Buongiorno lettori,
rientro soft nelle normali attività quotidiane e si riprende, a pieno ritmo, con i consigli letterari.
Oggi voglio parlarvi di un thriller di Jenny Blackhurst, uscito la scorsa settimana per Newton Compton. Avevamo già conosciuto l'autrice con il romanzo "Era una famiglia tranquilla" che, personalmente, avevo adorato e di cui vi ho parlato QUI.
Con lo stesso stile ricco di suspense e di complicazioni psicologiche, la Blackhurst ci guida in una nuova e inquietante storia. Buona lettura!


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Karen, Eleanor e Bea sono amiche sin da quando erano bambine. Tra loro non ci sono segreti, e ciascuna conosce le altre alla perfezione. Adesso che hanno superato i trent'anni, hanno cominciato ad allontanarsi a causa delle difficoltà di tutti i giorni: Eleanor è una moglie e una madre sommersa dalle responsabilità e che fatica a stare dietro a tutte le cose da fare; Bea è felicemente single, o almeno questo è ciò che lascia credere agli altri; Karen fa la psichiatra e, nonostante il proprio passato oscuro, considera se stessa la roccia del gruppo, l'amica su cui contare. Ma quando una nuova paziente si presenta nel suo studio con disturbi che non le sono ancora del tutto chiari, Karen comincia a temere di aver messo le sue più care amiche in pericolo. Perché la sua paziente sa cose sulle tre donne che nessuno all'infuori del loro ristretto circolo potrebbe (o dovrebbe) conoscere...

Tre amiche, vite frenetiche e segreti nascosti. Sono questi gli elementi chiave di un thriller che, ancora una volta, rivela una bravura fuori dal comune dell'autrice in grado di ingarbugliare, e non poco, la mente del lettore fino a fargli perdere completamente la testa alla ricerca della verità. Il focus dell'azione si concentra molto su Karen, professione psichiatra, una vita controllata e programmata ai limiti del possibile e una donna sempre impeccabile dal punto di vista estetico e comportamentale. L'autrice ci lascia intuire che la sua personalità non è poi così granitica e imperturbabile come sembra, la donna fugge infatti da un passato burrascoso e da un presente che non è proprio roseo come lo descrive alle persone che la circondano. La facciata cede rovinosamente quando si trova di fronte ad una paziente insolita, una donna che non sembra soffrire di una patologia mentale ma che, anzi, ha tutta l'intenzione di sfruttare le sedute per farle perdere il controllo con frasi e mezze verità riconducibili alla sua vita privata e a quella delle sue migliori amiche. E' in questo preciso istante che la storia prende il via, trascinandoci in un vortice di segreti e piani diabolici che hanno un solo, preciso obiettivo: distruggere la vita perfetta di Karen.

Puoi ripeterti fino allo sfinimento che non è stata colpa tua, puoi ragionare e cercare di discolparti, ma alla fine c'è sempre una vocina che ti sussurra che, se fossi stata più attenta e responsabile, non sarebbe stata distrutta nessuna vita.

Anche le personalità di Eleanor e Bea sono ben tratteggiate e definite: la prima è una neomamma in piena depressione post partum, la seconda una trentenne spensierata e felice o, almeno, questa è l'impressione che vuole dare. L'amicizia del trio viene messa a dura prova man mano che la verità inizia a farsi strada tra loro, minando l'opinione che tutte avevano delle altre. Le bugie hanno le gambe corte e la Blackhurst gioca benissimo con questo assunto mostrando i limiti delle piccole bugie che raccontiamo a noi stessi, in primis, e agli altri pur di dimostrare la migliore versione della nostra persona al resto del mondo. Il ritmo, nella seconda parte del libro, si fa incalzante e ancora più coinvolgente. La scelta di raccontare e mettere a confronto, contemporaneamente, passato e presente crea un pathos non indifferente e una curiosità crescente di capire, fino in fondo, l'obiettivo dell'autrice. Lo stile della Blackhurst è molto diretto ed esplicito, c'è un discreto spazio per le emozioni ma solo nelle loro accezioni negative. Una cosa che mi ha colpito, è tutta la parte medico psichiatrica inserita qui e là nel libro: in un thriller psicologico è un elemento imprescindibile.
Non è ai livelli di 'Era una famiglia tranquilla' ma, vi assicuro, che vi darà lo stesso da pensare. Nel complesso, mi è piaciuto e lo consiglio a tutti gli amanti del genere.



