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giovedì 20 settembre 2018

Recensione "Vox" di Christina Dalcher

Buongiorno, lettori.
Oggi vi parlo di un romanzo distopico che ha fatto discutere/riflettere il mondo.
Si tratta del libro di Christina Dalcher, "Vox", edito da Nord che ringrazio per la copia.
Buona lettura!



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Jean McClellan è diventata una donna di poche parole. Ma non per sua scelta. Può pronunciarne solo cento al giorno, non una di più. Anche sua figlia di sei anni porta il braccialetto conta parole, e le è proibito imparare a leggere e a scrivere.
Perché, con il nuovo governo al potere, in America è cambiato tutto.
Jean è solo una dei milioni di donne che, oltre alla voce, hanno dovuto rinunciare al passaporto, al conto in banca, al lavoro. Ma è l’unica che ora ha la possibilità di ribellarsi.
Per se stessa, per sua figlia, per tutte le donne. Ogni giorno pronunciamo in media 16.000 parole.
Parole che usiamo per lavorare, per chiacchierare con gli amici, per esprimere la nostra opinione.
Ma, se non facciamo sentire la nostra voce, ci rimarrà solo il silenzio…

Quanta curiosità avevo di scoprire questo romanzo? Tantissima!
Quanto, il suddetto, ha soddisfatto le mie aspettative? Quasi totalmente.
Christina Dalcher ha estremizzato concetti e situazioni che, purtroppo, non sono poi così tanto frutto dell'immaginazione. Ci troviamo in un periodo storico in cui, alle donne, è vietato parlare, o meglio, gli è concesso pronunciare solamente cento parole al giorno.
Più o meno quelle che ho usato io per introdurvi il libro. La tensione e l'angoscia per questa condizione, è palpabile tra le pagine. La voce narrante è proprio una donna e noi, come lettori, viviamo con lei ogni fase del rifiuto e della non accettazione di questa nuova condizione; la rabbia verso un sistema perverso che ha tolto la libertà all'intero genere femminile: vietato cantare, vietato scrivere lettere, vietato leggere. Solo una lunga e infinita lista di divieti e l'obbligo di tornare al medioevo interpretando il ruolo di mogli e madri devote, giudiziose e che non si lasciano andare a nessun tipo di esternazione.

Grazie ad uno stile molto evocativo, sono riuscita ad immedesimarmi completamente in Jean e ho tifato per lei e per i suoi tentativi di sottrarsi al sistema. Si tratta davvero di una storia paradossale, per noi che viviamo in questa parte del pianeta, ma non è una condizione tanto diversa da quella che molte donne subiscono quotidianamente. Pensare che un uomo possa infliggere VOLONTARIAMENTE, ad un'altra persona, un'esistenza così limitata e infelice solo in base al genere di appartenenza fa male e suscita una grande rabbia. Credo che il messaggio di questo romanzo arrivi forte e chiaro.
L'epilogo non mi ha conquistata come tutto il resto, per questo la mia valutazione non è a punteggio pieno. Tuttavia si tratta di una storia importante e che consiglio di leggere, una storia ben scritta e molto originale... d'impatto, direi. 
Se cercate un romanzo unico, l'avete trovato!


sabato 31 marzo 2018

Recensione "U4. Koridwen" di Yves Grevet

Buongiorno lettori,
oggi vi parlo di un progetto letterario molto interessante che riguarda il mondo del distopico. Si tratta di una serie composta da quattro romanzi, scritti da altrettanti autori, che hanno per protagonisti quattro adolescenti alle prese con un misterioso e letale virus che ha distrutto la maggior parte della popolazione mondiale.
Garzanti ha portato in Italia il primo capitolo che ho, letteralmente, divorato.
Buona lettura!



Il mondo è popolato solo da adolescenti che hanno tra 15 e 18 anni: gli unici sopravvissuti al virus U4. Koridwen vive in una fattoria isolata in Bretagna dove, da sola, prova a rimettere in piedi la propria vita. Fino al giorno in cui tutto cambia. Fino al giorno in cui scopre di essere la prescelta per fermare il virus nella sua corsa mortale. Koridwen non capisce perché abbiano scelto proprio a lei, ma non può non rispondere al misterioso appello che ha ricevuto da Khronos, il game master di Warriors of Time, il videogioco online di cui era appassionata prima della catastrofe: deve trovarsi il 24 dicembre a mezzanotte sotto l’orologio più antico di Parigi. Spetta a lei salvare il mondo. Koridwen ha paura, eppure sa che c’è una sola cosa che può darle la forza di affrontare il suo destino: la lettera che la nonna le ha lasciato e che le rivelerà il segreto che si nasconde nel suo nome. Quello che trova arrivata nella capitale francese è una realtà totalmente nel caos: il cibo scarseggia, le comunicazioni sono impossibili, non c’è elettricità e i monumenti più importanti della città sono stati presi d’assalto. Koridwen deve fare di tutto per proteggere la sua vita e raggiungere il luogo dell’appuntamento. Ma non è sola. Con lei altri tre ragazzi, altri tre prescelti: Jules che ha tra le mani segreti che non può svelare; Stéphane, convinta che il padre medico non sia morto; e Yannis, assetato di vendetta per la morte della sorellina. Insieme sono l’unica speranza di salvezza per l’umanità. Non c’è tempo per la paura, i dubbi, le incertezze: anche se sono solo quattro ragazzi devono sfoderare il loro coraggio e tutte le loro risorse. Perché nessuno sa cosa li aspetta. Nessuno sa cosa dovranno affrontare. Nessuno sa perché è toccato proprio a loro. L’unica cosa sicura è che il futuro è nelle loro mani.

