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giovedì 17 luglio 2025

Recensione "Il tradimento di Thomas True" di A.J. West

 Buongiorno e ben ritrovati sul blog.

Oggi vi parlo di un libro con cui ho avuto una storia complessa ma che, alla fine, mi ha devastata in un modo che non credevo possibile.

Si tratta del nuovo romanzo di A.J. West, "Il tradimento di Thomas True", edito da Neri Pozza.

Buona lettura!

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Pagine 416

1710: la Londra georgiana sopravvissuta al Grande Incendio è una città in fermento, piena di cantieri che non dormono mai. Lì dove c’era il legno ora si ricostruisce in pietra, ma accanto alla nuova cattedrale di St Paul c’è il lugubre manicomio di Bedlam, accanto al London Bridge con le sue graziose botteghe ci sono ladri, marinai, mendicanti e prostitute. E poi c’è Thomas True, scappato in città dalla campagna e dalla durezza del padre, integerrimo pastore protestante. In alto, sui ponteggi, lavora invece Gabriel Griffin, quando non si occupa di ripescare dal fiume i corpi degli annegati. Entrambi si ritroveranno quella sera da Madre Clap, un locale per soli uomini dove gli avventori perdono la propria identità pubblica per assumerne una femminile: le chiamano molly, non possono dichiarare a nessuno chi sono, cosa provano, chi amano. E Gabriel, lo sa fin dal primo istante in cui lo vede, ama Thomas. Eppure, nonostante vivano esistenze rigorosamente nascoste, le molly non sono al sicuro: c’è una spia fra di loro, che le sta uccidendo una per una. Se Gabriel vuole salvarsi, salvare Thomas, dovrà scoprire chi sta vendendo i loro nomi alla Society for Reformation of Manners. Prima che i giudici Grimp e Myre arrivino in città e ordinino, come da consuetudine, di impiccarle tutte. Gabriel si trova così a vagare per una Londra notturna e insidiosa, costretto a mettere in discussione le vite e i legami della sua piccola comunità. Fra travestimenti, messaggi in codice, gang di orfani, esplosioni, lingue mozzate e testimoni sbranati da leoni, Gabriel scoprirà che il modo migliore per nascondere qualcosa è proprio sotto gli occhi di chi guarda. E che l’altra faccia della verità si chiama tradimento.

Quando ho iniziato la lettura de "Il tradimento di Thomas True" non sapevo bene cosa aspettarmi  trattando argomenti totalmente diversi rispetto a "La meccanica degli spiriti". 

Se nel precedente romanzo, infatti, troviamo richiami chiari al genere gotico vittoriano intriso di occultismo, in questo libro ci troviamo in un periodo storico totalmente diverso. Siamo agli inizi del 1700, l'ambientazione londinese viene sapientemente descritta portando alla luce le atmosfere dell'epoca e un fenomeno probabilmente sconosciuto ai più: il movimento delle 'molly'.

Non sono belle ma non pensare che non abbiano una loro dignità. Ce l'hanno! Anche la più infima delle candele di sego può donare luce alla fiamma morente di un uomo.

Venivano definite 'molly' gli uomini che, di sera, abbandonavano le loro identità per assumerne una femminile. Inutile sottolineare che questo comportamento veniva pubblicamente condannato e che venivano perseguitate attraverso i mezzi più biechi.

In questo scenario facciamo la conoscenza dei nostri due protagonisti: Gabriel, muratore di Londra, e Thomas, sfuggito dalla campagna e da un padre intransigente.

Thomas si fermò, osservando da lontano la porta sormontata da un'insegna: niente nomi, solo il disegno di un pavone con la coda spalancata, al di sopra di una finestrella rosa.

"Madre Clap. Ti ho trovato."

Il locale di Madre Clap, ritrovo famosissimo tra le molly della città, diventa un perno centrale all'interno della narrazione: in primo luogo perché è qui che si incrociano i destini dei due protagonisti; ed è sempre tra le mura di questo club che le vite di tutti i personaggi verranno stravolte. C'è una spia tra loro che lavora per la Society: 'il sorcio' rivela le identità delle molly condannandole a morte certa.

Gabriel è più che mai deciso a individuare la talpa per salvare sé stesso e Thomas, l'uomo che sente di amare fin dal primo momento in cui i loro occhi si incrociano. In un susseguirsi di colpi di scena, tradimenti e momenti in cui tutto sembra perduto, A.J. West ci regala un finale dolorosamente meraviglioso.

Chiunque amiate, chiunque siate, qui non sarete mai sbagliate... Sarete sempre libere e sempre insieme!

