolto la questione, tornano a discutere della fuga all'alba, ma dopo qualche istante giunge la replica, e questa volta capiscono che incredibilmente quelle lettere sono inviate da qualcuno che vive nel 1979, più di trent'anni indietro rispetto al loro presente. Da quel momento, le lettere di aiuto si moltiplicano, inviate da nuovi mittenti, ognuno con i propri problemi, tutti diversi e tutti complicati. Coinvolti in quella bizzarra macchina del tempo, i tre ladri decideranno di prestare il proprio aiuto a tutti quelli che lo richiedono, provando con le loro risposte a cambiare, in meglio, il passato. Scegliendo il miglior destino possibile per quei perfetti sconosciuti.

"L'emporio dei piccoli miracoli", di Keigo Higashino, è un romanzo che intreccia ironia, sentimenti, dolori e speranze in una forma tutta nuova ed originale. L'emporio Namiya è una specie di istituzione per tutte quelle persone in cerca di consigli, persone che devono prendere una decisione importante e non sanno cosa scegliere, persone in cerca di miracoli veri e propri, persone che non credono nella 'magia' che si sprigiona tra le mura dell'emporio e che poi sono costrette a ricredersi. Nel libro si intrecciano due piani temporali ben definiti che, in una notte qualunque, coesistono e interferiscono l'uno sull'altro. L'autore, come suo solito, ci regala una miriade di personaggi: è quasi faticoso tenere il conto e distinguerli l'uno dall'altro. Tra i miei preferiti, ci sono senza dubbio Shota, Kohei e Atsuya, tre piccoli ladruncoli dal cuore tenero che costituiscono la vera essenza del libro.

Si tratta di un romanzo molto 'ricco': di contenuti, di sentimenti, di personaggi e di parole. Keigo Higashino è un autore 'prolisso', un autore che descrive perfettamente ogni aspetto della trama che ha creato, senza tralasciare nulla. Le sue descrizioni sono talmente accurate e piene di dettagli, da sembrare quasi ripetitive e opprimenti ma, almeno per quanto mi riguarda, caratterizzano lo stile di un autore unico nel suo genere. E' facile riconoscere un libro di Higashino, provare per credere.

La prosa dell'autore è curatissima e delicata, si legge molto velocemente e con piacere. L'idea di un emporio visto come un consulente fedele e disinteressato, in situazioni difficili, mi è piaciuta tantissimo. Vorrei che esistesse veramente un emporio Namiya al quale raccontare ansie e dubbi, la sera, e ricevere risposte illuminanti al mattino. E' un'idea innovativa e affascinante che mi ha, letteralmente, conquistata. I sentimenti sono i veri protagonisti, in grado di influenzare una vita intera. "L'emporio dei piccoli miracoli" è una storia speciale, sotto vari aspetti. Mi è piaciuta moltissimo e trovo che sia il romanzo perfetto per tutti i lettori che cercano un libro diverso e unico nel suo genere, sono certa che lo adorerete!



lunedì 19 novembre 2018

Recensione "Il vizio del male" di Bruce Desilva

Buongiorno, lettori.
Iniziamo la settimana con un thriller firmato da Bruce Desilva, "Il vizio del male". Una storia molto realistica che accosta problematiche attuali ad elementi crime e polizieschi.
Buona lettura!


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Liam Mulligan è uno dei più esperti reporter del Dispatch, un duro dal cuore tenero con un debole per il whisky, il blues, e le donne dalla pelle scura e vellutata. Conosce tutti a Providence, Rhode Island, e sa sempre a quale porta bussare per ottenere una dritta per le sue inchieste. Ma la stampa tradizionale è ormai in crisi, le notizie corrono su internet alla velocità della luce e il Dispatch è sull'orlo del fallimento: con redazioni e tirature ridotte all'osso, anche giornalisti di lungo corso come Mulligan sono costretti a occuparsi un po' di tutto, persino di eventi mondani e necrologi. Purtroppo però son ben altri i titoli che finiscono in prima pagina scuotendo l'opinione pubblica: in un porcile è stato ritrovato il braccio mutilato di una bambina, e in fondo alla celebre scarpata di Cliff Walk, a Newport, viene rinvenuto il corpo di Salvatore Maniella, famoso pornografo. Apparentemente due morti accidentali, ma mentre Mulligan scava nel florido business del sesso a pagamento, nell'unico stato americano in cui la prostituzione è ancora legale, cominciano a emergere strane coincidenze e retroscena sempre più inquietanti. Con l'aiuto di un giovane "raccomandato" apprendista e di una bellissima avvocatessa, Mulligan scoprirà cosa si cela dietro la facciata di perbenismo e pubblica virtù di Providence.