Buongiorno lettori,
oggi vi parlo di un progetto letterario molto interessante che riguarda il mondo del distopico. Si tratta di una serie composta da quattro romanzi, scritti da altrettanti autori, che hanno per protagonisti quattro adolescenti alle prese con un misterioso e letale virus che ha distrutto la maggior parte della popolazione mondiale.
Garzanti ha portato in Italia il primo capitolo che ho, letteralmente, divorato.
Buona lettura!



Il mondo è popolato solo da adolescenti che hanno tra 15 e 18 anni: gli unici sopravvissuti al virus U4. Koridwen vive in una fattoria isolata in Bretagna dove, da sola, prova a rimettere in piedi la propria vita. Fino al giorno in cui tutto cambia. Fino al giorno in cui scopre di essere la prescelta per fermare il virus nella sua corsa mortale. Koridwen non capisce perché abbiano scelto proprio a lei, ma non può non rispondere al misterioso appello che ha ricevuto da Khronos, il game master di Warriors of Time, il videogioco online di cui era appassionata prima della catastrofe: deve trovarsi il 24 dicembre a mezzanotte sotto l’orologio più antico di Parigi. Spetta a lei salvare il mondo. Koridwen ha paura, eppure sa che c’è una sola cosa che può darle la forza di affrontare il suo destino: la lettera che la nonna le ha lasciato e che le rivelerà il segreto che si nasconde nel suo nome. Quello che trova arrivata nella capitale francese è una realtà totalmente nel caos: il cibo scarseggia, le comunicazioni sono impossibili, non c’è elettricità e i monumenti più importanti della città sono stati presi d’assalto. Koridwen deve fare di tutto per proteggere la sua vita e raggiungere il luogo dell’appuntamento. Ma non è sola. Con lei altri tre ragazzi, altri tre prescelti: Jules che ha tra le mani segreti che non può svelare; Stéphane, convinta che il padre medico non sia morto; e Yannis, assetato di vendetta per la morte della sorellina. Insieme sono l’unica speranza di salvezza per l’umanità. Non c’è tempo per la paura, i dubbi, le incertezze: anche se sono solo quattro ragazzi devono sfoderare il loro coraggio e tutte le loro risorse. Perché nessuno sa cosa li aspetta. Nessuno sa cosa dovranno affrontare. Nessuno sa perché è toccato proprio a loro. L’unica cosa sicura è che il futuro è nelle loro mani.

Il destino non si può cambiare, Koridwen. Quello che succede è già scritto e, anche se è duro, è senz'altro necessario.

Inizio col dirvi che la trama di questo romanzo è molto complicata e ricca di misteri e colpi di scena che saranno svelati solo in parte, al termine di questo primo capitolo della serie. La protagonista, Koridwen, è una ragazza molto intraprendente e con un grande spirito di iniziativa.  Immaginate di ritrovarvi soli al mondo e di dover provvedere a voi stessi rinunciando a quasi tutta la tecnologia esistente. Io penso che avrei avuto un quarto dello spirito di adattamento di Kori che, al contrario, sembra essere nata per sopravvivere. Siamo in Bretagna e il paesaggio che ci si prospetta davanti è surreale e inquietante, non è rimasto altro che devastazione e dolore per le perdite inflitte all'umanità intera da questo virus letale. Ogni giorno è uguale all'altro e l'aria che si respira si fa presto pesante e opprimente. Il vero punto di svolta, è la scelta di Kori di muoversi verso Parigi sulle basi di un messaggio criptico ma che costituisce, allo stato delle cose, la sua ultima speranza.

Mi aggrappo alle parole di mia nonna, che mi ha detto che avevo una missione da compiere, che la vita dell'umanità dipendeva da me... e che di conseguenza non avevo il diritto di morire.

Il viaggio verso Parigi è lungo, tortuoso e difficile. I fantasmi delle persone che ha perso le fanno spesso visita provocando momenti di sconforto totale che si alternano ad altri molto più dinamici e pieni di azione. Si susseguono molti personaggi, più o meno importanti, che aiuteranno Kori nella sua missione ma, soprattutto, faranno luce su ogni singolo aspetto della sua personalità. Sono ancora molti gli interrogativi che necessitano di risposte ma, tutto sommato, è stato un antipasto molto ricco e soddisfacente. Provo molta curiosità per questo progetto e non vedo l'ora di vedere come sarà portato avanti dalle prossime coppie  autore/personaggio.
Per quanto riguarda l'autore,  ho apprezzato molto lo stile narrativo e la scrittura diretta e brutale. La vicenda ha un ritmo molto dinamico e coinvolgente ed è arricchita da elementi interessanti della cultura celtica. Il ruolo, quasi da predestinata, di Koridwen è un diversivo interessante dalla tematica distopica e centrale del romanzo.  Ho divorato il libro nel giro di poche ore e non vedo l'ora che arrivi Maggio per leggere un nuovo capitolo.