Il destino non si può cambiare, Koridwen. Quello che succede è già scritto e, anche se è duro, è senz'altro necessario.

Inizio col dirvi che la trama di questo romanzo è molto complicata e ricca di misteri e colpi di scena che saranno svelati solo in parte, al termine di questo primo capitolo della serie. La protagonista, Koridwen, è una ragazza molto intraprendente e con un grande spirito di iniziativa.  Immaginate di ritrovarvi soli al mondo e di dover provvedere a voi stessi rinunciando a quasi tutta la tecnologia esistente. Io penso che avrei avuto un quarto dello spirito di adattamento di Kori che, al contrario, sembra essere nata per sopravvivere. Siamo in Bretagna e il paesaggio che ci si prospetta davanti è surreale e inquietante, non è rimasto altro che devastazione e dolore per le perdite inflitte all'umanità intera da questo virus letale. Ogni giorno è uguale all'altro e l'aria che si respira si fa presto pesante e opprimente. Il vero punto di svolta, è la scelta di Kori di muoversi verso Parigi sulle basi di un messaggio criptico ma che costituisce, allo stato delle cose, la sua ultima speranza.

Mi aggrappo alle parole di mia nonna, che mi ha detto che avevo una missione da compiere, che la vita dell'umanità dipendeva da me... e che di conseguenza non avevo il diritto di morire.

Il viaggio verso Parigi è lungo, tortuoso e difficile. I fantasmi delle persone che ha perso le fanno spesso visita provocando momenti di sconforto totale che si alternano ad altri molto più dinamici e pieni di azione. Si susseguono molti personaggi, più o meno importanti, che aiuteranno Kori nella sua missione ma, soprattutto, faranno luce su ogni singolo aspetto della sua personalità. Sono ancora molti gli interrogativi che necessitano di risposte ma, tutto sommato, è stato un antipasto molto ricco e soddisfacente. Provo molta curiosità per questo progetto e non vedo l'ora di vedere come sarà portato avanti dalle prossime coppie  autore/personaggio.
Per quanto riguarda l'autore,  ho apprezzato molto lo stile narrativo e la scrittura diretta e brutale. La vicenda ha un ritmo molto dinamico e coinvolgente ed è arricchita da elementi interessanti della cultura celtica. Il ruolo, quasi da predestinata, di Koridwen è un diversivo interessante dalla tematica distopica e centrale del romanzo.  Ho divorato il libro nel giro di poche ore e non vedo l'ora che arrivi Maggio per leggere un nuovo capitolo.


sabato 15 aprile 2017

Recensione "Dominant" di Irene Grazzini

Buongiorno lettori,
oggi voglio parlarvi di una storia che mi ha conquistata al cento per cento.
Si tratta di "Dominant", primo libro di una serie distopica firmata da Irene Grazzini e pubblicato da Fanucci Editore.
Buona lettura!


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LA RECENSIONE:

"Quando riaprì gli occhi, la ragazza si era sollevata su un gomito, scostando le coperte. Il cappuccio le scivolò indietro, mostrando il volto.
Claire, atterrita, si schiacciò contro la porta.
Carnagione chiara come alabastro. Capelli color dell'oro. Occhi verdi e chiari che brillavano sotto le sopracciglia appena accennate.
Quella ragazza era una Recessiva! "

Claire vive in una parte del mondo privilegiata dove il calore non manca, nonostante l'uomo abbia esaurito ogni forma possibile di energia. La sua razza, i Dominanti, ha imparato ad estrarre l'energia geotermica e ad adattarsi ad un nuovo stile di vita. Tutto intorno alla City, contenuta in una speciale cupola, c'è solo ghiaccio e buio. Ma i Dominanti non sono gli unici abitanti della Terra, un'altra fazione, infatti, è riuscita a sopravvivere e si è adattata alle lande desolate e al freddo gelido, sono i Recessivi e sono pronti a trovare la loro rivincita. I rapporti tra le due razze sono vietati dalla legge, ma Claire non era preparata all'incontro con Eleanor e all'improvviso slancio di solidarietà verso questa fuggitiva e nemica.