Il protagonista di questo romanzo è un giornalista di cronaca di un giornale locale sull'orlo del fallimento. Quando la piccola cittadina di Providence viene sconvolta da una serie di omicidi di personalità importanti, Liam Mulligan trova finalmente pane per i suoi denti ma destreggiarsi tra le fila della criminalità organizzata e nell'ambiente della prostituzione senza pestare i piedi a qualcuno si rivela, da subito, molto difficile e pericoloso. 
Il sesto senso del cronista è davvero eccezionale e riesce subito ad intuire che c'è qualcosa di più profondo ed importante dietro queste morti. Mulligan è un personaggio tutto d'un pezzo, un uomo che non si arrende davanti alle difficoltà e dalle mille risorse. Anche quando le cose sembrano finire in un vicolo cieco, lui riesce a trovare una soluzione e ad andare avanti.

L'autore costruisce molto bene anche i personaggi secondari che riescono ad aiutare/ostacolare il protagonista in maniera perfetta dando vita ad un giallo davvero avvincente in cui nulla sembra scontato. Nonostante la mole considerevole di pagine, la lettura procede con un buon ritmo e, un colpo di scena dopo l'altro, arriviamo fino ad un epilogo inaspettato e- quasi- nobilitante. Non mi aspettavo assolutamente la piega presa dal libro, nel finale, ma mi ha dato parecchi spunti di riflessione. Lo stile di Bruce Desilva è molto diretto e senza fronzoli, non ci sono abbellimenti di nessun tipo e vi assicuro che riuscirete ad immedesimarvi perfettamente in ogni situazione. Avrei apprezzato una maggiore introspezione psicologica del protagonista ma, evidentemente, l'autore non era dello stesso avviso. Se amate i gialli e i polizieschi, sono certa che lo apprezzerete.
Consigliato!


sabato 17 novembre 2018

Recensione "La lettera segreta" di Chloé Duval

Buongiorno, lettori.
Oggi voglio parlarvi di un romanzo carinissimo e di un amore che sfida il tempo e le distanze.
Si tratta del libro di Chloé Duval, "La lettera segreta", edito da Garzanti.
Buona lettura!


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Può la lettera di uno sconosciuto cambiar la vita? E quello che si chiede Flavie quandi si vede recapitare una busta misteriosa datata 1971. Una busta arrivata con quarantatn anni di ritardo. Non ha idea di chi possa esseri Lili, la destinataria. Eppure la curiosità è così forte che Flavie decide di aprirla. Il contenuto, scritto a mano in una calligrafia elegante, la sorprende: perché quelle righe le ricordano i romanzi che ama scrivere. Quelle righe nascondono una storia d'amore in cui un uomo supplica Lili di raggiungerlo e di sposarlo. Un uomo che si firma solo con E. Flavie non ha altri indizi. Non ha altre informazioni se non una richiesta fatta con il cuore che forse non è mai stata ascoltata. Forse quelle parole, perse nel vento, hanno modificato il destino di due persone per sempre. Flavie deve trovarle. Deve sapere se sono state divise tutti questi anni da uria lettera mai arrivata. Perché ha bisogno di Credere anche lei che possa esistere qualcosa più forte di tutto. Più forte del tempo, degli sbagli, delle scelte, degli imprevisti. Qualcosa che Flavie ha trovato solo nei romanzi, mai nella realtà. La ricerca la porta nel Sud della Francia, dove scopre che forse non tutto è perduto. Che forse è ancora possibile riannodare i fili spezzati del passato. Perché ci sono amori che non si possono dimenticare. Ci sono emozioni che cambiano ogni cosa. E Flavie, trascinata da quello che la lettera le ha rivelato, è pronta finalmente a viverle.

Il romanzo di Chloé Duval è una storia breve in cui tutto accade molto velocemente. Alla giovane Flavie viene recapitata una lettera scritta più di trent'anni prima, destinata ad una certa Lili, e le parole che legge la convincono ad indagare sull'identità dei protagonisti di questo amore interrotto. Flavie è un personaggio dolcissimo e molto chiuso che riesce a trovare, nella lettera, una missione da seguire e uno scopo.
Indagare sull'identità dei due innamorati si rivela, inizialmente, abbastanza difficile ma tutto prende il via dopo poche pagine. Incredibile quanto un singolo elemento possa influenzare tante vite ma tutto l'intreccio della trama ruoto intorno alla lettera. 