Vi dirò la verità, per tutta la prima parte del libro ho faticato ad ingranare. Mi trascinavo per inerzia, l'attenzione che calava costantemente per una narrazione che mi appariva come ripetitiva e ridondante. Non so in quale preciso momento mi sia appassionata alla storia di Gabriel e Thomas, ma posso dirvi che ne sono uscita devastata e in lacrime.

Raramente mi è capitato di cambiare idea e giudizio su un libro in modo così radicale, ma è successo e sono felice di non aver mollato anzi tempo. La storia di A.J. West ci mostra un passato che, in realtà, è più attuale che mai. Una società in cui il giudizio, la paura, la lotta contro ciò che ognuno di noi sente di essere non è finita con la rivolta delle molly. Ancora oggi il movimento LGBTQ+ lotta ogni giorno per diritti che a noi sembrano insindacabili. È assurdo pensare che nonostante sia passato così tanto tempo, la storia di Gabriel e Thomas potrebbe essere ambientata anche ai giorni nostri.. magari senza esecuzioni e impiccagioni se proprio vogliamo trovare un lato positivo.

Una volta girata l'ultima pagina, ho sentito un moto di nostalgia verso tutto il contesto che per giorni mi ha accompagnato, ho continuato a rimuginare sul finale e ho rivalutato l'intera lettura apprezzandone anche sfumature che prima non avevo colto. La prosa elegantissima dell'autore, la purezza dei sentimenti descritti, la denuncia contro le ingiustizie di genere, la volontà di far conoscere questa realtà che pochissimi conoscevano per non dimenticarle... Perché anche se si tratta di un'opera di finzione, è importante ricordare il sacrificio e il coraggio di tutti coloro che hanno lottato per essere come volevano e non come la società voleva che fossero.




mercoledì 18 maggio 2016

Recensione "Dentro soffia il vento" di Francesca Diotallevi

Buonasera cuori librosi,
vi parlo di un romanzo che mi ha emozionato moltissimo grazie ad una storia ricca di sentimenti e speranze. Si tratta di "Dentro soffia il vento", scritto da Francesca Diotallevi per Neri Pozza.
Buona lettura!

LA COPERTINA:



LA RECENSIONE:

"Lo so, sono tutte sciocchezze (...) Tuttavia, ve lo dico con il cuore, reverendo: quella donna non appartiene al borgo, non farà mai parte di noi. Ci sono battaglie già perse in partenza, e questa è una di quelle."

Ci troviamo in Italia in un piccolo borgo ai piedi delle Alpi. Un paesino così piccolo che è facilmente suggestionabile. Nel bosco vive, tutta sola, una ragazza dai capelli infuocati. La chiamano, la strega. Di giorno viene allontanata da tutti, ma quando cala il buio tutti gli abitanti del paese giungono alla sua capanna in cerca di rimedi e cure per i propri malanni. Solo un ragazzo ha avuto il coraggio di avvicinarsi a lei, in paese si mormora che il giovane della fattoria Rosset ne fosse addirittura innamorato. Tuttavia, ormai non ha più importanza. Il ragazzo è partito per la guerra e Fiamma, la strega del bosco, è rimasta di nuovo sola.

"Io non volevo guarire. Io volevo tenermelo dentro quel fratello che non avevo saputo proteggere, che non avevo potuto strappare via dalla morte, come lui aveva fatto con me. Quel fratello che non aveva tomba né fiori: che non avrebbe avuto un posto, nel mondo, dove chi lo aveva amato potesse ricordarlo, piangere per lui. Le custodivo come custodivo il dolore che avevo dentro, l'unico sentimento che sembrava darmi ancora la capacità di definirmi umano."

Yann Rosset, il nuovo capofamiglia, non riesce a darsi pace per suo fratello. Se non fosse stato per un brutto incidente, sarebbe partito con lui per difenderlo. Ora non gli resta che un profondo senso di colpa e un sentimento contrastante verso la donna che il fratello ha tanto amato. Per lui è una strega, non vuole avere nulla a che fare con lei, anche se questa è l'unica cosa che il fratello gli ha chiesto di fare. Nel frattempo, in paese, è arrivato un nuovo reverendo dalla mentalità più aperta. Per il prete, sono tutte superstizioni ed è impensabile che una donna viva da sola nel bosco alla mercé dei pericoli più svariati.

"Non lasciare che qualcuno ti dica in cosa credere, ragiona con la tua testa, segui l'istinto. Nessuno dovrà importi chi amare. L'amore non si insegna, è l'unica cosa che non posso spiegarti. Non posso dirti quali battaglie combattere, dovrai capirlo da sola e non sarà facile. L'amore non lo è mai, richiede coraggio e tenacia. Non si sceglie, è sempre lui che sceglie te."