"Eleanor detestava i Dominanti, Era stato uno dei punti fermi della sua vita, da quando era stata abbastanza grande da capire la situazione e da chiedere a Robb dei suoi genitori. L'odio e la rabbia scaldavano più di uno stilo termico e riempivano il senso di vuoto, facendola sentire bene. O almeno aveva creduto di sentirsi bene.
Poi si era imbattuta in quella Dominante, che aveva avuto la pessima idea di salvarle la vita. E addio al suo progetto di poterla odiare! "

Claire non è l'unica ad andare contro tutte le sue convinzioni, anche Eleanor è sempre stata ferma nel suo odio contro i Dominanti ma con lei non riesce proprio ad essere spietata. Claire le ha salvato la vita e ora non può che ricambiare il favore portandola tra la sua gente. Il gesto scatena subito delle polemiche nell'Underground, quartier generale dei Recessivi, ma viene concessa a Claire una possibilità di accoglienza. Il rapporto tra le due, sempre in bilico, diventa tuttavia sempre più stretto e forte. Quando viene programmata una missione contro i Dominanti, Claire dovrà scegliere se aiutare un popolo, nemico, che l'ha accolta o tradire la City e il giuramento di fedeltà pronunciato.

"Ricordi il tuo giuramento nei confronti della City?"

" 'Siamo perché esiste la City, e senza City non esistiamo' .
(...) Lo ricordo. Ma io esisto , anche fuori da questa Cupola. Ed esistere non mi basta.
Voglio che quello che sono dipenda dalle mie scelte."

Il mondo, così come lo conosce, adesso non le basta più. Ha superato i suoi limiti e le convinzioni di una vita ed è disposta a tutto per salvare quella che lei considera una vera e propria famiglia.
L'esito della missione non potrebbe essere più compromesso, ma i giochi non sono finiti e Claire è più che mai pronta a sfidare il potere della City e del sindaco Swan.

Il distopico è il nuovo genere del momento. Il rischio di scadere nella banalità o in una storia poco realistica è altissimo. I confronti con altre serie, più famose, è una certezza. Eppure Irene Grazzini è riuscita a crearsi uno spazio con una storia strepitosa, originale, ben scritta, che mi ha appassionata dalla prima all'ultima pagina. Le due protagoniste femminili non potrebbero essere più diverse, sia fisicamente che caratterialmente. Appartengono a due razze differenti che si odiano da anni, eppure non esitano a rischiare tutto una per l'altra senza un apparente motivo. Claire, mente geniale e ingenuità pura, fa non poca fatica ad adattarsi allo stile di vita di Eleanor, risoluta e fredda, incapace di fidarsi del prossimo. Mi è piaciuto il colpo di scena finale, anche se avevo intuito qualcosa strada facendo. L'autrice ha creato un mondo straordinario e ricco di particolari. Il ritmo è veloce e non annoia mai. Ho terminato la lettura in pochissime ore. Prosa scorrevole e chiara anche nei passaggi più tecnici. Aspetto con ansia l'uscita del prossimo libro che, per mia fortuna, arriverà in libreria a Giugno. Vi consiglio di recuperare assolutamente questa lettura, è una serie che promette benissimo!



giovedì 9 marzo 2017

Recensione "Forever: solamente io e te" di Amy Engel

Buongiorno cuori librosi,
oggi voglio parlarvi del capitolo capitolo conclusivo della duologia "Forever" di Amy Engel, edita dalla Newton Compton.
Buona lettura!


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LA RECENSIONE:

"Bishop era nella mia vita solo da pochi mesi ma, in qualche modo, ha lasciato un segno che non ha nulla a che vedere con la durata del tempo passato insieme."

Al termine del primo libro, Ivy era stata costretta all'esilio forzato dalla città di Westfall e da suo marito, Bishop. Nei pochi mesi in cui sono stati sposati, la ragazza aveva rivalutato la sua figura e ora che non possono più stare insieme, le manca moltissimo. La vita oltre la recinzione non è facile, soprattutto per una persona a digiuno di qualsivoglia tecnica di sopravvivenza. E' troppo tardi per tornare indietro, l'unica cosa da fare è cercare di sopravvivere in un mondo devastato dalla follia dell'uomo.

"Tutto ciò che mi sono sempre sforzata di chiudere a chiave nel passato e che ho cercato di allontanare da me con tutte le forze che avevo, minaccia ora di sgorgarmi fuori più potente che mai."

