Buon pomeriggio e ben ritrovati sul blog.
Anche oggi parliamo di una novità uscita da poco per Newton Compton. Si tratta del nuovo libro di Leslie Wolfe, vi ho già parlato di lei e del suo libro precedente QUI, e non vedo l'ora di raccontarvi come è andata con "La paziente senza passato".
Buona lettura!
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Pagine 320
Quando sbatto le palpebre, le ciglia sfiorano un tessuto ruvido. Le mie dita si contraggono, intorpidite e distanti. In lontananza, si sentono le sirene a ripetizione. Sono in ospedale. Dovrei essere al sicuro qui, ma so che non lo sono. L’ultima cosa che ricordo è che stavo correndo, e poi un braccio alzato per colpire... Perché qualcuno vorrebbe uccidermi? Disperatamente, rimetto insieme i miei ricordi frammentati. Sono in piedi con mio marito sulla sabbia bianca come lo zucchero, i nostri anelli luccicano alla luce del sole. Guarirò e tornerò a casa da lui, e lui mi proteggerà. Ma quando viene a trovarmi, c’è la sua nuova ragazza al suo fianco. Mi racconta che abbiamo divorziato tre anni fa, e il mio mondo crolla. Cos’altro ho dimenticato? L’unico modo in cui posso proteggermi è scoprire le risposte sepolte in profondità nella mia mente. Ma mentre parlo con le persone che vengono a farmi visita e ascolto le parole gentili dei dottori e degli infermieri, grata per le attenzioni di famigliari e amici, inizio a vedere le bugie che contraddicono ciò che ricordo della mia vita. Dicono che è solo la mia memoria spezzata. Ma io so qual è la sconvolgente verità: non posso fidarmi di nessuno...
Ne "La paziente senza passato", Leslie Wolfe torna a muoversi nella sua comfort zone in cui il genere del thriller domestico si mescola con quello medical dando vita ad una storia molto interessante.
Quando mi sveglio, so tre cose. Mi chiamo Emma. Qualcuno ha cercato di uccidermi. Non ricordo chi.
Immaginate di svegliarvi e non vedere niente, non ricordare nulla se non un forte colpo ricevuto alla testa. I ricordi sono pochi e confusionari, l'odore del luogo in cui vi trovate non è familiare e un medico vi racconta una storia assurda su quel che è successo. Questa è la situazione di partenza del libro e l'atmosfera si fa subito intrigante in quanto Emma, la protagonista, non riesce a muoversi o a vedere a causa del trauma cranico, ricorda poco e niente della sua vita ed è sola in una stanza di ospedale.
Man mano che la narrazione prosegue, Leslie Wolfe aggiunge tasselli e personaggi dando vita ad un intreccio che incuriosisce moltissimo il lettore che non sa bene chi potrebbe celarsi dietro l'aggressione visto che ogni personaggio ha il suo movente.
La scrittura è accattivante, così come lo svolgimento della trama, le dinamiche tra i personaggi portano fuori strada più di una volta ma l'epilogo non coglie proprio di sorpresa. Tra gli elementi che non ho apprezzato c'è senza dubbio il fatto di inserire elementi e personaggi inutili ai fini della trama e che non hanno nemmeno un proprio finale. Sembrano essere dimenticati tra le pagine, quasi per una svista.
Come vi accennavo, l'epilogo non è così sconvolgente, soprattutto per un lettore avvezzo al genere thriller ma, pur non avendo l'effetto sorpresa, è stato gestito bene. Alcune dinamiche mi sono sembrate un po' tirate e inverosimili ma nel complesso è un libro che intrattiene abbastanza bene e che ho preferito a "Il chirurgo".
⭐⭐⭐,5