sabato 31 marzo 2018

Recensione "U4. Koridwen" di Yves Grevet

Buongiorno lettori,
oggi vi parlo di un progetto letterario molto interessante che riguarda il mondo del distopico. Si tratta di una serie composta da quattro romanzi, scritti da altrettanti autori, che hanno per protagonisti quattro adolescenti alle prese con un misterioso e letale virus che ha distrutto la maggior parte della popolazione mondiale.
Garzanti ha portato in Italia il primo capitolo che ho, letteralmente, divorato.
Buona lettura!



Il mondo è popolato solo da adolescenti che hanno tra 15 e 18 anni: gli unici sopravvissuti al virus U4. Koridwen vive in una fattoria isolata in Bretagna dove, da sola, prova a rimettere in piedi la propria vita. Fino al giorno in cui tutto cambia. Fino al giorno in cui scopre di essere la prescelta per fermare il virus nella sua corsa mortale. Koridwen non capisce perché abbiano scelto proprio a lei, ma non può non rispondere al misterioso appello che ha ricevuto da Khronos, il game master di Warriors of Time, il videogioco online di cui era appassionata prima della catastrofe: deve trovarsi il 24 dicembre a mezzanotte sotto l’orologio più antico di Parigi. Spetta a lei salvare il mondo. Koridwen ha paura, eppure sa che c’è una sola cosa che può darle la forza di affrontare il suo destino: la lettera che la nonna le ha lasciato e che le rivelerà il segreto che si nasconde nel suo nome. Quello che trova arrivata nella capitale francese è una realtà totalmente nel caos: il cibo scarseggia, le comunicazioni sono impossibili, non c’è elettricità e i monumenti più importanti della città sono stati presi d’assalto. Koridwen deve fare di tutto per proteggere la sua vita e raggiungere il luogo dell’appuntamento. Ma non è sola. Con lei altri tre ragazzi, altri tre prescelti: Jules che ha tra le mani segreti che non può svelare; Stéphane, convinta che il padre medico non sia morto; e Yannis, assetato di vendetta per la morte della sorellina. Insieme sono l’unica speranza di salvezza per l’umanità. Non c’è tempo per la paura, i dubbi, le incertezze: anche se sono solo quattro ragazzi devono sfoderare il loro coraggio e tutte le loro risorse. Perché nessuno sa cosa li aspetta. Nessuno sa cosa dovranno affrontare. Nessuno sa perché è toccato proprio a loro. L’unica cosa sicura è che il futuro è nelle loro mani.

Il destino non si può cambiare, Koridwen. Quello che succede è già scritto e, anche se è duro, è senz'altro necessario.

Inizio col dirvi che la trama di questo romanzo è molto complicata e ricca di misteri e colpi di scena che saranno svelati solo in parte, al termine di questo primo capitolo della serie. La protagonista, Koridwen, è una ragazza molto intraprendente e con un grande spirito di iniziativa.  Immaginate di ritrovarvi soli al mondo e di dover provvedere a voi stessi rinunciando a quasi tutta la tecnologia esistente. Io penso che avrei avuto un quarto dello spirito di adattamento di Kori che, al contrario, sembra essere nata per sopravvivere. Siamo in Bretagna e il paesaggio che ci si prospetta davanti è surreale e inquietante, non è rimasto altro che devastazione e dolore per le perdite inflitte all'umanità intera da questo virus letale. Ogni giorno è uguale all'altro e l'aria che si respira si fa presto pesante e opprimente. Il vero punto di svolta, è la scelta di Kori di muoversi verso Parigi sulle basi di un messaggio criptico ma che costituisce, allo stato delle cose, la sua ultima speranza.

Mi aggrappo alle parole di mia nonna, che mi ha detto che avevo una missione da compiere, che la vita dell'umanità dipendeva da me... e che di conseguenza non avevo il diritto di morire.

Il viaggio verso Parigi è lungo, tortuoso e difficile. I fantasmi delle persone che ha perso le fanno spesso visita provocando momenti di sconforto totale che si alternano ad altri molto più dinamici e pieni di azione. Si susseguono molti personaggi, più o meno importanti, che aiuteranno Kori nella sua missione ma, soprattutto, faranno luce su ogni singolo aspetto della sua personalità. Sono ancora molti gli interrogativi che necessitano di risposte ma, tutto sommato, è stato un antipasto molto ricco e soddisfacente. Provo molta curiosità per questo progetto e non vedo l'ora di vedere come sarà portato avanti dalle prossime coppie  autore/personaggio.
Per quanto riguarda l'autore,  ho apprezzato molto lo stile narrativo e la scrittura diretta e brutale. La vicenda ha un ritmo molto dinamico e coinvolgente ed è arricchita da elementi interessanti della cultura celtica. Il ruolo, quasi da predestinata, di Koridwen è un diversivo interessante dalla tematica distopica e centrale del romanzo.  Ho divorato il libro nel giro di poche ore e non vedo l'ora che arrivi Maggio per leggere un nuovo capitolo.


Nessun commento:

Posta un commento