Nel suo peregrinare nella terra di nessuno, Ivy incontra un gruppo di individui che conducono una vita quasi normale, con tanto di accampamento. Da loro apprende i rudimenti della caccia e le nozioni base per la sopravvivenza. A volte sente ancora nostalgia di casa, ma le piace questa nuova vita da donna libera, senza obblighi o piani da portare a termine. Quando Bishop la raggiunge, l'intensità dei sentimenti che ha cercato disperatamente di segregare nel cuore, rischia di esplodere. Suo marito, ha rischiato la vita per raggiungerla. Ha abbandonato un posto sicuro, la sua famiglia per trovarla. Solo un pazzo o un uomo innamorato potrebbe compiere un gesto del genere.

"Per quanto tu sia cambiata sotto mille aspetti, sotto sotto sei sempre la stessa Ivy, quella che comunica tutto con gli occhi e con il viso, anche quando si rifiuta di proferire parola, e io so che quella ragazza è sufficientemente coraggiosa per amarmi, a qualunque costo."

Proprio quando il destino le concede una seconda occasione, il passato torna con forza a bussare alla sua porta scombinando i piani. A Westfall c'è ancora bisogno di loro, le famiglie, da sempre nemiche, sono arrivate alla resa dei conti e nessuno può prevedere gli effetti futuri che questo scontro avrà nelle vite di tutti loro.

Mi era piaciuto il primo e confermo il mio parere positivo.
Bishop è sempre il mio fidanzato libroso e, anche in questo libro, il suo personaggio è intenso, forte e dolce al punto giusto. Donna fortunata la nostra cara Ivy che, ancora una volta, dimostra un coraggio fuori dal comune nell'affrontare l'ignoto contando solo sulle sue forze. Caleb e Ash, sono stati due ottimi personaggi che sicuramente vi conquisteranno. Mi è piaciuto il finale, finalmente un distopico dall'epilogo non tragico, ero già pronta al peggio! La trama è abbastanza lineare, non ci sono colpi di scena, fondamentalmente l'autrice avrebbe potuto racchiudere il tutto in un unico volume ed evitare alcuni momenti statici di questo secondo capitolo. Scrittura abbastanza scorrevole e facile da seguire. Si legge in poco tempo e, se avete amato la storia di Ivy e Bishop, non potete farvi scappare questo epilogo. Lo consiglio.



Qui trovate la mia recensione del primo libro → Forever 


martedì 29 novembre 2016

[Domino Letterario] "Dark Games" di Anna Carey

Buon pomeriggio cuori librosi,
anche questo mese partecipo al domino letterario insieme ad altre colleghe blogger.
Il libro che ho scelto è un distopico della Newton Compton e si intitola, "Dark Games".
Buona lettura!


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LA RECENSIONE:

"Puoi andare da qualche parte con Ben, ma passeresti il tempo a chiederti se possa rintracciarti. Chiunque sia, ovunque sia, se è vivo, tu non sei al sicuro. Devi trovarlo."

Immaginate di svegliarvi e non ricordare assolutamente nulla della vostra vita, identità compresa.
Questo è lo scenario che apre 'Dark Games', una ragazza che non ha alcun ricordo della sua vita inseguita da persone dall'aria poco raccomandabile.
Perché la inseguono? Cosa vogliono da lei? Quello strano tatuaggio sul polso che cosa rappresenta?
Mille interrogativi e nessuno a cui chiedere risposte, nessuno spunto da cui partire. Ciò di cui è sicura, è che deve restare nascosta finché non sarà più chiaro il suo ruolo in questa situazione surreale.

"La sua bocca sulla tua, e l'unico pensiero nella tua testa è che sei lì, con lui.
Non hai nessun altro posto in cui andare."

Ben sembra un tipo tranquillo, non fa domande e sembra credere all'amnesia che avvolge la mente della ragazza. E' chiaro che fugge da qualcosa, ma è difficile trovare la soluzione ad un problema che in realtà non esiste, se non nella sua mente. Eppure, quei flash che ogni tanto le appaiono nella mente, la mettono costantemente in allarme. Qualcosa di brutto è accaduto nella sua vita, qualcosa che non riesce a ricordare. E' il motivo per cui la inseguono, è il motivo per cui le danno la caccia.
Quando finalmente riesce a far luce sull'accaduto è troppo tardi. Deve fuggire lontano, anche da Ben e dai suoi segreti.


