Buongiorno, lettori.
Oggi ho il piacere di parlarvi dell'ultima avventura di Miss Garnette Catherine Book, il personaggio nato dalla penna di Jane Rose Caruso.
Buona lettura!


Devo ammettere che Miss Book crea dipendenza: le sue avventure sono sempre troppo brevi e ogni volta non vedo l'ora di ritrovarla per scoprire in quali casi si imbatterà, ancora.
"Un tè alla ciliegia", è stata un'esperienza di lettura multisensoriale: il libro, infatti, contiene le descrizioni di paesaggi suggestivi, profumi inconfondibili e delle deliziose ricette che, come sempre, stuzzicano l'appetito e la fantasia.

Sono ormai molto affezionata a Miss Book e ai vari abitanti di Beltory, l'autrice aggiunge sempre qualche nuova sfumatura che rende tutti i protagonisti dei vecchi amici che ritroviamo sempre con piacere, storia dopo storia. In questa avventura, la nostra eroina d'altri tempi dovrà sfoggiare ancora il suo intuito e la sua empatia per supportare la dolce Prudence e risolvere dei misteri davvero curiosi che sconvolgono la vita del piccolo paesino.

Come dico sempre, le storie di Jane Rose Caruso sono delle vere coccole,  soprattutto se amate il passato e i valori d'altri tempi. Quando ci si immerge nelle pagine dei suoi libri, tutto si ferma e si viene avvolti dal calore delle minuziose descrizioni e da una prosa dolcissima e delicata. Il percorso di crescita, dell'autrice e del suo magico mondo, continua inarrestabile, regalando emozioni sempre nuove che scaldano il cuore.
Promossa a pieni voti!


Buongiorno, lettori.
Oggi inauguriamo una nuova rubrica che da tempo volevo realizzare. Si tratta di un appuntamento dedicato ai più piccoli e che vuole suggerire delle letture carine, colorate e interessanti per tutti i piccoli lettori che fanno parte delle nostre vite.
Per questo primo appuntamento vi parlerò de "La lezione del fenicottero", una storia firmata da Germano Chiaverini.
Buona lettura!



Questo coloratissimo romanzo, ricco di illustrazioni,  è adatto ai bimbi dai sette anni in su e racconta la storia di Viola, una bambina deliziosa che sogna di diventare una grande ballerina.
La cosa che mi ha colpito del libro, è che l'autore non racconta una storia tutta rose e fiori, anzi. La piccola Viola si ritrova da subito a fare i conti con i limiti economici della famiglia e l'impossibilità di frequentare la scuola di danza dei suoi sogni.



Nonostante questo, la bimba non perde il sorriso e si "accontenta" di una scuola strampalata e vecchia e di danzare senza scarpette. Questo piccolo personaggio mi ha insegnato molto: non arrendersi mai, non scendere ai livelli di quelli che predicano solo odio e disprezzo ma, soprattutto, non perdere mai il sorriso. L'epilogo dolcissimo, e il lieto fine, è la conclusione più giusta per la protagonista che merita solo il meglio!



Il libro è curatissimo e ricco di illustrazioni bellissime e coloratissime. Sarà sicuramente un'esperienza stimolante per i vostri bimbi, grazie anche alle schede finali che serviranno per riepilogare e consolidare la storia appena letta. Se siete alla ricerca dei primi regalini natalizi per i più piccoli, "La lezione del fenicottero", fa al caso vostro!


Buongiorno, lettori.
Apriamo la settimana con un romanzo allegro, spensierato ma anche ricco di tematiche importanti. Si tratta de "La città delle ragazze", di Elizabeth Gilbert,  edito da Rizzoli.
Buona lettura!




Non avevo mai letto nulla di Elizabeth Gilbert ma ero molto curiosa di leggere qualcosa della famosa autrice di "Mangia, prega, ama" così mi sono fiondata con entusiasmo tra le pagine di "La città delle ragazze".
Il libro si presenta con una bella copertina colorata, allegra, frivola e con una bella mole di pagine al suo interno. Appena iniziata la lettura, mi sono resa conto che il tutto scorreva in maniera abbastanza dinamica e scorrevole.

Il libro vi porterà in un'epoca molto distante dalla nostra, un'epoca di musica,  arte e vestiti scintillanti. Ho adorato ogni singolo personaggio del libro, ognuno di loro ma insegnato qualcosa ma, soprattutto, mi ha fatto capire l'importanza della libertà. Il tema portante del romanzo è proprio questo: la libertà completa di espressione e modi di fare.