Mi sono piaciuti tutti i personaggi del romanzo, l'amore è il burattinaio che muove le fila delle sue marionette. Ogni personaggio agisce guidato da questo sentimento e la storia si svolge tra paesaggi idilliaci e flashback del passato. L'ambientazione è davvero straordinaria e bucolica, la campagne francesi hanno il loro fascino, è innegabile. A cavallo tra passato e presente, due donne trovano l'amore della vita, quel legame impossibile da spezzare nonostante le avversità.
Lo stile dell'autrice è molto elegante e piacevole da leggere. E' una lettura velocissima e davvero super romanica. Non ci sono colpi di scena o eventi stravolgenti, si tratta di un tranquillo e dolcissimo romanzo, ideale per tenervi compagnia durante un pomeriggio invernale.
Consigliato a tutte le appassionate del genere e a chi è alla ricerca di una lettura leggera.
Promosso!!



venerdì 16 novembre 2018

Recensione "La misura dell'uomo" di Marco Malvaldi

Buongiorno, lettori.
Oggi vi parlo di un romanzo storico di eccezionale levatura e che attendevo con ansia.
In occasione del quinto centenario della morte di Leonardo Da Vinci, Marco Malvaldi ci regala un'opera straordinaria curata in ogni dettaglio. Si tratta de "La misura dell'uomo", edito da Giunti.
Buona lettura!


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Ottobre 1493. Firenze è ancora in lutto per la morte di Lorenzo il Magnifico. Le caravelle di Colombo hanno dischiuso gli orizzonti del Nuovo Mondo. Il sistema finanziario contemporaneo si sta consolidando grazie alla diffusione delle lettere di credito. E Milano è nel pieno del suo rinascimento sotto la guida di Ludovico il Moro. A chi si avventura nei cortili del Castello o lungo i Navigli capita di incontrare un uomo sulla quarantina, dalle lunghe vesti rosa, l'aria mite di chi è immerso nei propri pensieri. Vive nei locali attigui alla sua bottega con la madre e un giovinetto amatissimo ma dispettoso, non mangia carne, scrive al contrario e fatica a essere pagato da coloro cui offre i suoi servigi. È Leonardo da Vinci: la sua fama già supera le Alpi giungendo fino alla Francia di re Carlo VIII, che ha inviato a Milano due ambasciatori per chiedere aiuto nella guerra contro gli Aragonesi ma affidando loro anche una missione segreta che riguarda proprio lui. Tutti, infatti, sanno che Leonardo ha un taccuino su cui scrive i suoi progetti più arditi - forse addirittura quello di un invincibile automa guerriero - e che conserva sotto la tunica, vicino al cuore. Ma anche il Moro, spazientito per il ritardo con cui procede il grandioso progetto di statua equestre che gli ha commissionato, ha bisogno di Leonardo: un uomo è stato trovato senza vita in una corte del Castello, sul corpo non appaiono segni di violenza, eppure la sua morte desta gravi sospetti... Bisogna allontanare le ombre della peste e della superstizione, in fretta: e Leonardo non è nelle condizioni di negare aiuto al suo Signore. 

L'opera di Marco Malvaldi è una vera meraviglia di forma e contenuti. Parlare di un genio come Leonardo Da Vinci, riportarlo in vita e donargli uno spessore e una personalità, ricalcando solo le testimonianze dell'epoca, non è per nulla semplice. Ho letto 'La misura dell'uomo' con un quadernino degli appunti e una pagina di ricerca davanti, ho appreso informazioni ed elementi storici che mi erano sconosciuti, stimolata da una storia eccezionale dal ritmo incalzante. Quella di Leonardo non è l'unica personalità degna di nota presente nel libro, bisogna tenere presente che ci troviamo in un'epoca pregna di personalità e avvenimenti importanti. 

L'autore ci regala una storia nella storia, intrecciando le vite di tanti personaggi con obiettivi e scopi completamente diversi che gravitano intorno alla figura di Leonardo e alle invenzioni più improbabili partorite dalla sua mente. Grazie alla bravura, e alle sue conoscenze, è un personaggio conteso da molti mecenati che, non sempre, gli commissionano compiti facili o leciti. 
Una delle cose che ho apprezzato di più, del libro, è la prosa dell'autore: diciamo che un romanzo ben scritto è sempre una delizia per ogni occhi di un lettore. Mi sono piaciuti i dialoghi, le dinamiche tra i personaggi e il giusto equilibrio tra verità storica ed elemento romanzato.
Ogni cosa è curata nel dettaglio e il libro è un autentico gioiellino che custodirò gelosamente in libreria. Se siete appassionati di storia, arte e del genio di Leonardo, è una lettura da non perdere.
Promossa a pieni voti!