Non mi era mai capitato di leggere un libro e di non capire assolutamente niente fino alla fine.
Sono andata avanti per inerzia, spronata da colleghe che mi promettevano un finale da leggere. Devo dire che avevano ragione. E' stato difficile, non lo nego. Un po' la scelta narrativa particolare, un po' l'assenza totale di informazioni e dettagli sulla protagonista, di cui ancora non sappiamo nemmeno il nome, ma ho fatto molta fatica a non mollarlo dopo le prime cinquanta pagine. Poi, nel finale, ho visto la luce ed ho iniziato ad un unire i miseri frammenti che l'autrice ha disseminato nel libro, salvo poi restare sospesa e incuriosita all'inverosimile. Voglio il secondo libro e lo voglio ora!!
Lo stile dell'autrice è diretto e privo di qualsiasi tipo di abbellimento o emozione, lo definirei perfino freddo e distaccato. Lo sviluppo della trama, invece, è ammirevole. Non so come abbia fatto a sviluppare una storia senza parlare di nulla in particolare, ma incuriosendo comunque il lettore.
Lo definiscono un distopico, ma ha poco a che fare i libri di questo genere, almeno per il momento.
Lo classificherei più come un thriller ad altissima suspense!!
Non so se bocciarlo o promuoverlo, perché ho apprezzato alcune cose e disprezzato altre in maniera eguale. Non mi resta che aspettare il seguito e vedere ulteriori sviluppi.



Seguite le altre tappe del domino per scoprire tutte le tessere!







martedì 2 agosto 2016

[ DOPPIA RECENSIONE] "The Program" & "The Treatment" di Suzanne Young

Buongiorno cuori librosi,
oggi vi parlo della duologia distopica scritta da Suzanne Young per DeAgostini.
Buona lettura!!




"James sorride e mi bacia dolcemente, sul collo e poi sulla bocca.

'Siamo io e te. Ci ameremo alla follia, fino alla fine.'

Quelle parole mi riecheggiano in testa mentre crollo riversa sul fianco in corridoio, affogando nel dolore."

Negli Stati Uniti, una nuova epidemia dilaga. 
Tutti gli adolescenti sono a rischio, per questo il governo ha affidato al Programma, il compito di debellare la malattia e porre fine ai suicidi di massa che interessano i giovani.
Vietato sentirsi tristi, vietato soffrire per la morte di qualcuno, se vuoi sopravvivere devi tenere qualsiasi forma di depressione lontano da te. Ogni giorno squadre di istruttori e psicologi, sondano il terreno nelle scuole per stanare tempestivamente soggetti infetti.
La cura? E' forse peggio della morte.   



"Sono concentrata sul dolore che mi si è acceso al centro del petto, un dolore che non so spiegare né capire. E' come una nostalgia, ma non so se per me stessa o per qualcun altro. Una parte di me è sparita e probabilmente non riuscirò mai a ritrovarla."

Dopo aver perso il fratello, proprio a causa della malattia, Sloane cerca disperatamente di non finire nel Programma. James, il migliore amico del fratello e suo fidanzato, cerca di fare altrettanto ma con scarsi risultati. Quando James viene preso dal Programma, per Sloane è la fine. Non possa molto tempo prima che prendano anche lei, e l'incubo ha inizio.



"Ognuno di noi serba dei segreti... è la natura stessa del mondo che ci spinge a nascondere i nostri sentimenti, il nostro passato, le nostre vere intenzioni. Non c'è più modo di sapere cos'è vero e cos'è falso."

Il Programma ha una concezione tutta sua di "curare" i pazienti. Lo fa nel modo più semplice e meschino, cancellando i ricordi che considera "infetti".
In questo modo la persona non sarà mai più la stessa, sentirà sempre la mancanza di qualcosa, sentirà emozioni senza sapere cosa le ha provocate.. meglio morire piuttosto che perdere il proprio passato.
Sloane non riesce proprio ad andare avanti, il Programma le sta portando via tutto.



"Sì, la nostra situazione - in fuga, senza un altro posto dove andare - è orribile, ma almeno siamo liberi. Niente istruttori pronti a legarci, niente medici che interferiscono con i nostri ricordi. In un certo senso siamo fortunati."

Una volta fuori dal programma, Sloane sente che le manca una parte fondamentale. Rivede James, anche lui sottoposto al trattamento, e non sa spiegare perché si senta così attratta da lui. Poi arrivano i ricordi, come piccoli flash, e tutto acquista un contorno più definito. Devono fuggire e devono farlo prima che qualcuno si accorga che i ricordi stanno tornando. Uniti ad un gruppo di ribelli, cercano di
salvare il mondo dal Programma, ormai fuori controllo.
"Hanno dimostrato che il sistema funziona al cento per cento, che le misure preventive sono efficaci. E quindi ora tutti i ragazzi sotto i diciotto anni verranno trasformati - nel bene o nel male- contro la loro volontà. Pensate a cosa possono fare con tutto questo potere. Pensate a cosa possono creare partendo da una tabula rasa."

Una cura che ripristina i ricordi, sembra essere l'unica speranza per sconfiggere un sistema impazzito che rischia di fare più danni che altro. Una cura pericolosa, non tutti sarebbero abbastanza forti da affrontare di nuovo i propri demoni tutti in una volta. Non c'è una soluzione giusta al problema. 
E' la fine.