L'arco di tempo coperto dalla narrazione di Vivian è lunghissimo e non sempre tutto procede senza intoppi o dolore. Le quattro mura del teatro e le bellissime creazioni di moda non possono proteggerla dal dolore della vita e dalla sofferenza. Nella frivolezza più assoluta, la Gilbert ci insegna a non giudicare mai nessuno per i suoi comportamenti o per le sue scelte, ci insegna che essere sé stessi è sempre una vittoria e non importa se il mondo non è pronto ad accogliere questo senso di libertà assoluta.

Il dualismo della storia è sconvolgente: da un lato tematiche importanti, colpi di scena e periodi storici difficili; dall'altra,  merletti e lustrini, cabaret e serate all'insegna del divertimento più sfrenato. Lo stile dell'autrice non mi è dispiaciuto ma avrei portato avanti la narrazione in altri modi. Nel complesso, non posso dire che sia una storia brutta: credo che sia necessario leggerla tenendo ben presente il messaggio che vuole lanciare l'autrice e "non giudicare" i personaggi e le loro vite, a tratti, eccessivi.


Buongiorno, lettori.
Oggi vi parlo di un romanzo che ho apprezzato moltissimo come storia e come idea. Si tratta di "Io sono la bestia", di Andrea Donaera, edito da NN Editore.
Buona lettura!



Mi ci sono voluti dei giorni per raccogliere le idee dopo aver terminato la lettura di "Io sono la bestia" ma, finalmente, sono riuscita a fare ordine tra pensieri ed emozioni e sono pronta a metterle nero su bianco.
La storia di Andrea Donaera è tutta italiana e affronta il delicato tema della criminalità organizzata in Puglia. L'autore ha reso benissimo il terrore e l'angoscia che molti concittadini provano al solo sentir nominare la Sacra Corona Unita e la stessa tensione si respira ad ogni pagina.

All'inizio non è stato semplice entrare in sintonia con il ritmo narrativo e i continui intercalari ma, una volta preso il via, si viene completamente coinvolti nella vita dei personaggi, nella tragedia, nel dolore e nella cattiveria senza fine. Non dev'essere stato facile, per l'autore, costruire un personaggio come Mimì ma, in qualche modo, è riuscito a rappresentarlo in tutta la sua malvagità senza renderlo odioso agli occhi del lettore; oserei dire di aver provato una sorta di rispetto e riverenza verso "il capo dei capi" che, nella sua follia, ha una sua scala di valori e un suo concetto di onore.

E che dire di Nicole e Veli? Hanno interpretato in maniera disincantata, a tratti brutale e schietta, una versione moderna della favola de "La bella e la bestia". Sono stati i miei personaggi preferiti in assoluto! La dinamica del loro legame è molto complessa e intensa ma conferisce un pizzico di leggerezza e positività ad una storia oscura e oppressiva.
È una storia unica nel suo genere che mi ha aperto gli occhi su una realtà di cui si parla poco. Non adatto ai romantici e ai lettori deboli di cuore!


Buongiorno, lettori.
È uscito, da pochi giorni, il nuovo romanzo della regina italiana del romance Anna Premoli.
"Questo amore sarà un disastro", edito da Newton  Compton, coniuga in sé tutti gli elementi cardine del genere ma sarà abbastanza?
Buona lettura!



Quando ho voglia di un bel romance, Anna Premoli è sempre una buona idea. Almeno finora.
Pur essendo un lavoro ben fatto e una storia abbastanza avvincente e divertente, non ho riscontrato quell'originalità che di solito contraddistingue i libri della Premoli e mi fa appassionare alla vicenda.
I due protagonisti sono opposti che si attraggono: Elena è un personaggio che mette tranquillità e serenità,  anche attraverso le pagine; Edoardo, invece, è l'ansia fatta persona con le sue centinaia di sigarette e le scarse ore di sonno. Mi sono piaciuti entrambi ma la mia solidarietà va ad Elena, santa donna!

Un ottimo lavoro è stato svolto anche con tutti i personaggi secondari: dagli amici dei protagonisti,  alla famiglia stramba di Elena. Tutte queste figure distraggono in maniera sana e interessante dal tema centrale e rendono la lettura ancora più divertente. Ho apprezzato moltissimo l'idea del centro olistico e della sua organizzazione: darei qualsiasi cosa per trascorrere un paio di mesi senza cellulare, a fare yoga e immersa nella natura!

Lo stile della Premoli è sempre molto accurato, scorrevole e divertente. La storia si legge nel giro di poco tempo ma, per quanto mi riguarda, è stata una lettura meno brillante rispetto ai libri precedenti. Non sono riuscita ad emozionarmi e ad appassionarmi come mi accade di solito. È stato tutto fin troppo prevedibile e questo ha reso l'esperienza di lettura "ordinaria", aggettivo che non avevo mai associato ai libri dell'autrice. Quindi, a malincuore, lo promuovo ma senza entusiasmo.


Recensioni precedenti:







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