Buongiorno, lettori!
Finalmente posso parlarvi del nuovo e bellissimo romanzo di Felicia Kingsley, "La verità è che non ti odio abbastanza", uscito ieri per Newton Compton.
Buona lettura!


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Lexi è una principessa, non delle favole, ma dell’Upper East Side. La sua vita perfetta da facoltosa ereditiera di un impero finanziario scorre tra feste esclusive e shopping sfrenato nel quartiere più lussuoso di New York. A ventisette anni ha già la certezza di un futuro luminoso, di aver vinto la partita, almeno finché un affascinante sconosciuto non le cambia le carte. Il principe azzurro? No, è Eric Chambers, detective di punta dell’FBI, che sta indagando su una truffa miliardaria in cui è coinvolta la famiglia Sloan, venuto a spodestarla dal suo trono. Tanto attraente quanto ruvido e poco disponibile, Eric la reputa viziata e superficiale, e la tratta con distacco e indifferenza. Tra i due è subito guerra. Con tutti i suoi beni confiscati, Lexi si ritrova in mezzo a una strada da un giorno all’altro, ma lei non ha nessuna intenzione di rimanerci. Anzi! Se Eric le ha tolto tutto, dovrà essere lui ad aiutarla e Lexi non accetterà un no come risposta, almeno finché non sarà riuscita a riabilitare il nome della sua famiglia, anche perché lei sarebbe una preziosa risorsa per le indagini. Riusciranno l’ereditiera che cuoce i toast usando il ferro da stiro e l’integerrimo detective di Brooklyn a collaborare senza scannarsi? O senza… innamorarsi?

Continuo a chiamarla casa mia, anche se da sei mesi abito nella suite di un hotel a cinque stelle sulla Quinta. Centosessanta metri quadri, sala da pranzo, letto kingsize, due bagni, soggiorno con vista sul parco e maggiordomo privato.
Il minimo sindacale per una ragazza di ventisette anni, a New York.

Benvenuti nella vita dorata di Lexi Sloan, una vita in cui tutto è possibile e tutto è raggiungibile. Macchina con autista, la borsa più in voga, una collezione all'avanguardia di carte di credito e una cabina armadio da fare invidia a Carrie Bradshaw negli anni d'oro. La favola della principessa si interrompe quando l'impero della famiglia viene metaforicamente congelato con accuse piuttosto gravi, da un detective senza scrupoli dell'FBI. Battere le ciglia non servirà per svegliarsi dall'incubo, la nuova vita di Lexi è appena cominciata!

Quella che credevo si sarebbe rivelata come una protagonista frivola e con poco acume, si dimostra una ragazza straordinaria dalle mille capacità e risorse. Il suo orgoglio e la sua tenacia non hanno eguali, Lexi Sloan non abbassa la testa, MAI. A meno che non debba farlo per raggiungere un sacchetto di orsetti gommosi, sia chiaro. Allo stesso modo, nemmeno Eric è così terribile come vuole far credere. La sua vita è stata un tantino diversa da quella di Lexi, ma prendendola a piccole dosi riesce a capirla, comprenderla e perfino ad apprezzarla. E' un binomio del tutto inedito che funziona ed elettrizza in maniera imbarazzante, nonostante si tratti di una storia di fantasia. Personalmente, sono pazza di loro e della loro storia fuori dai quadrati!

Come puoi non odiarmi, dopo tutto questo? Odiami, per favore. Lo sai che in fondo è così.

- Posso provarci, ma la verità è che non ti odio abbastanza. E odio non riuscire ad odiarti, perché sarebbe molto più facile anche per me.

Quando penso che Felicia Kingsley non possa stupirmi e farmi innamorare più di così, vengo puntualmente smentita! Ho divorato questo libro nel giro di due notti, mi ha regalato ore spensierate in un momento non facile e questo è già un buon motivo per amarlo. Ma la verità è che si tratta di un romanzo veramente bello: è ricco di elementi, descrizioni, tematiche importanti, un messaggio forte per un mondo che ormai vive solo di apparenze. Quasi tutti i protagonisti sono persone ordinariamente eccezionali, che regalano affetto e sorrisi in maniera del tutto disinteressata ed è un'immagine stupenda che mi ha trasmesso tanta positività.
Non ne ho mai abbastanza dei dialoghi velocissimi, dei continui punzecchiamenti, di una prosa che si divora. "La verità è che non ti odio abbastanza" è leggerezza, è romanticismo, è business e galateo... e molto, molto altro! 