"E' in questi momenti sereni che ho trovato una ragione per andare avanti. 
Non è James. Non sono i miei genitori o gli amici.
 Ho trovato me stessa. 
Dopo tutto questo tempo, dopo tutto ciò che mi è stato portato via e distrutto, ho ritrovato la strada di casa."


IL MIO GIUDIZIO:

Una serie, senza dubbio, interessante. Una tematica originale e catastrofica quella che ci si presenta davanti agli occhi. Impariamo a conoscere ogni lato dei personaggi, a volte li conosciamo meglio di loro stessi. Costretti a reinventarsi dopo il programma, ci accorgiamo che la personalità è sempre la stessa: Sloane è sempre altruista e fuori dagli schemi, James è un ribelle nato. Non c'è trattamento che tenga. La narrazione in prima persona, ci permette di capire in pieno il punto di vista della protagonista, si crea una totale empatia con lei. La storia ha un ritmo incalzante in entrambi i libri, la tensione è palpabile. In alcuni momenti, ho avuto paura anche io degli istruttori!! Un mix di tematiche e riflessioni ben accorpate tra loro, rende la lettura scorrevole. Il lettore è rapito da questo mondo perverso ed è curioso di scoprire se i ribelli ce la faranno a vincere contro il Programma.
Finale agrodolce, nonostante tutto, niente è più come prima. I ricordi sono un bene prezioso, senza di essi siamo persi. 
Consigliati entrambi!



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Avete tempo fino a stasera!

domenica 3 luglio 2016

Recensione "Shatter me" di Tahereh Mafi

Buon pomeriggio cuori librosi,
oggi vi parlo del primo libro di una serie che si trova a metà tra il fantasy e il distopico, due generi che adoro. Si tratta de "Shatter me", ripubblicato da poco (e con la copertina originale!!) da Rizzoli.
Buona lettura!


LA COPERTINA:



LA RECENSIONE:

"Quando le persone mi toccano, però, accadono delle cose. Cose strane. Cose brutte. Cose che hanno a che fare con la morte. Non ricordo il calore di un abbraccio. Nelle braccia ho il dolore di un inesorabile, gelido isolamento. Neanche mia madre poteva stringermi a sé. Mio padre non poteva riscaldare le mie mani gelate. Vivo in un mondo fatto di nulla."

Juliette vive da mesi rinchiusa in un luogo che somiglia molto ad un manicomio criminale vessata dai carcerieri e in assoluto isolamento. La sua inquietante capacità di scatenare un fortissimo dolore solo sfiorando un essere umano, è l'unica carta che le rimane da giocare per sopravvivere. Nessuno si avvicina a lei e, di conseguenza, nessuno può farle del male. Dopo tutto quel tempo, si è abituata alle fredde mura che la circondano, al misero pasto giornaliero e alla prigionia. L'arrivo di un secondo ospite la coglie alla sprovvista, soprattutto perché il nuovo arrivato è una sua vecchia conoscenza.

"Non avrei mai pensato che le cose potessero degenerare fino a questo punto. Non avrei mai pensato che la Restaurazione potesse spingersi tanto in là. Inceneriscono la cultura, la bellezza che risiede nella diversità. I nuovi cittadini del mondo non saranno altro che numeri: facilmente interscambiabili, facilmente rimovibili, facilmente annientabili in caso di disobbedienza. Abbiamo perso ogni umanità."

Adam, il nuovo prigioniero, sembra non ricordarsi di lei e la convivenza diventa subito difficile. Juliette ha il terrore di sforarlo, Adam ha una curiosità inesauribile. Le racconta della vita fuori la prigione, di come il nuovo governo stia smantellando tutta la realtà che un tempo hanno conosciuto per ricominciare daccapo. Juliette ancora non sa di essere una pedina fondamentale per i folli piani della Restaurazione, intenzionata a sfruttare a proprio vantaggio il potere della ragazza.

"Le cose stanno cambiando, ma stavolta non ho paura. Stavolta sono consapevole di me stessa. Stavolta ho fatto la scelta giusta, e mi sto battendo per la squadra giusta. Mi sento al sicuro. Fiduciosa."

Dopo una fuga rocambolesca, Juliette deve fuggire il più lontano possibile dalla milizia della Restaurazione. Non vuole fare del male alle persone, nonostante il mondo l'abbia sempre emarginata. Vuole una vita serena e normale, per quanto possibile, insieme ad Adam che si rivela fondamentale per la sua salvezza e, forse, per il suo futuro. Un colpo di scena dopo l'altro, ci accompagna alla fine di questo romanzo che promette di incantare moltissimi lettori.