Buon pomeriggio lettori,
ho deciso di inaugurare una nuova rubrica in cui vi parlerò di tutto quello che c'è nelle mie infinite wishlist (e, spesso, non si tratta solo di libri).
In questa prima puntata, vi mostro tre cartacei a cui faccio la corte da un po' e che spero di acquistare, prima o poi.
Buona lettura!


1. Una perfetta sconosciuta


Info e trama, QUI

Corro dietro a questo titolo praticamente dalla sua uscita e visto che, di recente, è uscito in edizione economica penso proprio che sarà uno dei miei prossimi acquisti!

2. La bastarda degli Sforza


Info e trama, QUI

Ho una vera e propria passione per i romanzi storici che raccontano di personaggi realmente esistiti perciò questo romanzo è in wish list da un po'. Ho sentito parlare molto bene dell'autrice, questo titolo mi incuriosisce moltissimo. Il fatto che esista la versione economica è una tentazione irresistibile.

3. Bunker Diary


Info e trama, QUI

Poteva mancare un thriller? Ovviamente, no. Questo libro mi incuriosisce molto, l'ho visto praticamente in ogni blog quando è uscito ma io ero nel periodo rosa e l'ho relegato in un angolino della mente senza, però, dimenticarmi della trama mooolto intrigante.


Avete letto questi titoli? Me li consigliate? 
Aiutatemi a scegliere il mio prossimo acquisto!



Buongiorno lettori,
oggi ho il piacere di ospitare una tappa del tour dedicato al romanzo di Mauro Zucconi, "Io qui, tu là". Si tratta di un diario divertente e dal lessico sagace che racconta le disavventure di un povero scrittore e delle sue pene d'amore.
Il mio compito è quello di fornirvi cinque motivi per leggere il libro, perciò non mi resta che augurarvi una buona lettura!



Eugenio è uno scrittore la cui prima aspirazione è sempre stata quella di essere felice. A trentacinque anni, però, si ritrova stretto in una relazione frustrante, non ha veri amici, è sempre più solo, senza speranze né prospettive. Da troppo tempo ormai vive una storia soffocante con Addolorata: i due si disprezzano, stanno male insieme, ma non riescono a prendere l'unica decisione che sarebbe opportuno prendere, quella di lasciarsi. A salvare Eugenio dallo sconforto e dall'apatia che ormai caratterizzano le sue giornate è l'incontro telematico con un'intraprendente lettrice, nonché sua ammiratrice, che grazie a uno scambio di email dapprima sporadico, poi sempre più intenso, riuscirà a strappare il protagonista alla sua cronica insoddisfazione, dandogli motivo di rinnovare la sua voglia di vivere nella ricerca della felicità. Il vero amore alla fine soppianterà quello malato, portando la storia a un lieto fine che poteva non essere così scontato. I complicati meccanismi che regolano l'attrazione tra uomini e donne, portando spesso a fraintendimenti e inganni, sono al centro di questo libro che è un po' trattato filosofico, un po' diario di vita vissuta.


1.Il protagonista:

Io credo che sia impossibile non appassionarsi all'incredibile vita di Eugenio. Il libro è una sorta di diario delle sue disavventure: d'amore e di vita. Quello che mi ha colpita molto di questo personaggio è la capacità di cogliere il meglio del peggio. Nonostante stia vivendo un periodo in cui nulla va come dovrebbe, riesce sempre ad affrontare la giornata con lo spirito giusto.

2. L'ironia:

Ricollegandomi alla frase precedente, penso che un punto forte del libro sia senz'altro l'ironia che regna sovrana tra le pagine. È una storia che ho letto con le lacrime agli occhi per le risate genuine scaturite per i monologhi interiori del protagonista e per alcuni dialoghi esilaranti. E quando si termina una lettura con il sorriso, è sempre un buon segno!

3.I sentimenti:

"Io qui, tu là" è un inno ai sentimenti di ogni genere: è un libro in cui lo stesso protagonista si lascia andare senza vergogna a momenti drammatici versando lacrime amare. C'è spazio anche per l'amore  e il desiderio, per la rabbia e la delusione. Da questo punto di vista, Mauro Zucconi non ci fa mancare nulla.