Altre storie:



Buongiorno, lettori.
Ho avuto il piacere di leggere, in anteprima, il nuovo romanzo di Angela Marsons, "Le verità sepolte", in uscita oggi per Newton Compton.
Buona lettura!


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Quando, durante uno scavo archeologico, vengono rinvenute alcune ossa umane, uno sperduto campo della black country si trasforma improvvisamente nella complessa scena di un crimine per la detective Kim Stone. Non appena le ossa vengono esaminate diventa chiaro che i resti appartengono a più di una vittima. E testimoniano un orrore inimmaginabile: ci sono tracce di fori di proiettile e persino di tagliole da caccia. Costretta a lavorare fianco a fianco con il detective Travis, con il quale condivide un passato che preferirebbe dimenticare, Kim comincia a investigare sulle famiglie proprietarie e affittuarie dei terreni del ritrovamento. E così, mentre si immerge in una delle indagini più complicate mai condotte, la sua squadra deve fare i conti con un’ondata di odio e violenza improvvisa. Kim intende scoprire la verità, ma quando la vita di una sua agente viene messa a rischio, dovrà capire come chiudere al più presto il caso, prima che sia troppo tardi.

Da anni seguo con piacere le avventure della detective Kim Stone, nata dalla brillante penna di Angela Marsons. Siamo arrivati al sesto libro della serie e ormai a stupirmi non è più il carattere del personaggio o la sua storia travagliata ma i casi che deve risolvere ad ogni nuova avventura. Non è semplice mantenere uno standard così elevato anche dopo anni ma la Marsons riesce sempre a sconvolgermi in positivo.

Questo nuovo caso vede una coppia inedita che interrompe bruscamente il binomio Stone/Bryant al quale ormai eravamo abituati. L'investigatore Travis, a differenza di Bryant, non ha alcun potere persuasivo o calmante su Kim ma, anzi, agisce come un innesco. Si pungolano, battibeccano e non sono mai d'accordo su nulla e questo rapporto di amore e odio ci mostra una Kim del tutto nuova, viva! Il personaggio ha subito un profondo cambiamento nel corso dei libri ma mai, come in questo caso, mi era capitato di rivederla combattiva e incurante delle regole com'era all'inizio.

I personaggi di supporto sono fondamentali per creare dinamismo e relazioni più o meno complesse che danno vita al profondo intreccio della trama. Il caso affrontato è stato abbastanza interessante ma, da grande fan, non ho avuto difficoltà nella risoluzione e un po' mi è dispiaciuto. 
Continuo a credere che sia una delle serie migliori quando parliamo di thriller ma non posso non notare un certo 'declino', rispetto ai primi libri che mi tenevano col fiato sospeso dall'inizio alla fine.
Nel complesso, non posso dire di non aver gradito: amo questo personaggio e non sto mai nella pelle quando esce un nuovo libro, tuttavia spero di ritrovare nei prossimi libri, quella verve che mi è mancata ne "Le verità sepolte".

La serie:


Buongiorno, lettori.
Oggi voglio parlarvi di un romanzo che mi è piaciuto tantissimo firmato da Claudio Loreto, "Liquirizia".
Buona lettura!


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Una ferita da baionetta catapulta Giuliano (giovane sottotenente della 8ª Armata Italiana in Russia) tra le rovine di Stalingrado, dove tra tedeschi e sovietici si combatte una delle più grandi battaglie della storia umana. Uno sparo impreciso incrocia le vite dell'ufficiale e di una tiratrice scelta russa, Tanja: l'irreale incontro di un momento li segnerà per sempre, portando alla luce un'altra incredibile vicenda. Attori di questo intreccio sono la coccarda di un generale dell'Armata Rossa e "Liquirizia", l'orsacchiotto di stoffa che fin da bambina aiuta la soldatessa a vincere di notte la paura del buio. La storia di un amore che si oppone ai duri precetti della guerra e all'odio tra i popoli.