IL MIO GIUDIZIO:

Ho trovato una nuova serie da seguire!!
Dopo aver letto questo primo libro, non vedo l'ora di scoprire cosa ne sarà dei miei beniamini e cosa ne sarà del futuro del nostro pianeta. Ho apprezzato moltissimo la figura di Juliette, la sua bontà e la sua incrollabile speranza e fiducia nel prossimo nonostante sia stata sempre maltrattata e isolata da tutti. Leggere la storia, raccontata da lei in prima persona, mi ha aiutato ad entrare ancora più in empatia con il suo personaggio, permettendomi di apprezzarne ogni sfumatura. Mi piace il ritmo incalzante della storia che mi ha tenuto, letteralmente, incollata alle pagine. La trama non è per nulla scontata, pur trattandosi di un distopico. Sono molti gli interrogativi che arrovellano la mia mente, non vedo l'ora di trovare la risposte ad ognuno di loro. Senza dubbio ci troviamo di fronte ad una serie affascinante che mi ha conquistata completamente.
Vi consiglio di dare un'occasione a questo libro, non ve ne pentirete!

sabato 30 aprile 2016

Recensione "Nyctophobia" di Carlo Vicenzi

Buongiorno cuori librosi,
oggi vi parlo di un distopico che mi ha tolto il fiato.
Si tratta di "Nyctophobia", scritto da Carlo Vicenzi per Dunwich Edizioni.
Buona lettura!



LA COPERTINA:




Per acquistarlo clicca qui ---> Nyctophobia: Mondo senza Luce


LA RECENSIONE:

"L'Oscurità c'è sempre stata (...) ma era confinata negli angoli delle nostre case, dove non guardavamo mai. Dietro i mobili, nei pozzi abbandonati. Era sempre con noi, ma facevamo finta di non vederla. In fondo, perché no? Avevamo tutta la luce che volevamo. Poi, un giorno, il Buio ha deciso di uscire dai suoi nascondigli lontano dagli sguardi degli uomini. E di scolpire il mondo a sua immagine."

Il Buio ti cambia. Da quando è stata esiliata, Eliana ha sentito spesso questa frase e più passano i giorni, più diventa consapevole che in questa frase sia racchiusa una grande verità. Sono bastate poche settimane, mesi forse, per plasmare l'animo di una ragazzina docile, spaventata e indifesa in quello di una donna con il volto di chi ne ha viste tante. In quello che era il territorio emiliano, il buio avvolge ogni cosa, la luce non è più un qualcosa di rassicurante, ma una debolezza che attira predatori di ogni tipo. E' difficile sopravvivere e trovare mezzi di sostentamento, per questo Eliana e la sua guida, Glauco, si fanno ingaggiare in pericolose missioni per riuscire a tirare avanti.

"Sono il prodotto dell'Oscurità. Il mondo è stato trasfigurato da essa e quello che hai visto è un esempio di ciò che succede agli uomini, quando restano troppo tempo senza Luce. Qualcuno li chiama anche Nocturni. A me pare un po' pretenzioso."

"Avevo sentito che il Buio ti cambia."

"Tutto ciò che viene toccato dall'Ombra cambia."

Dopo un violentissimo scontro con un dracco, una delle creature più spaventose che popola il Buio, Eliana abbandona per sempre la bambina che era in lei. Non c'è più spazio per i ricordi o per la paura, ora l'oscurità è la sua casa e la sua migliore amica, il buio la protegge e la fa sentire libera come non lo era mai stata. Glauco sembra averla abbandonata ma Eliana non ha smesso di cercarlo. Sa che da qualche parte, in tutta quella oscurità, c'è l'uomo che le ha salvato la vita e l'ha resa la persona che è adesso. Deve sapere perché l'ha abbandonata senza dirle nemmeno un parola.

"Non voglio lasciarti con delle parole che non siano all'altezza di quello che sei, Eliana."

"E che cosa sono, secondo te?"

"Qualunque cosa desideri essere. E non c'è niente di meglio."

Un team di scienziati non si è arreso al Buio e sta portando avanti un progetto per far tornare la luce. Per farlo, devono arrivare all'unico centro di fisica nucleare che non è andato distrutto. Eliana e i Neon Knights partono come guardie della missione. Il centro si trova vicinissimo ai territori dei Nocturni superiori a loro per numero e crudeltà. Ritrovato Glauco, inizia una battaglia epica tra l'Oscurità e la Luce nella quale Eliana avrà un ruolo fondamentale!


IL MIO GIUDIZIO:

Un libro eccezionale sotto ogni punto di vista. Ultimamente mi sono dedicata parecchio al genere distopico e ho notato che, grosso modo, la trame si somigliano un po' tutte. In 'Nyctophobia' invece, assistiamo ad una vicenda unica in uno scenario davvero spaventoso. Immaginate di ritrovarvi in un mondo completamente al buio e non il buio della notte, ma l'oscurità più totale. Immaginate che la luce diventi improvvisamente un nemico, lande desolate popolate da creature mostruose. E' un'esperienza destabilizzante. Il personaggio di Eliana è ben costruito e padrone della scena, la ragazza perde quasi subito ogni segno di fanciullezza e debolezza, per lasciare spazio al carattere eroico di una ragazza che non si arrende al suo destino. Fondamentale Glauco, protagonista ambiguo, che ci spiega tutta la storia di questo nuovo e oscuro mondo. L'autore ha uno stile scorrevole ed elegante, mi è piaciuta l'ambientazione tutta italiana e i colpi di scena che si susseguono pagina dopo pagina.
Molti quesiti sono rimasti irrisolti, ma in casa Dunwich si lavora già al seguito perciò sono molto fiduciosa. Nel frattempo ve lo consiglio spassionatamente, una storia così non l'avete mai letta.