I rimpianti, i pregiudizi e il dolore, a volte possono condizionare azioni e scelte. Ma alla forza del destino e dell'amore non si può fuggire. Ci si può nascondere, si può far finta di odiare una persona quando in realtà non vorremmo fare altro che amarla per sempre.. ma alla fine, l'amore vince sempre.


IL MIO GIUDIZIO:

Sono stata subito affascinata dalla copertina e dal titolo di questo romanzo. Sbirciando varie recensioni, ho riscontrato solo pareri positivi, così è stato il mio primo acquisto al Salone Internazionale del Libro a Torino. Ho amato tutto del libro, dalla trama ai personaggi allo stile delicato ed elegante dell'autrice. Un bellissimo personaggio femminile quello di Fiamma, che incarna l'animo buono e gentile di una fanciulla che soffre di solitudine forzata a cui la costringono gli abitanti del borgo che continua ad aiutare nonostante tutto. In lei c'è anche uno spirito libero e coraggioso, non ha paura di niente e di nessuno. Yann invece ha una personalità complessa: è un uomo dai modi burberi e un animo temprato dal dolore.
Caratteristica l'ambientazione e il piccolo borgo di Saint Rhémy.
Una prosa delicata come i sentimenti espressi e piacevolissima da leggere.
Promosso a pieni voti!




domenica 15 maggio 2016

[SalTo 2016] Viaggio in un paradiso di libri - parte 1

Buongiorno cuori librosi,
oggi vi racconto la fantastica giornata che ho trascorso al Salone Internazionale del Libro a Torino.
Tra incontri con colleghe blogger, conferenze, anteprime e mille mila chilometri percorsi, la giornata è passata in un soffio. Ecco i momenti e le immagini più belli.


THE BEGINNING:

Ore 9:45

La mia avventura è iniziata con una fila infinita per entrare, controlli con metal detector e perquisizione borsa ( povero carabiniere che cercava di capire qualcosa nella mia maxi borsa piena di fogli, tablet, cellulare e libri ^_^).
Superato il primo step, sono andata a ritirare il mio biglietto e finalmente sono entrata!!




Sono stata accolta da un gioco di colori bellissimo e laboratori a tema.
Vi confesso che penso di aver capito come si è sentita Alice a Wonderland *.*

LA FIERA:

Ore 10.00
Incantata dalle meraviglie intorno a me, sono arrivata nel cuore della fiera, circondata da stand delle migliori case editrici e da libri...tanti libri!




L'NCONTRO CON LA DEAGOSTINI:
Ore 11.00
Io e tantissime altre blogger, ci siamo date appuntamento allo stand "DeAgostini" per incontrare il responsabile dell'ufficio stampa e scambiare due chiacchiere.



Non solo chiacchiere, ma anche una carinissima iniziativa.
Sulla coloratissima parete che vedete dietro di noi, stralci e citazioni dei libri più belli della casa editrice. Io ho scelto la citazione tratta da "Dimmi tre segreti", un libro che ho apprezzato tantissimo!! (recensione QUI)


MY PARTNER IN CRIME:
Ore 12.00

Se ho aperto un blog, è perché anni fa ho conosciuto su Facebook una ragazza fortissima.
Il suo blog era una droga per me, così mi sono fatta coraggio e mi sono buttata nella mischia sempre sotto la sua guida e ispirazione. Ebbene, dopo conversazioni infinite, ieri ci siamo incontrate per la prima volta di persona ed è stato amore!
(Se volete passare a trovarla, la trovate QUI )

Eccoci in tutto il nostro splendore <3 (ringraziamo la preziosissima Monique Scisci per la collaborazione)
In compagnia di "Brew" (Dunwich Edizioni)




In compagnia di "Nyctophobia"
Recensione QUI




























IL BOTTINO:





Diciamo che sono stata brava e mi sono trattenuta, questi sono i nuovi tesori che ho adottato:

- Copia di "Dentro soffia il vento" di Francesca Diotallevi

- Copia de "La libreria delle storie sospese" di Cristina Di Canio

-Copia Autografata de "Tutta colpa del tè" di Marta Savarino

-Copia in Anteprima Autografata de "Schegge di vetro" di Monica Lombardi

Sì, ho scelto solo autori italiani perché, come sapete, sostengo a spada tratta la nostra editoria e sopratutto le donne!! <3

In più, per il mio animo da Potterhead, la maglia di Serpeverde con il Quaderno di Incantesimi e Ricette.


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