Una cosa che amo, nei romanzi storici, è trovare l'elemento romantico che alleggerisca il tema, quasi sempre sanguinoso, sul quale si basa il libro.
Nel romanzo di Claudio Loreto compiamo un viaggio fino alla fredda Russia e assistiamo, impotenti, agli scontri tra le truppe fasciste e quelle russe. L'autore descrive molto bene i paesaggi, il clima politico, lo stato d'animo dei soldati che, ormai, sono condannati a veder sfumare sogni e speranze per il volere di un uomo ormai allo sbaraglio. 

Il giovane Giuliano, un sottotenente dell'Armata Italiana, è un uomo dall'animo buono che non si rispecchia negli ideali di questa guerra e che si limita, suo malgrado, ad eseguire gli ordini nella speranza che tutto finisca presto. A scaldare il suo cuore, congelato dalle rigide temperature russe, ci pensa Tanja. La donna è, in realtà, il nemico ma per una serie di sfortunati eventi, si ritroverà a stretto contatto con Giuliano. L'amore tra i due sboccia inaspettato e forte, ma entrambi sanno che si tratta di una storia impossibile. 

Proprio sul più bello, la guerra interrompe l'idillio e ci riporta bruscamente alla realtà: un realtà fatta di morte, sangue e prigionia. Quell'incontro, per quanto fugace e breve, li ha cambiati per sempre e la speranza di ritrovarsi, un giorno, tiene con il fiato sospeso sia i personaggi che il lettore.
Mi sono innamorata perdutamente di Giuliano e Tanja e della loro storia, ho apprezzato i risvolti della trama e i colpi di scena, il concetto del bene che genera bene e i sacrifici che molti hanno compiuto per riportare la pace.

La penna di Claudio Loreto è attenta e accurata, la ricostruzione storica è coerente e poco romanzata. La narrazione è coinvolgente e, in attimo, mi sono ritrovata alla fine di una storia emozionante e commovente, in grado di stupire dall'inizio alla fine. Se apprezzate la storia e gli amori impossibili, ne resterete conquistati!


Buongiorno, lettori.
Oggi vi parlo di un romanzo particolare che ho faticato a capire e comprendere.
Spero di riuscire a parlarvene nel migliore dei modi.
Buona lettura!




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"Blu Stanzessere" è un romanzo sulla memoria, una memoria parcellizzata, impacchettata e rivissuta in diversi Stanzessere. Ogni Stanzessere è un posto in cui una donna si è fermata per ripetere un momento all'infinito, dargli una forma e renderlo elementare, comprensibile. Un luogo nato per aiutare a dimenticare e ricominciare, in un'architettura al tempo stesso umanissima e divina. Un racconto onirico nelle cui trame c'è un viaggio che è una storia d'amore che è tante storie insieme e molto altro. Un viaggio dentro la mente che conduce il lettore per mano in un'esperienza sensoriale, prima ancora che letteraria.

Credo che il modo migliore per affrontare la lettura di un romanzo come 'Blu stanzessere', sia quella di lasciare da parte la logica, i ragionamenti e il voler comprendere qualcosa a tutti i costi. Non è una lettura che si presta ad un approccio razionale, nel senso letterale del termine.
La dimensione in cui ci trascina Roberta Zanzonico è una realtà onirica, un mondo che non ha una posizione geografica identificabile e che, forse, nemmeno esiste se non nella mente del nostro protagonista.

Anche sul personaggio principale occorre fare una precisazione: non dovete aspettarvi il classico protagonista al quale affezionarvi in quanto l'autrice non svelerà alcun dettaglio su di lui, nessuna identità e nessuna fattezza fisica ci permette di immaginarlo ma, d'altro canto faremo un viaggio davvero intimo ed emozionante nella sua mente. Discorso un po' diverso per il Guardiano, una sorta di Virgilio burbero e privo di empatia che cercherà di guidare il protagonista nel suo viaggio.

Cos'è uno stanzessere? Come suggerisce la parola, si tratta di una stanza che racchiude l'essenza, o perlomeno un parte di essa, di una donna. Queste stanze che appaiono a proprio piacimento, raccontano un momento, un'emozione, un ricordo fisso e immutabile che si ripete all'infinito in un loop frustrante che sconvolge il protagonista. Il Guardiano promette che, alla fine della visita, tutto sarà più chiaro ma, ahimè, così non è stato.