P.s. da leggere con la luce accesa!!!


sabato 16 aprile 2016

[GIVEAWAY] Vinci una copia cartacea di "Firebird- La caccia"

Buon pomeriggio cuori librosi!!
Diamo ufficialmente inizio ad un nuovo giveaway libroso!

In palio per voi, una copia cartacea del libro "Firebird- La caccia" di Claudia Gray.

Per saperne di più sul libro, potete leggere la mia recensione cliccando QUI.





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Recensione "Forever" di Amy Engel

Buongiorno cuori librosi,
oggi vi parlo di un romanzo distopico edito dalla Newton Compton.
Si tratta di "Forever" di Amy Engel.
Buona lettura!


LA COPERTINA:



LA RECENSIONE:

"Non pensavo che sarei stata tanto agitata. Non è che questo giorno sia una sorpresa per me, è tutta la vita che so che sarebbe arrivato e ho trascorso ogni minuto degli ultimi due anni a prepararmi, ma ora non riesco a fermare il tremolio delle mie dita o a non sentire quel vuoto allo stomaco. Non so se ci riuscirò, ma so anche di non avere scelta."

Dopo una guerra devastante, non è rimasto quasi nulla degli Stati Uniti.
Un esiguo numero di persone è sopravvissuto alla devastazione più totale e sta cercando di ricominciare. Due fazioni si affrontano per il potere: i Lattimer, sostenitori di un regime rigido e governato da leggi inviolabili, e i Westfall, sostenitori di un governo più liberale e democratico.
Al governo ci sono i Lattimer e da generazioni obbligano i giovani membri della popolazione ai matrimoni combinati attraverso i test della personalità. Ivy è l'ultima erede dei Westfall, in lei vengono riposte le speranze per un futuro migliore, senza costrizioni. Il giorno della cerimonia è arrivato e il suo futuro marito l'attende, il futuro presidente Bishop Lattimer.

"E tu chi vorresti diventare?"

"Una persona onesta. Qualcuno che cerca di fare le cose giuste seguendo il proprio cuore, anche se gli altri possono sentirsi delusi. (...) Qualcuno abbastanza coraggioso da essere tutto questo."

Influenzata da convinzioni altrui, Ivy non immaginava di trovarsi davanti un uomo come Bishop. Un uomo buono e gentile, un uomo che aiuta coloro che sono stati esiliati oltre la recinzione nonostante sia contro la legge. Le sue certezze iniziano a venire meno, così come l'intento di ucciderlo. Possibile che non ci siano altre soluzioni per ottenere la democrazia? Possibile che il bene della comunità dipenda esclusivamente dalla vita di un uomo?


"Ti ricordi quando mi hai detto che ti ho affascinato? Che la prima volta che mi hai vista ero spaventata ma ancora ribelle? Come ero facile da capire in superficie ma complicata dentro? Sono sempre quella stessa ragazza. Quella che può amarti e anche ucciderti."

Ivy si trova tra due fuochi: la sua famiglia che la spinge a portare a termine la missione fino in fondo, Bishop che si rivela la più straordinaria delle persone. E' innamorata di lui, ma il destino di una nazione dipende da lei e dalla via che sceglierà di seguire.


IL MIO GIUDIZIO:

Il genere distopico mi affascina sempre, soprattutto quando trovo una storia ben scritta e originale come quella di Amy Engel. I protagonisti mi sono subito entrati nel cuore, per motivi diversi.
Ho apprezzato la caparbietà di Ivy e la sua voglia di andare oltre i preconcetti inculcati dal padre, il coraggio e la forza di prendere una decisione sconveniente per lei, pur di salvare le persone che ama.
Bishop è ufficialmente il mio fidanzato libroso numero 25457, ha una personalità molto complessa e difficile da capire. E' un personaggio che si svela a poco a poco e conquista il lettore per il suo altruismo e per il suo modo di pensare. Un finale triste ma giusto.
L'autrice coinvolge completamente il lettore con una narrazione in prima persona, è facile immedesimarsi nella protagonista attraverso le descrizioni minuziose dell'ambiente che la circonda e le sensazioni che prova. Sono curiosa di sapere come continuerà la storia!
Consigliato!!

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