4.È una storia istruttiva:

La cosa che mi porterò dietro, dopo aver letto il libro, è il messaggio che l'autore  ha voluto comunicare. Qui non siamo di fronte ad un romanzo di chissà quale levatura filosofica ma, nella sua semplicità,  Zucconi ci vuole dimostrare che si può ancora credere nell'amore, nonostante al giorno d'oggi sia difficile portare avanti una relazione seria e confrontarsi con persone vere e genuine. L'amore bisogna cercarlo, inseguirlo e anche prenderlo con la forza, se serve. Ma non ci si deve MAI rassegnare ad una vita senza amore. Eugenio docet. 

5.Dura il tempo di un caffè:

Spesso risulta difficile ritagliarsi il tempo per leggere, ma "Io qui, tu là" con le sue duecento pagine scarse, dura il tempo di una pausa caffè e, senza dubbio, vi aiuterà a distendere i nervi e a svagare la mente.

Se volete conoscere meglio il romanzo, continuate a seguire il nostro tour che trovate riassunto nel calendario sottostante.


Buongiorno lettori,
oggi ho il piacere di partecipare al review party dedicato al romanzo di Joanna Cannon, "A proposito di Elsie", in uscita oggi per Corbaccio.
Si tratta di una storia molto particolare in cui nulla è come sembra.
Buona lettura!



Florence, ottantaquattro anni, è caduta nel suo appartamentino nella residenza per anziani a Cherry Tree Home. Ma non è questo che la sconvolge, perché sa che presto qualcuno verrà a soccorrerla: è che sta per svelare, finalmente, dopo tanti anni, un segreto che riguarda lei, la sua amica Elsie e un uomo che credeva morto da più di mezzo secolo e che invece ha fatto irruzione nel suo presente, proprio lì a Cherry Tree Home. E svolgendo con fatica, caparbietà e tanto coraggio le fila del suo passato, allineando ricordi come libri su uno scaffale, Florence scoprirà che nella sua vita, come in quella di chiunque, c’è molto di più di quello che credeva, che i fili sottili che la legavano agli altri sono in realtà legami indissolubili, che un gesto che aveva creduto un tragico errore era stato in realtà un gesto d’amore.


Quando ho iniziato a leggere "A proposito di Elsie", mi aspettavo un certo tipo di storia vista la copertina e Letta la trama, invece è  stata una scoperta continua e un colpo di scena dietro l'altro.  Le protagoniste, Florence e Elsie, sono ospiti di una casa di riposo dopo una vita trascorsa a prendersi cura una dell'altra, la loro è un'amicizia storica che ho ammirato sempre di più,  pagina dopo pagina. La mente di Florence non è più affidabile, ormai, i ricordi si accavallano ed episodi del passato fanno capolino e chiedono di essere ascoltati. Elsie è la regista di questi pensieri e aiuta l'amica a fare ordine, la tira su di morale e la consola quando lo sconforto prende il sopravvento. Mi ha commosso questo loro rapporto e la loro amicizia. In maniera quasi contemporanea, l'autrice porta avanti un vero e proprio giallo all'interno della struttura nella quale sono ospiti Elsie e Florence. Un uomo, misterioso e ambiguo,  si aggira tra i corridoi di Cherry Tree Home e Florence pensa proprio di sapere chi si tratta. Un passato che per molto tempo ha cercato di mettere a tacere, è ora di fronte a lei ed ha tutta l'intenzione di farle tirare fuori un episodio che, da anni,  tenta di nascondere.

Sono una brutta persona. Sono merce difettosa. Avariata. 

-Certo che lo sei. (...) Lo siamo tutti. Ciascuno di noi è difettoso: abbiamo bisogno dei difetti , delle crepe, delle linee di frattura.

La lettura è un sali e scendi di sensazioni diverse: più volte mi sono domandata dove volesse portarmi l'autrice,  ma nessuna delle risposte che mi sono data si è avvicinata lontanamente alla verità.  Come vi accennavo all'inizio,  questo è un romanzo che vi stupirà di continuo anche nei momenti più improbabili. La Cannon è stata a dir poco magistrale nell'elaborare una storia del genere. Non mi sarei mai aspettata un epilogo del genere e nemmeno una verità così sconvolgente sul passato di Florence e Elsie.  La scelta di queste due protagoniste,  anziane e relegate  in una casa di riposo è  stata molto azzardata ma, vi assicuro, che sarà impossibile non appassionarsi alla storia. Questo libro è un mix perfetto di più generi che vi farà ridere, piangere e amare. Il romanzo di Johanna Cannon è un'opera originale, con una prosa scorrevole e avvincente che mi è piaciuta moltissimo.
Inaspettata e brillante,  questi gli aggettivi che riassumono perfettamente "A proposito di Elsie". Ne consiglio assolutamente la lettura!




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