L'epilogo mi ha lasciato con tante domande e punti irrisolti, pur avendo apprezzato lo stile, la prosa molto ricca, l'idea originale, l'uso del blu e i suoi infiniti significati, quello che porto con me è una storia irrisolta in cui mi è mancato il momento del 'salto', quel momento che permette di comprendere a pieno il disegno che l'autrice aveva pensato per il lettore e questo dispiace sempre.
E' una lettura non adatta a tutti, un viaggio nella memoria e nella mente che da un lato affascina ma dall'altro è difficile da metabolizzare ed elaborare

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Buongiorno, lettori.
Esce oggi, per Newton Compton, il nuovo romanzo di Barbara Frale, "Cospirazione Medici".
Ho avuto l'opportunità di leggerlo in anteprima e non vedo l'ora di raccontarvelo.
Buona lettura!


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Firenze, domenica 26 aprile 1478. Durante una messa solenne celebrata dal cardinal Riario, i congiurati hanno levato il pugnale scagliandosi su Giuliano de’ Medici, riducendolo in fin di vita. Per vendicarsi, Lorenzo spargerà molto altro sangue: la città, culla del Rinascimento, per lunghe settimane vedrà le sue strade orridamente tinte di rosso. Sfiancato dal dolore e dal rimorso, il Magnifico non potrà fare a meno di interrogarsi sullo sfacelo che ha devastato la sua vita, invidiata da tutti fino a poco prima. Perché Giuliano è morto? Quali colpe poteva aver commesso? In fondo l’egocentrismo di Lorenzo lo aveva condannato a rimanere sempre in secondo piano. Mentre si accusa per quella sciagura, Lorenzo rivede i volti di coloro che hanno voluto colpire i Medici: Francesco Salviati, roso dall’invidia; Jacopo de’ Pazzi, assetato di vendetta; Antonio Maffei da Volterra, mosso da un odio viscerale contro Lorenzo. In penombra altre misteriose e potentissime figure, che hanno brigato e pianificato la distruzione dei Medici. Ma se ci fosse altro dietro la morte del fratello? Se fosse una passione amorosa ad aver deciso la sua tragica sorte?

Dopo il bellissimo romanzo "In nome dei Medici", Barbara Frale torna a parlarci di questa celebre famiglia fiorentina che cambiò la storia d'Italia. Protagonista degli eventi, stavolta, non sarà però Lorenzo, bensì suo fratello Giuliano, personaggio forse meno noto della famiglia.
L'autrice punta l'attenzione sulla diversità di quest'uomo e sul suo vivere sempre all'ombra del Magnifico e dello stesso padre Cosimo, tra le righe si legge una certa frustrazione dell'essere solo una pedina dell'immenso impero della famiglia Medici.
Questo personaggio viene sviscerato e analizzato in maniera molto dettagliata, soprattutto a livello umano: dopo aver perso l'amore della sua vita, si invaghisce di un'altra parente della donna che le assomiglia in un modo incredibile ed è disposto a tutto pur di averla.

Il cognome che porta è, spesso, più un peso che un vanto. Non può decidere autonomamente della propria vita senza incorrere nel rischio di far fallire i piani e le alleanze sapientemente studiati da Lorenzo. L'insoddisfazione del personaggio cresce ad ogni pagina, il ruolo che ricopre nella signoria gli calza troppo stretto e mette a repentaglio l'unica cosa a cui anela: l'amore di Semiramide.
Lo scontro tra i due fratelli diviene, quindi, inevitabile e questa distrazione costerà molto cara alla famiglia: nell'ombra, infatti, ci sono dei nemici molto più pericolosi che tramano contro di loro.

Ho apprezzato molto la lettura del libro perché fa luce su una parte di storia ancora avvolta nel mistero. Di fatto, la congiura contro i Medici che portò alla prematura morte di Giuliano, resta un cold case ancora irrisolto. Barbara Frale prova a dare una sua chiave di lettura, peraltro molto plausibile, raccontando nel dettaglio gli eventi che portarono al sanguinoso scontro. Apprezzo sempre molto lo stile di quest'autrice e il suo modo di raccontare la storia: mai pesante, mai scontato e sempre accuratissimo. E' la storia perfetta per gli amanti dei romanzi storici e per gli appassionati della famiglia dei Medici.


Altri libri dell'autrice:




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